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SETA
Nisrine Guerfi
Created on April 18, 2022
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Transcript
Seta
NISRINE GUERFI
Bombyx mori
Bombyx mori
- La seta fa parte della categoria delle fibre naturali animali ed è il filamento tessile che viene generato dalla larva di un insetto, il bombice del gelso (Bombyx mori).
- Le uova del bombice, vengono fatte schiudere in primavera mantenendole a 20-25 °C e i piccoli bachi vengono posti su gradicci ricoperti di foglie di gelso fresche.
- Durante lo sviluppo, il bacco subisce 4 mute; a svilupppo completo arriva ad avere un bianco quasi trasparente, spesso con chiazze brune.
La sua trasformazione
- Da questo momento rifiuta il cibo e cerca di arrampiacrsi; scegliendo un luogo favorevole per tessere il bozzolo.
- Dopo circa 3 giorni, mediante delle bavelle secrete da due ghiandole setifere (seritteri) saldate in un'unica bava con una sostanza gommosa (sericina), tesse il bozzolo e vi si richiude allo stato di crisalide. In 20 giorni, diventa un insetto perfetto e dissolve una parte della seracina aprendo un foro all'estremità del bozzolo attraverso cui esce..
- Dopo l'accopiamento produce da 200 a 600 uova.
Stufatura
Negli allevamenti dove si produce la seta, i bozzoli vengono riscaldati a 70-80 °C (stufatura) per far morire la crisalide,in modo da evitare che essa fuoriuscendo danneggi il filamento sericeo.
Stufatura
Successivamente,si procede con una cernita dei bozzoli scartando quelli diffettosi. I bozzoli normali vengono immersi in un contenitore con acqua calda (80 °C) per ammorbidire la sostanza gommosa che unisce le bave, poi vengono sbattuti con uno "scopino" per allontanre parte dell'involucro ( strusa ).
Segue la trattura cioè la ricerca del capo del filamento della dipanatura del bozzolo, che è posto in una bacinella a 50 °C. Secondo la grossezza del filo da ottenere si uniscono da 2 a 8 capi che si saldano insieme per raffredamento ( in quanto la seracina alla basse temperature si indurisce.).
La parte centrale del bozzolo che non si riesce a dipanare costituisce un cascame detto gallettamino o capo morto.
Seta greggia
la seta greggia
La SETA GREGGIA consiste principalmente in fibroina e sericina.
REAZIONE DI POLICONDENSAZIONE
- La SERICINA (C15H25N5O8), invece, è una sostanza gommosa, una proteina con minore presenza di tirosina e struttura non cristallina.
- La FIBROINA è una proteina (C15H23N5O7), con struttura a catene parallele disposte in fogli pieghettati, contenete pochissimo zolfo.
- È costituita da 18 amminoacidi tra cui prevalgono glicina, alanina e tirosina. Considerata la maggiar quantità di glicina e analina, le catene si possono così rappresentare evidenziandola REAZIONE DI POLICONDENSAZIONE che provoca la loro unione.
Fibroina/Sericina
Seta greggia
GLICINA
ALANINA
SERINA
Seta cotta/ Seta cruda
La seta è l'unico filo continuo, di origine naturale. È una fibra di aspetto particolarmente lucente ed attrattivo, liscio, con una sezione irregolare di tipo triangolare.
- La seta greggia, con filamenti brillanti ma ruvidi, lunghi 500-800m, di colore variabile, in seguito a lavaggio perde parte della sostanza gommosa e dà origine alle seta cruda.
- Per mezzo di SGOMMATURA viene sciolta la sericina che è solubile in H2O e si ottiene la seta cotta, (bianca, lucente e morbida al tatto).
- Osservando al microscopio la SETA GREGGIA, i filamenti appaiono formati da 3, 6, 8 bave attorgigliate ricoperte da incrostazioni.
- SETA COTTA consiste in una bavette singola, esile, cilindrica, senza striature
Proprietà della seta
Nella seta le CATENE POLIPEPTIDICHE sono completamente distese: questa struttura comporta tenacità molto elevate ma capacità di recupero molto inferiori, dato che i movimenti di deformazione senza che si abbia uno slittamento delle varie macromolecole, sono piuttosto ridotti ( pertanto la seta non è molto elastica ).
La seta può assorbire fino al 35% di acqua. Può rimanere a temperature più elevate della lana senza decomprorsi (140°) ma a 175% si degrada rapidamente.
Non è molto resistente agli agenti atmosferici specialmente alla luce solare, che ne favorisce l'ossidazione. È cattiva conduttrice dell'elettricità e pertanto si può caricare di CARICHE ELETTROSTATICHE. Viene distrutta dagli alcani concentrati e dagli acidi, ed è attaccata profondamente dagli agenti ossidanti energici ( acido cromico, cromato e permanganati) e dagli ipocloriti.
