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la cassaria
ludovica.petrella
Created on September 26, 2022
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Transcript
la cassaria
ludovico ariosto
LUDOVICA PETRELLA
la commedia e i modelli di riferimento
avvicinatosi ad una compagnia teatrale , Ariosto comprende a pieno il ritmo della commedia pensata per la declamazione . i modelli di riferimento per l'autore sono i commediografi latini Plauto, con la commedia grassa e volgare , e Terenzio, che vede nel teatro il luogo in cui lo spettatore deve proiettare ciò che ha dentro, liberarsi , attraverso la 'katarsis', la liberazione da sentimenti e sensazioni non positive . la commedia è un genere amato dall'artista perchè attraverso essa egli puo utilizzare la prosa, ma anche un linguaggio che corrisponda alla realtà quotidiana
Ludovico Ariosto scrive due commedie in prosa
- LA CASSARIA
- I SUPPOSITI , che si rifà al modello della commedia plautina classica
il teatro a cui si rivolge ariosto è un luogo essenziale della corte, non serve solo per l intrattenimento .
La prima rappresentazione della commedia avvenne nel palazzo ducale di Ferrara, durante il Carnevale del 1508
Le vicende si svolgono nella città greca di Metellino, alimentate dalle trovate dei due servi astuti, Volpino e Fulcio. Nella città greca di Metellino due giovani, Erofilo e Caridoro, sono innamorati delle fanciulle Eulalia e Corisca, schiave del ruffiano Lucrano che ne è il lenone. Seguendo i consigli del servo Volpino, Erofilo tenta di riscattare Eulalia dando in pegno a Lucrano una cassa di ori filati del padre Crisobolo, ma il ritorno imprevisto del genitore complica tutto. Volpino tenta di far passare per ladro Lucrano, ma la cassa viene recuperata e Volpino sbugiardato e imprigionato. Fulcio, servo di Caridoro, riesce a spillare denaro a Crisobolo con un inganno, potendo, così, riscattare le due fanciulle e ottenere la libertà di Volpino.
La commedia venne rielaborata e riscritta in versi endecasillabi sdruccioli e rappresentata il 19 febbraio del 1531 nella stessa città Ferrara.
Ariosto modellerà l successive otto stampe della commedia sul modello di quest'ultima . La Cassaria ha un prologo in terzine e pone l' obiettivo esplicito di compiere un’impresa nuova e mai tentata e indica come elementi di riconoscimento dello spettacolo comico la fabula e i giochi .
La trama della commedia è decisamente esile e non prevede personaggi dotati di spessore teatrale
PARAFRASI
IL PROLOGO
Nova comedia v’appresento, piena di vari giochi, che né mai latine né greche lingue recitarno in scena. Parmi vede che la più parte incline a riprenderla, subito c’ho detto nova, senza ascoltarne mezo o fine: ché tale impresa non li par suggetto de li moderni ingegni, e solo estima quel che li antiqui han detto esser perfetto. È ver che né volgar prosa né rima ha paragon con prose antique o versi, né pari è l’eloquenzia a quella prima; ma l’ingegni non son però diversi da quel che fur, che ancor per quello Artista fansi, per cui nel tempo indietro fersi. La vulgar lingua, di latino mista, è barbara e mal culta; ma con giochi si può far una fabula men trista. Non è chi ‘l sappia far per tutti i lochi: non crediate però che così audace l’autor sia, che si metta in questi pochi. Questo ho sol detto, a ciò con vostra pace la sua comedia v’appresenti; e inanzi il fin non dica alcun ch’ella mi spiace. Per ch’ormai si cominci, e nulla avanzi ch’io vi dovessi dir: sappiate come la fabula che vol ponervi inanzi detta Cassariafia per proprio nome: sappiate ancor che l’autor vol che questa cittade Metellino oggi si nome. De l’argumento, che anco udir vi resta, ha dato cura a un servo, detto el Nebbia. Or da parte di quel che fa la festa priega chi sta a veder che tacer debbia.
