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Storia 1.1
chiara baraldo
Created on September 25, 2022
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Transcript
storia
per la classe prima
start
Prof.ssa Baraldo
indice
1. Il metodo
7. L'islam
2. L'antica Grecia
8. L'Europa carolingia
3. L'antica Roma
9. Nuove invasioni
4. Gli ultimi secoli dell'impero
10. Il risveglio dell'Europa
5. I barbari nell'impero
11. L'età comunale
6. I primi sec. del Medioevo
12. Il tramonto del Medioevo
Nello stesso periodo la scrittura con gli ideogrammi si diffuse tra le popolazioni Maya in Sudamerica e tra gli egiziani in Egitto. Grazie alla scrittura quelle che prima erano solo delle tribù, ossia persone legate da vincoli di vario tipo, iniziarono a diventare civiltà.
quando inizia la storia?
La Storia, quella con la S maiuscola si fa iniziare, per convenzione, con l'introduzione della scrittura. Quello che è avvenuto prima di questo evento è considerato Preistoria.
Le prime forme di scrittura risalgono al 3200 a. C. con l’invenzione, in Mesopotamia dei caratteri cuneiformi.
La storia si occupa di tutti gli aspetti della vita degli esseri umani: politici, sociali, economici, religiosi e culturali.
Pittura rupestre
Le epoche della storia
- Età antica: inizia nel 3000 a.C con l’invenzione della scrittura e finisce nel 476 d.C con la caduta dell’Impero romano d’occidente.
- Età medievale: inizia nel 476 d.C. e finisce nel 1492 d.C. con la scoperta dell’America. Il medioevo è diviso in Alto medioevo ( dal 476 al 1000) e Basso medioevo (dal 1000 al 1492)
- Età moderna: Inizia nel 1492 e finisce nel 1789. anno di inizio della rivoluzione francese.
- Età contemporanea: inizia nel 1789 e finisce… oggi.
le fonti storiche
- Fonti scritte.
- Fonti materiali.
- Fonti orali.
- Fonti multimediali.
La geografia e le origini della grecia
La Grecia è un penisola nel Mediterraneo tra Mar Ionio e Mar Egeo. I greci vivevano principalmente di agricoltura, la navigazione era facilitata dalla morfologia del territorio. Dopo il crollo della civiltà macedone (XIII a.C.) Eoli, Ioni e Dori si sviluppano sul territorio autonomamente ma con lingue simili, nasce l'idea di un unico popolo detto ellenico.
Ioni, Eoli e Dori.
La POLIS
Nel VIII sec a.C. si formano piccoli stati indipendenti costituiti da città e campagne e piccoli villaggi che le circondavano: le POLEIS. Le poleis erano divise in due parti:
- L'acropoli (o la città alta)
- La città bassa (dove si trova l'agorà)
Tipi di polis:
- Monarchie,
- Oligarchie,
- Democrazie, governate dal popolo riunito in assemblea
Polis greca
LA DEMOCRAZIA ATENIESE
Pericle continua l'opera avviata.
La forma più compiuta di regime democratico si realizzo polis di Atene.
Solone riforma lo stato.
Clistene, un nuovo sistema di voto.
La democrazia ieri e oggi
Il nostro sistema politico è frutto della nostra storia!
Democrazia diretta
Ad Atene il ristretto numero di cittadini permetteva riunioni plenarie per prendere delle decisioni.
In passato
Non tutti potevano accedere al voto, ne erano esclusi schiavi, stranieri e donne.
Democrazia indiretta
Oggi visto l'elevato numero di cittadini noi votiamo dei rappresentanti che prendano decisioni al posto nostro.
Oggi
Oggi tutti i cittadini e le cittadine di uno Stato possono accedere al voto.
Nel VIII sec a.C. si verifica un aumento demografico, per questo iniziarono le prime migrazioni. Le spedizioni di coloni erano guidate da un ecista.
L'ESPANSIONE E L'IMPERO PERSIANO
Nel V sec a.C. le poleis greche devono difendersi dall'impero dei Persiani, guidato da grandi re come Dario I e Serse. Con le due guerre persiane l'unione delle poleis riuscì a vincere il conflitto, spiccò in particolare Atene come guida delle altre poleis.
Espansionde greca sul mediteraneo.
Le colonie erano poleis autonome che però mantenevano stretti rapporti, soprattutto economici, con la madrepatria. la colonizzazione diffonde la cultura greca nel mediterraneo. Nel Sud Italia nasce la Magna Grecia.
l'impero di alessandro magno
l'eta' classica
Verso la fine del V sec a.C. la rivalità fra poleis le indebolì e così il re macedone Filippo II sottomise nel 338 a.C. l'intera penisola greca. Il figlio di Filippo II, Alessandro Magno, continuò ad espandere il territorio fino ai confini dell'India e della Cina. Alla sua morte l'impero venne diviso ma la cultura greca continuò a vivere. E' l'inizio dell'età ellenistica.
Nel V sec a.C. sotto la guida di pericle Atene fiorisce a livello economico, culturale ed architettonico, sorgono grandi monumenti come il Partenone. L'arte di questo periodo verrà cansiderata nei secoli successivi un modello di perfezione, per questo si parla di Età classica. Ancora oggi studiamo le tragedie e le commedie composte in quegli anni.
Uno dei maestri di Alessandro Magno fu Aristotele, uno dei grandi filosofi che studiamo ancora oggi!
Partenone
roma da monarchia a repubblica
Il potere era nelle mani dei magistrati, i due magisttrati supremi erano i consoli che guidavano gli eserciti. L'assemblea principale era il senato dove si riunivano i rappresentanti delle maggiori famiglie. La società era rigidamente divisa fra patrizi e plebei, questi ultimi non potevano accedere alle cariche ufficiali.
Roma nasce nel VIII sec a.C. sulle rive del Tevere. Inizialmente fu una monarchia, si parla di sette re e di Romolo, secondo la leggenda, come primo re. Oggi sappiamo che non è storicamente accurato il numero dei re. Alla fine del VI sec a.C. viene cacciato l'ultimo re ed instaurata la Repubblica.
ROMA SI ESPANDE e trasforma
I cavalieri.
In Età repubblicana Roma inizia la sua grande espanisone.
- Inizialmente si espande fino ad occupare la penisila italica.
- Dopo le tre guerre puniche con i cartaginesi e diversi conflitti con paesi come la Spagna, la Macedonia e l'Asia Minore domina l'intero mediterraneo.
I latifondi.
I piccoli proprietari.
I territori fuori dalla penisola italica divengono province con a capo un governatore.Al suo massimo splendore l'Impero dominava gran parte dell'Europa, il Nord Africa e il Medio-Oriente.
I liberti.
L'esercito è sempre stato una parte fondamentale del potere di Roma, composto di diverse legioni guidate dai consoli tutti gli uomini fra i 17 e i 46 anni d'età erano tenuti a prestarvi servizio.
dalla repubblica all'impero
Molte nostre città sono state costruite e conservano ancora oggi una pianta romana.
Nel I sec a.C. la repubblica romana entra in crisi. Il potere vsi sposta nelle mani di uomini carismatici alla guida di grandi eserciti, con conseguenti disordini e vere e proprie guerre civili. Uno dei più celebri fu Gaio Giulio Cesare, conquistatore della Gallia.L'opera di Giulio Cesare venne portata avanti dal figlio Ottaviano, detto poi Augusto, il primo imperatore romano, la repubblica è ormai lontana.
L'espansione teritoriale romana non era solo militare ma anche culturale: lingua, architettura, arte, infrastrutture e molto altro venne portato nelle nuove province conquistate.
nuovi territori e nuovi cittadini
caracalla (188-217)
TRAIANO (98-117)
Estende la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi delle province, compresi gli stranieri e i figli dei liberti.
Conquilsta la Dacia e, anche se solo temporaneamente, l'Armenia la Assiria e la Mesopotamia; nel 116 d.C. l'impero è alla sua massima estensione.
Metà del III sec.
i confini sono minacciati
Il confine orientale.
I confini dopo essere stati estesi vanno difesi dai barbari, principalmente nei confini settentrionali e orientali. Nasce il limes, una lunga linea difensiva munita di fortificazioni collegate da una strada militare.
Le mura aureliane.
la crisi economica e militare
Anarchia: assenza di ordine, governo, autorità.
Molte guerre molte spese
Nessun nuovo territorio conquistato da sfruttare e da cui trarre schiavi e costi molto alti di protezione dei confini vogliono dire tasse in forte crescita.
La crisi militare
Le conseguenze della guerra
Nel III sec gli eserciti nono riconoscono più gli imperatori nominati dal senato e li scelgono fra i loro comandanti. Nei 50 anni di anarchia militare si susseguono una ventina di imperatori, il potere imperiale è sempre più debole e così anche i confini dell'impero.
Le campagne si spopolano e restano incolte e di consegurnza la moneta si svaluta mentre cresce il prezzo delle merci. Diverse epidemie inoltre flagellano la popolazione
Diocleziano viene riconosciuto come imperatore.
La tetrarchia: l'impero si divide.
Dal momento in cui Diocleziano abdica ricominciano sanguinose guerre civili per il potere. Dalla fine del III sec. inizia per l'impero un periodo dicomplesse e radicali trasformazioni, gli storici identificano questo passaggio come la tardo-antichità.
Occidente: 1 Augusto e 1 Cesare.
Oriente: 1 Augusto e 1 Cesare.
IV secolo età di grandi cambiamenti
Nasce la servitù della gleba.
Costantino (306-337)
La parte occidentale dell'impero è sempre più in crisi.
Costantino sconfigge i suoi rivali e rimane come unico imperatore. Fonda Costantinopoli (ex Bisanzio), Roma perde sempre di più la sua centralità. Riforma la struttura dello Stato rafforzandone il controllo attraverso funzionari pubblici. Restano gravi problemi sociali da risolvere, le enormi spese avevano portato a tasse pesantissime sui coloni.