Può raggiungere una lunghezza eccezionale della fiobra anche fino a 1000 m, finezza notevole, straordinaria lucentezza, caratteristico scricchiolio (craquant), qualcisce facilmente ed è piuttosto rigida.
Proprietà della seta
ALPHA-KERATIN
La minore capacità di allungamento della seta rispetto alla lana è dovuta alla struttura chimica della FIBROINA che ha una confugurazione leggermente piegata di contro alla possibilità della cheratina di passare dalla forma elicoidale a quella , quando è sottoposta a TRAZIONE.
BETA-KERATIN
Classificazione della seta
classificazione
Le sete italiane si ritengono le migliori in assoluto , si distinguono in base alla regione di provenienza, molto famose quelle prodotte in provincia di Como.
Le sete si classificano in base alla provenienza in nostrane o esotiche.
Le sete italiane migliori sono quelle della:- LOMBARDIA
- TOSCANA
- VENETO
Regioni che vantano una fiorente industria della seta fin dal Rinascmento.
COMO
Sete estere
CINA
Tra le SETE ESTERE le più importanti sono le cinesi, le giapponesi e le indiane.
GIAPPONE
CINA: paese d'origine della seta, ad oggi sono le sete meno pregiate. GIAPPONE: ha tradizioni antiche di produzione, in alcuni luoghi è ancora prodotta artigianalmente, sono di buona qualità INDIA: meno pregiate delle sete giapponesi, prodotte in notevoli quantità
INDIA
Sete selvatiche
Nonostante le evidenti difficoltà in merito alla LAVORAZIONE, essi rivestono una discreta importanza per quel che riguarda l'INDUSTRIA SERICA, visto il loro basso costo e la buona applicazione come filati di trama, filati cucirini e articoli di passamaneria.
Si chiamano SETE SELVATICHE (tussah) quelle ottenute da bozzoli prodotti da LEPIDOTTERI VIVENTI in Asia, (del genere Antherea), meno lucenti e meno morbide rispetto alla seta vera propria
- Le tipologie più comuni in questo caso appartengono alla famiglia delle Antere.
- I bozzoli tendono ad essere più grandi e irregolari di quelli dei bachi domestici e la seta che se ne ricava è caratterizzata da filamenti quasi sempre isolati, con poca sericina, appiattiti e con tratti attorcigliati.
La filatura dei bozzoli selvatici viene fatta previa sgommatura in liscivie alcaline. Il colore delle sete in questione, poi, è di solito bruno, tende a rimanere, almeno parzialelmente, anche dopo la SGOMMATURA, per riuscire a tingerle in tinte chiare è necessario effettuare prima di questa operazione una sbianca con opportuno trattamento tramite acqua ossigenata.
Produzione della seta
produzione
Le quattro fasi principali in cui si può riassumere la SERICOLTURA (l'allevamento del baco da seta) sono:
- LA GELSITURA
- LA BACHICOLTURA
- LA TRATTURA
- LA TORCITURA
Sericoltura
La sericoltura non è un solo un processo composto da singole fasi e operazioni, è una vera e propria arte che si è tramandata e perfezionata nei secoli, ma che mantiene le sue pratiche originarie, sebbene oggi siano razionalizzate e specializzate.
Gelsitura
Alla base del processo di della seta, c’è la GELSITURA ovvero la coltivazione dei gelsi strettamente legata e collegata all’allevamento dei bachi da seta.
Il gelso appartiene al genere Morus, della famiglia delle Moracee; questi, si suddividono in tre specie principali, che devono il loro nome alla colorazione tipica del frutto:
- MORUS NIGRA
- MORUS ALBA
- MORUS RUBRA
In Italia sono particolarmente conosciute due tipologie di gelso:
- GELSO BIANCO, la cui ampia diffusione è dovuta soprattutto al suo utilizzo per l’allevamento di bachi da seta.
- GELSO NERO, caratterizzato da una particolare dolcezza, che la rendono perfetta per la produzione di marmellate, succhi, gelatine...
POTATURA
Essendo una pianta che occupa un ampio spazio, è necessario provvedere alla potatura già dal secondo anno di messa in dimora della pianta, così da ottenere il massimo risultato dalla sua crescita. Successivamente, si procede ad identificare le branche principali, andando così ad eliminare quelle in eccesso.
CONCIMAZIONE
Per quanto riguarda la FASE DI CONCIMAZIONE, invece, è importante procedere in inverno avvalendosi di letame animale, che andranno cosparsi in maniera uniforme sul terreno, in corrispondenza dell’apparato radicale.Un altro fattore importante di cui tener conto è il periodo della potatura: questo, infatti, deve avvenire in corrispondenza della fine dell’inverno (tra il mese di Febbraio ed il mese di Marzo).
