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La Prima guerra mondiale
Sara Aschelter
Created on October 24, 2021
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Transcript
Prof.ssa Sara Aschelter
La Prima Guerra
mondiale
La Grande Guerra (1914-1918)
Prof.ssa Sara Aschelter
indice
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L'eredità della guerra
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5. materiali
3. materiali
1. MATERIALI
L'Europa verso la catastrofe
Una lunga guerra di trincea
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5. quiz
L'eredità della guerra
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3. quiz
L'Europa verso la catastrofe QUIZ
1. QUIZ
Una lunga guerra di trincea
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4. materiali
6.confronto
Prima e dopo la guerra
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2. materiali
Le cause di lungo periodo della guerra
La svolta del '17 e la fine della guerra
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La svolta del '17 e la fine della guera
4. quiz
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Le cause di lungo periodo della guerra QUIZ
2. quiz
contatti
Prof.ssa Sara Aschelter
1. L'EUROPA VERSO LA CATASTROFE
DALL'ATTENTATO DI SARAJEVO ALLE DICHIARAZIONI DI GUERRA
L'attentato di Sarajevo (1914)
L'Europa verso la catastrofe
Il 28 giugno 1914 Gavrilo Princip, studente bosniaco di etnia serba, uccise con due colpi di pistola l'erede al trono dell'Impero austro-ungarico Francesco Ferdinando e la moglie Sofia, approfittando della visita di Sarajevo da parte della coppia reale. Princip era membro dell'associazione segreta Giovane Bosnia, un movimento che si proponeva di unire la Bosnia (Sarajevo) allo Stato serbo. Considerava, quindi, l'Impero austro-ungarico come un invasore da scacciare. Subito l'Impero austro-ungarico accusò la Serbia di aver appoggiato l'attentato.
Prof.ssa Sara Aschelter
Dall'ultimatum alla serbia alla grande guerra
Il 23 luglio l'Austria-Ungheria presentò un ultimatum alla Serbia con condizioni così pesanti che non avrebbero potuto essere accettate. Tutte le nazioni coinvolte nella crisi, si stavano preparando alla guerra: Austria-Ungheria, Germania, Russia, Francia e Gran Bretagna. Il 28 luglio l'Austria mobilitò l'esercito e dichiarò guerra alla Serbia, convinta che il conflitto sarebbe rimasto confinato. Il 29 luglio la Russia mobilita le sue truppe. Il 31 luglio la Germania intimò alla Russia di smobilitare le truppe e alla Francia di dichiarare la sua neutralità, cioè di non prendere posizione e astenersi dal conflitto. I due Paesi risposero negativamente.
Prof.ssa Sara Aschelter
Prof.ssa Sara Aschelter
Perchè guerra mondiale ?
la grande guerra
La Prima guerra mondiale è spesso ricordata anche come la Grande Guerra, per l'enorme impiego di mezzi e l'enorme devastazione che ne seguì. Perché, tuttavia, venne chiamata mondiale? 1) Coinvolse anche Paesi extraeuropei: alcuni vi entrarono per propria decisione, come il Giappone o gli USA; altri vi furono trascinati in quanto colonie di Paesi europei, come l'India o l'Australia (Gran Bretagna), l'Algeria o il Marocco (Francia); 2) Si aprirono fronti di guerra lontani dall'Europa: in Medio Oriente, per il quale nutrivano interessi Francia e Gran Bretagna in previsione della disoluzione dell'Impero ottomano; in Estremo Oriente, con il Giappone aggressivo nei confronti della Cina.
- 1) Coinvolse Paesi extraeuropei
- 2) Si apriprono anche fronti di guerra lontani dall'Europa
Come fu possibile, inoltre, che da un evento locale si scatenasse una guerra di tali dimensioni?L'attentato di Sarajevo fu solo la causa più immediata della guerra, la miccia che accese una dinamite già pronta da tempo. Le cause profonde, quelle di lungo periodo che agiscono più decisamente, vanno cercate in una molteplicità di altri fattori.
