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Haiku

rossi alessandro

Created on February 26, 2022

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Transcript

haiku

Il fiore della poesia giapponese

Sono arrivato fino a quisenza morire - e finisce l'autunno

shini mo senutabine no hate yo aki no kure

Basho

Le origini

L'origine degli haiku è incerta. Sono comparsi intorno al XVII secolo e si crede che inizialmente costituissero la prima strofa dei "renga", anche detta poesia a catena. Questo stile poetico nacque nel XV secolo e alterna due tipi di strofe. La prima è composta da tre versi 5-7-5 (haiku) e la seconda è un distico da 7 sillabe ciascuno. La lunghezza standard è di 100 versi.

Le origini

A confermare questa tesi è il fatto che in principio gli haiku venivano definiti "hokku", che significa strofa d'esordio (del renga). Solo verso la fine del XIX secolo lo scrittore giapponese Masaoka Shiki chiamò questa forma di poesia haiku, l'abbrebiativo di haikai no ku, ovvero "verso di un poema a carattere scherzoso".

Il poeta Shiki

Pioggia di primavera: tiro fuori le gambe dal kotatsu

Kigo

La forma

L'haiku è solito iniziare con un verso che definisce il contesto della poesia, il kigo o "parola della stagione" (ad esempio i ciliegi per la primavera). I riferimenti stagionali sono molto importanti, tanto che sono stati raggruppati nei "saijiki" e divisi in sette sezioni: -stagioni -fenomeni celesti -fenomeni terrestri -eventi -vita umana -animali -piante

Kireji

Pioggia di primavera: tiro fuori le gambe dal kotatsu

Kigo

La forma

Il secondo e il terzo verso devono, invece, evocare la sensazione. Il terzo verso, che chiude il componimento, deve lasciare in sospeso la poesia per dare spazio alle proprie emozioni. Gli haiku, generalmente, contengono un "kireji" (parola che taglia): un ribaltamento senza connessione rappresentato da parole non traducibili.

Kireji

I temi trattati

Ciliegi in fiore sul far della seraanche quest'oggi è diventato ieri Issa

I principali temi trattati sono:

  • Il legame con la natura
  • Il fondamento del viaggio
  • La tristezza/il dolore
  • L'allegria

Tristezza:per il bambino ammalato una gabbia di lucciole Ryota

Contemplando il ventomangio il mio riso - sono proprio un bel tipo Basho

zen e haiku una cosa sola

Vecchio stagnouna rana salta dentro- il suono dell'acqua Basho

Il buddhismo zen e gli haiku sono strettamente collegati. L'arte di scrivere queste poesie è iniziata proprio con i monaci zen, che cercano di spiegare la loro filosofia con questi componimenti. Con la brevità degli haiku vengono riflessi il "tutto e il nulla" zen. Ecco alcuni esempi che andiamo ad analizzare.

Lungo questa stradanessuno, in questa vigilia autunnale Basho

Gli esponenti: Basho

Il "sommo" poeta venne venerato come un santo ancora prima della morte. Nasce in una famiglia di samurai e molto presto diventa amico del figlio del signore locale. Questo legame gli premette di studiare dal grande poeta Kitamura Kigin. Dopo la morte dell'amico abbandona la carriera da samurai e diventa il monaco nomade conosciuto oggi.

Pioggia di primo inverno:sarò forse chimato anch'io "viaggiatore"

Buson

Nella mia stanza pestoil pettine che fu di mia moglie - nella mia carne, un morso

In vita e per il secolo successivo Buson è stato conosciuto come pittore, mentre la sua rivalutazione poetica è iniziata a partire dal 1899, anno in cui Shiki pubblica "Haijin Buson". La sua è una poesia immediata e in questo suo stile la natura si allontana dalla fede religiosa: è più concreta.

Fila di oche selvatiche -alta sulle pendici dei monti è stampata la luna

quadri di buson

Uccelli sui salici e peschi in fiore

Paesaggio autunnale

Cento vecchi uomini

Issa

Issa

Nasce in una famiglia di agricoltori e a due anni rimane orfano di madre. Issa rivela sin dalla giovane età una spiccata genialità e un carattere solitario. Dopo alcuni problemi con la nuova matrigna studia poesia a Edo dal 1776. In età adulta si reca in peregrinaggio per le strade del Kansai, dello Shikoku e del Kyushu. Presto si sposerà e avrà 4 figli, ma poco tempo dopo questi moriranno e Issa rimarrà vedovo. La sua poesia analizza la tristezza e la solitudine.

Vento d'autunno:sono diretto a quale inferno?

Shiki

Capodanno:tra cielo e terra inizio d'armonia

Shiki vive all'inizio dell'era Meiji, in cui il Giappone si apre all'Occidente e nel suo spirito di rinnovamento critica Basho. Terminati gli studi a Tokyo lavora nel giornale Nihon (Giappone), in cui attacca le condizioni in cui riversava l'haiku e il rozzo stile del maestro Basho. Prende come esempio, invece, Buson.

l'haiku in Italia: edoardo sanguineti

L'interesse dei poeti italiani verso il Giappone è nato tra l'800' e il 900'. In Italia, però, ritroviamo gli haiku anche in altre forme come 6-7-6, 7-5-7 e 7-6-7. Fra i maggiori poeti di haiku italiani c'è Edoardo Sanguineti (1930-2010), che nella sua raccolta "Poesie" pubblica 4 haiku.

Sessanta lune:i petali di un haiku nella tua bocca

Margherita Guidacci

Fra i più grandi poeti del 900' che scrissero haiku c'era Margherita Guidacci (1921-1992), anche se si trattò di un breve periodo. Lei stessa definì questo momento della sua vita una "sauna mentale".

Le prime nebbiee uccelli di passo. Viene l'autunno.

salvatore quasimodo

Molte persone credono, inoltre, che la poesia vincitrice del Premio Nobel 1959 "Ed è subito sera" (1930) sia una specie di haiku.

Ed è subito seraOgnuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera

Vento invernale:nemmeno il viaggiatore in questa notte Alessandro Rossi

Mata ne また ね