Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
BASIC DARK PRESENTION
Giulia Apicella
Created on January 2, 2022
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Visual Presentation
View
Terrazzo Presentation
View
Colorful Presentation
View
Modular Structure Presentation
View
Chromatic Presentation
View
City Presentation
View
News Presentation
Transcript
AGENDA VISIVATOKEN ECONOMY
AGENDA VISIVA:
L’agenda visiva fa parte degli “strumenti visivi personalizzati di comunicazione in entrata”. Tali strumenti svolgono la loro finalità nell’ ampliare la ricezione del messaggio migliorando l’adattamento all’ambiente circostante. L’agenda visiva è uno strumento valido per le persone nello spettro autistico e non solo. La sua caratteristica di personalizzazione a ogni individuo e chiarezza delle informazioni in uscita, nonché il suo utilizzo nelle routine di vita, rendono l’agenda visiva uno strumento altamente utile per le persone nello spettro autistico, consentendo loro una migliore organizzazione del tempo.Si mostra uno strumento particolarmente valido in quanto il suo utilizzo può essere esteso anche a persone non nello spettro autistico. Può essere utilizzata nelle disabilità cognitive o anche in persone che a seguito di disabilità o neurodivergenza (disturbo dell’attenzione, acalculia etc.) necessitino di un supporto alla memoria a breve termine nella percezione dello scorrere del tempo e nell’organizzazione.
CARATTERISTICHE DELL’AGENDA VISIVA:
L’agenda visiva può distinguersi temporalmente ovvero essere: giornaliera settimanale.L’agenda può anche distinguersi contestualmente (scuola, casa, ecc.), in quest’ultimo caso le agende si collegano tra di loro. Ad esempio, la giornata inizia con la presentazione dell’agenda giornaliera a casa, che poi prosegue con quella scolastica e con i successivi luoghi frequentati dal bambino durante la giornata.
PRIMO PASSO: CREARE UNA ROUTINE
Il primo passo per la costruzione di un’agenda visiva è la creazione di una routine. La routine di fatti fornisce sicurezza e prevedibilità. La routine permette alla persona (adulto o bambino): - Di anticipare le situazioni configurandosele concretamente in maniera visiva; - Anticipare quello che accadrà; - Fare scelte; - Attivare competenze acquisite; - Sviluppare un pensiero; - Favorire transizioni; - Favorire una maggiore autonomia nella gestione del tempo. Una routine giornaliera o settimanale si crea: - Dividendo la giornata o la settimana in segmenti di attività principali; - Ripetendo le attività scelte più volte nella giornata o nella settimana; - Apportando modifiche in maniera graduale e ragionata e fornendo spiegazioni chiare.
COME È FATTA UN’AGENDA VISIVA?
L’agenda visiva si compone di una serie di stimoli in successione temporale che sono immediatamente riconoscibili. Si utilizzano solitamente delle immagini attaccate a una striscia di velcro con orientamento verticale raffiguranti simboli, disegni o meglio ancora fotografie dell’oggetto, azione o attività reale che si intende rappresentare. L’utilizzo di fotografie reali si rende utile soprattutto per i soggetti con un deficit nelle capacità di astrazione. Per esempio, in alcune persone con disturbo dello spettro autistico la categorizzazione delle immagini potrebbe risentire di una rigidità che fa sì che l’immagine di tavolo non rappresenti per forza di cose l’oggetto a cui si fa riferimento.
COME SI COSTRUISCE UN’AGENDA VISIVA?
Per costruire un’agenda visiva occorre: - Dividere la giornata in segmenti; - Dare un nome a ogni segmento; - Scegliere un sistema di rappresentazione (foto, disegni ecc.); - Scegliere il formato della scheda (su dispositivo digitale, su carta ecc.); - Stabilire in che modo la persona può contribuire alla preparazione della scheda a inizio giornata; - Decidere come sarà usata la scheda durante la giornata.
UN’AGENDA VISIVA EFFICACE:
Per esplicare la sua efficacia un’agenda visiva giornaliera o settimanale deve essere costruita seguendo dei criteri specifici: Utilizzo di immagini immediatamente riconoscibili; Immagini chiare con sfondo neutro, contenenti meno stimoli possibili, l’agenda non deve essere troppo piena; - Utilizzo dello stesso tipo di immagine ogni volta che si svolge la medesima attività (es. se il pranzo è indicato con un tavolo successivamente non può essere indicato con un piatto); - Dare un nome ad ogni attività di modo che l’informazione linguistica si associ all’immagine; - Utilizzo sistematico e costante dell’agenda per una sua migliore acquisizione; Le immagini devono seguire un ordine spaziale che richiami quello temporale (le agende costruite in verticale risultano di più efficace utilizzo).