Prof.ssa Sara Aschelter
Quanto ne sai di
Europa verso la catastrofe
start
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1 di 3
La causa profonda della Grande Guerra fu l'attentato di Sarajevo contro l'erede al trono imperiale austro-ungarico.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1 di 3
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2 di 3
L'ingresso in guerra della Russia provocò a catena quello di Francia e Gran Bretagna per il sistema delle alleanze.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2 di 3
GIUSTO!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 3 di 3
L'Impero austro-ungarico dichiarò guerra alla Serbia e chiese il sostegno dell'alleato tedesco.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 3 di 3
GIUSTO!
prosegui
Prof.ssa Sara Aschelter
sbagliato!
riprova
Prof.ssa Sara Aschelter
2. LE CAUSE DI LUNGO PERIODO DELLA GUERRA
...
Prof.ssa Sara Aschelter
le cause profonde della guerra
La causa immediata della Grande Guerra fu l'attentato di Sarajevo. Ma quale ne furono le ragioni più profonde? - CONTROLLO DEI BALCANI: contesi tra Russia e Impero ottomano; - COMPETIZIONE TRA STATI: per conquistare nuove colonie e imporre l'egemonia in Europa; - SISTEMA DI ALLEANZE CONTRAPPOSTE: non c'erano Stati che potessero fare da mediatori; - CORSA AGLI ARMAMENTI: la decisione dei governi europei di produrre e acquistare armi per rafforzare gli eserciti.
La corsa agli armamenti rendeva più tesi i rapporti fra gli Stati, perché ciascuno rappresentava una minaccia per gli altri. In particolare, gli stati maggiori dell'esercito e i grandi gruppi industriali esercitavano un'ingente influenza sui governi. I generali consideravano la guerra uno strumento indispensabile e utile per risolvere le controversie tra Stati. I proprietari delle industrie belliche, dal canto loro, vedevano nella guerra la possibilità di realizzare grandi profitti: uno Stato in guerra è un ottimo cliente!
un diffuso consenso alla guerra
Quando i governi proclamarono la mobilitazione generale all'inizio della guerra e chiamarono alle armi milioni di persone, salvo poche eccezioni i cittadini di ogni classe sociale risposero con entusiasmo e corsero ad arruolarsi. Tra gli operai aveva trovato consenso la posizione dei partiti socialisti: la guerra era un prodotto del capitalismo e si dichiaravano contrari al conflitto. Quando, tuttavia, scoppiò la guerra la maggioranza dei partiti socialisti europei sostenne i governi che l'avevano dichiarata.
Prof.ssa Sara Aschelter
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NAZIONALISMO
DIFFUSIONE DELLE IDEOLOGIE NAZIONALISTE
Dal Dizionario Treccani: NAZIONALISMO: Movimento politico e ideologico, sorto e diffusosi in quasi tutti i maggiori stati europei tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo, che, sotto la spinta di un patriottismo aggressivo e in una visione politica conservatrice e autoritaria, si prefiggeva l’esaltazione e la difesa della nazione, la tutela della sua unità etnica (di qui la denigrazione e più tardi la persecuzione degli ebrei), e soprattutto l’incremento della sua potenza, tramite l’espansione territoriale, l’imperialismo coloniale e l’egemonia culturale. Si capisce dunque come il grande consenso alla guerra si spieghi alla luce delle diffusione delle ideologie nazionaliste che si erano affermate in Europa già nell'Ottocento. Da un lato, il nazionalismo affermava che ogni nazione avesse diritto all'autonomia e all'indipindenza; dall'altro, negava a chi non era membro della nazione qualsiasi diritto politico e civile. Nelle sue forme più radicali, il nazionalismo si accoppiava spesso col razzismo, proclamando la pretesa che la propria civiltà fosse superiore a ogni altra. In questo contesto, la guerra divenne un mezzo legittimo per affermare il diritto dei popoli più forti a prevalere sui più deboli (darwinismo sociale). I Futuristi italiani definiranno la guerra unica igiene del mondo, poiché attraverso un salutare bagno di sangue avrebbe ripulito le nazioni da tutti quei gruppi etnici che ne indebolivano lo spirito.
