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LA STORIA GRECA
stefanotagliente19
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Transcript
introduciamo
LA STORIA GRECA
INDICE
Essere greci
Il Medioevo ellenico
I Micenei
L'età arcaica: la nascita della polis
La seconda colonizzazione
Sparta e Atene
L'età classica
TIMELINE storia greca
CIVILTà MICENEA
3000 - 1200
XII - IX
MEDIOEVO ELLENICO
ETà ARCAICA
VIII - VI
ETà CLASSICA
V - IV
III- I
ETà ELLENISTICA
i LUOGHI DELLA STORIA
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I MICENEI
Tra il 2000 a.C. e il 1800 a.C. nel nord est del Peloponneso si stabilì una popolazione indoeuropea che formò piccoli regni indipendenti, di cui il più importante fu Micene.
I MICENEI
erano inizialmente pastori e agricoltori, ma con il tempo impararono la lavorazione dei metalli e della ceramica e avviarono commerci. Grazie alla loro abilità come guerrieri si estesero in Grecia e arrivarono a sottomettere anche Creta. Perfezionarono l'arte della navigazione attraverso quello che impararono dai Cretesi e diventarono i nuovi signori dell'Egeo.
I MICENEI: la società
- il Wanax: era il re con poteri politici e religiosi
- il basileus: era un funzionario di palazzo che affiancava il re
- il lawaghetas: era il comandante dell'esercito
- gli aristocratici: possedevano le terre e combattevano con il sovrano
- i sacerdoti: praticavano i riti nei templi e possedevano delle terre
- gli uomini liberi: vivevano nella campagna e svolgevano varie attività
GLI ACHEI E LA GUERRA DI TROIA
+info
I mercanti micenei estesero il loro raggio d'azione a ovest (Sicilia, Tirreno e Adriatico) e a est fino all'Anatolia, esportando prodotti agricoli e artigianali ed importando materie prime. Essi furono i protagonisti della mitica guerra di Troia cantata da Omero. La conquista della città, infatti, era fondamentale per controllare lo stretto dei Dardanelli, passaggio obbligato verso il Mar Nero
I MICENEI: le attività economiche
pastorizia
agricoltura
artigianato
commercio e pirateria
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I MICENEI ERANO SOPRATTUTTO GUERRIERI
I MICENEI: il crollo della loro civiltà
ATTACCO DEI POPOLI DEL MARE
UNA CATASTROFE NATURALE
INVASIONE DEI DORI
Tra il XIII e il XII la civiltà micenea crollò
+info
+info
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IL MEDIOEVO ELLENICO
- Scomparsa della scrittura
- Calo demografico
- Riduzione della produzione artigianale
- Diminuzione dei commerci
- Fine della costruzione di grandi palazzi
- Abbandono delle città e trasferimento nelle campagne
XII - VIII secolo
https://www.youtube.com/watch?v=OewtN-7yiR4&t=74s
Come ricostruire l'età oscura?
Tracce del mondo greco in questa fase storica possono essere trovate nei poemi omerici. Essi però sono fonti da usare con cautela perchè sono elaborati molti secoli dopo e mescolano anche alcuni elementi della civiltà micenea. Di certo possiamo ricavare alcuni valori della società di quel tempo: onore, valore e ospitalità
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LA PRIMA COLONIZZAZIONE
Tra il XII e il X secolo Dori, Ioni e Eoli si stabilirono in Grecia. Poi, con l'aumento della popolazione, a causa della scarsità di terre coltivabili, occuparono anche le isole dell'Egeo e le coste dell'Asia Minore. In questa fase, nel confronto con popoli diversi, i Greci consolidarono la loro identitò come popolo basata prima di tutto sulla lingua comune.
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ESSERE GRECI
perchè i Greci si sentivano un popolo
Alla base dell'identità greca c'erano
PATRIMONIO CULTURALE
RELIGIONE
LINGUA
OLIMIPIADIt
SANTUARI E ANFIZIONIE
L'ETà ARCAICA
Il periodo compreso tra VIII e VI secolo a.C. è una fase di grandi cambiamenti per la Grecia, il più importante dei quali è la nascita della polis.