La scissione dell'impero.
i cristiani vengono perseguitati
- Il rifiuto di riconoscere altri dei diventa motivo di persecuzione.
- Nel III sec. le persecuzioni diventano generali, i cristiani sono accusati di mettere in pericolo la sicurezza dello Stato.
- Nel corso dei primi sec nasce la figura delmartire.
l'impero romano e il cristianesimo
- L'impero era politeista e tollerava le religioni straniere ma imponeva a tutti i sudditi il culto dell'imperatore.
- Dal I sec d.C. si diffonde la fede cristiana, attraverso gli apostoli e i vangeli.
- La nuova religione fornisce conforto e speranza in momenti di grande incertezza per l'impero ma è in forte disaccordo con diversi valori fondanti.
il cristisnesimo diventa religione ufficiale dell'impero
La Chiesa si organizza.
313 d.C. Editto di Costantino
Sorgono le prime eresie.
380 d.C. Editto di Tessalonica
Iniziano le grandi migrazioni barbariche
Barbari: popolazioni che abitavano al di là del Danubio e del Reno, divisi in tribù e guidate da capi militari.
Parte occidentale dell'impero: problemi sociali ed economici, scarsità di manodopera, gravi epidemie, latifondisti si rifugiano nelle villae.Parte orientale dell'impero: grandi città e centri di produzione, intensi scambi commerciali, tributi pagati ai barbari per evitarne l'aggressione.
Sassone
Le tribù barbariche erano perlopiù nomadi, e si dedicavano a caccia e allevamento, molto abili nella lavorazione dei metalli avevano armi che superavano in qualità quelle romane. Utilizzavano le rune ma la trsasmissione era soprattutto orale. Da tempo a contatto con l'impero, a volte con scontri armati e altre con scambi commerciali pacifici. La scarsità di manodopera nell'impero occidentale portò i latifondisti ad impiegare i barbari nell'agricoltura.
- Seconda metà IV iniziauna serie quasi ininterrotta di spostamenti di popolazioni barbariche.
- Precedentemente erano incursioni o saccheggi non spostamenti di popolo.
- Ora l'obiettivo delle popolazi barbariche è l'insediamento.
- L'impero d'oriente riesce a resistere all'urto grazie alle maggiori ricchezze e ad un esercito più forte.
Esercito come luogo di integrazione.
Barbari mercenari (foederati)
Fine V sec esercito quasi interamente barbarico.
Non sappiamo con certezza perchè avvennero le grandi migrazioni barbariche. Ci sono tre grandi ipotesi:
- che i barbari volessero approfittare della debolezza dell'impero
- che i barbari si muovessero a causa di fatti avvenuti lontano dall'Europa
- che i barbari si spostassero in seguito ad un cambiamentoclimatico
I barbari si convertono al cristianesimo.
GLI UNNI SI SPOSTANO VERSO LE REGIONI DEL MAR NERO
gli unni
Gli unni erano nomadi, pastori e allevatori di cavalli.Non praticavano l'agricoltura ma erano soliti a saccheggi e razzie per procurarsi ciò di cui avevano bisogno. Per il loro modo di vivere nei grandi spazi se l'erba del pascolo diminuiva si spostavano in altri luoghi. Erano abili cavalieri, usavano già le staffe e coi loro archi, corti e potenti, colpivano i bersagli con la massima precisione, anche al galoppo.
Più a nord diverse tribù barbare passano il confine del Reno con la forza armata.
I Visigoti attraversano la frontiera del Danubio, in accordo con l'impero
Battaglia di Adrianopoli 378, rimane ucciso l'imperatore Valente
I cavalieri unni creano un vasto dominio nel cuore dell'Europa e risquotono tributi dalle tribù sottomesse. Vengono anche pagati dai Romani per scongiurare un attacco.
I Visigoti continuano la marcia verso l'Italia.
attila
cresce l'importanza della chiesa
l'italia sotto assedio
Nel 402 si sposta la sede imperiale si sposta da Milano a Ravenna. Le invasioni continuano per 50 anni. Roma stessa viene saccheggiata due volte:
- 410 dai Visigoti sotto la guida di Alarico
- 452 dagli Unni sotto la guida di Attila
- 455 dai Vandali sotto la guida di Genserico
Nel momento di crisi dell'impero la Chiesa si mostreava ancora capace di dare aiuto, protezione e sicurezza alle popolazioni rimaste senza guida, anche i barbari ne riconoscevano l'autorità.La chiesa spesso usava il suo patrimonio, cioè terre e richezze donate dai fedeli per soccorrere chi era in difficoltà, nelle città spesso i vescovi svolgevano compiti di governo.
attila Vs papa leone i magno
SORGONO I REGNI ROMANO-BARBARICI
l'impero d'occidente volge alla fine
Fra il IV e il V sec. sorgono i nuovi regni, detti romano-barbarici,: governati da un re barbaro ma in parte ancora basati sull'amministrazione romana.
ODOACRE
Nel 475 viene eletto imperatore, quando è ancora solo un ragazzo di 13 anni, Romolo Augusto. Nel 476 Odoacre lo depose dal trono e lo mandò in esilio. Qui finisce la storia dell'impero romano d'occidente. Odoacre si fa proclamare "re delle genti" e invia le insegne imperiali all'imperatore d'oriente.
Per noi il 476 è una data epocale ma i contemporanei non la vissero assolutamente così!
Regni romano-barbarici
i regni romano barbarici
il regno ostrogoto
Il re ostrogoto Teodorico arrivò in Italia con il suo popolo nel 493, assediò Ravenna e sconfisse Odoacre, assumendo poi il titolo di re dei Goti e dei Romani. Furono proibiti i matrimoni misti ma i due popoli convissero pacificamente, ognuno con le proprie leggi. Ai romani stava il ruolo di amministrare e ai Goto la difesa militare. Ravenna, sede regale, venne impreziosita da diversi monumenti visibi ancora oggi.
I re erano in origine capi militari.
I re esercitano potere sull'eserivto e sul popolo, non sulle terre.
I confini sono incerti e non c'è una capitale fissa.
Popolazione mista ma ciscuno segue le sue leggi e tradizioni.
Romani:cattoliciBarbari: ariani.
L'imperatore viene considerato il rappresentante in terra del Dio cristiano, da cui discende il suo potere, viene incoronato dal patriarca di Costantinopoli e la sua immagine veniva esoposta insieme alle sacre icone. Inoltre convocava i concili, interveniva nella nomina dei vescovi e nella lotta alle eresie.
la fioritura dell'impero bizantino
L'impero Bizantino (dal nome dell'antica Bisanzio) rimane solido, ricco e intatto. L'esercito è forte e ben organizzato, il commercio in crescita come le varie città dell'impero. I Bizantini si ritengono gli unici continuatori della civiltà di Roma e chiamano se stessi Romani. Il cristianesimo non ha oppositori e riconosce l'autorità imperiale.
Nel VIII sec. alcuni imperatori ordinarono di distruggere le sacre icone, ritenendo il culto delle immagini pagano e superstizioso. La popolazione dell'impero di divise tra sostenitori e avversari. Il papa di Roma si schierò la distruzione delle immagini detta iconoclastia. Questo causò una frattura fra la Chiesa di Roma e Costantinopoli.
Ricostruzione di Costantinopoli.
Esempio di distruzione delle immagini sacre.
Le diversità fra Oriente e Occidente aumentano. Dopo il primo allontanamento sul piano religioso l'impero d'oriente abbandona la lingua latina a favore di quella greca , parlata dal popolo.
Corpus iuris civilis
L'imperatrice Teodora
Nei primi decenni del VII l'impero fu attaccato da Avari, Bulgari e Slavi, popolazioni che giunsero a minacciare Costantinopoli e, ancora una volta, dai re sasanidi, che occuparono a sud-est dell'impero. Nel 628 i bizantini sconfissero l'impero sasanide.
giustiniano
NelVI sec. e per quasi quarant'anni, l'impero bizantino fu governato da Giustiniano, al su fianco fu molto importante la figura della moglie Teodora. Sotto la loro guida l'impero raggiunge la sua massima espansione. Il sogno di Giustiniano era di ricostruire l'unità dell'impero, riconquistanto le rogioni occidentali, cadute in mano ai barbari. L'Africa viene sottratta ai Vandali, il sud della Spgna ai Visigoti e l'Italia agli Ostrogoti.
Da sud avanzavano gli Arabi in rapida ed irresistibile espansione, giunsero per tre volte ad assediare Costantinopoli. All'inizio del VIII sec l'impero aveva perduto gran parte dei suoi territori ed era ridotto a un terzo della sua espansione.
Il fuoco greco
la fine del regno ostrogoto in italia
I Longobardi provenivano dalla Pannonia, a Sud del Danubio, erano cristiani ariani ma conservavano tradizioni pagane. Erano un popolo-esercito. Erano detti arimanni tutti gli uomini liberi in frado di combattere, ed era l'assemblea dei guerrieri a decidere per tutti.
Giustiniano
Dopo la morte di Teodorico in Italia il regno Ostrogoto cade a opera di Giustiniano.La guerra greco gotica (Bizantini Vs. Ostrogoti), combattuta nella penisola italica dura circa 20 anni, e al termine l'Italia diviene una procincia bizantina e trattata come tale. L'Italia si impoverisce ancora e perde quasi del tutto il suo esercito, spianando la strada ai prossimi conquistatori: i Longobardi.
Arimanni
Aldii
Schiavi
L'esarca, rappresenante dell'imperatore, aveva dimora a Ravenna e da lì riscuoteva le tasse.
Le donne erano prive di libertà personale e assoggettate agli uomini della famiglia.
