I Promessi Sposi

I promessi sposi

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Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785. E' considerato uno dei più grandi scrittori italiani ed esponente di spicco del Romanticismo. Sua madre, Giulia Beccaria, era la figlia del grande intellettuale illuminista Cesare Beccaria, autore dell’opera Dei delitti e delle pene. Suo padre invece era il nobile Pietro Manzoni. La madre, quando Alessandro aveva appena sette anni, si separò dal padre e lasciò Milano per raggiungere a Parigi l’amante Carlo Imbonati. Il povero Pietro Manzoni, rimasto solo, mandò il figlio a studiare in collegi religiosi, con scarsi risultati. Quando compì vent’anni, Alessandro Manzoni raggiunse la madre a Parigi e da subito lo introdusse nei raffinati circoli intellettuali francesi, che diedero all’aspirante scrittore l’opportunità di approfondire la sua conoscenza del classicismo. Nel 1808, a ventitré anni Manzoni sposò Enrichetta Blondel una ragazza non di nobili origini e di religione calvinista. Lo stesso anno i due ebbero una bambina, prima di dieci figli. Secondo molti, fu proprio l’influsso di Enrichetta che nel 1810 favorì la conversione religiosa dello scrittore. Morì il nel 1873 per una meningite. Al funerale parteciparono le più grandi autorità dell’epoca. Se ne era andato uno dei padri della lingua italiana.

"I promessi sposi" è un celebre romanzo storico ritenuto il più famoso e il più letto. Fu pubblicato in una prima versione nel 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840e il 1842 (detta "quarantana"). Ambientato tra il 1628 E IL 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana che indaga sulle vicende della monaca di Monza e sulla Grande Peste del 1629-1631. Sono considerati l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e per la prima volta in un romanzo di tale successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia. il romanzo, per la sua popolarità, è stato rielaborato in varie forme artistiche, che vanno dal teatro al cinema, dalla lirica alla fumettistica

INCIPIT Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte...

Don Abbondio mentre fa ritorno a casa viene fermato dai bravi

Per ordine di Don Rodrigo, i bravi intimano a Don Abbondio:"il matrimonio di Renzo e Lucia non si deve celebrare"

Ritornato a casa confessa tutto alla sua domestica, Perpetua, la quale promettere di mantenere il segreto.

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Il giorno del matrimonio Don Abbondio inventa una scusa per rimandare il giorno delle nozze

Ma nella discussione Perpetua si lascia scappare alcuni particolari. Renzo scopre il ricatto e racconta tutto a Lucia e Agnese, madre di Lucia.

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Allora, Lucia chiede aiuto a Fra Cristofaro che tenta di far ragionare Don Rodrigo senza alcun successo

Renzo, Lucia e Agnese decisero di fuggire da Lecco.

Renzo si rivolge all'avvocato Azzecca-Garbugli, portandogli in dono dei capponi, ma si rifiuta di di tutelarlo.

Agnese, intanto organizza un matrimonio a sorpresa ma il piano fallisce

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Renzo, invece, si reca presso il convento di Padre Bonaventura a Milano.

Non trovandolo decide di visitare la città e rimane invischiato in una rivolta contro un forno per il prezzo troppo alto del pane

Alla fine della giornata, Renzo discute dell'accaduto con delle persone e viene ascoltato da un polizziotto.

Lucia e Agnese chiedono ospitalità a Gertrude, la monaca di Monza, presso il suo convento.

Il polizziotto con l'inganno si fa svelare il suo nome e il giorno dopo lo arresta.

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L'innominato con l'aiuto di Gertrude riesce a rapire Lucia, ma dopo averle parlato si pente e la libera.

Lucia va a vivere a casa di Donna Prassede e Don Ferrante che si offrono di aiutarla.

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Ma con l'aiuto delle persone che avevano partecipato alla rivolta riesce a scappare.

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Don Rodrigo si rivolge all'Innominato, un sognorotto di Bergamo, per rapire Lucia e farla ritornare al suo castello.

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Renzo inizia a scrivere a Lucia, ma la ragazza gli fa dire da Agnese di rassegnarsi perchè ha fatto voto di castità.

Renzo può riabbracciare la sua amata che rimane intenzionata a tener fede al suo voto

Fra Cristoforo su richiesta di Renzo scioglie il voto di Lucia.

Renzo si ammala di peste e una volta guarito torna al paese ma Don Abbondo lo incita ad scappare.

Giunge A Milano alla ricerca di Lucia che ritrova al Lazzaretto per curare gli ammalati.

AL Lazzaretto trova Fra Cristoforo e Don Rodrigo in punto di morte.

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Renzo Lucia e Agnese ritornano a Lecco.

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Finalmente il matrimonio si celebra. Nasce Maria, la promogenita di Renzo e Lucia

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The end

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