L'ETà ARCAICA ( VIII - VI)
- Innovazioni tecniche nell'agricoltura (rotazione, nuovi strumenti)
- Aumento della produzione agricola
- Maggiori disponibilità alimentare
- Crescita demografica
- Nascita della POLIS
- Ripresa dei commerci
- Cambiamenti nella società: maggiore importanza del demos
- Nuove forme di governo
LA POLIS
è la città - stato greca - un luogo (città e territorio vicino) - un'organizzazione politica e sociale - i suoi cittadini
https://www.youtube.com/watch?v=YYQRuFNGdMo
+info
https://www.youtube.com/watch?v=kvItuchMmGM
LA STRUTTURA URBANISTICA DELLA POLIS
LA POLIS: una comunità che si organizza
Ogni polis era indipendente dalle altre. E i suoi cittadini avevano un forte senso di appartenenza alla comunità partecipavano alla vita della città e al suo governo.
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Il governo della polis
Nella polis, il potere era esercitato da magistrati (eletti o sorteggiati) e da alcune istituzioni: un consiglio, un'assemblea e i tribunali Ogni polis trovò una propria forma di governo
Le forme di governo
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OLIGARCHIA: il potere era nelle mani degli aristoi, cioè i migliori, ovvero coloro che possedevano molte terre, avevano illustri antenati e si occupavano di difendere la comunità, mostrando di possedere valore e onore. Questa fu la prima forma di governo per quasi tutte le poleis.
DEMOCRAZIA: in alcune poleis si passò ad una diversa forma di governo, in cui il potere era esercitato dal demos, il popolo (contadini, mercanti e artigiani). Il demos assunse maggiore importanza quando si verificò una crescita della popolazione e dell'economia. Il demos infatti cercò di ottenere più potere. Conquistò le leggi scritte. Iniziò a partecipare alla difesa della polis.
TIRANNIDE: il potere era nelle mani di un solo uomo. Questa forma di governo non durava mai molto tempo e nasceva per risolvere il conflitto tra aristocratici e demos. Un uomo grazie ad un esercito personale prendeva il potere e lo esercitava in modo spesso favorevole al demos perciò la tirannide servì a favorire la nascita di governi democratici)
LA SECONDA COLONIZZAZIONE
Dopo Dori, Ioni ed Eoli, nel secolo VIII...
GLI EFFETTI DELLA SECONDA COLONIZZAZIONE
- ECONOMICI: aumento dei commerci
- SOCIALI: aumentto dell'importanza del demos
- CULTURALI: diffusione della cultura greca e crescita delle conoscenze geografiche
- FINANZIARIE: sostituzione del baratto con la moneta
- TECNOLOGICHE: sviluppo delle tecniche nautiche
- POLITICHE: diffusione del modello della polis
La seconda colonizzazione
La crescita della popolazione e la scarsità di terre spinse le poleis ad organizzare la partenza verso nuove terre da parte di una parte della popolazione.Questo avrebbe anche permesso di sviluppare i commerci.I Greci si diressero a est (Tracia), ma soprattutto a ovest (africa del nord, Francia del sud, Italia e Sicilia).
https://www.youtube.com/watch?v=5oOOXTbJ7WY
https://www.youtube.com/watch?v=bTpRI3jDC-Q
SPARTA E ATENE
Le poleis più importanti
SPARTA
L'ESPANSIONE
LA SOCIETà
L'ORDINAMENTO POLITICO
L'EDUCAZIONE
LA FONDAZIONE
Gli spartiati erano educati ad essere valorosi soldati onesti cittadini.
due re guidavano l'esercito gherusia proponeva le leggi e giudicava i reati più gravi apella: accettava o respingeva le proposte di legge ed eleggeva geronti ed efori efori controllavano la vita pubblica
Sparta fu fondata sui resti dell'antica Lacedemone (città micenea governata secondo il mito da Menelao) dai Dori nel X secolo
Sparta conquistò prima la fertile Messenia. Poi estese il suo dominio sul Peloponneso, creando un'alleanza militare che le assicurava l'aiuto militare delle altre città
tre gruppi Spartiati Perieci Iloti
ATENE
Atene sorge in Attica attraverso il sinecismo (unione di diversi villaggi). Tra il VIII e VI secolo si espande e conquista l'egemonia su tutta la regione.
