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UNIVERSE PRESENTATION

simone dionisi

Created on February 27, 2023

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Transcript

le leggi di keplero

- Le leggi che governano il moto dei pianeti-

INDice

introduzione

la prima legge

la seconda legge

la terza legge

introduzione

Copernico e Keplero

Inizialmente gli astronomi ritenevano che la Terra fosse al centro dell'Universo, quest'ultima è quindi definita come teoria geocentrica. Nel Cinquecento Copernico sviluppò una seconda teoria, detta eliocentrica, che invece riconosceva il Sole come centro del Sistema solare. Agli inizi del secolo successivo l'astronomo Keplero formulò tre leggi che descrivono il movimento dei pianeti attorno al Sole.

La prima legge

"I pianeti descrivono intorno al Sole orbite ellittiche di cui il sole occupa uno dei due fuochi"

La prima legge di Keplero

Definisce l'orbita dei pianeti descrivendo una forma ellittica dove l'ellisse è priva di un centro ma possiede due fuochi, uno di cui è il Sole. La distanza di quest'ultimo da un pianeta non è fissa: il punto di minima distanza è detto perielio e quello di massima è invece conosciuto con il nome di afelio.

La seconda legge

"Il raggio vettore che congiunge il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali".

La seconda legge di Keplero Poiché l'orbita è ellittica in uno stesso lasso di tempo il pianeta si sposta con velocità differenti a seconda dell'area in cui si trova. Dunque avrà una velocità massima in peprielio e minima in afelio.

la terza legge

"Il quadrato del tempo impiegato da un pianeta a percorrere la sua orbita intorno al Sole è proporzionale al cubo della sua stessa distanza media dal Sole"

La terza legge di Keplero

Mette in relazione il periodo di rivoluzione di un paneta con la sua distanza media dal Sole: dunque più sarà il pianeta distante e più tempo impiegherà per completare la sua orbita. Un esempio ne può essere Mercurio che essendo il pianeta più vicino al Sole ci mette 88 giorni e Nettuno che invece impiega 165 anni.

la legge di gravidazione universale

"Due corpi si attraggono reprocicamente con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato delle loro distanze"

Forza di attrazione=Gravidazione universale x la massa di due corpi diviso il quadrato della distanza.

Isaac Newton dimostrò che esisteva una forza d'attrazione tra il Sole e i pianeti denominata legge di gravitazionne universale. Secondo quest'ultima tra il Sole ed i pianeti si afferma un'attrazione reciprova dovuta all'aumentare delle masse. inoltre il movimento dei pianeti permette loro di non cadere sul Sole durante il moto di rivoluzione e ciò è dovuto dall'equilibrio tra la forza gravitazionale e una forza uguale per intensità ma opposta per direzione e che quindi li mantiene in orbita.

Le leggi di Keplero -Coppola Arianna-Dela Rosa Natalie