Bizantini e longobardi
I Longobardi non avevano tradizione scritta, fu Re Rotari a decidere di mettere per iscritto le leggi longobarde con un editto in lingua latina che prese il suo nome. Si chiarisce qui che le leggi dello stato devono prevalere sulla vendetta privata.
I longobardi
I Longobardi giungono in Italia tra il 568 e il 569 e incontrano scarsa resistenza. Si muovno in bande autonome guidate da Duchi e quando si approppriano di un territorio fondano un dicato.Non riuscirono a scacciare completamente i bizantini l'Italia rimase quindi divisa in Longobardia e Romania. L'iniziale dura dominazione longobarda che aveva accentrato a sè ogni forma di potere politico ed economico piano piano finì per ammorbidirsi, contribuì a ciò anche la conversione longobarda al cattolicesimo e l'adozione della lingua latina. La capitale venne nuovamente spostata, questa volta a Pavia.
Re Rotari
L'Editto di Rotari, prima valido per la sola popolazione longobarda venne esteso anche ai romai, i quali vennero anche ammessi nell'esercito. Verso la metà del secolo però i longobardi tentarono di invadere i territori bizantini di Ravenna e Roma, intervennero i Franchi e nel 774 ciò èortò alla fine della dominazione longobarda.
popolazione e ambiente
I campi restano spesso incolti e non vennero curati per lungo tempo, come gli argini dei fiumi e di conseguenza vi sono frequenti inondazioni e molti terreni divengono paludosi. In questa condizione le carestie sono frequenti.Si riscopre in questo momento l'importanza delle foreste come risorse naturali per il legname, le resine e persino la corteccia. La foresta era anche il luogo per il pascolo degli animali e la caccia della selvaggina.
Clima sfavorevole e ostile, con estensione ghiacciai
Carestie ed epidemie prvocano un calo demografico.
Molti si spostano in campagna.
Le città cambiano, diventano più piccole. e fortificate
Le strade sono in rovina e poco sicure le monete scarseggiano.
il monachesimo
Monaci amanuensi:pergamene e codici.
Nasce in Oriente
La ricerca di Dio attraverso la rinuncia dei beni terreni porta alcuni ad una vita solitaria nel deserto, nascono gli eremiti, altri si raggruppano in forme di vita comune, i monasteri.
Si diffonde in occidente
In Occidente si diffonde dal VI sec con San benedetto da Norcia, con lui nasce la cleberrima Regola Benedettina riassunta in due soli comandamenti: prega e lavora (ora et labora).
I monaci copisti
In ogni monastero benedettino era presente una biblioteca e un laboratorio di scrittura detto scrittorio. Qui i monaci copisti trascrivevano i libri sacri e anche antichi testi greci e latini di poesia, scienza storia e diritto. I monaci che svolgevano tale compito erano detti amanuensi. I monasteri sorsero nelle campagne di tutta l'Europa dove svolsero un'importante funzione religiosa, economica, culturale e di assistenza sociale.
I benedettini
Nei monasteri benedettini la giornata era scandita dlaa preghiera collettiva, si ritrovavano in preghiera 8 volte al giorno (le ore canoniche). Anche il lavoro manuale era considerato importante per elevarsi a Dio e sfuggire dall'ozio. Nascono anche dei monasteri femminili guidati dalle badesse.
MAOMETTO E LA NASCITA DELL'iSLAM
Maometto nasce nel 570.
L'Arabia è una vasta penisola che si estende tra il Golfo Perisco e il Mar Rosso con clima arido e suolo desertico, interrotto di tanto in tanto da oasi. Qui sorgevano i villaggi nel VII sec. Il deserto era la terra dei beduini (pastori nomadi), divisi in tribù spesso in lotta fra loro. Solo le coste della penisola sono fertili, si coltivavano cereali, si raccoglievano incenso e mirra, i quali venivano trasportati da carovane di mercanti. La Mecca si trovava in una pista di carovane ed era un luogo sacro per tutti gli Arabi che erano politeisti. Vi si trovava un temccolo santuario di forma cubica (Ka'ba), nel cui angolo orientale era incastrata una pietra nera considerata sacra. I frequenti pellegrinaggi a questo luogo permisero alla città di prosperare.
Nasce una nuova religione monoteista che crede in Allah come unico Dio.
Maometto viene perseguitato alla Mecca e si sposta a Medina (egira).
Velocemente l'islam si diffonde e la penisola araba si riunisce nel suo nome.
Il Corano interviene su tutti gli aspetti della vita: familiari, sociali, giuridici, perfino igenico-sanitari. Il Corano proibisce ai credenti di bere alcolici e di mangiare carne di maiale, vieta di raffigurare Allah o il suo Profeta per evitare una possibile idolatria. Con la Jihad si intende "guerra santa", cioè l'impegno del credente nel camminare verso Dio per essere più misericordioso e più giusto.
I PILASTRI DELLA RELIGIONE ISLAMICA
I doveri religiosi dei musulmani sono esposti nel Corano che è il libro sacro.E' suddiviso al suo interno in sure (capitoli) secondo l'argomento trattato. Il Corano e gli insegnamenti di Maometto costituiscono la base della vita religiosa dei musulmani e anche della legge islamica detta shari'a, che regola tutti gli aspetti della vita umana.
Ogni buon musulmano ha 5 doveri fondamentali, detti "pilastri dell'islam":
- Proclamare la fede
- Pregare 5 volte al giorno
- Fare l'elemosina
- Rispettare il digiuno
- Recarsi in pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita.
Corano
Preghiera in una moschea.
Gli sciiti: una nuova comunità islamica
I sunniti, la corrente opposta.
a maometto succedono i califfi
Con i califfi ebbe inizio l'età delle conquiste.
- Dopo la morte di Maometto come successori vengono eletti dei califfi.
- Il quarto califfo Alì, cugino e genero del profeta, non venne accettato da tutti i musulmani.
- I credenti si dividono in due correnti: chi sosteneva il diritto di elezione libera dei califfi e chi credeva tale diritto spettasse esclusivamente alla discendenza del Profeta.
La potenza araba sbarca in Europa.
In India gli Arabi appresero un nuovo sistema di numerazione, insieme semplice e rivoluzionario, basato su dieci soli simboli, cioè le cifre da 0 a 9, che noi tutti oggi conosciamo. Dalla Cina, verso la metà del VIII secolo, i mercanti Arabi importarono l'arte di fabbricare la carta, un materiale ancora sconosciuto in Occidente.
LA CIVILTA' ISLAMICA
lL'impero musulmano dominava regioni che erano state sedi di grandi civiltà, come quella greca, bizantina, persiana. Gli Arabi ne assimilarono rapidamente le tradizioni culturali, vi aggiunsero il loro contributo originale e le diffusero nel mondo. Grazie a loro si diffuse il pensiero dell'antico filosofo Aristotele.
L'VIII secolo fu l'età d'oro della civiltà islamica. Controllavano le vie commericali e trasportavano prodotti rari e preziosi. Lungo le vie carovaniere sorgevano i caravanserragli. Le caratteristiche dell'architettura araba (cupole. mosaici, stucchi, ceramiche colorate...) si diffondono.
Medicina arba medievale
La lingua araba si diffuse in ogni angolo dell'impero e ne abbiamo ancora traccia nelle lingue odierne. In particolare in alcuni campi come: l'astronomia, la matematica, la medicina, la geografia, alcune produzioni alimentari e coltivazioni, la navigazione e il commercio.
Manuale di produzione della carta.
il regno dei franchi e la nascita del patrimonio di san pietro
Anche i longobardi erano cattolici ma vivevano rapporti travagliati con il Papa poichè avevano mire sui territori da lui controllati. Posto sotto attacco dai Longobardi Papa Stefano II viene aiutato dai Franchi guidati da Pipino
Potere spirituale e potere temporale erano uniti nella figura del Papa.
Nell'VIII sec i regni romano-barbarici che erano sorti fra il V e il VI sec erano quasi del tutto scomparsi, soltanto il regno dei Franchi restava solido e forte.I guerrieri franchi avevano esteso il loro domino a tutta l'antica Gallia romana e conquistato la fama di rappresentanti della vera cristianità, verso la fine del V sec. infatti Clodoveo aveva ricevuto il battesimo cattolico. La loro conversione consolidò il rapporto con la Chiesa di roma e facilitò l'integrazione con la popolazione precedentemente insediata sul territorio. Carlo Martello respinse nel 732 gli Arabi a Poitier e suo figlio, Pipino il breve, venne eletto re dei Franchi nel 751: inizia così la dinastia Carolingia. Pipino venne consacrato da Papa Stefano II e indviduato come difensore della Chiesa romana e della fede cattolica.
Dopo aver riconquistato i territori Pipino li cedette ufficialmente al Papa di Roma, ha così inizio lo Stato della Chiesa (detto inizialmente Patrimonio di San Pietro), il quale durerà fino al 1870.
finisce il regno longobardo in italia
Nel 773, dopo aver riconquistato la Romagna i Longobardi, guidati da re Desiderio marciano nuovamente verso Roma. Il Papa, Adriano I chiese nuovamente aiuto ai franchi e il re Carlo (detto poi Magno per le sue imprese) accorse in suo aiuto ponendo del tutto fine alla dominazione lonfobarda in italia e assumendo il titolo di "Re dei Franchi e dei Longobardi" nel 774.
L'Europa nella seconda metà del VIII secolo.
L'IMPERO DI CARLO MAGNO
Carlo Magno cerca di interrompere le frequenti incursioni arabe provenienti dalla penisola iberica. Nel 778, al rientro da una spedizione in Spagna, presso Roncisvalle la retroguardia dell'esercito di Carlo fu attaccate e distrutta, dai Baschi abitanti del luogo. Durante lo scontro trovò la morte Orlando, cavaliere e nipote di Carlo. Intorno a questa impresa sorsero leggende, raccolte nel XI sec nel poema epico "La canzone di Orlando".
