Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

FRÖBEL

Martina Perrone

Created on February 6, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Practical Presentation

Smart Presentation

Essential Presentation

Akihabara Presentation

Pastel Color Presentation

Modern Presentation

Relaxing Presentation

Transcript

LA PEDAGOGIA ROMANTICA IN GERMANIA

Nell'Ottocento, con l'ascesa della borghesia, si fa strada una concezione della vita nuova, gravida di conseguenze anche in ambito pedagogico.

GLI EVENTI STORICI

Il Romanticismo è preceduto da una serie di segnali e di esperienze artistiche che ne preannunciano l'arrivo e che è appunto detta "Preromanticismo". Già nella seconda metà del Settecento le nuove tendenze culturali annunciano molte delle componenti sentimentali, introspettive e irrazionali destinate poi a prevalere.

Moti insurrezionali in Francia, in Belgio, in Polonia e in Italia

Scoppia la Rivoluzione francese

Congresso di Vienna

1848

1830-31

1820-21

1815

1804-15

1789

Moti insurrezionali in Francia, in Austria, nella Confederazione tedesca e in Italia

Impero di Napoleone

Moti insurrezionali in Spagna, in Grecia e in Italia

Friedrich Wilhelm August Fröbel

1. La biografia

4. Il Kindergarten

5. Il metodo e le caratteristiche dell'attività educativa

2. Le fasi dello sviluppo

3. La figura e i compiti dell'educatore

6. La pedagogia dei doni

LA BIOGRAFIA

Educatore "giardiniere"

1782

Fröbel nasce a Oberweissbach

É affidato come apprendista a un ispettore forestale

1797

Scopre la sua vocazione educativa

1805

1813-1814

Partecipa come volontario alla guerra d'indipendenza

Fonda l'Istituto tedesco d'educazione generale

1816

L'educazione dell'uomo

1826

Apre il "Giardino generale tedesco d'infanzia"

1840

Canti e carezze materne

1844

1852

Muore a Marienthal

25%

LE FASI DELLO SVILUPPO

LA CENTRALITÀ DELL'EDUCANDO

Se l'educazione deve partire dall'interiorità, è necessario che essa rispetti quanto nell'interiorità è già presente; allo stesso tempo, si deve prestare attenzione alle manifestazioni esteriori (come il linguaggio, il gioco, le attività espressive) in cui i bambini fanno emergere ciò che li contraddistingue. Bisogna dunque delineare un'azione educativa che assecondi sempre le potenzialità e le modalità espressive dell'educando. Fröbel si interessa principalmente alle prime tre fasi dello sviluppo:

  • il periodo del lattante, in cui avviene essenzialmente lo sviluppo corporeo;
  • il periodo dell'infanzia, caratterizzato dallo sviluppo del linguaggio e dell'attività rappresentativa;
  • il periodo della fanciullezza, in cui invece predomina l'istruzione.

L'INFANZIA: LINGUAGGIO E GIOCO

Per quanto riguarda l'infanzia, Fröbel ritiene che il linguaggio sia la manifestazione di un processo di "umanizzazione", mediante il quale il fanciullo diviene capace di esprimere sentimenti e rappresentazioni. La dimensione fondamentale di quest'età è l'"esteriorizzazione": il linguaggio è innanzitutto espressione. Poiché l'uomo si esprime principalmente nell'attività, il gioco è la maniera specifica in cui tale operosità prende forma nel bambino.

LA FANCIULLEZZA: INTERIORIZZAZIONE E SCRITTURA

La fanciullezza è la fase in cui la curiosità e l'interesse favoriscono l'"interiorizzazione", tipica del processo di apprendimento. Anche il linguaggio perde l'originaria indifferenziazione tra parola e oggetto, per farsi più tangibile attraverso la scrittura.

LA CONTINUITÀ

Secondo Fröbel il fulcro della crescita è la continuità, per cui ogni fase successiva di sviluppo si costituisce su quanto acquisito in quelle precedenti.

