Tempio di Athena Aphaia

Tempio di Athena Aphaia

a Egina

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informazioni principali:

Il tempio di Athena Aphaia risale al V secolo a.C.,tra il periodo dell'arte greca arcaica e lo stile severo,costruito da autore ignoto.

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Il tempio sorge sulla sommità di un'altura ricoperta di pini a nord-est dell'isola di Egina.

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Il mito della dea afaia

La figura di Afaia è stata confusa diverse volte con altri personaggi femminili della mitologia:da Artemide alla dea Atena ma ,secondo il mito,Afaia era figlia di Zeus e Carme. Viveva a Creta quando venne rapita da un pescatore che la portò fino all'isola di Egina dove la dea riuscì a sfuggirli addentrandosi in un bosco dal quale non uscì mai più. Infatti Afaia dal greco significa "scomparsa".

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La storia del tempio

Un importante santuario

Egina potenza economica

Il nuovo tempio

L'isola di Egina ospitava un importante santuario risalente a tempi antichissimi,come dimostra il rinvenimento di piccoli oggetti ritrovati.Intorno alla metà del VII secolo a.C.,fu costruito un primo tempio in antis,con cella divisa da due file di tre colonne. Contemporaneamente c'era l'ingresso dove vennero costruiti i propilei. Sia sul fronte esterno che interno presentavano due ante laterali e due colonne centrali.

Egina presenta testimonianze di un insediamento miceneo. Nel primo millenio a.C. si incrementò l'influenza delle popolazioni doriche che fondarono due siti archeologici fondamentali uno di questi era il tempio di Afaia. Egina cominciò a diventare una grande potenza economica e per questo entrò in conflitto con Atene.

Per mettersi in pari con Atene,il santuario assunse forme monumentali. Fu cinto di mura isodome(a corsi regolari di pietre),che servivano da contenimento per una terrazza. Questa costituì la base del nuovo tempio che nel 510 a.C. sostituì il precedente(forse distrutto da un'incendio). il tempio venne introdotto dai propilei e arricchito dall'altare e da edifici minori. Nel IV secolo il sito ebbe il suo massimo splendore e decadde nel II secolo a.C.

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come è fatto il tempio?

Il tempio è considerato esemplare dell'archittetura templare dorica. Esso si è conservato in molte parti strutturali,quali colonne e trabeazioni,mentre non esistono più le parti frontornali e la copertura,è un periptero esastilo e mostra un profondo naos;sul lato posteriore si apre l'opistodomo,le colonne erano di ordine dorico. Lo stilobate misurava 13,77x28,81 m,ma la notevole ampiezza del fronte rispetto ai lati doveva renderlo monumentale:conta,infatti, sei colonne frontali e 12 laterali. Il pronao e l'opistodomo si aprono sulla peristasi con due colonne.La cella è arricchita da due file laterali di ciqnue colonne sovrapposte,al suo interno era custodita la perduta statua crisoelefantina della dea Aphaia. Dallo stilobate,sulla facciata del tempio,si apriva un'ampia rampa,che lo collegava all'altare.Come tutti i templi greci,le superfici erano dipinte a colori vivaci che sono andati persi a causa del passare degli anni.

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I frontoni

Il tempio era dotato di una decorazione frontonale. Ritrovate nel 1811,che decoravano il frontone ovest e est,vennero comprate dal re di Baviera e per questo oggi sono conservate alla Gliptoteca di Monaco,dove vennero restaurate dallo scultore Thorvaldsen.

frontone orientale

490-480 a.C.

Entrambi i frontoni raccontano la guerra di Troia,ma con una differenza. Nel frontone ovest è rappresentata la guerra di troia narrata nell'Iiliade,mentre sul frontone est quella a cui presero parte Eracle e Telamone(padre di Aiace) contro Laomedonte,figlio di Ilo e padre di Priamo. Tra i due frontoni vi sono delle differenze che hanno permesso di datarli ad anni differenti. Nel frontone ovest al centro compare Atene stante con le braccia lungo il corpo mentre ai suoi lati compaiono gruppi di figure in lotta fra loro. Nel frontone est,Atena è sempre posta centralmente,ma ha il braccio sinistro aperto e le gambe sono leggermente distanti tra loro ad indicare una sorta di movimento. Inoltre le figure sono più grandi e sono in minor numero,infatti si passa dalle dodici del frontone ovest alle dieci di quello est.

Frontone occidentale

510-500 a.C.

Altre differenze...

guerriero d'angolo del frontone occidentale

Guerriero d'angolo del frontone orientale

Osserviamo i guerrieri posti agli angoli dei due frontoni. Il guerriero del frontone occidentale è ferito, ha una gamba accavallata, si sta togliendo un dardo o un giavellotto dal petto, ma il suo volto non mostra alcun segno di dolore. Il guerriero dell’altro frontone ,invece, probabilmente si tratta dello stesso Laomedonte che ferito sembra trascinarsi e cerca in tutti i modi di raccogliere le forze per ergersi sullo scudo. Il volto ha perso quel sorriso del guerriero del frontone occidentale. Ha gli occhi abbassati e la bocca semiaperta. Si può avvertire tutta la sofferenza per la ferita inferta

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Il tempio oggi

Tutt'oggi l'edificio è tra i migliori reperti meglio conservati ed è una delle migliori mete turistiche sull'isola di Egina e in Grecia.

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Thanks!

Letizia Laricchia