Carlo Magno fu un grande capo militare.
Sconfisse Sassoni (nord-est Germania), Bavari (Baviera) e Avari (confini orientali).
Ha un esercito ben organizzato e una forte cavalleria.
Saccheggi e razzie portarono grandi ricchezze al regno.
Le popolazioni conquistate dovevano convertirsi al cristianesimo.
nasce l'impero carolingio
l'impero carolingio è diverso dall'impero romano
Il centro di potere era l'Europa centrale e la sede imperiale era Acquisgrana. Era un impero totalemente cristiano. Non aveva la forma di un vero Stato ma si basava su legami personali esistenti tra il potere centrale e le grandi famiglie aristocratiche.
Carlo Magno
Sul finire del VIII sec il regno franco si estendeva su quasi tutta L'Europa occidentale, dall'oceano Atlantico al fiume Elba, dal mare del Nord fino all'Ebro e al centro Italia. Sembrava che l'impero romano d'occidente fosse risorto.
Carlo Magno viene incoronato da Lone III Imperatore dei Romani nel giorno di Natale dell'anno 800.
Impero di Carlo Magno
l' organizzazione dell'impero carolingio
I vassalli potevano essere sia laici che ecclesiastici.Dal IX sec. ogni ufficiale tecnico doveva essere obbligatoriamente anche un vassallo, nasce così l'investitura.Ogni primavera Carlo Magno convocava assemblee in cui comunicava i capitolari e le campagne militari.Per controllare che le leggi fossero osservate venivano inviati dal re i missi dominici. Gli ecclesiastici erano tenuti in gran considerazione in quanto sapevano leggere e scrivere, spesso svolgevano il ruolo di missi dominici e il controllo su territori dotati di immunità.
I territori vennero divisi in comitati gestiti da Conti, essi amministravano la giustizia, riscuotevano le tasse, curavano l'arruolamento nell'esercito di cavalieri e fanti e li guidavano in caso di guerra.I territori di confine vengono fortificati e detti marche, guidati dai marchesi, mentre alcuni territori continuano a essere chiamati ducati e chi li guida è il duca. Conti, marchesi e duchi sono considerati ufficiali pubblici, cioè rappresentanti del re. Erano al servizio del re in quanto vassalli, giuravano fedeltà in cambio di un beneficio, quest'ultimo era però solo un prestito alla morte del vassallo tornava nelle mani del re.
"Hanno ucciso Carlo Magno", il Medioevo pop della Bardomagno Band
Carlo magno favorisce il diffondersi dell'istruzione
Carlo Magno ordinò che si aprissero scuole presso tutti i monasteri e le sedi vescovili, dove i futuri chierici e i figli dell'aristocrazia potesseri ricevere un'istruzione appropriata. Nel suo palazzo di Aquisgrana riunì i migliori studiosi del tempo e qui sorse la scuola palatina (cioè di palazzo) diretta da Alcuino da York.
la "minuscola carolina" è il simbolo della rinascita carolingia
L'imperatore moltiplicò i centri di scrittura dove gli amanuensi trascrivevano le preziose opere del passato. Furono proprio i copisti a cercare una nuova scrittura più semplice e chiaro che prese il nome di minuscola carolina o carolingia. Si diffuse in tutti i territori dell'imperi e contribuì a un vero rinnovamento culturale che prese il nome di rinascita carolingia.
Scuola palatina
Il colono affittava il manso dal padrone
l'economia curtense
C'erano anche i contadini liberi
Corti o ville (aziende agricole) erano il centro della vita economica medievale. Divise in parte padronale e parte colonica (con al suo interno i mansi). Tutto intorno si estendevano le terre comuni.
la produzione agricola
Alcuni scambi di lungo raggio non erano mai diminuiti, come quello del sale, indispensabile per la conservazione degli alimenti. Articoli di lusso venivano scambiati con Bisanzio e gli Arabi di Spagna, anche gli schiavi venivano considerati merce di scambio. La Chiesa vietava il vendere schiavi cristiani per questo vennero attaccate soprattutto le popolazioni slave.
Gli strumenti di lavoro erano perlopiù in legno e si conosceva solamente il concime naturale ottenuto dagli animali o bruciando le stoppie. Metà campo veniva coltivato a cereali e metà lasciato a maggese (rotazione biennale). Ogni corte cercava di essere autosufficiente, il surplus veniva utilizzato per i mercati di villaggio e regionali.
Sono ancora oggi percorribili alcune antiche Vie del Sale medievali.
L'idea dell'impero stava tramontando e aumentavano le differenze fra le varia regioni imperiali. I Franchi occidentali e orientaligià parlavano due ligue differenti e reciprocamente incomprensibili. Carlo III il Calvo riuscì per poco nel 881 a riunire tutti i territori di Carlo Magno ma solo 6 anni dopo venne deposto dai tedeschi e l'anno successivo anche dai Franchi occidentali.
la fine dell'impero carolingio
Dopo la morte di Carlo Magno nell'814 la corona passò a Ludovico il Pio. Alla morte di quest'ultimo il regno venne divisio. Nell'843 con il trattato di Verdun l'impero venne diviso in tre parti: il regno franco (Carlo il Calvo), il regno di Germania (Ludovico il Germanico), il regno d'Italia e la parte centrale (Lotario).
In seguito l'Impero si spezzò definitivamente in diversi regni fra cui: Italia, Francia e Germania. Alla morte di Carlo III la corona di Francia andò al duca Ugo Capeto il quale segnò l'inizio della dinastia Capetingia.
L'impero dopo l'843
Ugo Capeto,
L'AFFERMAZIONE DEI POTERI LOCALI
All'inizio erano torri quadrate, perlpiù in legno, divise in due o più piani e circondate da fossati e palizzate. All'interno si torvavano alcune abitazioni, una chiesa, dei magazzini e un pozzo per l'acqua. Solo nel X sec si inizano a vedere fortificazioni in pietra e corredate da cinte murarie. Il castello si divideva tra corte alta, dove si trovava il masti e dimorava il signore e corte bassa, dove si trovavano laboratori, canili, stalle, forni, fienili... e dove si riparvano i contadini in caso di attacco nemico.
Il potere dei re è debole, quello dei signori aumenta.
Aumentano le fortificazioni per difendersi da attacchi esterni.
I conflitti fra i conti, marchesi, ecc. aumentano.
Inizia il fenomeno detto "incastellamento"
Inizialmente solo il re poteva concedere il diritto di costruire castelli.
LA VITA NEL FEUDO
Nel castello viveva il signore con la sua famiglia, i servi e le guardie armate. Le stanze riscaldate erano poche e il mobilio ridotto all'osso. Gli arazzi alle pareti avevano il dublice compito di decorare e mantenere il calore della stanza. Solo molti secoli dopo (XIV-XV) i castelli diverranno le lussuose dimore che vediamo illustrati nelle fiabe.
IL CAPITOLARE DI QUIERZY
Nel IX si cominciò a diffondere la tradizione di non restituire le cariche al re ma di considerare la cariche pubbliche come proprietà personale da lasciare in eredità i figli. Nell'877 con il capitolare di Quierzy venne dichiarato che in caso di morte del signore nel corso di una guerra che impegnava il re il titolo sarebbe passato temporaneamente al figlio, questo venne però liberamente interpretato da signori che lo videro come un lasciapassare ufficiale per l'eriditarietà del titolo.
Il capitolare di Quierzy
Con il tempo i signori che avevano imposto la loro autorità solo con la forza vollero far riconoscere tale potere come legittimo, per questo era usuale donare le
si moltiplicano i centri di potere
"Nel mio feudo" il medioevo in chiave pop della Bardomagno Band.
Proprio come i re, neppure i grandi del regno riuscivano a tenere interamente sotto controllo i territori da loro controllati. Al loro interno si formavano numerosi centri di potere minore nei quali il signore locale organizzava la difesa e esercitava l'autorità su tutti gli abitanti, risquoteva tasse e amministrava la giustizia. Il potere poteva derivare dal possesso di grandi proprietà terriere e, più spesso, dal controllo di uno o più castelli. Il castello era segno del potere del signore ma anche luogo di rifugio per i contadini, i quali in cambio di protezione pagavano svariate tasse, (taglia e bannalità) eseguire dei lavori per il signore e mostrargli sottomissione.
terre ad un signore più potente per averle indietro sotto forma di feudo. I feudi erano trasmissibili agli eredi. Questo processo fu molto frequente fra il XII XIII secolo, periodo nel quale i re iniziarono ad ampliare il loro potere su aree sempre più estese.
UNA SOCIETà GUERRIERA
Per lungo tempo i cavalieri non si comportarono molto diversamente dai briganti: si riunivano in bande e usavano le armi per aggredire la popolazione indifesa. Nell'XI sec., anche in seguito all'intervento della Chiesa, cominciarono a diffondersi valori e ideali nuovi, in parte tratti dalla cultura cristiana. Furono isitiuite le tregue di Dio e le paci di Dio. Da allora l'ingresso nella cavalleria divenne una cerimonia religiosa e i cavalieri avevano l'obbligo di difendere la Chiesa e proteggere i deboli e gli indifesi.
X e XI sec. furono un periodo di violeza e insicurezza.
La nobiltà, con potere di comndo, era una nobiltà guerriera.
Anche vescovi e abati erano di origini nobili.
Tra i cavalieri vi erano molti cadetti, figli non primogeniti, esclusi dall'eredità.
