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Plauto-Chiara Russo
Chiara Russo
Created on November 2, 2021
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Transcript
Plauto
Chi era Plauto?
Dei molti autori di palliate Plauto e Terenzio sono gli unici di cui possiamo leggere commedie integre. Plauto sopratutto godette di un successo immediato: le sue commedie erano ispirate ai modelli greci della Commedia Nuova , il pubblico era affascinato dalla varietà dei registri metrico-stilistici e dalle trovate comiche estemporanee.Per la sua licenziosità però Plauto fu escluso dal canone degli autori letti nelle scuole tardo-antiche e ancora ignorato ai tempi di Dante. A riscoprirlo saranno poi gli umanisti e i grandi commediografi del XVI e XVII secolo.
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Tito Maccio Plauto, come i suoi predecessori in letteratura, non era originario di Roma.Egli nacque tra il 255 e il 250 aC a Sàrsina (oggi Romagna) di cultura umbra. Riguardo la sua vita si sa poco, a tal punto da dubitare anche sul suo nome: Maccus infatti era una maschera tipica dell’atellana. Plauto era sicuramente un cittadino libero, anche se Aulo Gellio riferisce che Plauto fu costretto a svolgere lavori servili presso un mulino per ripagare i debiti che aveva accumulato, questa notizia tuttavia sembra essere un’invenzione derivata dall’importanza della figura dello schiavo nelle sue Commedie. La data di morte, comunicataci direttamente da Cicerone, risale al 184aC.
La Produzione Letteraria
Plauto godette di enorme successo e ben presto divenne oggetto di imitazione e plagio, a tal punto che già nel II secolo giravano circa 130 commedie sotto al suo nome, gran parte di essi probabilmente prodotti o almeno rimaneggiati da altri.
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Verso la fine dell’età repubblicana infatti Marco Terenzio Varrone proclama autentiche 21 commedie, individua 20 commedie ritenute plautine dai più(ma non da lui), dichiara spurie le altre.Nello stesso periodo furono prodotte vere e proprie edizioni critiche; grazie a questa edizione filologica le commedie furono arricchite di didascalie sceniche e di sigle per indicare i personaggi, i versi invece furono impaginati e suddivisi secondo struttura metrica e attribuzione delle battute.
Datazione
200aC
Stichus
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191aC
Pseudolus
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dopo 186aC
Casina
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EpidicusBàcchides Mostellaria Menaechmi Miles Gloriosus Mercator Pseudolus
PoenulusPersa Rudens Stichus Trinummus Truculento Vidularia
AmphitruoAsinaria Aulularia Captivi Curculio Càsina Cistellaria
Commedie plautine
la struttura delle commedie
La Commedia Nuova, in genere si impostava su intrecci. Nella commedia di Plauto nello specifico colpisce fin da subito la prevedibilità delle trame e dei personaggi, che vengono ridotti ad un numero limitato di ‘tipi’ di cui i caratteri principali vengono forniti dal prologo(la sezione introduttiva della commedia che precede l’azione vera e propria)
La commedia di Plauto, ispirata a Menadro e alla Commedia Nuova in genere, mette in scena la società borghese del mondo greco, affiancando personaggi stereotipati agli imprevedibili giochi della sorte.
La prevedibilità è deliberatamente ricercata da Plauto che cerca effetti comici legati all’inventiva e ai giochi verbali dei personaggi, senza approfondirne il carattere e senza porre al suo pubblico interrogativi etici
La forma dell'intreccio
Gli intrecci Plautini si basano su un medesimo schema: la lotta fra due antagonisti per il possesso di un ‘bene’, che prevede, ovviamente, il successo di una parte e il conseguente danneggiamento dell’altra.La sconfitta di una delle due parti di solito è legata alle caratteristiche di un ‘tipo’, raffigurato come negativo, in modo da giustificare agli occhi del pubblico la vittoria dell’altra parte.
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Plauto adotta perciò questo semplicissimo schema generativo su cui poi adotta diverse variazioni. I diversi tipi di intreccio possono essere suddivisi in 2 categorie: ‘commedia del servo’ e ‘commedia del riconoscimento’
La commedia del servo
La forma di intreccio preferita da Plauto.Questo lo schema: un giovane che desidera una donna o una somma di denaro si affida ad un servo ingegnoso, che provvede a fargliela ottenere. Progressivamente il tipo di servo si evolve e cresce in statura intellettuale e creatività, tramando inganni e teorizzandoli
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La coppia giovane desiderante-servo ingannatore è quindi la più solida costante tematica del teatro di Plauto, con un netta scansione temporale(tre fasi- il servo medita l’inganno, agisce e trionfa) seppur con alcune varianti occasionali che non intaccano però la sostanza dell’intreccio.Nelle opere più mature il servo sta al centro dell’azione, come un’artista della frode, quasi fosse lui stesso sceneggiatore della vicenda.