Prof.ssa Sara Aschelter
Quante ne sai di
cause della grande guerra
start
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1 di 6
La causa immediata della Grande Guerra fu il conflitto tra Austria-Ungheria e Serbia che seguì all'attentato di Sarajevo.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1 di 5
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2 di 6
Tranne rari casi, subito dopo la dichiarazione di guerra quasi nessuno decise di combattere per il proprio Paese.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2 di 6
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 3 di 6
Il crescente nazionalismo contribuì alla forte adesione delle masse nei confronti della guerra.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 3 di 6
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 4 di 6
La corsa agli armamenti determinò una condizione di minaccia reciproca tra gli Stati europei.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 4 di 6
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 5 di 6
I nazionalisti erano fortemente contrari alla guerra, che non vedevano come possibile soluzione dei conflitti.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 5 di 6
giusto!
avanti
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 6 di 6
Il nazionalismo predicava e diffondeva sentimenti xenogobi e razzisti.
VERO
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 6 di 6
giusto!
prosegui
Prof.ssa Sara Aschelter
sbagliato!
riprova
Prof.ssa Sara Aschelter
UNA LUNGA GUERRA DI TRINCEA
Dalla guerra lampo alla guerra di logoramento
Prof.ssa Sara Aschelter
ASPETTATIVE
Gli alti comandi di tutte le nazioni coinvolte erano convinti si sarebbe trattata di una guerra lampo, cioè che le operazioni militari si sarebbero concluse vittoriosamente entro Natale. Per questo, si erano preparati a una guerra di movimento, caratterizzata da rapidi spostamenti di truppe che con attacchi violenti conquistano e occupano territori.
REALTA'
La guerra si presentò subito come un lungo conflitto di logoramento, che durò in tutto quattro anni e comportò milioni di vittime a ogni nazione. Il conflitto diventò subito una guerra di posizione, nella quale eserciti immobili per mesi nelle trincee vissero in condizioni di vita precarie, con crolli mentali e diserzioni, per la conquista di pochi metri.
Prof.ssa Sara Aschelter
FRONTI DI GUERRA
L'Europa in una morsa
Lo scontro tra Imperi centrali e Intesa si definì subito lungo due fronti: OCCIDENTALE e ORIENTALE.
FRONTE OCCIDENTALE
dal mare del Nord fino alla Svizzera, poi esteso in Italia
Sul fronte occidentale combatterono prima le forze anglo-francesi contro quelle tedesche, poi anche le truppe italiane contro le truppe austro-tedesche.
FRONTE ORIENTALE
dal mar Baltico fino al mar Nero
Sul fronte orientale le truppe russe fronteggiavano gli eserciti austro-tedeschi.
FRONTI DI GUERRA NEL 1914
FRONTE OCCIDENTALE
L’esercito tedesco decise di sorprendere la Francia progettando un attacco che passasse attraverso i territori neutrali del Belgio. Questa mossa comporterà la scelta da parte della Gran Bretagna di prendere parte al conflitto. Tuttavia, nel 1914 le truppe alleate inglesi e francesi riuscirono a fermare il nemico sulla Marna.
FRONTE ORIENTALE
Dopo una prima fase di avanzata russa, il fronte nel 1914 si stabilizzò.
VERDUN E MARNA
Prof.ssa Sara Aschelter
UNA GUERRA TOTALE DI LOGORAMENTO
Il primo conflitto mondiale si rivelò ben presto una guerra di logoramento perché:
- eserciti immobili nelle trincee si fronteggiavano per pochi chilometri di territorio;
- si puntava a distruggere il nemico anche attentando alle loro risorse economiche. Si danneggiava il nemico anche nell’economia.
Prof.ssa Sara Aschelter
LA GUERRA DI POSIZIONE: ASSALTI E SFONDAMENTI
Sotto la minaccia continua del fuoco nemico, costretti ad assalti sanguinosi che si risolvevano in carneficine per conquistare pochi chilometri di territorio, i soldati percepivano il proprio sforzo come inutile.
