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Biogenesi vs Abiogenesi
ludovica cristaldi
Created on February 28, 2023
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Transcript
Generazione spontanea o la vita nasce da altra vita?
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La vita
Al giorno d’oggi, non vi è ancora una definizione scientifica su cosa sia la vita, di conseguenza non esiste una caratteristica applicabile a tutti gli esseri viventi. Tuttavia è possibile stilare un elenco di caratteristiche comuni a tutte le forme di vita terrestre:
- Hanno una chimica basata sul carbonio
- hanno una membrana, o una parete, che fa sì che esista un "ambiente interno" separato dall'ambiente esterno;
- usano l'energia per mantenere una certa condizione fisica al loro interno;
- necessitano di acqua liquida;
- sono in grado di estrarre energia dall'ambiente esterno svolgono processi metabolici cioè trasformazioni tra materiali solidi e gassosi (per esempio consumo di materia allo stato grezzo e produzioni di rifiuti);
- mostrano qualche tipo di crescita o divisione cellulare o riproduzione o replicazione;
- sono in grado di evolversi e di adattarsi all'ambiente esterno
Il metodo con cui si è formata la vita sul nostro pianeta rappresenta una questione tuttora irrisolta; nonostante ciò, sono state formulate molteplici ipotesi a riguardo, una di queste è la generazione spontanea.
generazione spontanea.
Abiogenesi:generazione spontanea
In passato si credeva che gli esseri viventi, almeno quelli di dimensioni più piccole, come i vermi e gli insetti, potessero nascere da materiali non viventi come il fango, il fieno umido o la carne in putrefazione.
Nel XVII secolo finì l'epoca delle leggende e iniziarono le prime sperimentazioni a sostegno della teoria della generazione spontanea. Il medico fiammingo Jean Baptiste Van Helmont, annunciò (seriamente) di avere condotto un esperimento mettendo a contatto chicchi di frumento e una camicia sporca, in seguito al quale sarebbero nati dei topi dopo 21 giorni.
La Generazione spontanea NON esiste
Attorno al 1668, il medico e naturalista toscano Francesco Redi progettò un esperimento per mettere in discussione la teoria della generazione spontanea.
nello stesso periodo
Il naturalista olandese, Anton Van Leeuwenhoek (1632–1723), osservò, per la prima volta, la presenza di microrganismi attraverso un rudimentale microscopio da lui stesso costruito. Le osservazioni al microscopio ben presto si moltiplicarono e la presenza di un numero tanto abbondante di microrganismi all'interno di tutte le sostanze esaminate fece risorgere l'idea della generazione spontanea.
La Generazione spontanea è possibile!
Nel 1745 il naturalista inglese John Needham condusse una serie di esperimenti che dettero nuovo vigore alla tesi dell’abiogenesi. Egli scaldò vari liquidi nutritivi come il brodo di pollo o gli infusi d'erbe coi quali riempì alcune provette che poi tappò con della garza. Ebbene, nonostante tutti gli accorgimenti adottati affinché non entrasse nulla nelle provette che contenevano le soluzioni nutritive rese sterili dal calore, dopo alcuni giorni si poteva notare che queste pullulavano di organismi viventi. I risultati dei suoi esperimenti lo convinsero che la generazione spontanea era effettivamente possibile.
Ma....
Gli stessi risultati non convinsero, nel 1765, il naturalista Lazzaro Spallanzani allestì un nuovo esperimento per smentire la teoria della generazione spontanea.
Spallanzani preparò due serie di recipienti, e in ognuno di essi mise del brodo che aveva fatto bollire per renderlo sterile; lasciò aperti alcuni recipienti e chiuse ermeticamente gli altri, per impedire che i microrganismi presenti nell’aria potessero entrare. In poco tempo il brodo nei recipienti aperti si popolò di microrganismi, mentre il brodo contenuto nei recipienti chiusi ermeticamente rimase sterile, cioè privo di forme di vita.
Nel 1861 Louis Pasteur, chimico e biologo francese, ideò un esperimento che si sarebbe rivelato decisivo per confutare una volta per tutte la teoria della generazione spontanea. Infatti, La legge della biogenesi è attribuita proprio a lui.
biogenesi
Biogenesi: la vita nasce da un'altra vita
È la teoria secondo cui gli organismi viventi si riproducono continuamente solo a partire da altri organismi viventi. Il termine biogenesi fu coniato da Henry Charlton Bastian, inizialmente per indicare la generazione della vita da materia non animata; Successivamente Thomas Henry Huxley modificò questo termine con quello di abiogenesi e rimodificò il termine biogenesi per indicare la generazione di vita da materia animata.