Gli aristocratici erano detti eupatrides (di nobili padri); Il resto della popolazione formava il demos.
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IL REGIME OLIGARGICO
presero i poteri del re; erano 3: basileus (compiti giudiziari e religiosi); polemarco (comando militare); eponimo (dava il nome all'anno e si occupava di questioni interne alle famiglie)
ARCONTI
AREOPAGO
tribunale per i reati più gravi e controllare il lavoro dei magistrati (vi entravano glòi arconti)
erano 6, eletti a sorte, restavano in carica un anno; custodivano e trasmettevano le leggi
TESMOTETI
assemblea di tutti i cittadini maschi con più di 20 anni; aveva poteri limitati
ECCLESIA
VERSO UN CAMBIAMENTO DELLE ISTITUZIONI
Il demos non aveva potere politico, e questo determinò una forte tensione sociale. Ma c'era anche un altro motivo di malcontento. Le terre coltivabili erano divise in modo non uguale. La maggior parte delle terre (e quindi della ricchezza) era nelle mani degli aristocratici I contadini possedevano piccoli terreni che non producevano sufficiente ricchezza; perciò si indebitavano e se non riuscivano a restituire i debiti diventavano schiavi.
Le leggi scritte: Dracone
Per limitare il poetre degli aristocratici venne inrodotta la prima legislazione scritta ( 624 a .C.) elaborata da Dracone. Le novità erano - dare allo Stato il compito di giudicare i reati eliminando la vendetta privata - fare una differenza tra omicidio volontario e involonatrio - limitare il potere degli aristocratici scrivendo le leggi
Le riforma di Solone
Eletto arconte, Solone cercò di attenuare il conflitto tra classi, limitando il potere degli aristocratici e dando più diritti al demos, con la seisachteia, una legge che aboliva la schiavitù per debiti. Varò anche una riforma costituzionale, cioè una legge che cambiava le istituzioni ad Atene e permetteva a numero più ampio di cittadini di partecipare al governo della città.
In seguito accadde che i nobili e il popolo furono per molto tempo in lotta fra loro. La loro costituzione, infatti, era oligarchica sotto ogni aspetto, ed in particolare i poveri – sia essi stessi che i loro figli e le mogli – erano asserviti ai ricchi. [...]Tutta la terra era in mano a pochi, e se i poveri non fossero stati in grado di pagare gli affitti erano passibili, sia essi stessi che i loro figli, di schiavitù. [...] Poiché la maggioranza della popolazione era asservita a pochi uomini, il popolo si rivoltò contro i nobili. Scoppiò dunque una violenta discordia civile e, dopo aver lottato gli uni contro gli altri per molto tempo, scelsero di comune accordo Solone come mediatore ed arconte, ed a lui affidarono il governo. [.....] Solone, ottenuta la direzione della politica, liberò il popolo sia nel presente che per il futuro, proibendo che fossero fatti prestiti garantiti sulle persone; inoltre diede le leggi e cancellò i debiti privati e pubblici con un provvedimento che chiamano seisáchtheia, perché grazie ad esso il popolo si scrollò di dosso il peso dei debiti
[Aristotele], Costituzione degli Ateniesi, 2,1-2; 5,1-2; 6,1:
LA RIFORMA DI SOLONE
TETI
ZEUGITI
PENTACOSIOMEDIMNI
CAVALIERI
(ricavavano dalle loro terre 200 medimni di grano o 200 metreti di vino o olio; oppure possedevano una coppia di buoi per arare)
(ricavavano dalle loro terre 300 medimni di grano o 300 metreti di vino o olio)
(ricavavano dalle loro terre MENO di 200 medimni di grano o 200 metreti di vino o olio; oppure non avevano terre)
(ricavavano dalle loro terre 500 medimni di grano o 500 metreti di vino o olio)
LA RIFORMA TIMOCRATICA
La riforma di Solone non portò al governo il demos, ma allargò la partecipazione ai tutti i cittadini ricchi. Solo che la ricchezza considerata veniva dalle terre; restavano ancora esclusi gruppi importanti come i commercianti e gli artigiani
