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Una breve storia delle tappe fondamentali che hanno portato l'Italia ad abbandonare la politica energetica basata su questa fonte.

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STORIA DEL NUCLEARE

DATE IMPORTANTI

Guarda queste date (clicca sulla slide)

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Teoria della relatività

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Progetto Manhattan

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Hiroshima e Nagasaki

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Atom for Peace

NUCLEARE

Le tappe storiche del

Il programma nucleare militare degli Stati Uniti, battezzato Progetto Manhattan, iniziò nel 1942 (spinto anche da una lettera scritta da Einstein al Presidente Roosevelt) e godette di risorse mai viste in precedenza in nessun settore tecnico-scientifico. Sotto la direzione del fisico Robert Oppenheimer e con il fondamentale contributo di Fermi, i più brillanti esperti mondiali di fisica si impegnarono nella più audace e difficile applicazione concreta degli studi scientifici.

Nel 1954 il presidente degli Usa, Eisenhower, inaugurò il progetto “Atom for Peace”, allo scopo di favorire l'applicazione civile dell'energia nucleare. In soli 12 mesi venne realizzata la prima centrale nucleare della storia, il reattore civile Borax III in grado di fornire energia elettrica a una piccola città dello Stato dell'Idaho (Usa).

La storia del nucleare ha inizio 1916 con il fisico tedesco Albert Einstein attraverso la teoria della relatività ristretta, principio di equivalenza massa-energia, espressa nell'equazione: E = mc² in cui : E è l'energia, espressa in joule; m è la massa, espressa in chilogrammi; c² è la velocità della luce al quadrato, espressa in m/s; la quale rappresenterebbe il fondamento teorico dell'energia nucleare

Non è semplice trovare una scoperta scientifica che abbia avuto un impatto più grande sulla popolazione e sulla politica mondiale di quello dell’energia nucleare. L’umanità ha preso coscienza di questa nuova forma di energia il 6 agosto 1945 quando si diffuse nel mondo la drammatica notizia dell’esplosione di una bomba nucleare sulla città giapponese di Hiroshima (80.000 morti immediati).

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Prima centrale nucleare

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Seconda centrale nucleare

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Terza centrale

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Quarta centrale

In Italia

Entra in funzione nel 1964 L’impianto è stato in funzione fino al 1978, anno in cui è stato fermato per manutenzione. Dopo aver valutato come antieconomici i costi della sua riparazione vista la poca vita residua dell'impianto, è stata disattivata definitivamente il 1º marzo 1982.

La centrale nucleare è stata costruita tra il 1970 e il 1978. La centrale ha iniziato la propria attività commerciale nel1981.

La prima centrale nucleare italiana venne realizzata vicino Latina a Borgo Sabotino, rappresentava l'esemplare più potente d'Europa.

La centrale nucleare Enrico Fermi di Trino in provincia di Vercelli è uno dei quattro impianti italiani (tutti e quattro dismessi) di produzione di energia elettrica da fonte nucleare. Costruita dal 1961 al 1964, entrò in esercizio nel 1965.

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Movimenti ambientalisti

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II primi incidenti a livello mondiale

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Referendum

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è finita dopo Fukushima?

Cosa ha portato alla rinuncia del nucleare in Italia?

In seguito all’incidente di Three Miles Island, in Pennsylvania, dove il 28 marzo 1979 si verifica il più grave disastro di un reattore occidentale, scendono in piazza a Roma 40mila persone e qualche anno più tardi, dopo l’esplosione del reattore numero 4 della centrale di Chernobyl (all’epoca in Unione Sovietica, oggi in Ucraina), il 26 aprile 1986, la più grave catastrofe nella storia del nucleare civile, Legambiente promuove a Roma la manifestazione “Stop al nucleare”, il 10 maggio, a cui partecipano oltre 200mila persone. I rischi connessi all’installazione di centrali nucleari scuotono l’opinione pubblica

Ventidue anni dopo, nel 2009, il governo italiano propone il rilancio delle attività propedeutiche alla produzione elettronucleare – vengono siglati anche due accordi internazionali per la costruzione complessiva di otto reattori - ma due anni più tardi (11 marzo 2011), dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone, un nuovo referendum pone ancora una volta fine all’energia nucleare in Italia. Fino al dibattito che si è riacceso nelle ultime settimane sulla dipendenza del nostro Paese dalle fonti energetiche fossili e l’opportunità di trovare fonti alternative.

A partire dal 1977 prende piede il movimento antinucleare: a Montalto di Castro si organizza la Festa della vita contro la costruzione della centrale, alla quale parteciperanno gruppi da ogni parte d’Italia. Appaiono gli stemmi con il sole che ride e la scritta “Nucleare? No grazie”.

Sull’onda di Chernobyl, con il referendum dell’8 novembre 1987 la maggioranza degli italiani vota Sì abrogando una serie di norme e orientando le successive scelte dell’Italia in campo energetico. Di fatto, con l’80 per cento dei voti (il 65 per cento degli aventi diritto alle urne) il referendum sancisce l’abbandono del nucleare come forma di approvvigionamento energetico.