Pasteur costruì personalmente dei «palloni a collo di cigno», cioè dei contenitori di vetro con un collo lungo e ricurvo a forma di "S". Egli mise all’interno dei palloni una soluzione nutritiva in cui erano presenti dei microrganismi, poi fece bollire a lungo questo «brodo di microbi»; infine lasciò aperti i palloni, per permettere la circolazione dell’aria. Pasteur sapeva che l’ebollizione avrebbe ucciso i microrganismi presenti nel liquido e che il vapore acqueo ad alta temperatura prodotto dall’ebollizione, diffondendosi, avrebbe ucciso quelli presenti sulle pareti e sul collo del pallone.Inoltre i microrganismi presenti nell’aria all’esterno dei palloni non avrebbero potuto raggiungere il liquido, perché sarebbero rimasti intrappolati nel collo di cigno. La particolare forma del collo dei recipienti di vetro svolgeva quindi, nelle intenzioni dello sperimentatore, una funzione di filtro.
La limpidezza del liquido anche a distanza di giorni e l’osservazione diretta al microscopio mostrarono che nei contenitori non si formavano microrganismi.A riprova di questo risultato, Pasteur provò a far scorrere il liquido privo di microbi nel collo dell’ampolla. Infatti, se era vero che i microbi penetrati con l’aria esterna erano rimasti intrappolati nel collo, il brodo si sarebbe contaminato e si sarebbe dovuta osservare la successiva formazione di microbi. In effetti il brodo sterile, dopo aver toccato le pareti del collo, veniva contaminato dai microbi, come egli aveva previsto.Da tale esperimento dedusse che non esisteva una generazione spontanea di microrganismi, che provenivano invece dalla polvere.
Come arrivò alla sua scoperta...
Pasteur iniziò, quando era ancora studente, a studiare l’acido tartarico, contenuto nel succo d’uva. Intuì alcune sue particolari proprietà ottiche e strutturali scoprendo così l’asimmetria molecolare che è uno dei caratteri distintivi di molte molecole degli organismi viventi. Dopo questi primi studi, una distilleria gli chiese di eliminare le impurità presenti nel vino. Fu questa l’occasione per Pasteur di osservare per primo l’origine della formazione di alcol nel vino e nella birra, dovuta allo sviluppo di cellule molto particolari che Pasteur chiamò fermenti. L’osservazione diretta della crescita di questi microrganismi portò lo scienziato a fare un ulteriore importantissimo passo: negare l’origine spontanea della vita e formulare la teoria dell’origine germinale dell’esistenza. Il che significa che la vita nasce da una cellula già esistente, riproducendosi poi in un numero immenso di cellule.
Pasteur si accorse che i fermenti potevano riprodursi anche in assenza di ossigeno, portando alla liberazione di anidride carbonica e alla produzione di alcol etilico. La scoperta di vita senza ossigeno riguardò numerosi altri microrganismi in grado di determinare anche malattie estremamente pericolose come, ad esempio, la setticemia e la cancrena. Pasteur definì questi batteri, anaerobi.
Successivamente si accorse che, a volte, capitava che la fermentazione si bloccasse perché esistevano alcuni batteri capaci di impedivano la crescita dei lieviti del vino, quando questo non accadeva era grazie a lieviti che producono etanolo, innescando così una guerra chimica contro i batteri. Pasteur osservò inoltre che, a differenza dei lieviti, questi batteri morivano scaldando il mosto a 55 °C per alcuni minuti. Questa tecnica, chiamata pastorizzazione viene usata attualmente per conservare per alcuni giorni alimenti, come il latte.
Il contributo della biogenesi
Biogenesi promuove il progresso della PMA (procreazione medicalmente assistita) sostenendo propri programmi di ricerca, organizzando eventi scientifici e collaborando con istituzioni accademiche italiane, europee, nordamericane e asiatiche. Fondata nel 2000, Biogenesi è attualmente il maggiore centro di procreazione assistita in Italia. Si eseguono annualmente oltre 4.000 cicli di trattamento nella sede di Monza.
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