LA DIFESA DELLA TRINCEA
I fanti difendevano la propria trincea con fucili, mitragliatrici o bombe a mano. Qualora gli attaccanti avessero raggiunto il fronte avverso, avrebbe avuto inizio una battaglia corpo a corpo, spesso a colpi di baionette. Le vittime potevano essere migliaia da entrambi i lati.
GLI SCEMI DI GUERRA
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
Vecchie credenze e nuovi problemi: l'affiorare di disturbi psicologici in seguito ai traumi della guerra, un fenomeno mondiale.
VITA IN TRINCEA
cibo e alimentazione
Come si mangiava in trincea?
una lunga guerra di trincea
quiz
Start
Quiz 1/6
Gli stati maggiori degli eserciti avevano previsto e programmato una guerra di posizione e di lunga durata.
FALSO
VERO
MOLTO BENE!
Quiz 2/6
Il primo atto di guerra sul fronte occidentale fu l'invasione del Belgio, nonostante questo Paese avesse dichiarato la sua neutralità.
FALSO
VERO
MOLTO BENE!
Quiz 3/6
Nella battaglia di Verdun l'esercito tedesco avanzò per molti chilometri in direzione di Parigi.
VERO
FALSO
MOLTO BENE!
Quiz 4/6
Nella battaglia della Somme perse la vita un milione di soldati senza che il fronte subisse mutamenti.
VERO
FALSO
MOLTO BENE!
Quiz 5/6
Dopo i primi due anni, la guerrà divenne sempre più impopolare tra soldati e civili.
VERO
FALSO
MOLTO BENE!
Quiz 6/6
La guerra di logoramento ebbe come conseguenza la mobilitazione totale delle nazioni belligeranti.
VERO
FALSO
MOLTO BENE!
Prof.ssa Sara Aschelter
LA SVOLTA DEL 1917 E LA FINE DELLA GUERRA
Dalla sconfitta di Caporetto alla vittoria, passando per la rivoluzione russa
Prof.ssa Sara Aschelter
LA SITUAZIONE MILITARE TRA 1915 E 1916
Nel biennio 1915-1916 la situazione in campo rimase invariata: le battaglie provocavano numerose vittime e le conquiste erano effimere. - Nel 1916, oltre alle battaglie della Somme e di Verdun sul fronte franco-tedesco, ebbero luogo importanti scontri anche sul fronte dell'Italia. L'esercito italiano provò a sferrare numerosi attacchi al fronte austriaco sul fiume Isonzo, ma gli austriaci risposero prontamente con un'offensiva.
Il 15 maggio 1916 l'Austria lancia la spedizione punitiva (Strafexpedition) contro l'Italia per aver tradito la Triplice Alleanza, ma venne fermata a fatica. Il 9 agosto 1916 la più importante offensiva italiana (20.000 morti!) porta alla conquista di Gorizia.
1917: IL RITIRO DELLA RUSSIA E LO SPOSTAMENTO DELLE TRUPPE NEMICHE
Nel 1917 i fronti di guerra cambiarono invece sensibilmente. La Russia fu impegnata in una rivoluzione interna che avrebbe infine cacciato lo zar e la sua famiglia. Il nuovo governo rivoluzionario, sorto in seguito alla destituzione dell'Impero, decretò l'uscita della Russia dal conflitto mondiale. In questo modo, tedeschi e austriaci risultarono favoriti: il venir meno del fronte orientale permise agli Imperi centrali di concentrare le proprie forze sui fronti francese e italiano.
Prof.ssa Sara Aschelter
1917 - LA DISFATTA DI CAPORETTO
Dopo l'uscita della Russia dal conflitto, le truppe tedesche e austro-ungariche vennero concentrate sugli unici fronti rimasti, quelli occidentali in Francia e in Italia. Proprio su quest'ultimo l'esito della guerra sembrò volgere a favore degli Imperi centrali in seguito alla più grande e disastrosa disfatta subita dall'esercito italiano nella sua storia unita. Il 24 ottobre 1917 le truppe austro-tedesche, sfondando il fronte italiano nella notte a Caporetto, penetrarono in territorio veneto per circa 150 chilometri! L'esercito italiano risultò impreparato sotto ogni punto di vista: - il generale Cadorna non era, al pari del suo esercito, esperto in tattiche militari idonee al nuovo tipo di guerra che si era profilata; - gli eserciti erano scoraggiati dopo anni di battaglie inconcludenti e dannose, stanchi, armati malamente, spesso ignoranti e ignari, i soldati dell'esercito italiano a Caporetto provenivano da ogni regione d'Italia, parlavano idiomi locali, dialetti, non conoscendo ancora l'italiano.
