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CNV_Educazione_Civica

Irene Baietta

Created on February 27, 2023

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Transcript

"Le parole sono finestre oppure muri?"

La comunicazione NonViolenta

Indice

1. Cosa è la Comunicazione Non Violenta? L'invenzione di M. Rosenberg2. Emozioni e discussioni: bacheca Padlet

3. Riflettiamo: il potere "magico" delle parole

4. Attività sulle parole: quali sono state ponti, quali muri?

5. Il manifesto della Comunicazione Non Ostile

6. Attività a coppia: commento del Manifesto della CNO

7. Test delle conoscenze con Kahoot

1. La comunicazione per Marshall ROSENBERG

  • La comunicazione nonviolenta (CNV), definita anche comunicazione empatica, o comunicazione collaborativa è un processo di comunicazione sviluppato dallo psicologo Marshall Rosenberg.
  • Secondo Marshall Rosenberg il linguaggio e il modo in cui usiamo le nostre parole hanno un ruolo cruciale nel riuscire a rimanere collegati empaticamente a noi stessi e agli altri.
  • L'aggettivo "violento" spesso si identifica per noi con una caratterizzazione "fisica", mentre per Rosenberg il modo in cui usiamo le parole può trasmettere ostilità, aggressività, violenza, impedendo la comunicazione, che ha come scopo la reciproca comprensione.

Alcuni libri di Rosenberg

Due esempi di testi in cui Rosenberg invita alla riflessioni con esempi ed esperienze che hanno nutrito l'ideazione della sua teoria sulla CNV ed esempi su come essa possa essere implementata in vari contesti, da quello personale, a quello educativo, politico etc. Rosenberg propone un “metodo basato sulla gestione equilibrata e consapevole” del nostro linguaggio per comunicare in maniera sincera e assertiva con gli altri, comunicando i propri stati d’animo e i nostri bisogni senza bisogno di criticare, aggredire o insultare i nostri interlocutori…

+Info

Linguaggio sciacallo e linguaggio giraffa

SCIACALLO:

  • si nutre di carcasse
  • esercita potere agendo con violenza
La metafora dell’animale che si nutre di carcasse di altri animali enfatizza quanto possa essere violento ed opportunista un determinato modo di rivolgersi all’altro.

GIRAFFA:

  • Animale col cuore più grande di tutti
  • Vede le cose dall'alto e vede lontano
La metafora della giraffa ad indicare il linguaggio nonviolento richiama l'idea di Rosenberg secondo cui per comunicare in maniera non violenta sia necessario connettersi ai propri sentimenti. Inoltre la giraffa, che vede dall'alto e vede lontano, è metafora della necessità di osservare in maniera oggettiva e lungimirante le situazioni per poter avere una comunicazione efficace e non ostile.

I 4 pilastri della Comunicazione Non violenta

Rosemberg invita coloro che vogliano sforzarsi ad utilizzare il linguaggio giraffa a focalizzarsi sulle 4 componenti della CNV:1. OSSERVAZIONI: osservare ciò che è accaduto senza introdurre un giudizio/valutazione 2. SENTIMENTI: identificare in che modo ci sentiamo quando avviene una determinata situazione 3. BISOGNI: capire cosa vorremmo dall'altra persona per sentirci meglio e più arricchiti 4. RICHIESTE: esplicitare il bisogno sotto forma di richiesta di una azione

  • OSSERVARE SENZA GIUDICARE
  • COSTRUIRE UN VOCABOLARIO DEI SENTIMENTI
  • ATTRIBUIRE VALORI AI NOSTRI BISOGNI
  • FARE RICHIESTE IN MODO CHE GLI ALTRI POSSANO ACCOGLIERLE CON EMPATIA

Secondo Rosenberg se comunichiamo cercando di seguire questi 4 pilastri, possiamo costruire una comunicazione basata sulla reciproca comprensione ed empatia e i nostri bisogni saranno soddisfatti.

"Ogni conflitto è l'espressione tragica di un bisogno non soddisfatto."

VS

Giraffa

Sciacallo

A: E' successo un altro problema oggi al lavoro, mi sento molto giù.... Mi piacerebbe parlartene.B: Mi dispiace vederti così. Cosa è successo? A: Il mio capo mi ha assegnato l'ennesima attività da svolgere entro domani. B: Gliene hai parlato? A: No, cosa dovrei dirgli? B: Come ti fa sentire.. A: Oberato e sotto pressione. Ho bisogno di più organizzazione nelle attività per dare il meglio di me.

A: Come sempre al lavoro mi trattano come uno schiavo.B: Ma dai...cosa avrai combinato stavolta? A: Inutile che parlo..Tu non mi ascolti e non mi credi mai!B: Parla, cosa mi devi dire? A: Ormai non mi va più, lascia perdere, ci sono abituato... B: Sei sempre permaloso... A: Non mi va più di parlare, è sempre colpa mia per tutti...

Riflettiamo: il potere "magico" delle parole

Anche secondo te le parole hanno un grande potere di cambiare, in positivo o in negativo, il nostro benessere?

ATTIVITA' SULLE PAROLE

Quali parole/frasi sono state dei muri?

clicca qui!

Quali parole/frasi sono stati dei ponti?

clicca qui!
Video del Manifesto

TEST DELLE CONOSCENZE

ATTIVITA': Il Manifesto Della Comunicazione Non Ostile

  • Ogni coppia sceglie 1 punto del Manifesto della Comunicazione non Ostile su cui riflettere
  • Le coppie discutono ed elaborano un commento e una riflessione sul punto scelto, arricchendola sulla base degli spunti forniti (pensiero di Rosemberg, testimonianze dei compagni, citazioni, video...) con l'aiuto delle domande guida
  • Viene infine realizzata una infografica in cui illustrare il commento al punto del Manifesto scelto, aggiungendo un'opera d'arte o un disegno che rappresenti il significato di comunicazione per voi.
  • Restituzione in classe.

Thanks!