Bachicoltura
Il baco si nutre solo ed esclusivamente delle foglie dei gelsi, in particolare MORUS ALBA e MORUS NIGRA. Le sue uova (semenza) si schiudono tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, quando le foglie sugli alberi si sono completamente formate. Si sviluppa attraverso quattro mute fino alla costruzione del bozzolo:
Durante la fase di incubazione, la temperatura deve essere monitorata e fatta salire gradualmente da 12,5° fino a 26°. Invece, per quanto riguarda la luce, dovranno seguire 8 ore di buio a 18 ore di luce. Dopo 13 giorni si avrà la schiusa delle uova che durerà circa nove ore a partire dal mattino.
Il primo step da superare per poter allevare i bachi da seta è l’INCUBAZIONE DELLE UOVA (che dura tre giorni e ci sono due fattori da tenere in considerazione:
- La TEMPERATURA;
- La LUCE;
TERZA ETÀ LARVALE
Le età larvali
È uno dei periodi più delicati, perché l’allevamento potrebbe essere compromesso dai seguenti fattori:
- L’areazione;
- Le condizioni delle foglie di gelso;
- L’illuminazione;
- La temperatura.
Dopo la fase dell'incubazione, c'è la fase delle CINQUE ETÀ LARVALI durante l'allevamento del bacco da seta.
QUARTA ETÀ LARVALE
PRIMA ETÀ LARVALE
I bachi da seta devono essere trasferiti a terra, oppure messi a castello su dei graticci. Si prepara un letto asciutto con paglia o trucioli in modo da non far entrare a contatto i fogli direttamente con il pavimento. Da questa fase è possibile somministrare il gelso ai bachi direttamente con i rami.
Dura circa una settimana, e in questo periodo di tempo bisognà rifocillare i piccoli bachi con piccole foglie di gelso, che generalmente vengono messe su dei telai sovrapponibili (che contengono le larve).
SECONDA ETÀ LARVALE
QUINTA ETÀ LARVALE
Tutti i bachi da seta avranno completato la loro prima muta e dovranno essere spostati su appositi telai in legno., dove al di sopra dovranno essere stesi dei fogli di carta forata, in base alla grandezza dei bachi, in modo da far passare le larve al letto superiore in modo da non accumulare foglie.
È l’età più impegnativa durante l’allevamento, perché in questo periodo si inizia il raddoppio, e quindi bisogna costruire un secondo pezzone. Sulla paglia dovranno essere deposti i rami pieni di larve, prelevati dal primo pezzone. Ecco il pezzone raddoppiato.
Trattura
Operazione con la quale si dipana il filo del bozzolo. Il filamento si svolge sotto tensione facendo passare le bave attraverso l'attacabave (una rotella metallica) e raffredandosi si saldano per merito della sericina, formanda la SETA GREZZA.
- Arrivati al 28° giorno di vita, i bachi da seta faranno la salita al bosco.
- Durante la salita, i bachi da seta cercheranno un posto stabile, in cui creeranno il bozzolo attraverso la bava serica che infine diventerà crisalide. Questo processo dura 3–4 giorni.
- Dopo 3,4 giorni dalla chiusura del bozzolo, la formazione della crisalide è completa e rimane in questo stato per 18-20 giorni.
- I bozzoli hanno una forma ovale o sferica e cinturata.
- Per evitare la rottura dei filamenti, è necessario bloccare la metamorfosi del bacco in farfalla che viene deprezzato (viene raccolto ed essiccato) e usato nelle finande che trattano i cascami di seta. Dopo la stufatura, i bozzoli vengono immersi nell'acqua bollente.
- Per azione del calore si separa la sericina dalla bave; nello stesso tempo i bozzoli, sottoposti alla BATTITURA (uno sbattimento con spazzolini), vengono liberati dalle prime bave che li rivestono e che costituiscono la spelaia. Si separa cosi la strusa, che è un cascame, ovvero un prodotto secondario della lavorazione della seta.
- Il bozzolo viene quindi posto, entro una bacinella contenente dell'acqua, filtrata e riscaldata a 60-70°C; si attacca la bava a yn aspo e si compone il filo con 2-8 bave prese da bozzoli diversi.
- Per mezzo del DIPANAMENTO i bozzoli assumono un movimento rotatorio non appena raggiunto lo strato vicino alla crisalide.; si ottiene così la matassa.
- Lo strato vicino alla crisalide costituisce un cascame (pelletta/teletta), mentre la crisalide viene utilizzata per estrarre un olio e il residuo dell'estrazione adoperato generalmente come concime.
Torcitura
La fase della TORCITURA è indispensabile e fondamentale per rendere le fibre naturali resistenti e utilizzabili.
- La seta greggia, prima di passare alla TESSITURA, deve subire la fase della TORCITURA.