https://www.youtube.com/watch?v=q1rd7GtFH-0
Divise i cittadini in quattro classi in base al censo (…): i pentacosiomedimmi, i cavalieri, gli zeugiti e i teti. Distribuì tutte le magistrature – e cioè i nove arconti, i tesorieri, i poleti, gli undici e i colacreti1 – fra le prime tre classi, assegnando a ciascuna classe quelle cariche che fossero corrispondenti al livello del censo; a quanti invece appartenevano alla classe dei teti concesse solo di partecipare all’assemblea e ai tribunali. Doveva essere registrato fra i pentacosiomedimni colui che ricavava dalla sua terra cinquecento misure complessive di prodotti secchi e liquidi, e fra i cavalieri coloro che ne ricavavano trecento (sebbene alcuni dicano che appartenevano alla classe dei cavalieri quanti fossero in grado di mantenere un cavallo). […] Erano registrati fra gli zeugiti coloro che producevano complessivamente duecento misure; i restanti appartenevano alla classe dei teti e non partecipavano a nessuna magistratura.
[Aristotele], Costituzione degli Ateniesi, 7, 3-4:
ALTRE LEGGI DI SOLONE
Furono scritte su supporti particolari ed esposte al pubblico come testimoniano alcune fonti.
LA FINE DI SOLONE
Secondo Plutarco Solone scontentò tutti.In una poesia, Solone difese quello che aveva fatto come ad esempio aver dato leggi uguali per tutti, poi decise di lasciare la città. Solone non ha creato un regime democratico, ma ha aperto la strada ad una maggiore partecipazione alla politica lasciando però il potere politico nelle mani dei più ricchi. Dopo la sua partenza, il conflitto tra le fazioni si riaccese.
LA TIRANNIDE DI PISISTRATO
Il demos , scontento della riforma di Solone, favorì l'affermazione di un tiranno Pisistrato che non abolì la costituzione di Solone, ma agì in favore del demos. Incentivò i commerci e potenziò la flotta; iniziò opere pubbliche; mantenne la pace; coniò una nuova moneta la dracma.
+info
DOPO PISISTRATO
Morto Pisistrato salirono al potere i suoi figli, Ippia e Ipparco, che governarono in modo autoritario. Ipparco fu ucciso e Ippia costratto a fuggire per l'intervento degli Spartani (che erano avversi al regime tirannico che favoriva il demos).
+info
LA RIFORMA DI CLISTENE
- CONSENTì A UN NUMERO PIù AMPIO DI CITTADINI DI PARTECIPARE ALLA POLITICA
- INTRODUSSE UN NUOVO ORGANISMO POLITICO
- AMPLIò I POTERI DELL'ASSEMBLEA
- CREò UNA NUOVA CARICA MILITARE
- ISTITUì UN SISTEMA PER PROTEGGERE LA CITTà DALL'AVVENTO DELLA TIRANNIDE
Più in dettaglio
demi, trittie e tribù
Un nuovo organo: la BOULè
gli strateghi
OSTRACISMO
Una democrazia ma non per tutti
L'ETà CLASSICA
Le poleis in lotta contro i persiani Le poleis in lotta tra loro L'avvento di Alessandro Magno
i persiani
le poleis
Erano parte di un vastissimo impero, formato da un mosaico di popolazioni, governato da un monarca assoluto. Per loro lo scontro con le poleis fu uno dei conflitti in cui si impegnavano per aaccrescere il loro dominio
Erano piccoli stati autonomi caratterizzati da un forte senso di appartenenza e dalla pratica della libertà. Per loro lo scontro con i Persiani fu un evento epico per difendere la loro indipendenza
VS
LA STORIA DEI PERSIANI
Questa popolazione di origine indoeuropea, organizzata in tribù e nomade, nel IX secolo si stabilì nella zona meridionale dell'altopiano iranico vicino al golfo Persico. Qui vennero sottomessi dai Medi, che si erano stanziati nella parte settenzionale dell'altopiano iranico. Nel 550 a.c. sotto la guida di Ciro il grande si ribellarono e sottomisero i Medi, poi il regno di Lidia e infine Babilonia Con Cambise conquistarono l'Egitto. Con Dario I continuarono ad espandersi.
