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DRACULA
carlottavalentinipuccitelli
Created on October 28, 2021
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Transcript
Il conte dracula tra storia e leggenda
carlotta valentini puccitelli 2a
la storia
la morte
indice
il castello
le leggende
la letteratura
La storia vera di vlad iii di valacchia
Ci sono informazioni ancora nascoste sulla storia del conte Dracula, noto anche con il nome di Vlad Țepeș, che in rumeno significa Vlad l’Impalatore. Il termine Dracul, in lingua rumena, significa “diavolo“.Il vero nome di Dracula è Vlad III di Valacchia, ma conosciuto come Vlad era un membro della famiglia dei Drăculeștii. Il padre, Vlad II Dracul, era principe e membro dell’Ordine del Drago il cui compito era quello di proteggere la religione cristiana nella parte orientale dell’Europa. Il simbolo di quest’ordine era un grande drago con la coda attorcigliata sul collo e sopra la schiena vi era una croce.
Presumibilmente Dracula nacque nel 1431 nella città di Sighișoara, che si trova in Transilvania, Romania. La madre non fu resa nota e sembra che Vlad avesse un fratello minore chiamato Radu III il Bello e due fratellastri.Dal 1436, quando il padre Vlad II salì al trono, fino al 1456, vissero tra combattimenti e prigionia, tra popoli ottomani e turchi. Intorno al 1457 Vlad III (Dracula) fu incoronato, giurò fedeltà alla corona ungherese per cercare aiuto contro gli ottomani. La sua conquista del trono fu un continuo sali e scendi, affrontando e uccidendo i suoi nemici impalandoli. Oltre ad altre torture da lui usate come l’olio bollente, la decapitazione e lo scuoiamento. Nel 1459 Vlad III ebbe gravi conflitti con il sultano Maometto II, in quanto si rifiutava di pagare i tributi. La situazione si aggravò sempre di più fino a che Vlad III decise di uccidere i messaggeri di Maometto II e oltrepassare il Danubio per sterminare il territorio ottomano. Nel 1462 venne celebrata in Transilvania la grande vittoria di Vlad l’impalatore.
Radu, il fratello più piccolo, voleva spodestare Vlad III e, in accordo con Maometto conquistò la fortezza di Poenari conosciuta come il castello di Dracula. Vlad subì una grande sconfitta, ma nonostante questo continuò a combattere tenacemente prima di ritirarsi in Ungheria. Lì Vlad III rimase imprigionato, per circa 12 anni.Nel 1476 Vlad ricominciò a riconquistare il regno con l’aiuto degli ungheresi, successivamente alla morte del fratello, avvenuta un anno prima. Questo periodo di gloria però ebbe una durata di soli 2 mesi, in quanto pare che Dracula sia stato ucciso dai seguaci di Radu.
La data della sua morte non è del tutto precisa, ma sembra sia avvenuta negli ultimi mesi del 1476. Su come sia veramente avvenuta la morte di Dracula rimane un mistero; sono tre le versioni riportate. Secondo certe fonti lo scambiarono per un turco da eliminare, secondo altre gli ottomani gli tagliarono la testa e la spedirono a Costantinopoli; altre ancora affermano che la causa fu il morso di un pipistrello. Anche dove è posto il corpo di Dracula è un enigma, ma sembra che in un primo momento sia stato deposto, senza testa, in un monastero di Comana, a Giurgiu, in Romania. Dal XIX secolo, invece, si dice che sia sepolto altrove, ovvero che la tomba di Dracula si trova nel Monastero di Snagov, un’isoletta poco lontano da Bucarest. Alcuni studi archeologici della prima metà del XX secolo hanno dimostrato che la tomba attribuita a Vlad è completamente vuota.
LA MORTE
IL CASTELLO
fortezza di Poenari
Castello di Bran
Il vero castello di Dracula è la fortezza di Poenari, che si trova sulla riva del fiume Argeș, affluente del Danubio, della quale ormai sono rimaste solamente delle rovine. La fortezza di Poenari è stata costruita nel XIII secolo ed è il castello più significativo della casa reale dei Basarabidi, ovvero la famiglia che diede origine al principato di Valacchia. Nel XV secolo la dimora andò in abbandono e rovina, finché Vlad III la conquistò e ristrutturò facendo lavorare i prigionieri turchi per la ricostruzione.