Dal XI sec il titolo di cavaliere venne riservato esclusivamente ai nobili
Cavalieri, nobili e donne
Un discorso a parte meritano le donne. La loro sorte era di essere sottomesse al marito o prima al padre, venivano date in matrimonio ancora adolescenti perchè il padre potesse creare nuovi legami politici. L'unico loro compito, secondo gli uomini della famiglia, era quello di mettere al mondo i figli, i futuri eredi del marito, ed in caso si rivelasse sterile poteva essere ripudiata.
Alle imprese cavalleresche si ispirarono nei secoli successici le "canzoni di gesta" componimenti poetici che presentavano i cavalieri come campioni di coraggio, generosità, rispetto delle donne e devozione religiosa.Nonostante la realtà fosse ben diversa si sviluppoò il mito dello stile di vita cavalleresco.
Nonostante ciò nel Medioevo si trovano anche alcune donne di potere, ereditarono grandi patrimoni, prestarono giuramento di vassallaggio, amministrarono i castelli, e governarono regni al posto del marito lontano o del figlio minorenno. Nei monasteri troviamo alcune badesse che si distinsero per i loro studi e la loro religiosità e che amministrarono talvolta grandi patrimoni.
Matilde di Canossa.
I nobili erano guerrieri di professione, i contadini, quando prendevano pare alle battagli, lo facevano a piedi e spesso con armi di fortuna. Pochi dei contadini possedevano la loro terra e non ricevevano praticamente mai istruzione. Venivano detti "villani" cioè abitanti della villa, l'azienda agricola.
Eleonora di Aquitania.
nuovi popoli in movimento
L'incontro fra culture fece prosperare la Sicilia.
Il cannolo siciliano, o forse dovremmo dire arabo?
I Saraceni, nome dato alle popolazioni arabe dai cristiani, iniziarono nell'827 la conquista della Sicilia, riuscirono a cacciare i Bizantini nel 902.I pirati saraceni si spingevano sulla penisola italiana e fino alla Francia del sud alla ricerca di beni preziosi e schiavi. Nell'846 venne saccheggiata anche Roma, in seguito all'attacco Papa Leone IV fece costruire delle mura per proteggere la città.
Tra il IX e il X sec. l'Europa viene investita da nuove e violente invasioni.
Dall'est giunsero, via terra alla fine del X sec., gli Ungari. Erano allevatori nomadi e abili cavalieri che provenivano dall'Asia centrale. Sabilitisi sulle coste del Danubio partivano frequentemente per incursioni contro l'impero bizantino, Germania, Francia e Italia. Nel 955 la loro avanzata venne fermata nel 955 dal re di Germania e Italia Ottone I con la battaglia di Lechfeld. Dopo essersi stanziati gli ungari erano divenuti agricoltori sedentari, intorno al 1000 fondarono un nuvo regno, l'Ungheria, in seguito il loro primo re, Stefano, si convertì al cristianesimo, presto seguito dal'intero popolo.
Da sud i saraceni, da nord i Normanni e da est gli Ungari.
Esplorazioni e incursioni
i normanni dal nord
I Normanni, noti anche come Vichinghi, giunsero dalla penisola scandinava. Erano abilissimi marinai e audaci avventurieri. Utilizzavano le drakkar, navi lunghe e strette, straordinariamente resistenti e maneggevoli, sulle poppe e a prua erano spesso riprodotti dei draghi, proprio da questi deriva il nome dell'imbarcazione. Potevano risalire fiumi grazie al fondo quasi piatto e erano fornite di remi e vele.
Aprofittando di un periodo di clima favorevole i vichinghi navigarono fino alle isole Shetland, Orcadi, ed Ebridi. (a nord ed ovest dell'Inghilterra) e vi si insediarono. Riuscirono a giungere sino all'Islanda, alla Groelandia e all'America settentrionale. In Oriente i Vichinghi giunsero fino all'odierna Russia e Ucraina dove in sguito fonadarono il principato di Kiev che poi prese il nome di Russia (da russ "rematore"). Le incursioni normanne erano veloci e violente Nell'845 attaccarono Parigi risalendo la Senna, il re Carlo il Calvo fece sbarrare i fiumi ma senza riuscire a fermare l'attacco e dovendo poi pagare un grande tributo. Varie sacre relquie vennere nascoste dai monaci durante questi attacchi. In seguito anche i Normanni divennero stanziali, nella regione fra le foci della senna e della Loira che prese il nome di Normandia.
Drakkar special
I REGNI NORMANNI
A metà dell'XI sec. il duca normanno Guglielmo, detto il conquistatore, partì dalla Normandia per impadronirsi di un nuovo regno, proclamandosi erede legittimo del defunto re d'Inghilterra. Dopo la sanguinosa battaglia di Hastings (1066) Gugliemo venne incornoato re d'Inghilterra.
L'ITALIA MERIDIONALE
L'Italia meridionale era divisa fra territori longobardi e domini di Bisanzio in costante lotta fra loro. In questo panorama di scontri i normanni iniziano a combattere come mercenari ma grazie alle leoro grandi doti come guerrieri riuscirono a guadagnare piano piano parte del territorio. Ricordiamo personaggi come Roberto d'Altavilla (detto il Guiscardo) e suo fratello Ruggero. Verso la fine del secolo l'inera Italia meridionale era sotto il controllo normanno.
Guglielmo il conquistatore
La presenza normanna sul territorio italiano minacciava la terra della Chiesa e i papi da Roma tentarono prima di respingerli con le armi e poi, non riuscendo nel loro intento, scesero a patti con loro. Nel 1059 il papa riconobbe a Roberto il Guiscardo
Sicilia.Campania, Basilicata e Molise) e nel 1130 venne incoronato re con il nome Ruggero II.Il regno fondato dai Normanni passò sotto varie dinastie, ma mantenne quasi inalterati i suoi confini per ben sette secoli.
I conquistatori normanni seppero mostrarsi tolleranti e rispettosi nei confronti dei diversi popoli che vivevano nei territori da loro conquistati. Convivevano Arabi, Bizantini Latini e Longobardi, ciascuno professando la propria fede religiosa.
Roberto il Guiscardo.
il titolo di duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia, nonostante quest'ultima non l'avessero ancora conquistata. Nel 1091, dopo 30 anni di battaglia, la Sicilia venne tolta dal controllo arabo e posta sotto controllo normanno. A sua volta Roberto il Guiscardo giurò fedeltà al papa e si sottomise a lui come vassallo. Nel XII secolo Ruggero d'Altavilla, figlio di Ruggero I, riunificò nel vasto regno di Sicilia tutti i territori conquistati (Puglia, Calabria,
Ruggero II D'Altavilla
Alla corte di Ruggero si parlava latino, greco, arabo e artisti e scienziati da tutto il mondo erano ben accetti. In questo periodo la città di Palermo fiorì e ancora oggi possiamo vedere parte di questo florido momento storico.
Nasce, al centro dell'Europa, un nuovo impero cristiano, considerato sacro, cioè voluto da Dio grazie all'incoronazione papale e romano, perchè erede dell'antico impero di Roma. Rispetto a quello carolingio, e ancor di più a quello romano, era meno esteso, la sua storia durerà però quasi nove secoli. Il titolo imperiale era elettivo: il successore doveva essere scelto da un'assemblea di prinicpi tedeschi che però di solito seguivano i suggerimenti del precedente imperatore.
nell'europa occidentale rinasce l'impero
Nel Medioevo sia l'impero sia il papato sercitavano un potere universale, vale a dire un potere superiore a ogni altro ed esteso su tutta la cristianità. L'imperatore era il capo supremo
e il difensore, il papa la massima autorità religiosa e guida spirituale. Nel X sec., dopo molte guerre, la corono d'Italia passò a Ottone I di Sassonia, già re di Germania dal 936. Conquista il titolo di Ottone il Grande sconfiggendo gli ungari e riceve la corona imperiale dal papa nel 962.
Dopo l'incoronazione viene pubblicato un documento detto "privilegio di Ottone" all'interno del quale si sancisce che l'elezione del papa doveva avere l'approvazione dell'imperatore. In questo modo il papa veniva sottoposto al controllo imperiale. I vescovi al tempo collaboravano nel governo delle città come consiglieri ed amministratori, in quanto ricevevano una perfetta istruzione. Inoltre affidare al potere ai vescovi, che non potevano avere figli, assicurava il fatto che alla loro morte il potere che gli era stato affidato tornasse nella mani dell'imperatore senza problemi. Per questo motivo Ottone I cercò l'appoggio dei vescevi, ne nominò molti e affidò loro il governo di diverse città.
La Chiesa non poteva accettare però questa ingerenza dell'imperatore, nè per la salita al soglio pintificio nè per l'investitura dei vescovi e questo portò ad un forte contrasto tra impero e papato.
Nascono le future nazioni
Il Sacro Romano Impero nel X sec è ridotto alle sole Germania e Italiamentre la Francia costituisce uno stato indipendente. Alcune popolazioni slave danno origine a regni a est come il ducato di Boemia e il regno di Polonia. Gli Ungari hanno dato vita al regno di Ungheria e i Normanni al principato di Kiev. Con Guglielemo I si crea il regno d'Inghilterra e nel XII quello di Sicilia. In questi regni affondano le radici le future nazioni d'Europa.
il cristianesimo è elemento di unità
L'Europa era unita da un elemento: il cristianesimo. Alcune nazioni erano sotto l'influenza della Chiesa di Bisanzio e seguivano il rito ortodosso ( Bulgari, Serbi e il regno di Kiev), mentre a occidente prevaleva il cattolicesimo sotto la guida spirituale del papa. Permangono i musulmani arabi in Spagna. Ulteriore elemento di unione era la cultura latina, la lingua latina era quella che contraddistingueva le persone dotte.
