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Copy - ong opinioni
Vanessa M
Created on January 31, 2022
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Transcript
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Il testo finale della COP26 è un chiaro tradimento da parte delle nazioni ricche - Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito - verso le comunità vulnerabili nei paesi poveri. Bloccando la proposta di AOSIS e il G77, che rappresentano 6 miliardi di persone, sulla creazione del fondo su perdite e danni (Loss and Damage), le nazioni ricche hanno dimostrato, ancora una volta, la mancanza di solidarietà e responsabilità verso coloro che affrontano le peggiori conseguenze del cambiamento climatico.
Tasneem Essop, direttore esecutivo
E' modesto, è debole e l'obiettivo dei 1,5° C è solo rimasto in vita, ma è stato mandato un segnale sulla fine dell'era del carbone, e questo è importante. [...]La COP26 ha fatto progressi sull'adattamento, in quanto le nazioni più sviluppate hanno finalmente iniziato a rispondere agli appelli dei paesi in via di sviluppo riguardo le risorse necessarie a fronteggiare l'innalzamento delle temperature. C'è stato un riconoscimento sulle reali perdite dei paesi vulnerabili, ma ciò che è stato promesso non è sufficiente.
Jennifer Morgan, direttrice esecutiva
La COP26 è finita. Ecco un breve riassunto: bla, bla, bla. Ma il vero lavoro continua al di fuori di queste sale. Noi non ci arrenderemo mai.
Greta Thunberg, portavoce FFF
Le piccole isole stanno già chiedendo in prestito finanziamenti per fronteggiare e riprendersi dai costi dovuti al clima estremo [...]. L'UNFCC deve proteggere le nazioni più vulnerabili, ma nessuna salvaguardia è stata attivata. Oggi, non abbiamo chiuso il gap sulle emissioni, ma abbiamo iniziato un processo che lo mantiene realizzabile - solo se tutte le Parti contribuiscono, tornando con obiettivi più ambiziosi prima del 2030.
Dichiarazione congiunta finale
Dopo tutta la fanfara, la COP26 ha fallito. Nessuna delle nazioni del G20, le più ricche e colpevoli della crisi, taglierà le emissioni per mantenere l'aumento della temperatura al di sotto di 1,5° C. Ai paesi del Sud globale non è stato garantito il fondo promesso per la ricostruzione e la prevenzione contro il clima estremo che già devasta le loro terre e comunità. [...]I leader del G20 hanno lasciato morire questo obiettivo, dando nuova vita all'industria del carbonfossile. Il costo umano della loro negligenza è terrificante.
Comunicato online XR
E' da notare che la maggior parte dei progressi durante la COP26 si è svolta fuori dalle sale negoziali. Visto che le negoziazioni continuano a fallire nel pervenire a esiti concreti per le comunità più colpite dal cambiamento climatico, i governi del Nord globale devono agire per primi e più velocemente per affrontare l'ingiustizia climatica, mettere fine alla produzione di combustibili fossili e supportare una giusta transizione verso l'energia pulita.
Elizabeth Bast, direttrice esecutiva
In generale, i mercati internazionali del carbonio verranno utilizzati per spostare l'inquinamento da un luogo all'altro. Il fatto che i governi vogliano ancora fare affidamento su questa logica difettosa dimostra che i nostri leader non hanno colto l'urgenza di agire.
Jonathan Crook, policy officer
Dobbiamo riconoscere che sono stati compiuti progressi. Ora ci sono nuove opportunità per i paesi di realizzare ciò che sanno che deve essere fatto per evitare una catastrofe climatica. Ma a meno che non si orientino bruscamente verso l'attuazione e mostrino risultati sostanziali, continueranno a essere messa in discussione la loro credibilità.
Manuel Pulgar-Vidal, global lead su clima ed energia
Questa COP ha nuovamente fallito nel portare a termine un'azione e una trasformazione reale e ambiziosa. E' stata persa l'opportunità di cambiare rotta e di raggiungere un sistema economico inclusivo, a supporto di un ecosistema sano e prospero e a protezione dei diritti umani e la dignità di tutti. I più vulnerabili, come gli indigeni e le donne, continueranno a soffrire. C'è ancora una lunga lotta per la giustizia climatica di fronte a noi.
Josianne Gauthier, segretaria generale
Abbiamo avuto una brutta COP in termini di fallimento riguardo all'istituzione del fondo su perdite e danni (Loss and Damage) all'interno delle negoziazioni, ma abbiamo avuto una buona COP fuori dalla zona negoziale con decine di migliaia di giovani, comunità indigene, accademici, personalità aziendali, sindaci, parlamentari e molti altri che hanno unito le loro forze - e non bla, bla bla.