LE CARATTERISTICHE DELL'IMPERO PERSIANO
ORGANIZZAZIONE POLITICA
ECONOMIA
RELIGIONE
L'impero era diviso in 20 province (satrapie) governate da un satrapo (scelto dal re) che versava una tassa annuale in base alla ricchezza della provincia. Era controllato da funzionari mandati dal re. Il re era un sovrano assoluto, anche se praticava una politica di tolleranza verso i popoli sottomessi e concedeva una parziale autonomia.
Il grande sviluppo economico fu favorito dalla vasta ed efficiente rete stradale (su cui si muoveva il commercio e il servizio postale) e dall'uso di monete uniche
Elemento di coesione fu la diffusione di una religione comune, lo Zoroastrismo., basata sull'idea di una lotta tra Bene e Male e sulla venuta di un Salvatore.
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ALL'ORIGINE DELLO SCONTRO
I Persiani, conquistando l'Asia Minore, posero sotto il proprio controllo le colonie greche presenti sulla costa. Queste città rimasero formalmente libere, ma erano tenute a versare tasse e fornire uomini. Inoltre i persiani favorirono nei commerci le città fenicie ed egizie. Infine appoggiarono l'instaurarsi di tiranni. Le poleis, abituate ad essere indipendenti, non tardarono a ribellarsi.
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ALL'ORIGINE DELLO SCONTRO
Aristagora tiranno di Mileto guidò la rivolta delle colonie contro i Persiani. Chiese aiuto alle poleis della Grecia, ma solo Atene ed Eretria inviarono aiuti. Nel 494 a. C. gli Ioni furono sconfitti e Mileto rasa al suolo. Dario mise a punto una strategia di conquista della Grecia, per punire le poleis che avevano aiutato Mileto e per estendere i suoi domini. Ma la flotta inviata nel 492 naufragò a causa di una tempesta
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LA PRIMA GUERRA PERSIANA
Nel 490 Dario invia una nuova spedizione. Conquista le isole Cicladi e rade al suolo Eretria. L'esercito persiano, assai più numeroso di quello greco, sbarca in Attica e si ferma nella pianura di Maratona pronto ad attaccare Atene. I 10000 opliti comandati da Milziade e affiancati da 1000 uomini di Platea attaccano a sorpresa causando grandi perdite ai Persiani. Poi anticipano i persiani che si erano diretti al porto per attaccare Atene dal mare e si mostrano pronti a difendere la città. La vittoria dei Greci è schiacciante
TEMISTOCLE ALLA GUIDA DI ATENE
Concluso il conflitto, due grandi personalità politiche si confrontarono con due diverse stategie.Temistocle sostiene la costruzione di una grande flotta con i ricavati delle miniere d'argento del Laurio e l'arruolamento dei teti come rematori. La flotta permetteva di potenziare i commerci, di difendersi dai persiani e di allargare la partecipazione alla vita della polis anche ai poveri. Aristide era invece contrario, ma fu ostracizzato nel 482.
LA SECONDA GUERRA PERSIANA
Morto Dario, il figlio Serse organizzò un nuovo attacco alla Grecia. Inviò un esercito di 300.000 uomini per attaccare Atene. Contemporaneamente la flotta persiana doveva costeggiare la Grecia, garantendo i rifornimenti e per attaccare dal mare. Emissari persiani furono inviati in Grecia a chiedere la sottomissione delle poleis. Il re persiano mirava, facendo leva sulla paura, a dividere le poleis. Sparta, Atene e altre città si riunirono in una alleanza militare.