L'Europa verso l'anno 1000
UNA nuova sesnsibilità religiosa
Visto che molti vescovi erano nominati dall'imperatore si diffonde fra i crisitani che questa sia la causa dei mali della chiesa. Gruppi di laici chiedono il ritorno alla povertà e alla semplicità delle primitive comunità cristiane, fra di essi troviamo i patari (straccioni) nel milanese. Essi si rifiutavano di ricevere l'eucarestia da preti che riteneva indegni. Alla guida dei movimenti riformatori si trova il monastero benedettino di Cluny, in Francia, che dipendeva direttamente dal papa.
Non c'è divisione fra aitorità religiosa e politica.
L'imperatore nomina i vescovi e le cariche religiose si comprano e vendono.
L'obbligo del celibato per i preti dal 1059.
X e XI si diffonde una nuova sensibilità religiosa.
Si condannano simonie e nicolaismo.
gli ordini monastici si moltiplicano
Il modello monastico di Cluny ha un enorme successo, labate di Cluny diviene il personaggio più importante dopo il papa per la cristianità occidentale.A questo ordine si aggiungono nuovi ordini benedettini come i cistercensi, i certosini e i camdolensi. Questi ordini, sempre più numerosi e potenti, giunsero ad influenzare anchel'opera di alcuni papi.
Monaci cistercensi.
Certosini.
Cistercensi.
Camadolensi.
L'idea del primato papale nasce intorno al V sec. a opera di grandi pontefici come Leone I Magno o Gregorio I Magno, ma si affermò del tutto sole nel XI sec.Nel Medioevo il papa iniziò ad avere anche un potere temporale, cioè politico e terreno, sui territori dello Stato della Chiesa. Al primo nucleo di domini costuituiotsi nel VIII sec per donazione dei re longobardi e franchi si aggiunsero successive donazioni. La nascita di un vero e proprio potere territoriale dei papi fu a lungo ostacolata e richiese tempi lunghi. A partire dal XIII sec. il controllo dei papi sulle terre del patrimonio di San Pietro divenne effettivo. Attraverso il dominio territoriale i papi avevano i mezzi necessari per giovernare la Chiesa liberamente senza intromissioni. Il possesso dei territori veniva sancito sulla base della Donazione di Costantino.
la chiesa e il papato
Nei primi secoli della chiesa erano 5 i vescovi più autorevoli, goveranvano le sedi di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemma. A pertire dall'VII sec. il vescovo di Roma fu chiamato papa, a indicare una paternità spirituale propria dei vescovi. Egli, come successore di San Pietro, godeva di un particolare prestigio, ma non una posizione predominante.
donazione di costantino
L'elezione papale dipendeva dalle scelte della nobiltà romana e dal consenso dell'imperatore. Nel 1059 però un concilio di vescovi decise che l'elezione papale venisse riservata solo ai cardinali, escludendo dalla partecipazione i laici.
Nel 1054 i contrasti tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli giunsero al culmine. Si ebbe uno scisma e le Chiese orientali si definirono ortodosse, proclamandosi custodi della vera fede.
la lotta per le investiture
Con papa Gregorio VII vennero deposti tutti i vescovi che paricavano la simonia e non praticavano il celibato, dichiarò inoltre illegittime le nomine di vescovi fatte da laici. Con il Dictatus Papae rivendicò la supremazia papale sull'impero.
Conclave nella cappella sistina.
Circa due secoli dopo si dispose che il conclave di cardinali al momento dell'elezione rimanesse dle tutto isolato per evitare influenze esterne. La Chiesa di Roma e di Costantinopoli si erano alontanate nei secoli, erano diversi i riti di culto, i tempi e anche alcune questioni dogmatiche. Il problema principale riguardava però il primato papale su tutta la cristianità, rifiutato dalle Chiese orientali, che seguivano invece dei patriarchi.
Papa Gregori VII
Nel documento si dichiara:
- l'autorità del pontefice,derivante da Dio, è universale e superiore a ogni potere terreno
- solo il papa può deporre re e imperatori
- solo il papa può nomiare e rimuovere i vescovi.
La riforma di Gregorio VII non piacque aglu imperatori del Sacro romano impero germanico, per questo Enrico IV continuò imperterrito a nominare i vescovi nel suo regno, inoltre convocò un'assemblea di principi e di ecclesiastici per deporre il papa. Gregorio VII in risposta scomunicò Enrico IV. Inizia in questo modo un coflitto detto lotta delle investiture che durerà quasi 50 anni. La scomunica escudeva dalla comunità dei credenti e vietava l'accesso ai sacramenti. In caso venisse scomunicato un re vi erano conseguenze politiche, i sudditi erano liberati dal vincolo di obbedienza nei suoi confronti. I principi tedeschi sfruttarono la scominuca di Enrico IV per ribellarsi ed egli per tornare al potere fu costretto a scendere in Italia per implorare il perdono papale.
Il papa si trovava allora ospite a Canossa presso la residenza di Matilde di Toscana e fece attendere Enrico IV per tre giorni in abito da penitente prima di concedergli il sospirato perdono.
la lotta per le investiture fra impero e papato dura a lungo
L'episodio di Canossa divenne celebre e ancora oggi simboleggia l'essere costretti ad umiliarsi e a domandare scusa, esso non portò però alla risoluzione del conflitto. Nel 1080 Enrico IV fu nuovamente scomunicato e al posto di Gregorio VII venne eletto un nuovo pontefice, nel 1084 un esercito imperiale invase Roma obbligando il papa alla fuga.
il concordato di worms divide il potere temporale e spirituale
La contesa terminò solo nel 1122 con il concordato di Worms. Con quest'ultimo al papa spettava la consacrazione religiosa dei vescovi e all'imperatore l'investitura, cioè la concessione dei poteri di governo. In Itlaia la prima avrebbe potuto precedere la seconda mentre in Germania si sarebbe seguito l'ordine inverso. In questo modo si separavano il potere temporale e il potere spirituale.
Concordato di Worms
I miglioramenti dell'agricoltura sono dovuti anche al miglioramento degli strumenti e delle tecniche agricole. I campi vengono arati più in profondità grazie al versatorio ( una specie di grande cucchiaio di metallo che rivoltava le zolle preparandole per la semina). Dopo l'aratura le zolle venivano frantumate con un nuovo strumento: l'erpice.
la ripresa e l'espansione dell'europa
Nel VII sec inizia una crescita demografica che dura fino a tutt il XIII sec.
Si passa dai 38 a 73 milioni, anche se i documenti sono pochi. Un chiaro segno è l'espandersi delle superfici coltivate
Nell'XI sec il cavallo cominciò a prendere il posto del bue nel lavoro dei campi perchè più veloce e resistente. Per preservare gli zoccoli si iniziò ad applicare un ferro. Cambia anche il collare da tiro che diviene rigido e appoggiato sulle spalle e non sil collo, in questo modo i cavallo riusciva a caricare pesi quattro o cinque volti superiori.
Si riducono le grandi foreste, vengono bonificate paludi e acquitrini, in Olanda nascono i polders.
Oltre all'energia animale si comincia ad utilizzare l'energia idraulica, attraverso i mulini a ad acqua, in città si costruiscono fitte retti di canali per poterli utilizzare. Si frutta anche l'energia eolica con i mulini a vento. I mulini venivano usati per molte cose: spremero oli, tritare materiali coloranti, segare tavoli di legno, azionare mantici, follare i panni...
Si moltiplicano i centri abitati (molti prendono il nome di Villenuove o borghi franchi).
Tra il 1000 e il 1300 migliorò anche il clima. Questo permise di aumentare la produttività dei campi e diversificare le colture in molti luoghi.
LA ROTAZIONE TRIENNALE
Cambia anche la condizione sociale dei contadini . In diversi luoghi riescono ad ottenere delle concessioni documentate in centinaia di carte di libertà, cioè patti scritti in cui veniva lasciato loro quale piccolo vantaggio. Veniva loro concesso di poter acquistare le terre o lasciarle in eredità, maggiore libertà nelle scelte matrimoniali.
I terreni coltivati si esaurivano velocemente per la scarsità o l'assenza dei concimi, per questo con la rotazione biennale una parte del campo veniva lasciato a riposo.
Rotazione triennale
INel basso medioevo si diffonde una nuova rotazione: la rotazione triennale. Si ruotava la coltivazione dei cereali, quella dei legumi e una parte veniva lasciata a maggese. In questo modo migliora la produzione e di conseguenza l'alimentazione dei contadini stessi.Migliora anche la condizione economica dei contadini che riescono a sostituire le corvèe con pagamenti pecuniari. I nuovi contratti non rischiano più di portare alla schiavitù l'affittavolo e si diffonde sempre più il lavoro salariato.
si sviluppano i commerci e rifioriscono le città
Fra XI e XII secolo quasi tutte le città italiane dovetter ampliare le loro mura per poter racchiudere le nuove costruzioni che erano sorte al loro esterno. Talvolta neanche questa seconda cinta muraria risultava sufficente e ne veniva creata una terza. La popolazione cittadina aumentava, sia per il minore tasso di mortalità e la crescente natalità sia per i numerosi contadini che si trasferirono qui dalle campagne. I centri urbani necessitavano di manodopera e attiravano libertà promettendo libertà a chiunque vi abitasse per un determinato periodo. Per questo motivo molti servi lasciarono le campagne, divenendo dopo breve tempo lavoratori affrancati in città. Intorno al 1200 le città più fiorenti erano allocate nelle Fiandre, nella Germania settentrionale e in Italia. Verso la metà del XIII sec. le sette città europee con più di 50 mila abutanti vedono ben 5 città italiane fra loro (Venezia, Bologna, Milano, Genova e Firenze):
Aumentando la produzione aumenta anche il commercio e i mercati si moltiplicarono presso le corti, i castelli, i monasteri ma soprattutto le città e al loro esterno presso le mura. Le nuove zone abitate, a ridosso delle mura vennero chiamati borghi, per questo motivo i mercanti che le abitavano vennero presto chiati borghesi. Presto nuove mura sorgero a difendere questa nuova ricchezza per la città intera. Nel basso medioevo antiche città rifiorino e nuove città sorsero lungo le più importante vie commerciali.
le città nel basso medioevo
Nel XI sec le monete in circolazione erano scarse, solo nel XII sec, vista l'espansione del commercio, ricomparvero ovunque le monete d'oro. Le principali città italiane coniarono la loro moneta (il genovino, il fiorino, il ducato). Con l'espandersi del commercio il denaro stesso divenne una merce come un'altra da vendere, comprare e cambiare. Nel XIII alcuni mercanti ottennero il permesso di aprire, nelle fiere e nelle città, dei banchi dv'era possibile eseguire varie operazioni finanziarie, nascono così le banche. Il prestito ad interesse venne vietato dalla Chiesa, ma continuò ad essere operato. Nel XII sec i mercanti, e più tardi gli artigiani e i professionisti, si riunirono in associazioni chiamate arti o corporazioni. Nacquero allo scopo di difendere gli interessi comuni di tutti coloro che esercitavano lo stesso mestiere o professione. Le corporazioni si occupavano anche della formazione professionale e di imporre un regolamento detto statuto, in cui erano stabiliti i prezzi dei pordotti, i salari, gli orari e le tecniche di lavoro.