io vi presento una nuova commedia , piena di vari giochi , che mai sentirete recitati in latino e greco in scena. mi sembra di vedere che la parte più incline a riprendere la commedia senza ascoltarne il mezzo o il fine è stata da subito innovativa : perchè tale impresa non appartiene ai moderni ingegni, ed è solo stima di quello che gli antichi dicevano fosse perfetto. è vero che nè il volgare nè le rime, o i versi hanno paragone con le prose antiche , ma non è pari nemmeno l'eloquenza; ma l'ingegno contemporaneo non è diverso da ciò che fu in antichità . il volgare , mista al latino, è barbara , ma con i giochi la si può rendere meno triste . non che io sappia farlo per tutti i luoghi : ma non crediate che l'autore sia così audace da mettersi in questi pochi. ho detto solo questo , e in pace vi presento la sua commedia , e di nanzi al finale non si dica nulla che mi dispiace . ormai si può iniziare , dato che nn ho nulla da aggiungere : sappiate che il racconto che vi pongo davanti si chiama Cassaria , sappiate anche che l'autore vuole che questa città si chiami Metellino . la trama che ancora dovete sentire , vi verrà presentata da un servo , detto Nebbia. ora chi organizza la scena , prega gli spettatori di far silenzio.
ANALISI
TERZINE IN ENDECASILLABI
E' evidente che l'autore voglia sottolineare con cnsapevolezza il distacco, ma al contempo la vicinanza tra la commedia volgare e quella latina . ludovico padroneggia da subito le convenzioni e il linguaggio della scena .
RIMA INCATENATA
Nel prologo l’autore della Cassaria sentiva il bisogno di gettare, come si suol dire, le mani avanti, dichiarando che gl’intrecci in essa presenti non erano stati mai presentati né in greco, né in latino, quindi doveva essere considerata nova; ma aveva il timore di essersi esposto troppo nel definire la sua commedia “nuova” e cerca di difendere il suo atteggiamento audace . Per comprendere questo timore, che la commedia fosse bocciata senza essere stata neanche seguita per intero, dobbiamo tener presente che la cultura che le scuole umanistiche avevano diffuso a Ferrara, disponeva la gente a diffidare di chi presumesse di aggiungere qualcosa a quanto avevano realizzato gli autori classici
3 SEQUENZE
anafora : nè,nè..nèsappiate...sappiate nome...nome
OPERE A CONFRONTO: LA POLEMICA
L'autore della cassaria , con un’amara ironia insiste nel promuovere la sua visione negativa del mondo cortigiano. Tutta questa trasparenza potrebbe essere pericolosa essendo che la Cassaria viene rappresentata proprio all’interno di una corte. Così , nella Cassaria, sebbene l’Ariosto sia all’inizio della sua esistenza cortigiana, è gia ben viva e mordente la polemica anticortigiana, nei dialoghi della commedia, nei botta e risposta. Anche nei monologhi si ritrovano i nodi principali del pensiero ariostesco: egli infatti affida alla commedia frammenti della sue visione della vita sociale nel divario tra l’essere e l’apparire, corruzione e senso puramente esteriore del prestigio. Nella commedia vi sono equivoci , ma non beffe , al contrario della Mandragola.
Nel prologo della Mandragola l’autore cerca di creare un contatto diretto col pubblico. Inizia così illustrando e spiegando la scenografia agli uditori.
La Mandragola seppur sia una commedia, svolge un ruolo di denuncia nei confronti della perdita totale di morale della società del tempo e mette in discussione i valori familiari, inducendo nello spettatore un riso che fa riflettere. In quest’ottica si comprende la doppia natura dei personaggi di questa commedia e la loro meschinità.
Entrambe le commedie trovano un perfetto inserimento nei canoni della commedia classica ed è tramite la bocca dei personaggi che dalla scena direttamente al pubblico gli autori lanciano le loro allusioni, le loro sottili insinuazioni polemiche miranti alla critica della società.