LE TERMOPILI (480 a.C.)
I Greci decisero con difficoltà una strategia comune: gli spartani, guidati da Leonida, affrontarono i Persiani alle Termopili, uno stretto passaggio tra la Tessaglia e la Grecia centrale. Gli spartani inviarono un contingente di soli 300 uomini, a cui si unirono poche truppe di altre città, mentre la flotta ateniese si preparava ad affrontare i persiani a nord dell'Eubea. Per due giorni gli spartani bloccarono i Persiani alle Termopili, fino a quando, traditi da una spia, furono assaliti alle spalle e massacrati. Un sacrificio che servì a rianimare i Greci con l'esempio di una eroica resistenza.
SALAMINA (480 a.C.)
Temistocle, che non era riuscito a fermare la flotta persiana, fece evacuare Atene e l'Attica, trasferendo tutta la popolazione nell'isola di Salamina e gli uomini in grado di combattere sulle navi e lasciando che i persiani incendiassero la città. Invece che supportare le truppe spartane schierate sull'istmo di Corinto, Temistocle decise di tendere una trappola alle navi persiane. Le attirò nello stretto braccio di mare tra la costa e l'isola di Salamina dove le triremi greche, che riuscivano a muoversi facilmente, affondarono ben 200 navi persiane.
GLI SCONTRI CONCLUSIVI (479 a.C.)
Nel 479 l'esercito persiano, che aveva trascorso l'inverno in Tessaglia, invase l'Attica, ma gli Spartani li affrontarono e li sconfissero a Platea. Nello stesso anno la flotta ateniese distrusse quella persiana a Capo Micale. La guerra era conclusa.
LA LEGA DELIO ATTICA
Sconfitti i Persiani, era necessario proteggere l'indipendza e perciò Atene creò la Lega Delio - Attica.Questa alleanza, che riuniva ad Atene le città della Ionia e molte isole dell'Egeo, impegnava tutti gli alleati a fornire truppe e navi o a pagare un tributo per sostenere la guerra contro i Persiani. il tesoro della Lega era custodito a Delo. Tutti gli alleati erano formalmente uguali, ma di fatto Atene aveva un ruolo predominante. Sparta non aderì.
TEMISTOCLE VS CIMONE
Il vincitore di Salamina, Temistocle, appoggiato dai democratici, intendeva concludere una pace con i Persiani perchè riteneva che Sparta sarebbe stata il nuovo nemico di Atene.Egli fu ostracizzato dai conservatori guidati da Cimone, esponente degli aristicratici, che riprese lo scontro con i persiani sconfiggendoli nella battaglia dell'Eurimendonte. Cercò anche l'alleanza con Sparta inviando opliti per soccorrere la città colpita da un terremoto. Ma quando gli ateniesi vennero rimandati in patria, Atene considerò questo gesto come una grave offesa. Cimone fu perciò ostracizzato.
L'ETà DI PERICLE
Nel 462 sulla scena politica emerge una nuova figura destinata ad avere grande influenza nella storia di Atene: Pericle.
LE RIFORME DI PERICLE
Pericle diede maggiori poteri agli organismi in cui il demos aveva più spazio (ecclesia, eliea e boulè)
Pericle istituì il pagamento delle cariche pubbliche per consentire a tutti di partecipare all'amministrazione della città.
Pericle stabilì che tutte le cariche tranne gli strateghi fossero attribuite per sorteggio
Pericle permise anche a zeugiti e teti di ricoprire l'arcontato
LE RIFORME DI PERICLE
per limitare le spese della politica nel 451 limitò il diritto di cittadinanza a chi aveva entrambi i cittadini ateniesi.
Pericle creò le cleruchie, colonie i cui abitanti rimanevano cittadini ateniesi e potevano servire nell'esercito.
la politica culturale DI PERICLE
Pericle intraprese una campagna di lavori pubblici: la ricostruzione dell'acropoli, l'ampliamento del porto e la conclusione delle Lunghe mura.
