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Scontro tra papato e impero nel Basso Medioevo liena del tempo rev_1
Filippo
Created on February 15, 2023
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Transcript
962
XI secolo
XI secolo
1049 - 1054
1039 - 1056
Riforma delle istituzioni ecclesiastiche
La chiesa è una potente istituzione universale
Privilegio ottoniano
Enrico III intervine nella gestione della chiesa
Papa Leone IX afferma il primato del papa
1059
1059
1075
1084
1076
Accordo di Melfi
Emanazione del Dictatus Papae
Niccolò II si rende autonomo dal potere imperiale
Enrico IV scende in Italia e con il suo esercito assediò Roma
Consilio di Worms
1122
1216
1237
1228 - 1229
1127
Sale al potere Gregorio IX
Federico II di Svevia cerca di riaffermare il potere imperiale
Concordato di Worms
Battaglia di Cortenuova
Sesta crociata
1239
1245
1301
1302
Crociata contro Federico II
Bolla Unam Sanctam
Nuova scomunica per Federico II
Convocazione degli stati generali
1303
1309
1309 - 1377
La sede papale viene spostata ad Avignone
Cattività avignonese
Schiaffo di Anagni
Privilegio ottoniano
Venne emanato da Ottone I, in base al quale in cambio si riconoscimento imperiale delle donazioni territoriali fatte alla chiesa, l'imprenditore imponeva il suo controllo sull'operato degli ecclesistici garantendosi anche il diritto di poter nominare il pontefice.
Riforma delle istituzioni ecclesiastiche
Questa venne attuata a seguito della riuscita da parte della chiesa di ritrovare il ruolo di guida all'interno della società e mirava a sottrarre quest'ultima e il Papato al controllo dei laici e dell'imperatore.
Enrico III intervine nella gestione della chiesa
Nel IX e X secolo le famiglie dell'antica roma eleggevano una serie di papi, privi di qualsiasi autorità, che creavano una situazione di anarchia nei territori dell'Italia centrale e in quelli controllati da essi; obbligando spesso l'imperatore a intervenire per riportare l'ordine. Questa situazione portò alla decisione di Enrico III di intervenire direttamente nella gestione della chiesa deponendo così tutti i papi indegni e ponendo fine agli scandali.
Papa Leone IX afferma il primato del papa
Il pontefice condannò la simonia e il concubinato del clero, affermò la supremazia del Papato nelle questioni dottrinali e disciplinari. Da questo momento Leone IX e sui successori iniziarono ad affermare il primato papale all'interno della Chiesa a svantaggio dell'imperatore.
Niccolò II si rende autonomo dal potere imperiale
Lo fece attraverso la decisione di riservare la scelta e quindi l'elezione del pontefice ai soli cardinali escludendo l'intervento dei laici. Inoltre cambiò anche quanto scritto e stabilito nel Privilegio di Ottone.
Accordo di Melfi
E' un'accordo stratto tra papa Niccolò II e i normanni. Questo garantiva al papa la protezione da parte di una popolazione di abili guerrieri, e ai normanni, venivano legittimate le conquiste in Italia. Esso fu fondamentale per il papato in un momento di scontri così accesi con l'impero
Emanazione del Dictatus Papae
Un testo costituito da 27 brevi dichiarazioni che ribadivano la solenne autorità del pontefice non solo sulla Chiesa ma anche sul potere civile. In questo documento veniva inoltre affermato che il Papa aveva la possibilità di deporre gli imperatori, diventado così una monarchia con a capo il Papa che era diverntato ormai come un potere universale superiore a tutto.
Consilio di Worms
Fu convocato da Enrico IV a seguito della decisione presa da Gregorio VII che prevedeva che l'imperatore doveva rinuncia alle investiture dei vescovi. In questo consilio il sovrano decise di deporre il pontefice. Da qui iniziò la cosidetta "lotta per le investiture".
Enrico IV scende in Italia e con il suo esercito assediò Roma
Enrico IV dopo essersi sottoposto all'umiliante atto di pentimento a Canossa per riuscire a recuperare la propria autorità e riuscire a imporre il suo potere in Germania, riorganizzò le sue forze e l'imperatore convocò un nuovo concilio che depose nuovamente Gregorio VII eleggendo un nuovo pontefice. Successivamente scese in Italia per assediare Roma.
Concordato di Worms
Fu un accordo siglato tra Enrico V e papa Callisto II che sanciva nuove regole riguardo all'investitura. I vescovi, da questo momento, doveanno essere scelti da assemblee di membri del clero e non da membri dell'aristocrazia o dall'imperatore. Una volta scelto il vescovo poteva riceveva due investiture.
Federico II di Svevia cerca di riaffermare il potere imperiale
Dopo la morte del pontefice (Innocenzo III) i suoi successori, dovettero affrontare la politica attuata da Federico II di Svevia che mirava a riaffermare il potere dell'imperatore; questo era avvantaggiato dal fatto che con i suoi possedimenti terrieri, accerchiava i territori della chiesa
Sesta crociata
Federico II a seguito della scomunica ricevuta da Gregorio IX in quanto continuava a rinviare la crociata promessa, si decise e la intraprese.
Battaglia di Cortenuova
Il Enrco II sostenuto dai ghibellini sconfigge i comuni della Lega Lombarda
Nuova scomunica per Federico II
Gregorio IX scomunicò l'imperatore a seguito della battaglia di Cortenuova e il successore del pontefice (Innocenzo IV) decise di proclamare la deposizione dell'imperatore
Bolla Unam Sanctam
Venne emanata da Bonifacio VIII a seguito della decisione presa dal re Filippo IV il Bello di tassare il clero del regno e vietare alla chiesa di imporre a sua volta tasse e decime nel territorio Francese. Questo documento ribadiva la dipendenza del potere civile a quello religioso e impose al sovrano di ritirare i provvedimenti presi.
Convocazione degli stati generali
L'imperatore Filippo II convocò gli stati generali dove trovò l'appoggio del clero, dei nobili e del popolo. In questa sede venne approvata l'indipendenza del potere temporale da quello spirituale
Schiaffo di Anagni
Il pontefice fu catturato e imprigionato nella città di Agnagni. Successivamente Bonifaccio VIII venne liberato da una sommossa popolare.
Cattività avignonese
Con il successore di Bonifaccio VIII, il francese Bertrand, la sede papale venne spostata ad Avignone. Questo fatto diede inizio al periodo che è passato alla storia con il nome di "Cattività avignonese", durante questo arco temporale, la Chiesa era completamente nelle mani della monarchia francese.