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Prof.ssa Galeani
 è un testo breve che racconta una storia e ha lo scopo di insegnare qualcosa
La favola

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la Favola

T. Galeani

Created on September 14, 2022

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Prof.ssa Galeani

è un testo breve che racconta una storia e ha lo scopo di insegnare qualcosa

La favola

I favolisti: I più grandi scrittori di favole sono Esopo e Fedro. Esopo è vissuto nel VI secolo a. C. Secondo la tradizione era uno schiavo di origine africana, deforme e balbuziente, che riuscì a riconquistare la libertà grazie la sua bravura. La sua raccolta di oltre 500 favole costituì il materiale e il modello per tutti successivi autori di favole. Fedro è il più importante favolista romano vissuto durante il periodo dell'imperatore Augusto (I secolo). Giunto a Roma dalla Grecia come schiavo, visse alla corte dell'imperatore che gli concesse la libertà. Scrisse cinque libri di favole non tutti i giunti fino a noi, ispirati a quelle di Esopo. Le favole di Fedro erano materie di studio nelle scuole: servivano insegnare quali comportamenti bisognava seguire e quali evitare.
Le origini: le favole sono racconti molto antichi, all'inizio tramandati con la voce. Nacquero probabilmente presso i popoli del Medioriente. Le prime favole scritte a noi giunte sono quelle dei Sumeri, poi si diffusero in Grecia e nel mondo romano.
La favola antica
Gli autori moderni del Novecento si sono spesso cimentati con le favole riprendendo questo genere in chiave moderna e adattando la morale ai lettori contemporanei. In Italia per esempio abbiamo l'esempio di Trilussa (1871-1950 ) che utilizzando il dialetto romanesco, ha raccontato le storie in modo ironico e divertente . Diverso è il caso di Gianni Rodari (1920-1980 ), che nelle sue "Favole al telefono" ha proposto brevi racconti di fantasia per bambini su grandi temi universali come l'amicizia, la pace, la giustizia.
Le favole dell'antichità ebbero una grande fortuna nel Medioevo, furono tramandate e rielaborate. Nel Seicento grazie allo scrittore francese Jean De La Fontaine tornarono protagoniste.
La favola antica

- Il numero dei personaggi è limitato e sono quasi sempre animali anche se con caratteristiche umane: pensano e si comportano come uomini, mostrando i vizi e le virtù degli uomini; la storia diventa così un modo per far rifleteter gli uomini sulle proprie debolezze- i personaggi hanno "ruoli fissi" (es. il lupo incarna la furbizia, l’agnello la bontà e l’ingenuità, la formica laboriosità ecc.) - Il tempo e il luogo sono indeterminati, cioè non sono precisati (es. Un giorno...una sera... in un bosco... ma non sappiamo di più). -Il linguaggio è semplice: le frasi sono brevi e sono presenti dialoghi

- Le vicende delle favole sono molto semplici e lineari, non ci sono complicazioni, sono quasi sempre costituite da un unico episodio

Struttura

1)situazione iniziale in cui si presentano i personaggi; 2) lo sviluppo il momento in cui si svolge la vicenda, questo è il corpo della storia e presenta i dialoghi; 3)conclusione i cui si vede la vittoria di uno dei contendenti.

L’elemento che caratterizza la favola è la MORALE.Si trova all’inizio o alla fine del racconto ed è il momento in cui l’autore ci spiega l’insegnamento. La morale Insegnamento può essere - esplicita, cioè scritta... - implicita, quando è il lettore a ricavarla leggendo la favola.

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