L’agenda visiva abitua a una certa stabilità negli eventi, potrebbe dunque risultare necessario, al fine di non insegnare un’eccessiva rigidità nelle azioni, inserire nell’agenda delle carte che rendano la routine meno prevedibile: LA CARTA SORPRESA che rompe la routine proponendo un’attività inaspettata. UNA CARTA SCELTA in cui il bambino è invitato a scegliere tra due o più attività; LA CARTA PREMIO; contiene una attività piacevole per il bambino.
COME UTILIZZARE UN’AGENDA VISIVA?
Affinché si tragga un vantaggio dall’agenda visiva questa deve divenire una routine, è necessario tuttavia guidare all’utilizzo soprattutto nelle fasi iniziali di introduzione dello strumento. L’agenda deve in primo luogo essere collocata in una posizione facilmente raggiungibile: Prima di ogni attività, accompagnare la persona nel luogo dove si trova l’agenda; Guidare la persona a staccare l’immagine che rappresenta l’attività da svolgere e poi ad attaccarla nella cornice appositamente costruita. In alcuni casi potrebbe essere più utile, far portare con sé l’immagine staccata ed attaccarla nel luogo in cui si verrà svolta l’attività, piuttosto che in una cornice a fianco dell’agenda; Una volta terminata l’attività l’immagine verrà riposta in una scatola o in una busta da collocare di fianco all’agenda visiva. Questo permette al bambino di migliorare la comprensione del trascorrere del tempo attraverso feedback concreti.
L’AGENDA VISIVA NON È UNA STRISCIA DI ATTIVITÀ!
L’agenda visiva è uno strumento che ha come principale obiettivo quello di creare una routine, fornendo informazioni relative all’organizzazione della giornata o di una parte di essa. Questo la differenzia dalle liste, che possono ugualmente essere organizzare come successioni di immagini, ma puntano a favorire una maggior autonomia in attività che presentano una certa variabilità (es. apparecchiare la tavola) o l’organizzazione autonoma dei materiali (es. preparare lo zaino per andare a scuola). Entrambe, agenda visiva e liste, non possono tuttavia essere strumenti utili per l’acquisizione delle principali autonomie personali (es. lavarsi le mani) poichè, trattandosi queste abilità di catene comportamentali, richiedono un insegnamento tramite concatenamento delle singole unità comportamentali che le compongono.
AGENDE VISIVEalcuni esempi: agenda visiva giornaliera con orarie tutor:
AGENDA VISIVA GIORNALIERA ALTERNATIVA
Tendenzialmente le agende seguono un andamento verticale o orizzontale, tuttavia non si esclude la possibilità di pensarla anche ad esempio ad orologio spostando la freccia in senso orario.
AGENDA VISIVA A SCANSIONE SETTIMANALE CON ATTIVITA' PRINCIPALI
https://autismocomehofatto.com/wp-content/uploads/2018/10/calendario-sett-visivo.mp4?_=1
AGENDA VISIVA A SCANSIONE SETTIMANALE CON TUTTE LE ATTIVITA' DELLA SINGOLA GIORNATA
Questa agenda, così pensata, è utile in contesto scolastico in quanto vengono rappresentate le attività\materie della mattinata e del rientro a scuola. Per poter essere funzionale anche in contesto domiciliare occorre sostituire l'immagine della casa, che segnala semplicemente che non si è a scuola, con attività specifiche da poter svolgere a domicilio in modo che per l'interessato sia prevedibile e strutturato anche il tempo trascorso in famiglia o nei contesti extrascolstici. Ad esempio, le tre casine del mercoledì potrebbero essere sostitute con pranzo – TV 30 min – basket. Mentre quelle della domenica potrebbero essere colazione – lavaggio denti – vestizione – uscita in bicicletta – pranzo – I -pad 30 min – compiti in autonomia – gioco da tavolo (con genitore, fratello...) - parco – cena – letto
Basic gsentation
Basic guide to create an awesome presentation
AGENDA VISIVA GIORNALIERA SU DISPOSITIVO ELETTRONICO
Niki Agenda è un calendario giornaliero/settimanale creato per bambini, ragazzi ed adulti che necessitano di un'organizzazione visiva delle loro giornate, in particolare per persone con difficoltà comunicative e problemi di comportamento con la finalità di accrescerne il livello di autonomia e partecipazione.Può rivelarsi utile in soggetti con autismo, ritardo mentale, disturbo del comportamento, disturbi del linguaggio, disturbo pervasivo dello sviluppo, afasia, disturbo da deficit di attenzione, dislessia, disturbi emotivi, disturbi dell'apprendimento, trauma cerebrale. Niki Agenda è uno strumento prezioso per genitori ed operatori, ma è stato pensato appositamente per essere facilmente gestito anche dall'utente finale. Sono consentite due modalità di visualizzazione delle attività, giornaliera o settimanale, e la giornata è visivamente suddivisa in tre fasi (mattina, pomeriggio e sera). Ciascuna attività può essere contrassegnata con un simbolo che ne identifica lo stato (completata, cancellata, successiva) o il tipo (preferita, a tempo, con premio). Niki Agenda include una libreria di pittogrammi che possono essere completati o sostituiti con le proprie immagini, ed è ampiamente configurabile. L'applicazione fornisce inoltre una funzione per la token economy che mostra il premio (un'immagine selezionata dalla libreria) ed una serie di stelline da accendere al completamento di ciascuna attività.
