solidarietà

Abraham Guem

Abraham Guem è un atleta di primo livello originario del Sud Sudan, ha 22 anni ed è un primista nazionale sui 1500m. E'arrivato in Giappone insieme a 3 colleghi e al coach Joseph Omirok per partecipare alle Olimpiadi. Gli atleti avevano raggiunto il Giappone con anticipo rispetto alla data di inizio delle gare per ambientarsi al clima e al fuso orario. La partecipazione a queste Olimpiadi è motivo di grande orgoglio per gli abitanti di un paese straziato da guerre e povertà. Purtroppo i sogni di Guem sono infranti con l' arrivo della pandemia e il rinvio della trentaduesima edizione dei giochi olimpici. L'atleta è rimasto bloccato in Giappone e nel momento di grande bisogno la comunità di Maebashi lo ha accolto insieme ai suoi colleghi, offrendogli vitto e alloggio facendolo sentire a casa. La comunità inoltre ha offerto strutture per allenarsi e per imparare la lingua Giapponese. Dopo vari allenamenti, Guem ha stabilito il primato Sud sudanese sui 1500m in una gara fatta a Tokio in un tempo di 3' 42''. Il popolo Giapponese è stato molto solidale nei confronti dell' atleta sin dal primo giorno che è arrivato e questo è un esempio di accoglienza e integrazione che in questo caso valgono come una medaglia d' oro.

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LA MIA VITA

"Sono Abraham Guem ho 22 anni e prima che venissi qui in Giappone ho avuto una vita molto dura. Il campo di allenamento era distante 17 km da casa mia e recarmi lì era molto difficile. Spesso non potevo permettermi più di un singolo pasto al giorno. L'allenamento con gli studenti mi ha aiutato molto. Nelle lunghe distanze, avere il passo da soli in allenamento non è facile mentre quando corri in un gruppo è molto più semplice. Torneremo in Sud Sudan con una mentalità diversa da quella in cui siamo partiti. Non sarà facile influenzare la nostra società, ma faremo il possibile per dimostrare soprattutto ai piu giovani, che un futuro fatto di pace è possibile anche nel nostro paese. Il popolo Giapponese ci ha supportati alla grande ed io sarò loro riconoscente. Non potrò mai dimenticare quello che hanno fatto per noi, sono commosso. Nel nostro paese è difficile preparare le Olimpiadi per la mancanza di assistenza e per le piste malridotte quindi meglio allenarsi altrove. Non posso fare promesse ma lotterò con tutte le mie forze per raggiungere la finale. Tutto questo lo devo al mio paese"

DIFFERENZE

PISTA GIAPPONESE

PISTA SUD SUDAN

ALLENAMENTO IN SUD SUDAN

(minuti da 0,36 a 1,5)

Il Sud Sudan, è il luogo dove sono nato, è uno dei luoghi dove c'è più fame al mondo. Di questo problema se ne parla in uno degli obiettivi dell' agenda 2030. L' obbiettivo in questione è porre fine alla fame. Le cinque principali cause della fame nel mondo sono Multinazionali, Povertà, Disastri naturali, Guerre, Mercati. Nel mondo infatti ci sono ancora moltissime persone che soffrono la fame. Questo obiettivo propone: 1 Garantire ai poveri e ai più deboli cibo sicuro. 2 Eliminare la malnutrizione nel mondo e soddisfarre le esigenze nutrizionali di adolescenti, donne in gravidanza e anziani 3 Raddoppiare la produttività agricola 4 Garantire produzione di alimenti sostenibili e pratiche agricole che aumentino la produzione e che proteggano l' ecosistema 5 ( Entro il 2020) Promuovere un' equa divisione di benefici. Secondo me un modo per sconfiggere la fame è la solidarietà tra paesi poveri e ricchi.

ARTICOLO N°2

La solidarietà è importante non solo per questo problema ma anche per altri, come viene detto in un articolo della costituzione.

«La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale»

L'articolo in questione è il numero 2:

Mostrare solidarietà verso gli altri vuol dire partecipare ai problemi di chi fa parte della nostra comunità e significa avere un legamei che ci lega ai nostri simili. L'articolo 2 della costituzione afferma che la soridarietà è un dovere dell'uomo-la solidarietà può essere politica, economica, sociale e sportiva

FAIRPLAY

Come detto precedentemente la solidarietà può essere anche sportiva, un esempio è il fairplay. Il fairplay è il gioco leale e stabilisce le regole di comportamento. Non è una regola scritta ma è un comportamento corretto da tenere sia nello sport che nella vita e ci fa capire che si devono rispettare le regole e l'avversario e si devono conoscere e accettare i propri limiti. Ci fa capire che bisogna avere un comportamento basato sulla correttezza, sulla solidarietà, sulla lealtà e sulla fiducia. Prevede delle regole fra cui il rispetto di esse, il rispetto degli altri e la fratellanza e lealtà sportiva.