Viene, invece, fatto visitare dai turisti il Castello di Bran situato in Transilvania, innalzato dal popolo germanico dei Sassoni di Brașov, che a tutt’oggi è diffuso come il castello del conte Dracula.
Le leggende su Dracula sono molteplici. Un po’ dovute al nome ereditato, un po’ a causa della sua brutalità,
- Mentre Vlad pranzava con degli ospiti, uno di questi si lamentava dello sgradevole odore di cadaveri che c’era nell’aria. Dracula prese l’uomo e lo impalò più alto possibile per non sentirne la puzza.
- Nella piazza della città di Târgoviște Vlad mise una coppa dorata, che nessuno osò rubare per il timore del feroce personaggio.
- Maometto II, per paura che Vlad III risuscitasse, nascose scrupolosamente la testa e la spada del brutale principe.
- Un mercante, derubato dei suoi 160 denari d’oro, chiese aiuto a Vlad per recuperarli, il quale li recuperò e li ritornò tutti al mercante, aggiungendone uno. Lo straniero, il giorno successivo, dopo averli contati, gli rese quel denaro aggiuntivo e questo gesto gli risparmiò l’impalamento da parte di Dracula.
le leggende
la letteratura
L’attribuzione dell’appartenenza di Vlad al regno delle tenebre inizia a delinearsi, non solo per la fama di guerriero particolarmente accanito e brutale, ma anche per un equivoco di fondo derivante da due elementi combinati fra loro: il nome e la simbologia dell’ordine cavalleresco di appartenenza.Il padre di Vlad era membro dell’Ordine del Drago, il cui simbolo è un dragone prostrato, raffigurato con la coda avvolta intorno al collo, mentre sulla schiena del mostro è collocata una croce che vuole indicare la vittoria definitiva di Dio sul male. Nel Medioevo, il drago era simbolo del demonio. In lingua romena, Dracul vuol dire anche diavolo, oltre ad indicare la casata di Vlad, che con l’aggiunta del suffisso -ulea, si può tradurre come “figlio del diavolo”. La figura di Vlad ha ispirato la letteratura di tanti Paesi europei, a cominciare dalla fine del XV secolo. La prima apparizione letteraria di Vlad Tepes fu nel 1453, quando il re Mattia Corvino d’Ungheria inviò all’imperatore Federico III d’Asburgo un testo dal titolo Storia del voivoda Dracula, poi messo in scena alla corte dell’imperatore con l’opera "Storia del folle chiamato Dracula di Valacchia". La tradizione germanica su Vlad l’impalatore deriva soprattutto dal materiale raccolto dal re d’Ungheria Mattia Corvino che aveva tutti gli interessi politici a descrivere Vlad come un mostro, tendendo ad esagerare i racconti delle atrocità che il nobile valacco avrebbe commesso. La storia di Dracula divenne, poi, un best seller del XVI secolo, stampato più volte in molteplici città tedesche, in un’epoca, in cui la stampa era stata scoperta da pochi decenni. Dracula, pertanto, divenne simbolo dell’incarnazione del male e dell’oppressione degli innocenti.
Ma il romanzo più conosciuto sulla figura di Vlad, è Dracula, scritto dall’irlandese Bram Stoker, considerato uno dei capolavori del diciannovesimo secolo.Nel romanzo di Bram Stoker, Dracula assume i connotati del “vampiro”, il “non morto”, che, per vivere, deve necessariamente nutrirsi del sangue di altre creature viventi. Nella descrizione di Stoker, inizia a delinearsi la classica immagine di Dracula, provvisto di denti canini molto affilati che gli servono per mordere il collo delle sue vittime e ricavarne il sangue. Stoker trae ispirazione proprio dalla figura del sovrano della Valacchia, Vlad Tepes III e risente profondamente della tradizione gotica britannica ed europea in generale.
In Romania Vlad III è considerato un grande eroe per aver lottato contro i turchi, gli ungheresi e protetto il popolo rumeno dai vari attacchi provenienti dalle rive del Danubio