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A completare questo schema manca un elemento: la Τυχε(Tyche), la Fortuna.Essa ha un valore stabilizzante all’interno della commedia: alleato e antagonista del servo e scatto irrazionale, spunto imprevedibile alla trama comica
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La commedia del riconoscimento
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Plauto rivela una predilezione per le trame basate sul riconoscimento.Questo schema prevede una situazione di partenza con un’identità nascosta, mentita o perduta che viene svelata a tutti attraverso una serie di eventi e l’intervento del caso. Questi intrecci possono snodarsi in errori e confusioni di persona, ma tutte hanno in comune l’agnizione conclusiva che scioglie ogni difficoltà.
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In quasi tutte le commedie del riconoscimento c’è uno schiavo furbo, con un lavoro immorale, svolto bene e destinato ad avere successo.Il lavoro ‘sporco’ dello schiavo è falsificare, confondere e il contrasto tra messinscena e realtà viene dissolto dalla Fortuna. Grazie ed essa scopriamo che esiste una realtà più autentica di quella iniziale, su cui, poco moralmente, lo schiavo opera i suoi trucchi.
Plauto e la commedia greca
Plauto attinge da diversi autori greci seppur non da mai informazioni sulle commedie che usa come modello. I titoli non sono mai traduzioni trasparenti di titoli greci e il suo teatro non presuppone un pubblico cosi ellenizzato da accogliere e apprezzare i riferimenti alle commedie greche.
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Lo spazio del Servo
Il ‘tipo’ di servo è ribaldo, amorevole, creatore di inganni e risolutore di situazioni, è il personaggio furbo che gestisce lo sviluppo dell’intreccio e a lui è affidato il compito di controllare, influenzare, commentare con ironia e lucidità lo sviluppo degli avvenimenti.
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Figura tipica che entra nell’azione come creatore di inganni e quindi fonte del comico.Si parla di una particolare forma di metateatro, infatti il servo fa da equivalente del poeta drammatico.Egli è la figura centrale, il punto di attrazione per il pubblico e il portavoce della creatività verbale di Plauto.
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Differenze Strutturali
Plauto traspone e ricrea in latino i suoi modelli greci, marchiandoli di tratti distintivi e modificandoli. Plauto trascrivere opere proponendo un’azione continua, ripensando la struttura metrica e adottando un particolare sistema onomastico. Altro elemento di enorme importanza è rappresentato dai numeri innumeri, ovvero degli “infiniti metri” presenti nelle opere
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Plauto e Menandro
Plauto
Menandro
- Azione continua
- Fantasiose armonie dei cantica, infatti egli riscrive le parti recitate in forma cantata
- Sistema onomaico= nomi greci, ma non gli stessi dei modelli, e nomi sempre nuovi.
- Suddivisione in atti, scanditi da interludi corali
- Codice piano e prosaico dei triremi greci
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Aspetti sacrificati
Osservando le commedie di Plauto sembra quasi che vi sia una destrutturazione del modello greco. Egli infatti rinuncia a diverse virtù cardini del teatro greco(come la coerenza dell’azione, lo sviluppo psicologico dei personaggi e il loro realismo linguistico) per costruire un altro teatro che sposti l’accento su altri interessi
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Luoghi di fedeltà
L’elemento a cui Plauto resta più fedele è senza dubbio l’intreccio delle commedie, prediligendo quelli più funzionali. La struttura tipica degli intrecci, nella ripetizione di modelli già noti, è lo strumento con cui l’autore dialoga con il proprio pubblico, invitandolo (implicitamente) a riflettere sugli aspetti più significativi della società contemporanea
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Come abbiamo visto le commedie di Plauto sono caratterizzate da uno schema fisso e ripetitivo, in cui il tentativo di conquistare un bene è seguito da una situazione conflittuale in cui vengono sovversati (sempre sul piano comico) valori sociali e familiari che venivano invece considerati naturali e normali. Lo scioglimento tipico della commedia consiste in un rimettere a posto le cose, provocando piacere nel pubblico che osserva il passaggio dal disordine all’ordine Le commedie di Plauto quindi, seppur con sfondo colmo di tratti esotici, permettono al pubblico di immedesimarsi, poiché trattano di problemi reali e quotidiani ma senza alcun fine didattico o moraleggiante. A dimostrarlo il costante protagonismo dello schiavo, che persegue un risultato legittimo con mezzi illegittimi, sospendendo la normalità senza mai mettere in dubbio i dogmi della vita sociale.
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La lingua
Quello di Plauto è uno stile vivace e polifonico, ricco di giochi di parole, bisticci, metafore, similitudini, doppi sensi, neologismi e allusioni scherzose. Crea cosi un registro stilistico e linguistico compatto e tratto significativo di originalità
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La lingua creata da Plauto è il latino parlato dal romano colto medio.Prevalgono i dialoghi, con funzione emotiva e connotativa. Sono frequenti gli stilemi affettivi, la paratassi e le frasi nominali.
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Lo stile di Plauto divenne noto anche per la sua ubertas, “ricchezza lessicale”, colma di grecismi(che attestano l’influenza greca sulla vita quotidiana) e le caratteristiche arcaiche sul piano morfologico e fonetico
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Cos'altro bisogna sapere su Plauto?
Plauto in sintesi
Chiara Russo IIIC