Le fasi dello sviluppo assumono aspetti specifici a seconda dell'età e a seconda dell'individuo, è proprio di questo che l'analisi psicologica e l'educazione devono tener conto.

LA FIGURA E I COMPITI DELL'EDUCATORE

Grande influsso ha avuto sulla storia della pedagogia la concezione di Fröbel in base alla quale l'attività educativa ha il compito di realizzare l'autonomia spirituale e la personalità dell'alunno. Gli educatori più significativi sono:

LA MADRE

Fröbel sostiene che la prima educazione avviene in famiglia. Nell'opera "Canti e carezze materne" offre una serie di suggerimenti per l'attività educativa della madre, la quale svolge un ruolo fondamentale come prima educatrice; a questo proposito egli ritiene che la semplice espressione facciale della madre abbia il potere di condizionare lo sviluppo del carattere del bambino. Fröbel invita dunque i genitori a prestare particolare attenzione alla promozione di attività che rendano il bambino protagonista.

LA MAESTRA

Data l'importanza della continuità, il modello educativo materno deve ispirare ampiamente l'attività dell'educatore o dell'educatrice. Nel periodo scolastico, infatti, sarà la maestra a dover prestare un'attenzione individualizzata ai bambini, perciò è necessario che sia fornita di una buona preparazione pedagogica. Inoltre, deve conoscere la psicologia dell'alunno, su cui deve innestare nel rispetto della sua individualità, la propria attività educativa di "giardiniera" che sa assecondare la libera espressione del bambino.

IL KINDERGARTEN

É un luogo gaio, chiaro e sereno all'interno del quale i bambini crescono liberamente e secondo natura.

Fröbel fonda il Kindergarten, un'istituzione educativa analoga all'attuale scuola materna, che accoglie i bambini fra i 3 e i 6 anni.

IL KINDERGARTEN

"Giardino d'infanzia" (composto di Kinder, "bambini" e Garten , "giardino"), ossia l'istituzione educativa analoga all'attuale scuola materna.

LO SPIRITO

La scuola-giardino è il luogo in cui l'infanzia, paragonata ad una pianta, può crescere liberamente e secondo natura, accudita da maestre-giardiniere opportunatamente formate. Si tratta di un ambiente educativo che riproduce la serenità e la funzionalità degli spazi domestici, aggiungendovi materiali e attività accuratamente studiati.

LO SPAZIO

Quando il bambino fa il suo ingresso nel giardino d'infanzia, trova un luogo felice e sereno, con mobili e servizi igienici su misura. Ai muri sono appesi illustrazioni, stampe colorate e piccoli lavori e in un angolo si trovano i giocattoli. Il giardino vero e proprio è diviso in due parti: una per il lavoro comune e l'altra costituita da appezzamenti individuali. Ciascun bambino avrà il proprio appezzamento, ma lavorerà anche nello spazio comune insieme agli altri. Trascorrerà quindi la giornata continuamente indaffarato, sotto la sorveglianza della maestra, la quale guiderà e aiuterà i suoi piccoli allievi annotando le osservazioni su di loro.

La scuola-giardino è il luogo in cui l'infanzia, paragonata ad una pianta, può crescere liberamente e secondo natura, accudita da maestre-giardiniere opportunatamente formate. Si tratta di un ambiente educativo che riproduce la serenità e la funzionalità degli spazi domestici, aggiungendovi materiali e attività accuratamente studiati.

Quando il bambino fa il suo ingresso giardino d'infanzia, trova un luogo felice e sereno, con mobili e servizi igienici su misura. Ai muri sono appesi illustrazioni, stampe colorate e piccoli lavori. In un angolo si trovano i giocattoli. Il giardino vero e proprio è diviso in due parti: una per il lavoro comune e l'altra costituita da appezzamenti individuali. Ciascun bambino avrà il proprio appezzamento, ma lavorerà anche nello spazio comune insieme agli altri. Trascorrerà quindi la giornata continuamente indaffarato, sotto la sorveglianza della maestra, la quale guiderà e aiuterà i suoi piccoli allievi annotando le osservazioni su di loro.