ALCUNI MERCATI DIVENTANO FIERE INTERNAZIONALI
Nel corso dei secoli XI e XII i mercati urbani assunsero un'importanza sempre maggiore e, in alcuni casi, si trasformarono in fiere, che erano più estesi e più importanti. La fiera più importante era quella della Champagne. I mercanti italiani che la frequentavano godevano di un salvacondotto, cioè un permesso scritto rilasciato dall'autorità, che garantiva loro la sicurezza durante il viaggio e il diritto di potersi
amministrare la giustizia da soli. Spresso le merci viaggiavano su strada ma la via di trasporto preferita era quella via fiume o mare, nonostante i possibili rischi. Per proteggersi viaggiavano in carovana e armati.
Le corporazioni
LE CITTà MARINARE ITALIANE
Le città marinare a volte si allearono fra loro per combattere un comune nemico, come accadde con i pirati saraceni a Genova e Pisa. Più spesso però si trovano in guerra l'una contro l'altra per motivi di concorrenza commerciale. Le lotte fra loro terminarono con la guerra di Chioggia tra Genova e Venezia, da quel momento Venezia affermò il suo predominio sul mediterraneo. Venezia era sorta fra il VI e il VII sec su una laguna per sfuggire alle orde barbariche. Era guidata dal doge e da consigli di mercanti e commerciava con l'intero mondo allora conosciuto.
Dal X sec Amalfi, Pisa, Genova e Venezia si affermano come potenze marittime e commerciali
Diventano centro di scambi commercili fra Europa, Impero Bizantino, Oriente e il mondo arabo.
Sono dette repubbliche marinare.
I marinai si affidavano alla stella polare ma comparveri i primi portolani.
Si diffonde l'uso del timone unico posteriore.
fra venezia e bisanzio si stabiliscono rapporti privilegiati
La fortuna della città di Venezia si costruì soprattutto a spese di Bisanzio a partire dalla fine dell'XI secolo. In seguito all'attacco normanno all'impero venne chiesto aiuto ai veneziani, in possesso du una flotta imponente. In cambio di questo aiuto Venezia ottenne l'esenzione da molte tasse in tutti i porti dell'impero e nella città di Bisanzio una concessione per la creazione di botteghe, scali per l'approdo delle navi e magazzini per il deposito merci. Questo generò un notevole vantaggio per Venezia rispetto alle altre repubbliche marinare. Il maggior fasto la città lo raggiunse nell'epoca delle crociate, dai suoi porti infatti partivano i soldati per la Terra Santa.
Marco Polo
La reconquista di spagna
Da un primo conflitto armato per le terre da coltivare comincia a farsi strada l'idea che la riconquista dei territori per i cristiani sia una guerra santa, un dovere di tutti i principi cristiani. In aiuto dei combattenti di Spagna giungono cavalieri da tutta Europa, il Papa prosmise in cambio il perdono dei peccati e loro per indicare la loro missione posero croci sulle loro vesti e armi. La lotta fra cristiani e mori dura dal XI al XI secolo, con lunghe soste, avanzate e ripiegamenti. La battaglia decisiva fu nel 1212 a Las Navas de Tolosa, con la sconfitta araba che mantenne solo il piccolo regno di Granada.
La convivenza tra mondo arabo e cristiano, nonostante gli scambi, non è sempre pacifica.
L'impero arabo si indebolisce e suddivide in tre califfati, Baghdad, Cairo e Cordova.
L'Europa è in ripresa, come economia e popolazione
Diversi territori tornano sotto il controllo del mondo cristiano.
In Spagna inizia la reconquista contro i "mori".
le "crociate" per la liberazione di gerusalemme
Papa Urbano II, preoccupato per la situazione, durante il Concilio del 1095 a Clermont, invita i principi europei a prendere le armi per portare aiuto ai cristiani d'Oriente. Non conosciamo le sue precise parole, non sappiamo quindi se volesse solo ridurre le violenze interne e promuovere la difesa della cristianità in oriente o forse riconciliare le due Chiese cristiane, sicuramente esse ebbero una grande risonanza negli anni che seguirono. La spedizione che seguì le parole del Papa venne vissuta come un santo pellegrinaggio, per ottenere il perdono dei peccati e la salvezza dell'anima. Sotto invito del Papa i cavalieri posero una croce di stoffa rossa sulle vesti e la dipinsero sugli scudi. Nascono così i cavalieri crociati e hanno inizio le crociate per "liberare" la Terra Santa.
La Palestina era considerata per i Cristiani la Terra Santa, da sempre luogo di pellegrinaggio. Questi viaggi non si sono mai interrotti nemmeno dopo la conquista araba della città.Nel XI sec Gerusalemme cade sotto le mani dei Turchi Selgiuchidi, da poco converititi all'Islam e poco tolleranti nei confronti dei cristiani.
In Occidente nei loro confronti si sviluppano vere e proprie leggende metropolitane, una tassa di accesso alla Città Santa diviene la ferma opposizione all'ingresso, inoltre la minaccia a Costantinopoli fa richiedere all'imperatore l'aiuto dei soldati mercenari del Papa.
Da crociati a Templari
in armi versi la terra santa
Cambia anche la condizione sociale dei contadini . In diversi luoghi riescono ad ottenere delle concessioni documentate in centinaia di carte di libertà, cioè patti scritti in cui veniva lasciato loro quale piccolo vantaggio. Veniva loro concesso di poter acquistare le terre o lasciarle in eredità, maggiore libertà nelle scelte matrimoniali.
I primi volontari delle crociate furono combattenti improvvisati, spinti dalle parole di Pietro l'Eremita. Durante il loro viaggi saccheggiavano villaggi
Pietro l'eremita
e massacrarono comunità di Ebrei che incontrarono sul cammino perchè "infedeli". Privi di organizzazzione e addestramento vennero tutti uccisi o resi prigionieri appena varcati i confini turchi.La prima vera crociata fu nel 1096 sotto la guida di alcuni principi tra cui Goffredo di Buglione. Si diressero prima a Costantinopoli con l'aiuto dell'imperatore Alessio in cambio della restituzione di terre turche. Conquistarono Edessa e Antiochia e dopo tre anni giunsero a Gerusalle. Entrarno nella città nel 1099 dove massacrarono la popolazione.
Nel 1187 Gerusallemme torna in mano musulmana grazie al sultano Salah al-Din (detto Saladino). Fu però permesso ai pellegrini cristiani l'ingresso ai luoghi sacri e ai commerci di continuare indisturbati.Le crociate (8 nel complesso) continuarono fino al 1270 e videro la partecipazioni di alcuni regnanti come Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone e Luigi IX il Santo. Le crociate man mano persero sempre più la loro valenza religiosa.
NASCONO GLI ORDINI MONASTICO-CAVALLERESCHI
I regni cristiani d'oriente erano spesso tagliati fuori da commerci e rifornimenti poichè isolati. Per difenderli nascono nuovi ordini monastico- cavallereschi di monaci guerrieri.
I nuovi ordini ricevevano molte donazioni in terre e denaro e suscitarono grandi invidie. I principali furono: l'Oridne dei Cavalieri Teutonici, l'Ordine di San Giovanni Ospitaliero (detti poi cavalieri di Malta) e l'Ordine dei Cavalieri Templari.
la rociata dei bambini
Nacque l'idea che solo i miti, i puri e coloro che avevano il cuore innocente potessero sperare nel sostegno di Dio lungo le crociate. Per questo motivo nessuno di stupì quando un pastorello francese di nome Stefano nel 1212 in Francia sostenne di essere stato chiamato da Dio per organizzare una crociata di bambini. I bambini che si raccolsero per partire vennero però ingannati e venduti come schiavi.
crociate e repubbliche marinare
Le città marinare fornirono navi per il trasporto e da combattimento, vendettero armi e strumenti d'assedio oltre ad anticipare a interesse il denaro per l'equipaggiamento e al nutrimento delle truppe. Come ricompensa ottenero luoghi di magazzini e punti di commercio in Oriente. Venezia fu la città che maggiormente ne trasse vantaggio.
La crociata dei bambini
i comuni medievali: nuove forme di governo
I cittadini si attribuirono sempre più potere accordandosi fra loro con giuramenti e "patti giurati", fra questi cittadini non vi erano solo nobili ma anche mercanti e artigiani. Nascono così forme di autogoverno cittadino con la conseguente nascita di magistrature, ciò prese il nome di Comune. I Comuni provaro ad espandere il loro potere sul contado.
