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La scuola dell'antica roma

frasca anna

Created on April 27, 2022

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Transcript

LA SCUOLA

Nell'antica Roma

Andrea Cerreoni, Anna Frasca, Beatrice Mancini, Patrizio Ranieri

Indice

1. Antica Roma

7. Materiale

2. La Grecia

8. Mappa

3. Insegnanti

9. Differenze

4. Istruzione

10. Popolazione

5. Istruzione

11. Sitografia

6. Materiale

I sec. d.C

La scuola nella Roma Antica

Nell'antica Roma del periodo Republicano l'educazione dei bambini era affidata ai genitori, fino all'età dei 6 anni era la madre ad occuparsi dei bambini maschi e femmine, poi subbentrava il pater familias che insegnava ai figli la grammatica Latina e l'artimetica trasmettendo anche valori del "costume degli antenati" (mos maiorum)

LA PRESA DELLA GRECIA

Quando Roma conquisto la Grecia, culturalmente più evoluta III° sec. a.C, i romani delle classi dominanti furono spinti a promuovere un'istruzione più ampia e approfondita per i proprio figli. In questo periodo i bambini ricevevano la prima educazione dalle madri e non più dai padri, per diverse cause; la prima, e più importante, era che l'uomo romano, per fare una qualsiasi carriera e soprattutto per essere Considerato e rispettato, doveva prestare servizio nell'esercito e fare carriera, se aveva buone attitudini militari, e in successione candidarsi agli altri incarichi previsti dal cursus honorum.

In altre situazioni erano gli schiavi ad istruire i pargoli dei propri padroni. Erano delle persone colte e di conseguenza erano perfetti per poter trasferire la propria conoscenza ai ragazzi. È anche grazie a loro, per esempio, che il latino venne diffuso ed insegnato dai maestri. Gli schiavi preferiti per insegnare erano i greci. Erano chiamati pedagoghi ed accompagnavano l’alunno per tutta la giornata, insegnandogli le regole, le nozioni ma soprattutto le basi per avere un comportamento adeguato.

L'evoluzione dell' istruzione

.La scuola Romana aveva tre cicli: -Ludus litterarius: Il primo ciclo (scuola primaria) dove i bambini dai sei agli unidici anni imparavano a scrivere, leggere e contare. - Ludus gramaticae a 12 anni i maschi passavano al secondo livello di istruzione con il grammaticus, un insegnate di origine greca o proveniente dall'Asia minore o dall'Egitto, che insegnava la lingua e la letteratura greca e latina, storia, geografia, fisica e astronomia. Alle ragazze erano riservati i livelli inferiori di istruzione, e non erano ammesse a questo ciclo, perché dovevano imparare a svolgere lavori domestici

L'evoluzione dell' istruzione

Il terzo ciclo di istruzione, per ragazzi di 17 anni, si compiva alla scuola del Rhetor (maestro di eloquenza) che insegnava, a chi doveva intraprendere la carriera politica o giuridica, la difficile arte del parlare con linguaggio colto, e l’esprimersi con convincimento, allenando gli allievi ad effettuare monologhi (suasoriae) oppure dibattiti (controversiae). Questa fase durava circa 2 anni: si studiava diritto, si approfondiva la conoscenza dei classici latini e greci, e altre discipline come la filosofia, la matematica e la medicina. Al secondo e, soprattutto, al terzo ciclo di studi accedevano, quasi esclusivamente, i figli degli aristocratici che erano poi avviati alla vita pubblica. Chi aveva concluso questo percorso spesso lo coronava con un periodo di perfezionamento all’estero, una sorta di “master”: le sedi più rinomate erano le scuole filosofiche e scientifiche di Atene, Alessandria d’Egitto.

Materiale scolastico

I libri erano costituiti in pagine incollate, una dopo l’altra, che formavano una striscia che veniva avvolta in un rotolo (scapus). Lo scapus era arrotolato a due bastoncini (umbilicus), posti sia all’inizio che alla fine del rotolo (scapus), per svolgere e riavvolgere la striscia con comodità. Sull'orlo superiore del rotolo veniva applicato un cartellino per identificare il contenuto.

L'inchiostro era riposto in contenitori (atramentarium) di bronzo, d'argento o di vetro, di forme diverse. Per scrivere si utilizzavano, cannucce appuntite (calamus) oppure penne d'uccello (penna).

Per gli appunti brevi erano utilizzate delle tavolette, con bordi rialzati per contenere la cera che vi veniva spalmata, che erano legate tra loro con una cordicella passante nei fori laterali, in modo da avere l'aspetto di un libro; l'insieme di più tavolette veniva chiamato caudex o codex. Un piccolo cannello sottile disponeva, da un lato, di una punta (stilus o graphium) con la quale si incidevano le lettere sulla cera, e alla estremità opposta di una piccola spatola che serviva a cancellare la scrittura, spandendo di nuovo la cera sul solco prodotto dallo stilo (stilum vertere)

Gli strumenti per la scrittura erano vari; si scriveva su papiro, pergamena o tavolette di cera. L'inchiostro (atramentum) si otteneva mischiando fuliggine di resina o di pece, feccia di vino e nero di seppia.

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L'impero Romano

L'Impero romano aveva raggiunto la sua massima espansione quando, nel 117 d.C., Adriano ne divenne imperatore, garantendo, grazie alla sua saggezza amministrativa, un lungo periodo di pace

Educazione Romana

Educazione Greca

L’influsso della cultura greca, che caratterizzò gli ultimi tre secoli della repubblica, ebbe qualche ripercussione all’interno del sistema educativo romano: dopo un’iniziale ostilità, nacquero le prime scuole di retorica; il corso di studi del giovane romano prese di conseguenza un indirizzo piú complesso. Le lezioni cominciavano in marzo, dopo il Quinquatrus, una festa in onore di Minerva, la dea della sapienza; non sembra che esistessero lunghe vacanze estive.Il maestro dei liceali era invece il rhetor, che preparava i giovani alla vita pubblica insegnando loro l’arte della retorica attraverso esercizi orali e scritti: tra questi le suasoriae, monologhi inventati dagli studenti nei quali un personaggio mitologico o storico, prima di prendere una grave decisione, soppesava gli argomenti favorevoli e contrari, e le controversiae, dibattiti fra due studenti che sostenevano a lungo due tesi opposte.

Le differenze fra greci e romani non erano certo soltanto culturali e linguistiche, ma riguardavano anche il loro sistema educativo. Le due civiltà si proponevano due finalità distinte: l’uomo greco, coltivando l’ideale di un perfetto equilibrio tra il valore morale e la forza fisica, cercava di rendersi simile agli dei per affermare la propria eccellenza e superiorità rispetto agli altri uomini; l’uomo romano era invece consapevole di far parte di un solido gruppo, all’interno del quale il successo personale si accompagnava soprattutto all’efficienza delle proprie azioni. I programmi educativi greci e romani dipendevano proprio da questi opposti obiettivi: fin dagli inizi, l’educazione romana si propose lo scopo di rendere l’individuo capace di badare a se stesso e, soprattutto, capace di rendersi utile alla società in proporzione al grado di responsabilità che, all’interno di essa, gli sarebbe stato attribuito.

La Popolazione dell'antica Roma

Roma fu la prima grande metropoli dell'umanità (tanto che il numero di abitanti della Roma augustea fu raggiunto solamente agli inizi del XIX secolo da Londra) ma soprattutto accolse la più importante civiltà antica, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi di tutti i secoli successivi.

bibliografia e la sitografia

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