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vetrate gotiche
Rinaldi Riccardo
Created on January 14, 2023
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Transcript
LE vetrate gotiche
Di Riccardo Rinaldi e daniele Cacciola
Indice
Milano
Saint Chepelle
Vetro
Milano:
La costruzione di vetrate nel cantiere del duomo milanese cominciò vent'anni dopo la sua fondazione, all'inizio del Quattrocento, con i grandi finestroni dell'abside, che venivano man mano completati. Di queste prime vetrate restano pochissimi frammenti, in quanto successivamente molte di esse vennero rifatte. Nella seconda metà del Quattrocento la fabbrica delle vetrate si dotò di due forni da vetro appositamente per la realizzazione di vetrate ampie e numerose nella zona absidale. Alle maestranze italiane si affiancarono maestri provenienti da altri cantieri vetrari delle cattedrali , in particolare della zona renana e dalle Fiandre. Molte delle prime vetrate furono volute dai Visconti,nelle quali c'erano spesso gli stemmi o imprese. Successivamente ci furone delle donazioni per la realizzazione delle vetrate; le donazioni arrivarono dalle varie corporazioni delle arti e mestieri di Milano, per esempio il collegio dei notai (vetrata di San Giovanni Evangelista), degli speziali (vetrata di Santa Giuditta), degli orefici, (vetrata di sant'Eligio)...
- La produzione del vetro continuò per tutto il Cinquecento, quando furono realizzate le vetrate per le absidi nord e sud, e per tutti i finestroni della navata principale. Fra i mastri vetrai in questo periodo vi furono Corrado Mochis, proveniente dal cantiere del duomo di Colonia, e Valerio Perfundavalle, da Lovanio.
- La realizzazione delle vetrate si arrestò completamente nel XVII e XVIII secolo, per poi riprendere solo nell'Ottocento. Giovanni Bertini iniziò, a partire dal 1838, il quasi totale restauro dei finestroni dell'abside principale e di due absidi nei transetti . Dopo la sua morte (1849) il lavoro fu proseguito dai figli Giuseppe e Pompeo.
- Nel XIX secolo i vetri vennero invece realizzati col metodo della pittura a fuoco, con una tecnica molto più simile alla pittura, con la quale venivano fissati i colori su vetri non pitturati, dando risultati molto più modesti dal punto di vista luminoso. L'originale tecnica di composizione a mosaico di vetri colorati, e non più dipinti, venne ripresa nel corso del Novecento.
e vetrate della Sainte-Chapelle: Uno degli edifici con le più splendide vetrate è la Sainte-Chapelle di Parigi, la cappella è stata costruita da re Luigi IX in pochi anni (1241-48). Alta 15 metri e larga 11,è divisa in due parti: quella infariore,del popolo e quella superiore,dei sovrani.
L'edificio è stato concepito come un luogo nel quale conservare la corona di spine di Cristo. Questa è la prima delle tante Sainte chepelles costruite in Francia. La parte superiore è completamente vetrata, con circa 600 m2 di superficie in cui è raccontata l'intera storia dell'umanità dalla creazione alle storie di Cristo. La leggerezza dell'architettura e la luminosità dell'interno hanno portato a delimitare questo edificio come uno dei più importanti esempi di Gotico maturo, definito con il termine "radiante". Fu la residenza dei sovrani di Francia,dal x al xiv secolo e durante la Rivoluzione francese (1789) le tolsero le reliquie.
02
01
Come si facevano?
Che cos' è la tecnica della vetrata?
La vetrata è un mosaico fatto da piccoli pezzi di vetro trasparente,collagati fra loro tramite legature in piombo e completati con segni marroni,fatti usando il fuoco,che avevano il compito di risaltare il tutto. I colori più usati erano il rosso e il blu. Le figure sui vetri erano semplici perchè erano grandi e dovevano risaltare anche dalla lunga distanza. Sulle vetrate venivano rappresentati i personaggi e la storia sacra. Uno degli esempi più belli di vetrate gotiche si può ammirare a Parigi,nella Sainte-Chapelle. La tecnica della vetrata ha origine addirittura nel 25 d.C,durante l' Impero Romano.
Realizzare le vetrate era molto difficile: all'inizio venivano prodotti i vetri,fatti con sali colorati che venivano aggiunti all'ossido di silicio,materiale con cui si produce il vetro. Poi veniva fatta la bozza della vetrata,per capire l'immagine,i colori e prevedere l' effetto finale dell'opera, si eseguiva un cartone,con il profilo e la grandezza reale della vetrata,venivano messi i dettagli poi veniva fatto lo stesso disegno su un foglio di carta e tagliate le parti,numerandole. Le parti venivano successivamente messe sul vetro e ricopiate a matita. Tagliate le parti in vetro con ferri roventi,venivano messe sul foglio di carta per formare il disegno,unite con natro di rame poi il tutto veniva lasciato raffreddare ed ecco fatta la vetrata!!!.
FINE