Pericle favorì lo sviluppo delle arti e della cultura..
LA GUERRA DEL PELOPONNESO
- è il conflitto più lungo e più impegnativo per il mondo greco.
- coinvolse tutta la Grecia e anche le colonie
- durò circa 30 anni
- a dichiarare la guerra fu Sparta, a determinare lo scontro fu Atene che voleva imporre la sua egemonia sul mondo greco
ATENE
SPARTA
forza marittima democrazia lega delio - attica
forza terrestre oligarchia Lega del Peloponneso
VS
LE FASI DEL CONFLITTO
GUERRA ARCHIDAMICA 431 - 421 a.C.
FASE INTERMEDIA 421 - 413 a.C
GUERRA DECELEICA 413 - 404 a.C.
Sparta invade l'Attica, mentre la popolazione dell'Attica si chiude dentro le mura di Atene. Scoppia la peste e Pericle muore. Nella battaglia di Anfipoli muoiono i maggiori sostenitori della guerra e si conclude la pace di Nicia.
Alcibiade, eletto stratega, organizza una spedizione in Sicilia per aiutare Segesta contro Siracusa (alleata di Sparta). La spedizione è un disastro perchè Alcibiade, accusato di empietà, lascia gli ateniesi e diviene consigliere degli spartani
Sparta occupa Decelea, accerchia Atene e impedisce i rifornimenti. Si allea con la Persia e ottiene una flotta. Alcibiade è richiamato in patria. Con tutte le risorse disponibili viene armarta una flotta che vince a Cizico e alle Arginuse. I comandanti però sono condannati a morte. Sconfitta ad Egospotami, Atene si arrende dopo un lungo assedio.
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LE CONDIZIONI DI PACE
RINUNCIA A TUTTI I POSSEDIMENTI FUORI DALL'ATTICA
CONSEGNA DELLA FLOTTA (ECCETTO 12 TRIREMI)
SCIOGLIMENTO DELLA LEGA DELIO ATTICA E INGRESSO NELLA LEGA PELOPONNESIACA
DISTRUZIONE DELLE LUNGHE MURA
ISTITUZIONE DI UN GOVERNO OLIGARCHICO
IL DECLINO DELLE POLEIS
La guerra del Peloponneso segnò l'inizio della fine del sistema delle poleis. La Persia divenne arbitro delle vicende delle poleis, finanziando la coalizione che sconfisse Sparta (guerra di Corinto) e ispirando la Pace di Antalcida (386 a.C.) con cui ottenne il dominio sull'Asia Minore. Tebe organizzò una lega e, grazie ad una nuova tattica militare, sconfisse Sparta (Leutra 371 e Mantinea 362) ma non era in grado di mantenere la sua influenza sul mondo greco. In realtà nessuna polis era in grado di mantenere il controllo di altre poleis.
L'IMPERO DI ALESSANDRO MAGNO E L'ELLENISMO
LA MACEDONIA
Era una regione economicamente arretrata (l'unica grande ricchezza era il legname), considerata barbara anche se aveva un dialetto greco anche perchè era un regno.Ad affiancare il re c'erno gli eteri, i cavalieri che affincavano in battaglia i pezeteri (contadini fanti). il re Filippo II rese la Macedonia grande e potente: creò la falange macedone che diventò lo strumento dell'espansione terriotoriale (conquistò la pensiola clcidica e la Tessaglia) e entrò in una anfizionia sacra.
