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italiano
Vincenzo Esposito
Created on February 15, 2023
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Transcript
le odi
-La raccolta si apre con le odi civili come " la Vita Rustica" sulla contrapposizione città-campagna, la "Salubrità dell'aria" dove polemizza contro l'individualismo della civiltà moderna, "l'Innesto del vaiuolo" dove difende la nuova pratica immunitaria e "il Bisogno" dove riprende il tema di Cesare Beccaria nei "Dei dilitti e delle pene" dove denuncia le misere condizioni delle classi sociali popolari come causa della maggior parte dei delitti.
Le odi sono state scritte da Giuseppe Parini tra il 1757 e il 1795 e restano l'opera poetica più influente sulla successiva poesia ottocentesca.Sono raccolte in ventinque testi organizzati per temi che coincidono in sostanza con la cronologia della composizione. In un primo tempo l'autore si dedica all'impegno sociale e civile mentre nella fase successiva a temi più personali ed intimi. Le odi pariniane sono importantti per il tono giocoso ma anche per la raffinatezza del linguaggio sebbene sia una descrizione di temi futili; concreto e realistico.Importanti sono anche la predilizione per i versi brevi e l'impulso polemico.
Nello stesso filone rintracciamo testi che affrontano la funzione sociale e civile della cultura come "L'educazione" o "La tempesta" scritta in seguito ai rivoluzionari rivolgimenti amministrativi di Giuseppe II, succeduto a sua madre Maria Teresa. L'ode " La caduta" ha già connotati autobiografici. Il poeta qui afferma i suoi ideali di dignità e indipendenza dall'utilità della poesia. Importante è l'ode di Parini " Alla Musa" dove esalta gli affetti domestici e la dignità di un suo ex allievo, Febo ell'Adda e lo invita a perfezionare il proprio ideale di vita coltivando la poesia.
- February 24th
la salubritÀ dell'aria
La salubrità dell'aria fa parte del primo gruppo di Odi, scritte da Giuseppe Parini. La tematica principale è la differenza di condizioni igienico-sanitarie tra Bosisio e la Brianza rispetto a Milano. Si apre con la descrizione dei luoghi d’origine dell’autore, cioè Bosisio e dintorni. Lì l’aria è pura e giova ai polmoni inquinati e indeboliti dall’aria di città, inoltre non arrivano né lo Scirocco né la Tramontana, perché le montagne che circondando il paese non lo permettono.L' autore quindi condanna coloro i quali hanno inquinato la città non curanti delle leggi e dei divieti che caratterizzano la società.
linguaggio,stile
interpretazioni
Come tutte le altre odi il linguaggio è raffinato ed elegante, come risulta dal lessico, lo stile e le figure retoriche.
Nell'opera è presente un richiamo alle dottrine economiche tipiche dell’Illuminismo, specialmente alla fisiocrazia.Infatti Parini è a favore del lavoro nei campi ma anche a favore di innovazioni tecnologiche.
TERRA DEI FUOCHI
Purtroppo il degrado(della città di Milano) di cui parla Parini non è molto lontano dalla nostra società.
E’ purtroppo sempre di grande attualità anche il commercio illegale di rifiuti tossici, dove ‘’imprenditori’’ senza scrupoli smaltiscono sostanze tossiche in modo illegale per ricavarne dei profitti a danno della salute pubblica. Tristemente nota in Italia è la Terra dei Fuochi, in Campania, dove gli abitanti muoiono a causa di malattie causate dalle tonnellate di rifiuti seppelliti sotto i loro piedi.La Terra dei Fuochi, la Chernobyl della Campania, area compresa tra Napoli e Caserta, è diventata il triangolo della morte, che dilaga sulla scia di rifiuti tossici, discariche illegali e incendi dolosi per lo smaltimento di rifiuti speciali, il tutto per azzerare i costi.
Terra dei fuochi è un'espressione degli anni 2000 per indicare una vasta area situata nell'Italia meridionale, che si estende in Campania, in relazione all'interramento di rifiuti tossici e rifiuti speciali, alla presenza di numerose discariche. Nella “Terra dei fuochi” si sviluppano alcune gravissime patologie come il tumore al seno, l’asma, varie forme di leucemie e le malformazioni congenite legate allo smaltimento illegale dei rifiuti. Tuttavia «“Terra dei fuochi” non è un luogo geografico. È un fenomeno diffuso. Il nostro territorio è solo l’emblema di un sistema che, dal rifiuto urbano a quello industriale, si snoda per livelli di incuria e illegalità, fino a generare un problema collettivo di gravissime proporzioni.
TERRA DEI FUOCHI DI TARANTO
I territori del Sud Italia, in varie forme e misure, pagano storicamente gli effetti di una disquilibrio economico strutturale con il Nord Italia, collocandoli nella condizione di periferia marginale e subordinata. Evidente il caso della Terra dei Fuochi, deposito abusivo di rifiuti tossici provenienti dalle regioni del Nord Italia e di altri paesi europei a partire dalla fine degli anni Ottanta, su cui si sono innestate le eco-mafie. Ma emblematico è anche il caso di Taranto, dove uno stabilimento siderurgico – Ilva – è stato da un lato artefice di occupazione e lavoro, ma dall’altro responsabile del degrado e dell’inquinamento ambientale dell’area, con effetti epidemiologici conclamati sull’incremento di patologie oncologiche, circolatorie e respiratorie. Dopo anni di inchieste e procedure, oggi i cittadini di Taranto si trovano costretti a scegliere tra salute e lavoro: spesso perdendo entrambi, non avendo effettivo potere di decisione e di azione. La questione inquinamento non ha ripercussioni soltanto sulla vita e la salute di chi lavora presso lo stabilimento, ma anche e soprattutto quella dei bambini. Nel mese di marzo, ad esempio, due scuole del rione Tamburi sono state chiuse, e gli studenti trasferiti presso altri istituti, a causa della vicinanza di cumuli di rifiuti speciali scaricati abusivamente. Il mese precedente, invece, migliaia di persone sono scese in piazza per ricordare tutti i bambini morti di cancro nella città.
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COME POSSIAMO SALVARE LA TERRA DEI FUOCHI?
La tragedia che vivono quotidianamente queste persone è la tragedia di tutti noi. Ogni intervento adesso è tardivo, ma necessario a dare speranza a queste persone, a dare dignità all’Italia, a fermare questa spirale della morte.Ecco alcune proposte per salvare tutti noi:
-bonifiche e analisi a tappe di questo vasto territorio (anche a livello di falde acquifere).
-L'introduzione di sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e registri di mortalità, di tumori e di altre patologie al fine di “monitorare l’incidenza dell’inquinamento provocato dai rifiuti tossici e radioattivi sulla popolazione e sull’ambiente”;
-L'istituzione di commissioni di esperti, compresi medici, per studiare ed individuare un sistema di smaltimento delle ecoballe “sostenibile” che arresti il fenomeno di un inquinamento; -riconversione e riqualificazione delle aree contaminate. -Diffusione pubblica dei nominativi delle società “coinvolte a qualsiasi titolo nella produzione, nel trasporto e nello smaltimento di rifiuti tossici”; -L'inasprimento delle pene per i reati ambientali, da equiparare “a tutti gli effetti, sostanziali e processuali, a quelli di stampo mafioso e/o terroristico”;
PROGETTO A CURA DI: SOFIA NUCCIO4AL spero le sia piaciuto!
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