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Presentazione di A Maimone 2023 per Public History

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Il Carnevale Samughese

A MAIMONE

Samugheo

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Public History

Il territorio Sardo vanta numerosissime tradizioni, in questi mesi ne abbiamo analizzate diverse ed appena completate le prime bozze, il caso ha voluto che ci focalizzassimo su uno dei carnevali sardi più spettacolari, A Maimone.L'evento si è tenuto in un unico giorno, il 5 febbraio, permettendo la nostra partecipazione.Samugheo è un paese della Barbagia del Mandrolisai, in provincia di Oristano, che ospita meno di 3000 abitanti; elemento che unito ad un territorio selvaggio ed un'imponente presenza di usanze storiche come la lavorazione del pane e la produzione del vino, regala un'emozione fortissima ai propri visitatori, specialmente se abituati al caos delle grandi città.
A cura di Anedda Davide, Demurtas Alessandro e Secci Michele

Sbandieratori e Musicisti della Città dei Candelieri

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2023

LE MASCHERE

Kukeri

Boes e Merdules

S’Attidu Osincu

Su Tragacorgios

Sos Thurpos

Sos Tamburinos

Santu Minchilleo

Diavolo di Tufara

Maschera a Gattu

Sos Murronarzos

Su Bundu

Mamutzones

Santu Minchilleo

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I Mamutzones sono la maschera tipica e più conosciuta di Samugheo, anche perché a differenza di altre maschere, sfilano in diverse occasioni, in vari paesi, quindi non solo durante A Maimone.(clicca per continuare)

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Mamutzones

Su Tragacorgios

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La maschera di Santu Minchilleo è un vescovo trasportato da un carretto, trainato da un asino. Durante il viaggio viene seguito da persone vestite da “mammaisi”, i “fiudas”, che rappresentano il culto delle bigotte per la chiesa.(clicca per continuare)

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Santu Minchilleo

Diavolodi Tufara

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Su tragacorgios è un’altra maschera della tradizione samughese, anche questa, come Minchilleo, sfila solo nella giornata di a Maimone. Su Tragacorgios rappresenta la morte, infatti alcune leggende dicono che i rumori di catene durante la notte, segnalano l'agonia di un'abitante del quartiere.(clicca per continuare)

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Su Tragacorgios

Sos Tamburinos

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E' un'antica maschera dell'epoca nuragica, che rappresenta l'anima primordiale, lo spirito e l'essenza vivente del creato, identificata nei venti della creazione. Durante la processione imita la cerimonia della piantagione, impugnando forconi di legno "su trivuthu", facendo gesti ed urlando rituali, minacciando i passanti e battendo i piedi ed al contempo, lanciando grano alla folla, invitando il popolo ad unirsi alla danza.(clicca per continuare)

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Su Bundu

S’Attidu Osincu

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Il Sos Tamburinos di Gavoi è una maschera che si differenzia nettamente dalle altre maschere Sarde, perché i protagonisti della maschera sono gli strumenti musicali.(clicca per continuare)

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Sos Tamburinos

Sos Murronarzos

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Maschera tradizionale di Bosa, alla sua prima apparizione in a Maimone.A comporla diverse persone vestite di nero, che tengono una bambola in braccio e chiedono tra le lacrime una questua agli spettatori per sfamare i propri figli.(clicca per continuare)

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S’Attidu Osincu

Sos Thurpos

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Sos Murronarzos è una delle maschere tradizionali del paese di Olzai. I Murronzanos presentano il loro viso con maschera in legno che riprende i lineamenti del suino, i vestiti sono ancora una volta neri, in orbace, accessoriati con dei campanacci e dei gambali, anch'essi neri(clicca per continuare)

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Sos Murronarzos

Boes e Merdules

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Sos Thurpos è una maschera della tradizione di Orotelli. Figlia di una antichissima tradizione popolare, riscoperta e valorizzata a partire dal 1978 in seguito al lavoro dell’etnologo Raffaello Marchi e dell’insegnante Giovanna Sirca.(clicca per continuare)

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Sos Thurpos

Maschera a Gattu

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Boes e Merdules è una maschera del comune di Ottana, tutelata da un'associazione che ne porta il nome.A comporla tre maschere: “SosBoes”, “Merdules” e la “Filonzana”.(clicca per continuare)

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Boes e Merdules

Sbandieratori e Musicisti della Città dei Candelieri

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Maschera femminile di Sarule, considerata una delle maschere più belle e particolari di tutta la tradizione folkloristica isolana.La sua particolarità è nell'indossare due gonne in orbace, chiamate “oddes”, gonne indossate al contrario in modo da nascondere i ricami, una all’altezza della vita e una all’altezza del collo.(clicca per continuare)

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Maschera a Gattu

Diavolo di Tufara

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Questo gruppo a differenza delle maschere precedenti ha origini molto recenti, è stato fondato nel 2006 dagli allora studenti dell’istituto professionale per l’industria e l’artigianato. Nonostante questo, vanta grande successo, che lo ha portato a partecipare ad importanti manifestazioni anche in Asia.(clicca per continuare)

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Sbandieratori e Musicisti della Città dei Candelieri

Sos Tamburinos

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Il diavolo di Tufara è una maschera carnevalesca di antiche origini, tramandata durante i secoli, espressione della comunità del borgo di Tufara, piccolo comune molisano.(clicca per continuare)

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Diavolo di Tufara

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I Kukeri sono una maschera della cultura delle regioni montane della Bulgaria dalle origini antichissime. Il nome, tradotto “incappucciati”, è dovuto al loro costume che presenta grosse pellicce, maschere in legno e campanacci.(clicca per continuare)

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Kukeri

comune.samugheo.or.it ; regione.sardegna.it ; sardegnalive.netfocusardegna.com ; itenovas.com ; strumentiemusica.com

Esperienza vissuta sul posto, con approfondimenti raccontati direttamente dagli abitanti

Fonti