Social beings

We need to interact with one another. We learn in a collaborative way.

IL METODO E LE CARATTERISTICHE DELL'ATTIVITÀ EDUCATIVA

  • La fase dell'infanzia
  • La fase della fanciullezza

3.L'espressione di sé

1.Dalla spontaneità al metodo Fröbel

Fröbel inserisce nel giardino il disegno, attraverso il quale il bambino può manifestare il proprio mondo interiore, così come farà con la poesia, con il canto e con la creazione di piccoli oggetti che, insieme alle attività ginniche, fanno in modo che il piccolo si esprima anche per mezzo del proprio corpo.

Per Fröbel fissare a priori i procedimenti didattici equivale a violare la spontaneità. Nonostante questo principio ispiratore, il suo metodo viene spesso accusato di "uccidere" proprio quella spontaneità che egli voleva esaltare.

2.Educare attraverso il gioco

4.Libertà e stimoli educativi

Nel metodo di Fröbel il gioco riveste un ruolo centrale, pertanto va osservato e favorito dall'educatore. Nell'attività ludica si manifesta il primo "fare" produttivo del bambino, attraverso cui si sviluppano la socialità, il linguaggio, la creatività, la produttività e l'attività logico-matematica.

Il bambino deve essere sempre stimolato e indirizzato al "bene" e al "giusto", con interventi costantemente attenti a non reprimere la sua libertà.

Se nell'infanzia prevale l'espressione, nella fanciullezza prevale l'interiorizzazione, in questo modo l'educazione diventa "istruzione". Secondo Fröbel, gli oggetti principali dell'istruzione sono:

  • la persona;
  • Dio;
  • la natura.

La conoscenza di questi oggetti ha un aspetto comune, il quale consiste in un "intuire" mediante l'esperienza. Ciò è particolarmente evidente nell'insegnamento religioso, grazie al quale il fanciullo dovrebbe cogliere l'unità di tutto il creato in Dio.

LA PEDAGOGIA DEI DONI

Il tratto più tipico del metodo fröbeliano è costituito dalla pedagogia dei doni, incentrata sulla presentazione al bambino di una serie di oggetti in legno con specifiche caratteristiche cognitive, che gli vengono offerti secondo un ordine ispirato alla teoria dello sviluppo progressivo e continuo della psiche infantile.

IL PRIMO DONO

Il primo dono sarà la palla, simbolo dell'infinito. Per mezzo di essa il bambino esercita la mano, le dita, il braccia, l'occhio; inoltre, con lo sviluppo del linguaggio, la palla viene utilizzata anche come sostituto di oggetti assenti, per sviluppare la funzione di simbolizzazione.

Epperciò ci si offre campo di conoscere, ancora sull'apparire, la vita, l'attività individuale e libera del bambino, l'uso dei sensi, appena egli comincia a muovere le manine, e potremo volgere la sua attenzione e i suoi sguardi proprio là donde vengono. Quindi noi potremo dargli un oggetto che esprima ad un tempo individualità e mobilità, e che, come tale, possa da lui esser compreso; in cui si racchiuda l'unità della varietà, come appunto è il suo animo, vario e uno, e come sarà tutto il mondo esterno; nel quale oggetto veda rispecchiata e possa esercitare e provare la sua vita, il bisogno di indipendenza e di moto; tale oggetto sarà la sfera, o ancor meglio la palla.

(F.W.A. Fröbel, Il giardino d'infanzia, trad. it. di Q.T. Trevesini, Milano 1888, p.34)

IL SECONDO DONO

Il secondo dono consiste nella sfera, nel cubo e nel cilindro. Attraverso questi oggetti il bambino impara a riconoscere i contrasti e la loro conciliazione.