UN TESTO UTILE A RIGUARDO:
TOKEN ECONOMY
per i comportamenti desiderabili: definizione e programmi
DEFINIZIONE:
La token economy e’ un programma comportamentale in cui un bimbo, a seguito dell’emissione di comportamenti adeguati, guadagna dei gettoni (tokens) che poi può scambiare con altri rinforzatori.In altre parole, si tratta di un contratto con il quale l’adulto pattuisce con il bimbo che l’accesso a certi rinforzatori avverrà previo "pagamento"di un certo numero di gettoni o altri oggetti simbolici. I gettoni si guadagnano mettendo in atto determinati comportamenti previsti dal contratto.
Il bimbo emette i comportamenti desiderabili A, B, C, e D. Pertanto riceve, per esempio, 4 gettoni che al momento giusto (stabilito dall’adulto) potrà scambiare con un “premio”/rinforzatore che vale/costa 4 gettoni.
Quindi consiste nella sistematica consegna di rinforzatori simbolici (gettoni) in modo contingente a comportamenti desiderabili specifici che l’insegnante ha scelto.
COME STRUTTURARE IL PROGRAMMA DI TOKEN ECONOMY:
1. INDIVIDUARE IL "COMPORTAMNTO META" La prima cosa da fare per iniziare un programma di Token-Economy e’ individuare i comportamenti bersaglio desiderabili che vogliamo incrementare facendo un elenco in ordine di priorità al fine di decidere con quale comportamento iniziare. Ricordiamoci di iniziare con pochi comportamenti alla volta e con quelli che si possono realizzare rapidamente. I comportamenti scelti devono essere definiti in modo operazionale, evitare etichette generali e specificare cosa deve fare il bimbo. Quindi devono essere facilmente osservabili e quantificabili. Ad esempio, “fare i bravi” può avere diverse e soggettive interpretazioni; occorre esplicitare una serie di comportamenti osservabili come ad esempio: stare seduto, non picchiare il fratellino, etc.
2. SCEGLIERE IL TIPO DI TOKENS:Scegliere il tipo di “simboli” da usare. Spesso si utilizzano le fiches del poker, segni, timbrini, degli stikers, piccole immagini colorate come gli smile da incollare su un foglio. Ricordiamoci che i tokens devono essere facilmente conteggiabili. Bisogna stabilire anche chi somministrerà i rinforzatori e per quali comportamenti. Il Token viene consegnato al bimbo subito dopo l’emissione del comportamento appropriato. Assicuriamoci sempre che i gettoni vengano distribuiti in maniera positiva e visibile immediatamente dopo una risposta desiderata. La consegna del gettone dovrebbe essere accompagnata sempre da un rinforzatore sociale come un sorriso, un “bravo”, etc.
3. ELABORARE UN “MENU' DI RINFORZATORI” Fare un elenco insieme al nostro bimbo dei premi (rinforzatori di sostegno) che potrà scambiare con i gettoni accumulati. L’elenco dei premi può essere scritto o supportato con immagini visive a seconda del profilo di funzionamento del bimbo. L’elenco dei rinforzatori seguirà un ordine specifico: dal premio che richiede pochi gettoni (ad esempio, un pacco di figurine dei personaggi preferiti del bimbo) al premio che richiede un numero di gettoni più alto (ad esempio, un cellulare). I premi devono periodicamente essere sostituiti o modificati in base agli interessi del bambino in modo che non si annoi. E’necessario quindi un periodico riassortimento.
4. STABILIRE QUANDO E' POSSIBILIE SCAMBIARE I GETTONI Definire i momenti in cui effettuare la conversione dei token in premi. All’inizio si consiglia che la conversione sia fatta frequentemente, per poi posticiparla nelle fasi successive. Il programma di token economy cessa quando i comportamenti desiderati scelti diventano abitudinari e autorinforzanti per il bimbo. Una token economy deve essere progettata in modo che gradualmente il rinforzo sociale rimpiazzi quello a gettoni (generalizzazione degli apprendimenti all’ambiente naturale). Questo significa che bisogna fare il modo che il programma di consegna dei gettoni diventi sempre più intermittente in modo graduale, diminuendo a poco a poco il numero dei comportamenti che fanno guadagnare gettoni o aumentando via via l’intervallo tra comportamento bersaglio e la consegna dei gettoni. È utile anche incrementare gradualmente il tempo tra l’acquisizione dei gettoni e la conversione con i rinforzatori di sostegno.
ALCUNI ESEMPI :
RICORDA DI MODULARE IL NUMERO DI GETTONI IN BASE ALLE REALI POSSIBILITA' DEL BAMBINO\A
Basic guide to create an awesome presentation
Thanks!