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I bronzi di Riace
Paolo Mendozzi
Created on February 15, 2023
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Transcript
I BRONZI
DI RIACE
1. 16 Agosto 1972
6. Bronzo A
2. Terzo Bronzo
7. Bronzo B
3. Provenienza e datazione
4. Ipotesi
5. Realizzazione
16 AGOSTO 1972
16 Agosto 1972. Un sub amatoriale romano, Stefano Mariottini, si tuffa nelle acque del Mar Ionio, a Riace. A circa 230 metri dalla costa, a otto metri di profondità, fa una scoperta straordinaria: dal fondale affiora il braccio gigantesco di una statua. Non vede niente di più preciso. Ma la notizia si sparge velocemente e alcuni giovanissimi ragazzi del posto rivendicano la paternità della scoperta. Mariottini denuncia il ritrovamento alle autorità, mentre il recupero viene affidato al centro subacquei dell'Arma dei Carabinieri.
Tra il 21 e il 22 agosto due enormi guerrieri di bronzo riemergono dal mare. Tutti oggi li conosciamo come i "Bronzi di Riace", ammirati nelle apposite sale del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Ipotesi di un terzo bronzo
Giuseppe Braghò, giornalista calabrese appassionato di archeologia, è convinto che ci siano altri indizi, se non un’altra statua, in attesa di essere scoperta. Nelle dichiarazioni ufficiali del 1972, Mariottini disse ai carabinieri di aver avvistato «un gruppo» di bronzi, aggiungendo che uno di questi aveva «le braccia aperte e una gamba davanti all’altra», descrizione che non corrisponde ai due bronzi ora esposti a Reggio Calabria. Inoltre, le ispezioni effettuate da ricercatori su una nave statunitense nel 2004, indicherebbero la presenza di oggetti metallici vicino al luogo della scoperta.
Ad oggi non abbiamo nulla di concreto e il terzo bronzo rimane solo un'ipotesi
Provenienza e datazione
I due bronzi sono quasi certamente opere originali dell'arte greca del V secolo a.C., e dal momento del ritrovamento hanno stimolato gli studiosi alla ricerca dell'identità dei personaggi e degli scultori. Ancora oggi non è stata raggiunta una concordanza per quanto riguarda la datazione, la provenienza e tanto meno gli artefici delle due sculture.
Ipotesi
Sin da quando furono ritrovate le due statue, storici e archeologi iniziarono a studiarle elaborando diverse ipotesi. Le prime furono elaborate dal 1979 al 1995. Le ipotesi più importanti e significative, però, vennero elaborate dopo il 1995, ricordiamo in particolare quelle di: Paolo Moreno e Daniele Castrizio
Realizzazione
Si realizza un modello in cera e si ricopre con dell’argilla, creando uno stampo. Tramite dei fori nell’argilla si fa uscire la cera dallo stampo scaldandola e, successivamente, si cola il bronzo fuso. Si elimina lo stampo e il risultato sarà identico al modello in cera di partenza.
Bronzo A
DENOMINAZIONE: Bronzo AAUTORE: Ignoto MATERIALE: Bronzo, occhi in pietre d'avorio, labbra in rame rosso ALTEZZA: 198 cm LUOGO: Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria DESCRIZIONE:
Tideo
Bronzo B
DENOMINAZIONE: Bronzo BAUTORE: Ignoto MATERIALE: Bronzo, occhio in pietra d'avorio, labbra in rame rosso ALTEZZA: 197 cm LUOGO: Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria DESCRIZIONE:
Anfiarao
lavoro svolto da paolo mendozzi