I SIGNIFICATI FORMATIVI DEI DONI

I doni facilitano la progressione nella conoscenza del reale: dall'unità e dalla semplicità si passa alla molteplicità e alla complessità, arricchendo la conoscenza delle possibilità combinatorie e l'abilità manuale del bambino nelle attività creative.

LE NOVITÀ INTRODOTTE DA FRÖBEL

• SANDBOX

Gli educatori hanno a lungo apprezzato la sabbia come materiale importante per l'esplorazione. Friedrich Fröbel scoprì l'adattabilità della sabbia come materiale per il gioco, costruendo poi così una "sandbox" (scatola di sabbia) per il suo Kindergarten, la quale diventerà successivamente il simbolo iconico della prima infanzia resistendo inoltre alla prova del tempo. La sabbia continua a svolgere un ruolo di primo piano grazie alla sua connessione diretta con la natura e al suo potenziale illimitato di gioco e apprendimento.

Tuttavia, i genitori si chiedono ancora: "Cosa sta imparando mio figlio quando gioca con la sabbia?". La sabbia è familiare alla maggior parte dei bambini, è riccamente sensoriale e, grazie alla combinazione con l'acqua, consente la trasformazione, la scoperta e l'espressione di pensieri e idee. Inoltre, essendo un materiale tattile, può influenzare il benessere emotivo dei bambini, che la usano per eliminare le loro paure e preoccupazioni acquisendo così fiducia, controllo e sicurezza emotiva. Giocare con la sabbia ha anche un valore cognitivo, in quanto migliora la comprensione di concetti specifici e incoraggia i bambini a sperimentare, trasformare e innovare.

La stella fröbeliana è stata ideata, creata e utilizzata da Fröbel per avvicinare i bambini alla matematica tramite la manualità esercitata in piegature e intrecci.

• LA STELLA FRÖBELIANA

VIDEOLETTURE

L'ULTIMO GIORNO DEL KINDERGARTEN

La messa al bando dei "Giardini d'infanzia" offre a Lotte, una maestra giardiniera, l'occasione per scrivere una lettera a Fröbel ed esprimergli così la sua riconoscenza e la sua ammirazione.

LA FORTUNA DEL METODO DI FRÖBEL

L'età infantile per molti secoli non ha richiamato l'attenzione degli educatori nè ha suscitato l'interesse delle istituzioni. Con i "giardini d'infanzia" finalmente i più piccoli hanno trovato uno spazio educativo "su misura", che si dimostra efficace ancora oggi.

I BAMBINI: IERI E OGGI

Prima che Fröbel inventasse la scuola dell'infanzia, i bambini a partire dai 7 anni venivano considerati adulti e costretti a lavorare nelle fabbriche e nelle miniere. Siamo nel XXI secolo e sembra che la scuola dell'infanzia stia arrivando al culmine: i bambini non torneranno a lavorare nelle miniere, ma vivono sotto la costante pressione della tecnologia che porta ad una perdita delle attività all'aperto e se non utilizzata in modo consapevole può causare problemi come:

  • l'aumento del bullismo, in quanto attraverso uno schermo i bambini possono subire gravi abusi psicologici;
  • la mancanza di privacy, poiché con l'accesso ai social network, rinunciano a gran parte della loro intimità;
  • la distruzione dei legami sociali, in virtù del fatto che è più comune stabilire dei rapporti attraverso un dispositivo ed è sottovalutato il contatto personale;
  • la perdita di coscienza della realtà, in quanto tendono a rifugiarsi nel web;
  • il danneggiamento dello sviluppo cerebrale, disturbato dall'eccessiva esposizione ai mezzi informatici.

A CURA DI:

GROTTINI MARTINA MELLONE ALICE PERRONE MARTINA PERRONE SHARON