- Il primo trattamento che subisce è quello di INCANNAGGIO, che consiste nello svolgerlo dalle matasse provenienti dalla filanda raccogliendolo su rocchetti di legno o di plastica, tale operazione si compie meccanicamente negli incannatoi e così pure l'operazione di STRACANNAGGIO (pulitura del filo), che ha anche lo scopo di avvolgere questo in modo compatto e uniforme.
- Quando arriva il momento di riunire più fili di diversi rocchetti, si procede alla BINATURA, facendo svolgere contemporaneamente i fili dai rocchetti tenendo paralleli i vari capi e dando loro uguale tensione.
- Si procede quindi alla TORCITURA nei torcitoi, dove il filato riceve il numero stabilito di torsioni; queste per mezzo della brovatura, vengono fissate mediante vaporizzazione, il quale provoca un rammolimento della sericina che a freddo funziona come colante e stabilizzante delle torsioni subite dal filo,
SGOMMATURA
- La SGOMMATURA, si pratica con un sapone neutro, appendendo le matasse su bastoni sottili di legno o di alluminio ed immergendole entri grandi vasche (barche) in una soluzione saponosa mantenuta a 90-95°C..
- La durata del trattamento è di circa un'ora. Si procede poi per circa mezz'ora, al trattamento con un bagno di ripassaggio (cottura) e, se non è necessario il candeggio, si passa alla CARICA.
Eliminando la sericina dal filo di seta greggia, si ottiene la SETA COTTA o SGOMMATA..
SBIANCA
costituita da sola fibroina ed ha un colore bianco, quindi per la sua tintura è necessaria la SBIANCA.
Quando è necessaria, la SBIANCA si compie esponendo le matasse umide per 5-6 ore all'azione dell'anidride solforosa entro delle camere adatte oppure immergendole in bagni di acqua ossigenata.
TINTURA
CARICA
La TINTURA della seta avviene generalmente con coloranti acidi che forniscono tinte brillanti molte delle quali hanno una buona solidità generica, specialmente alla luce.
- La seta greggia, dopo la sgommatura che dà alla fibra una maggiore lucentezza, rendendola più morbida, subisce il trattamento noto come CARICA.
- Per facilitare la TINTURA, la seta cotta ha bisogno di adsorbire un certo contenuto minerale ed organico, ed entro certi limiti rende il filo più resistente al lavaggio ed ai trattamenti meccanici. Si può pertanto avere una carica minerale, vegetale o mista.
AVVIVAGGIO
Segue l'AVVIVAGGIO, che rappresenta il trattamento finale che subisce la seta in tintoria e che, oltra alla lucentezza, dà quel particolare fruscio tipico della seta.
Le fasi della lavorazione della seta
- CERNITA: i bozzoli venivano scelti dividendoli per qualità
- SPELAIATURA: eliminazionedella peluria che circonda il bozzolo
- SCOPINATURA: operazione che permettevadi trovare il capo della bava, grazie all'alta temperatura che scoglie la colla (sericina) che lo tiene unito.
- TRATTURA: srotolamento dellabava che veniva arrotolata su un aspo
- IMBOZZIMATURA: trattamento con sostanza oleose
- INCANNAGGIO: trasferimento delle matasse degli aspi ai rocchetti
- BINATURA: accopiamento di due o più capi per ottenere un filo di dimensioni sufficiente
- TORCITURA: torsione dei fili per renderli resistenti
- SGOMMATURA: lavaggio del filato
- CARICA: reintegrazione dei principi persi durante le fasi di lavorazione
Tipologie di seta
Oltre che per produzione di tessuti e abiti pregiati, la seta trova impiego nel:
- Confezionamento tende
- confezionamento tappezzerie
- Biancheria intima
- Foulard
- Abbigliamento
- Arredo liturgico
tipi di seta
Con il filo di seta grezza si possono ottenere diversi filati e tessuti che trovano largo impiego sia nell’industria tessile che in altri campi di applicazione. In genere viene mischiata alla lana o altre fibre sintetiche per migliorarne la resistenza.
Nell’etichettatura tessile italiana la seta è riconoscibile dalla sigla SE. Da alcuni anni, inoltre, è iniziata un’interessante sperimentazione per la realizzazione di protesi destinate alla medicina e chirurgia.
I principali filati di seta sono:
- Organzino
- Crêpe
- Ritorto per trama
- Ritorto singolo
- Bourette
- Tussah
- Shappe
- Filaticcio
- Nella categoria delle sete più pregiate, la SETA MULBERRY è considerata la più pregiata grazie ai suoi filamenti finisssimi e regolari.
Sitografia
https://www.chimica-online.it/materiali/fibre-tessili/seta.htm
https://chimicainclasseblog.files.wordpress.com/2017/05/la-seta-lez-4-completamento.pdf