IL PROGETTO DI FILIPPO
Filippo intendeva mettersi a capo dei greci per combattere contro i persiani. Ma la sua espansione aveva suscitato l'ostilità dei greci. In particolare ad Atene, Demostene scrisse dei discorsi (Filippiche) per invitare i greci a combattere Filippo. Nel 338 a.. C. a Cheronea i macedoni sconfissero i greci. Filippo si mostrò molto clemente con i vinti e creò una lega (Lega di Corinto) allo scopo di combattere contro i Persiani. Filippo fu assassinato prima di poter realizzare il suo progetto
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L'IMPRESA DI ALESSANDRO
Salito al trono appena ventenne, Alessandro mostrò subitò le sua doti, non solo militari, ma anche politiche. Sconfisse Tebe e la punì duramente, mentre si mostrò clemente con Atene per ottenere l'appoggio dei Greci nella spedizione contro la Persia e mostrare allo stesso tempo che non ammetteva ribellioni.Poi partì per l'oriente
LE TAPPE DELLA CONQUISTA
A Troia sulla tomba di Achille, per presentarsi come l'erede degli eroi omerici impegnati nel difendere i greci contro gli orientali. Al Granico sconfigge i persiani e conquista l'Asia Minore
334
333
A Isso, ai confini con la Siria, sconfigge Dario III e rifiuta di accordarsi. Conquista la Fenicia e l'Egitto (dove fonda Alessandria).
In Mesopotamia a Gaugamela ottiene la vittoria definitiva. Ma Dario fugge.
331
In Battriana scopre che Dario è stato assassinato. Fa seppellire il re e uccidere il suo assassino. Viene acclamato re di Persia
330
L'IMPERO DI ALESSANDRO
Alessandro doveva unificare territori vastissimi. Ma comprese che la chiave era l'integrazione tra il popolo persiano e il popolo greco. Per questo sposò la figlia di Dario e un'altra donna persiana e fece celebrare altri matrimoni misti. Diede vita ad un impero multiculturale rispettando le tradizioni locali ma promuovendo anche la cultura greca.
IL SOGNO DI ALESSANDRO
Desideroso di arrivare ai confini del mondo, Alessandro si spinse ad est nella valle dell'Indo, sconfiggendo molti principi locali. Ma quando era sul punto di giungere alla valle del Gange dovette fermarsi per il rifiuto delle sue truppe. Iniziò così il viaggio di ritorno (in parte per mare e in parte via terra). E nel 323 a. C Alessandro tornò a Babilonia dove morì (per malattia o per avvelenamento).
+info
L'impero creato da Alessandro era troppo vasto per durare. Tra i suoi generali si aprirono decenni di guerre che portarono alla divisione dei territori nei regni ellenistici, monarchie ereditarie che durano alcuni secoli, ma che non rispettavano il progetto di Alessandro. Non vi fu alcuna integrazione e il potere tornò a greci e macedoni
I DIADOCHI
Furono i successori di Alessandro.La sua eredità fu presa dal suo più stretto collaboratore, Perdicca che fu assassinato. Gli altri diadochi furono Cassandro ebbe la Grecia e la Macedonia Tolomeo ebbe l'Egitto, Fenicia e Palestina Seleuco ebbe Babilonia, Siria e l'Asia Minore orientale Lisimaco ebbe Tracia e Asia Minore occidentale
I REGNI ELLENISTICI PIù IMPORTANTI
REGNO DEI TOLOMEI
REGNO DEI SELEUCIDI
Fu il più duraturo. Fu creato da Tolmeo. La sua capitale era Alessandria.
fu il più esteso e perciò quello che si frammentò. Fu creato da Seleuco. La sua capitale era Antiochia.
REGNO DI MACEDONIA
fu il più piccolo. Fu creato da Antipatro, poi governato da Antigono. . La sua capitale era Pella.
CARATTERI COMUNI DEI REGNI ELLENISTICI
Un re assoluto, venerato come un dio, aveva il potere assoluto. Non c'erano cittadini, ma sudditi. Una cerchia di uomini aiutava il re nell'amministrazione
POLITICA
ci fu un grande sviluppo dei commerci, grazie ai miglioramenti nelle infrastrutture. E iniziò a circolare più moneta.
ECONOMIA
Aumentò il numero dei poveri e si crearono diseguaglianze e tensioni
scoietà
Grande sviluppo culturale. la lingua greca divenne lingua comune. Si svilupparono le città e i flussi migratori. Gli uomini di questa epoca si sentivano cittadini del mondo (cosmopolitismo).
CULTURA
σας ευχαριστώ!
alla prossima