Saleemul Huq, direttore
Il cambiamento climatico non è solo una battaglia di informazioni, ma di potere e di influenza. Scrivere articoli scientifici non influenza il pubblico o i governi, mentre l'attivismo potrebbe.
Prof. Charlie Gardner, biologo, University of Kent
Ci stiamo ancora indirizzando verso una temperatura superiore a 2°C, e si rischia di innescare una serie di punti di non ritorno riguardo il clima. Siamo ancora nel mezzo di una crisi climatica. [...] I processi politici internazionali si stanno muovendo più lentamente rispetto al sistema climatico.
Prof. Tim Lenton, Global Systems Institute in Exeter
Possiamo ancora evitare ulteriori impatti da cambiamento climatico [...]. Ma fino alla completa eliminazione delle emissioni di carbonio nell'atmosfera, continueremo a riscaldare il pianeta e causare effetti sempre più gravi.
I governi non stanno facendo un bel lavoro. Le iniziative teoriche sono buone ma non si stanno ponendo obiettivi a breve termine e non si stanno implementando misure a breve termine, perciò c'è ancora un gap enorme. Se le nazioni faranno tutto ciò che hanno proposto qui, continueremmo ad emettere il doppio delle emissioni di gas a effetto serra nel 2030 di quanto dovremmo per restare nello scenario dell'aumento massimo della temperatura di 1,5°C.
Prof. Richard Betts, Met Office Hadley Centre
C'è una discesa in cui stiamo già scivolando. Prima ci fermiamo, mediante profonde riduzioni nelle emissioni, minori saranno le conseguenze.
Prof. Ed Hawkins, University of Reading
Niklas Hoehne, Wageningen University, Climate Action Tracker
Bloccare la formazione di un fondo anche modesto per aiutare le comunità vulnerabili nel mondo con maggiori perdite e danni subite a causa del cambiamento climatico è stato un duro colpo. [...] Tuttavia, l'aver menzionato per la prima volta la necessità di abbattere l'uso dei carbonfossili in un accordo internazionale sul clima è un'indicazione sulla transformazione energetica in corso e un chiaro segnale per il mercato e l'industria.
Aarti Khosla, direttrice Climate Trends
Con la dedizione e la leadership che l'India ha mostrato nella costruzione di infrastrutture ad energia rinnovabile [...] il dibattito phase-out/phase-down non dovrebbe esser visto come un allontanamento dal suo impegno nei confronti dell'emergenza climatica.
Kamal Narayan, CEO Integrated Health and Well Being Council (IHW)
L'appello a nuovi fondi è l'unico argomento per cui la regione presenta una posizione comune, considerando che l'America Latina è altamente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico.
María Laura Rojas, direttrice Transforma (Colombia)
Se vogliamo la neutralità carbonica dobbiamo fermare la deforestazione, migliorare la gestione delle terre agricole e affidarci di meno ai carbonfossili.
Carlos Correa, ministro dell'ambiente (Colombia)
La COP26 dovrebbe esser vista più come un tabellone segnapunti piuttosto che una realtà in cui vengono creati nuovi regolamenti. [...] Il nuovo impegno inaugura un vasto programma per il Brazile con moltissime opportunità, tra cui investire per la tecnologia sul campo nel settore agricolo.
Se i Paesi [dell'America Latina] vogliono raggiungere la neutralità carbonica, dovranno porsi delle domande difficili, compresa quella sul ruolo dell'agricoltura.
Enrique Maurtua Konstandinidis, senior climate adviser FARN (Argentina)
Natalie Unterstell, direttrice Istituto Talanoa
Le negoziazioni hanno portato ad un testo che non pone obbligazioni ai Paesi del mondo sviluppato riguardo i danni che le loro azioni hanno provocato. [...] Gli impegni presi durante la COP26 restano solo parole, non avendo una forza vincolante che onori tali promesse.
Akankwasah Barirega, direttore esecutivo Autorità nazionale per la gestione dell'ambiente (Uganda)
Non è una questione che riguarda solo i fondi promessi e mobilizzati; una volta che essi vengono messi a disposizione, la questione diventa la loro disponibilità, accessibilità e la convenienza per gli africani.
Ibrahima Diong, direttore African Risk Capacity e assistente segretariato generale ONU