MUSICA AFRICANA

E' difficile stabilire dove e quando è nata la musica. Oggi i musicologi fondano i loro studi sui pochi reperti archeologici presenti tra le varie popolazioni che vivono ancora allo stato primitivo e nei vari continenti come il mio paese che è l' Africa. Il primo strumento a disposizione dell' uomo fu la voce, un messaggio per comunicare situazioni di pericolo, stupore e serviva anche per imitare i suoni della natura. I primi canti furono a una o più voci poi oltre alla voce anche il corpo umano iniziò a produrre suono battendo i piedi per terra, battendo le mani tra loro o sul petto, schioccando le dita e fischiando. L' uomo si servì di tamburi e sonagli realizzati con tronchi, gusci, sassi, bastoni, strumenti a corda, flauti, trombe e corne di animali. Ancora oggi nel mio paese si usano costumi e strumenti musicali che hanno origin i molto antiche. La musica è uno strumento in cui l' uomo esprime il suo bisogno di comunicare e conoscere il mondo terreno e ultraterreno. Con l' elvolversi della musica tribale, musica e danza accompagnanp momenti di vita quotidiana.

SAVE THE CHILDREN

In my country there is also an association.

Save the Children is responding to the immense needs of vulnerable African children and families by helping to improve access to healthcare and education. They are also working tirelessly to keep children protected from the harms of conflict, including child trafficking, forced early marriage and child labor.

TRADUZIONE

Nel mio paese c'è anche un associazione.

Save the Children sta rispondendo agli immensi bisogni dei bambini e delle famiglie africane vulnerabili contribuendo a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione. Stanno anche lavorando instancabilmente per proteggere i bambini dai danni dei conflitti.

L DA E I T R N A E T R T I A

In antichità in Africa era molto utilizzata la Tratta degli schiavi Neri. Le navi partivano dall' Europa cariche di manufatti e arrivate nel mio paese scambiavano i prodotti co gli schiavi. I re delle popolazioni africane catturavano uomini tra le tribù nemiche e li barattavano con i mercanti di schiavi, i negrieri. I negrieri prendevano solo le persone più sane e robuste, le macchiavano a fuoco e li caricavano sulle navi. Le navi partivano dall' Africa e arrivavano in America, il viaggio durava alcuni mesi. In questo periodo gli schiavi erano tenuti incatenati in condizioni igieniche pessime e nutriti male. Molti durante il viaggio morivano gli altri arrivati in America venivano venduti e iniziavano a lavorare nei campi. I negrieri con il denaro ricavato compravano materie prime da portare in Europa. Il lavoro nei campi era molto duro e un uomo forte poteva resistere 10 anni. Si lavorava anche 15 ore al giorno sotto al sle oppure nelle raffinerie dove il caldo era soffocante. Gli schiavi più fortunati facevano i domestici nelle case dei padroi. Tutti dovevano seguire regole dure e venivano puniti se trasgredivano. I padroni avevano anche il diritto di vendere gli schiavi separandoli dai familiari, di maltrattarli o di ucciderli se era necessario. Gli schiavi non potevano ribellarsi nè allearsi contro i padroni . Il 4 Marzo 1831 una legge ha abolito definitivamente la tratta degli schiavi, un grande progresso sociale.

Oggi mi sento più felice perchè ho ricevuto una lettera da un mio caro amico dove mi dimostra tutta la sua solidarietà.Ora ve la faccio leggere:

ROMA 16/04/2021

Caro amico mio, Ho iniziato a scriverti ma non trovavo le giuste parole per farlo. Purtroppo sapere delle difficoltà in cui vivi mi fa molta tristezza. Non è possibile che oggi ci siano ancora paesi sviluppati e non. Nel tuo paese non c'è acqua e cibo a disposizione mentre in altri paesi viene sprecato, per questo hai tutta la mia solidarietà. Noi tutti dobbiamo lottare affinchè non ci sia più distinzione. Piano piano questo mondo dovrà cambiare ma nel frattempo tu non sei solo, hai me come amico e ti aiuterò finchè posso. P.S. TI VOGLIO BENE E TI ABBRACCIO FORTE AMICO MIO.

Michele

Thanks!Merci! Grazie!

Un gesto di solidarietà è spesso una goccia nel mare. Ma a forza di versare gocce, il mare si può anche riempire (Angelina Jolie)