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Propaganda fascista

GIUSY GIUGLIANO

Created on February 27, 2023

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Transcript

Nel 1927 dopo che lo stato di Mussolini impose leggi fascistissime al popolo italiano e dopo alla creazione del regine fascista, Mussolini prese il titolo di duce dal latino comandate militare e ciò gli persime si mettere in evidenza il suo ruolo di capo e di guida dell'intera nazione. Quindi tutti i partiti furono oppressi, i sindacati furono aboliti come anche il diritto allo sciopero. Venne introdotta la censura sulla stampa in modo tale di evitare critiche contro Mussolini e venne violata la segretezza della corrispondenza postale e delle comunicazioni telefoniche. La polizia segreta fascista e i tribunali speciali furono incaricati di reprimere ogni oppositore, e i sindaci che venivano eletti dai cittadini furono sostituiti dai podestà, nominati dal governo.

Il regime fascista dedicò molto tempo all'organizzazione della propaganda politica. Giornali, cinema e radio furono usati per esaltare le azioni su Mussolini e del suo partito. Si dedicarono molto alla gioventù che per il partito raffigurava il futuro dell'Italia e perciò doveva venire educata secondo gli ideali fascisti. Le attività scolastiche furono sottoposte al rigido controllo del governo, e venne creata l'Opera nazionale balilla, un'organizzazione paramilitare in cui i giovani dovevano capire e seguire l'ideologia fascista.

IL SALUTO ROMANO

Il saluto romano cioè il saluto fascista era usato dagli antichi romani, è un gesto in cui il braccio destro è esteso in avanti e alzato, con il palmo della mano rivolto verso il basso e le dita unite, alcune volte il braccio è sollevato verso l'alto altre volte è tenuto parallelo verso il suolo. Il primo è quello che si usava durante il fascismo che era basato su un'usanza della civiltà romana, è un saluto noto perchè fu utilizzato durante il fascismo italiano e successivamente da vari movimenti che lo imitarono, come il nazismo.

I fasci romani

Il fascio littorio era nell'Antica Roma l'arma portata dai littori che consisteva in un fascio di bastoni di legno legati con strisce di cuoio, e rappresentava il potere di vita e di morte sui condannati romani. Divenne di seguito simbolo del potere e assunse la tipica forma di fascio cilindrico di verghe di punire, legati da nastri rossi simbolo di sovranità e unione. Venne poi ripreso come simbolo dai movimenti e ideologie politiche rivoluzionarie e poi dal Fascismo che nel 1926 rese il fascio littorio parte dello stemma del Regno d'Italia.

L'ISTITUTO LUCE

L'Istituto Luce venne istituito da Mussolini con qualità di ente morale di diritto pubblico con il regio decreto-legge n.1985 del 5 novembre 1925, istituito per la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia, documentari e cinegiornali.