Nell'Italia del Basso Medioevo le città divengono il centro della produzione e degli scambi. L'impero germanico si era indebolito e aveva perso la sua autorità mentre si scontrava con il papato. Le città diedero vita a governi autonomi grazie alla debolezza del potere imperiale e all'esigenza di gestire autonomomente i
Le conquiste talvolta avvenivano pacificamente, talvolta invece venivano prese con la violenza. I Comuni favorivano l'immigrazione dalle campagne alle città, arrivando fino al pagmento per la liberazione di alcuni schiavi. Gli scontri fra i vari comuni per il potere o le rotte commerciali erano frequenti e provocavono terribili vendette.
Il comune medievale
commerci e la loro fiorente grescita. Nelle varie città l'autorità era rappresentata da un conte e in seguito da vescovi. Il vescovo era assistito da gruppi di cittadini, questi ultimi sul finire del XI sec acquisirono sempre più potere.
L'età dei comuni.
LA RIPRESA E L'ESPANSIONE DELL'EUROPA
Nel 1167 si crea un'alleanza tra Comuni, detta Lega Lombarda che aiutò a ricostruire la città di Milano. L'alleanza era sostenuta da Papa Alessandro III, in suo onore nacque la città di Alessandria. Barbarossa scese nuovamente in Italia nel 1174, passando però da Piemonte. Non riuscì a far cadere Alessandria e finì per firmare un accordo con i Comuni a Pavia, credendo di aver terminato la campagna rimandò indietro parte dell'esercito. Nella primavera del 1176 la Lega Lombarda sconfisse l'imperatore a Legnano. A fare la differenza fu la fanteria. Gli scontri terminarono con la pace di Costanza nel 1183, i Comuni giurarono fedeltà ma mantennero l'indipendenza.
Federico I di Svevia, detto Barbarossa, riceve il titolo imperiale e la corona d'Italia.
Federico impone la sua autorità sui principi tedeschi e i Comuni italiani (per tasse, giustizia, moneta, fortezze ed eserciti).
Chiede aiuto ai dottori della legge per le regalie e invia i podestà.
Diversi comuni, soprattutto Milano, si oppongono a Federico I. Ma vengono velocemente sconfitti.
I Comuni capiscono di dover fare fronte comune contro l'impero.
POLITICHE MATRIMONIALI
fEnrico di Svevia, figlio di Federico I, sposa Costanza d'Altavilla, figli di Ruggero II ed erede del regno di Sicilia e dell'Italia meridionale. In questo modo Federico II, figlio di questa unione riceverà in eredità tutte queste terre.
FEDERICO II, LO " STUPORE DEL MONDO"
Federico Barbarossa morì nel corso di una crociata e poco dopo la stessa sorte toccò al figlio Enrico e alla nuora Costanza, lasciando solo il piccolo Federico II che venne affidato alla tutela del Papa Innocenzo III. In cambio della promessa di guidare una crociata Federico ottenne, oltre alla corona di Sicilia, la corona di Germania, con un'incoronazione nella Basilica di San Pietro dal nuovo papa Ononrio III.
Costanza d'Altavilla da alla luce Federico II di Svevia.
federico II e il regno di sicilia
ma direttamente da Dio, dall'eredità dell'impero romano e dalla "necessità naturale". Federico permette inoltre ai suoi sudditi la libertà di professare qualsiasi religione. Fonda a Napoli un'università e protegge la scuola medica di Salerno. Palermo diviene un centro di cultura e la scuola siciliana il motore della prima poesia volgare italiana. Nel 1227 spinto dalle insistenze del papa Gregorio IX partì per una crociata ma fece ritorno in Sicilia poco dopo per lo scoppio di un'epidemia. Davanti a questo fallimento il Papa lo scomunica. L'anno successivo Federico quindi ripartì ma gestì la crociata solo con trattati e accordi diplomatici, attraverso i quali ottenne dal sultano d'Egitto la città di Gerusalemme e il libero ingresso a Betlemme e Nazareth per 10 anni. Questa solizione però non piacque al Papa che lo accusa nuovamente di eresia.
Divenuto imoperatore Federico II non mantiene le promesse fatte ai pontefici e trasforma la Sicilia nel centro di una forte monarchia. Distrugge le rocche e i castelli dei Signori e le sostituisce con fortezze regie. Nel 1231 promulga le Costituzioni melfitane, per riaffermare l'uguaglianza dei sudditi davanti al re.
Le leggi dovevano essere applicate dai giudici e viene vietata la vendetta, nemmeno il re poteva essere al di sopra della legge (ora legge scritta). Si affida a dei dottori della legge che, studiando il diritto pubblico romano antico, arrivano ad affermare che il potere imperiale
Federico II
i comuni si schierano: guelfi e ghibellini
forte, in quanto non volevano perdere l'autonomia guadagnata. scomuniche, con l'ultima papa Innocenzo IV lo depose dal trono e sciolse i suoi sudditi e i suoi vassalli dal ogni dovere di obbedienza verso di lui. Velocemente Feerico si trova accerchiato dai nemici, il papa, i principi tedeschi, i comuni e la sua stessa corte di Sicilia. Nella battaglia di Fossalta venne battuto e preso prigioniero Enzo, il figlio prediletto di Federico, e tenuto prigioniero fino alla morte. Nel 1250 anche Federico II morì.
Federico porva ad ampliare la sua sfera di autorità anche sull'Italia settentrionale (in teoria apparteneva all'impero e quindi a lui) ma la reazione dei comuni è
Guelfi e ghibellini
forte, in quanto non volevano perdere l'autonomia guadagnata. Lo Stato della Chiesa inoltre di sarebbe visto chiuso in una morsa dai due lati e decide per questo di tutelarsi ed appoggiare i comuni quando decidono nuovamente di unirsi in una lega. Si formano nei comuni due schieramenti:Guelfi, fedeli al Papa, Ghibellini, fedeli all'imperatore. Le lotte avvenivano fra comuni ma anche all'interno dei comuni strssi fra le diverse fazioni. Dopo un'iniziale vittoria di Federico e dei Ghibellini a Cortenuova (Bergamo) l'imperatore riceve due
l'itALIA MERDIONALE TRA angioini e aragonesi
Gli Angioini governano con durezza, non si preoccupano dello sviluppo del paese e colpiscono la popolazione con pesanti tasse. Restituiscono forza ai signori locali, perlpiù scelti fra i signori francesi. Palermo viene privata del titolo di capitale. Nel 1282 a Palermo scoppia una rivolta antifrancese, detta vespri siciliani. In aiuto ai rivoltosi giunsero dalla Spagna gli Aragonesi. La guerra durerà vent'anni e si conclude nel 1302 con la pace di Caltabellotta e la spartizione del regno (Angioini:Italia meridionale e Napoli, Aragonesi: Sicilia).
Alla morte di Fedrico il papa offre la corona a Carlo d'Angiò, re di Francia, sostenuto dai guelfi e le loro banche.
Carlo sconfigge i ghibellini nella battaglia di Benevento, in cui muore anche Manfredi, figlio e successore di Federico.
Il sedicenne Corradino prova riconquistare il regno meridionale.
Viene sconfitto a Tagliacozzo in Abruzzo e fatto decapitare da Carlo nella piazza di Napoli.
Gli Angioini giurano fedeltà al Papa, è un trionfo per i guelfi.
eresie e rinnovamento della chiesa nel duovento
Nascono, guidati da una nuova spiritualità, gli ordini mendicanti: l'ordine domenicano e l'ordine francescano, i cui membri si chiamavano frati, cioè fratelli. Mettono al centro il richiamo alla povertà evangelica e vivono quindi del loro lavoro e di elemosine, per questo motivo sono detti ordini mendicanti. I domenicani vengono fondati da Domenico Guzmàn, con lo scopo principale di convertire gli eretici. Avevano una grande formazione e per questo erano ottimi predicatori e vennero inseriti nei tribunali dell'Inquisizione. L'ordine francescano nasce con Francesco d'Assisi nel XIII sec, sceglie la povertà e una vita in comunione con tutte le creature. Voleva convertirre con l'esempio della vita non con la predicazione. Molti francescani divennero missionari. A questi movimenti si affiancano ordini e figure femminili di rilievo come Santa Chiara e Santa Caterina da Siena.
Fra XII e XIII sec. si diffondono in Europa occidentale nuovi movimenti religiosi. La maggiore cultura fece accrescere il desiderio di poter leggere la Bibbia e discutere di questioni di fede. Molti in questo periodo vennero accusati di eresia. Valdesi (ancoraoggi stanziati nelle valli alpine tra Francia e Piemonte) e catari, detti
anche albigesi, nella Francia meridionale. Il papa, Innocenzo III, promosse contro gli albigesi una crociata in cambio della remissione dei peccati. La crociata era ormai letta come una lotta contro gli eretici. Il movimento cataro in 20 anni venne spazzato via con violenza.
La persecuzione dei Catari.
fame, peste e guerra in europa
fEnrico di Svevia, figlio di Federico I, sposa Costanza d'Altavilla, figli di Ruggero II ed erede del regno di Sicilia e dell'Italia meridionale. In questo modo Federico II, figlio di questa unione riceverà in eredità tutte queste terre.
FEDERICO II, LO " STUPORE DEL MONDO"
Federico Barbarossa morì nel corso di una crociata e poco dopo la stessa sorte toccò al figlio Enrico e alla nuora Costanza, lasciando solo il piccolo Federico II che venne affidato alla tutela del Papa Innocenzo III. In cambio della promessa di guidare una crociata Federico ottenne, oltre alla corona di Sicilia, la corona di Germania, con un'incoronazione nella Basilica di San Pietro dal nuovo papa Ononrio III.
Costanza d'Altavilla da alla luce Federico II di Svevia.
Buon studio!