Prof.ssa Sara Aschelter
caporetto
bignomi rai
La XII battaglia dell'Isonzo secondo i BIGnomi della Rai.
Prof.ssa Sara Aschelter
LE PROTESTE CONTRO LA GUERRA
DOPO CAPORETTO
Non solo in Italia, dunque, ma in tutti i Paesi coinvolti cominciarono a diffondersi sentimenti di ostilità nei confronti del conflitto. Tra l'inverno del 1916 e l'autunno del 1917 si erano moltiplicate le manifestazioni e gli scioperi contro la guerra; tra i soldati al fronte si manifestarono chiari casi di ammutinamento e diserzione, nonostante si rischiasse la pena di morte. Alcuni partiti socialisti europei organizzarono manifestazioni contro la guerra e anche papa Benedetto XV prese posizione definendo il conflitto una inutile strage.
INGRESSO IN GUERRA DEGLI USA
la svolta definitiva al conflitto
Il governo degli Stati Uniti aveva sostenuto fin dall'inizio Gran Bretagna e Francia con aiuti economici, tuttavia non era intervenuto direttamente nel conflitto. Gli Stati Uniti, infatti, fin dalla loro fondazione alla fine del XVIII secolo avevano intrapreso una politica che evitava ogni intervento militare in Europa. La decisione di dichiarare guerra a Germania e Austria-Ungheria era guidata da due motivi: - guerra sottomarina condotta dalla Germania che colpiva anche le navi americane (Lusitania) e minacciava il commercio internazionale; - timore che in caso di sconfitta di Francia e Gran Bretagna queste non avrebbero potuto più restituire gli ingenti prestiti che gli U.S.A. avevano loro concesso. L'intervento degli Stati Uniti fu dunque decisivo, soprattutto per l'impegno economico e finanziario che misero in campo. La capacità produttiva delle industrie d'armamenti americane, inoltre, diede agli Stati dell'Intesa un vantaggio determinante.
VERO
FALSO
INIZIAMO!
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1/5
Prof.ssa Sara Aschelter
PRIMA GUERRA MONDIALE
L'Austria-Ungheria sferrò la punizione punitiva contro l'Italia perché questa aveva tradito la Triplice Alleanza.
FALSO
VERO
Domanda 1/5
prima guerra mondiale
PROSSIMA DOMANDA
VERO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale
Nel 1917 la rivoluzione in Russia cacciò lo zar e la sua famiglia, decretando l'uscita della Russia dal conflitto mondiale.
FALSO
VERO
Domanda 2/5
prima guerra mondiale
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
VERO
Domanda 3/5
Prof.ssa Sara Aschelter
PRIMA GUERRA MONDIALE
A Caporetto, l'Italia inflisse una dura scofnitta all'Austria-Ungheria.
FALSO
VERO
Domanda 3/5
PRIMA GUERRA MONDIALE
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
FALSO
Domanda 4/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale
Gli Stati Uniti mantennero una posizione di neutralità fino alla fine della guerra, pur rifornendo di armi e aiuti economici le potenze dell'Intesa.
FALSO
VERO
Domanda 4/5
prima guerra mondiale
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
FALSO
Domanda 5/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale
La guerra con la Germania si concluse con l'abdicazione di Guglielmo II e la firma dell'armistizio l'11 novembre 1918.
FALSO
VERO
Domanda 5/5
prima guerra mondiale
PROSSIMO CAPITOLO
Prof.ssa Sara Aschelter
VERO
Prof.ssa Sara Aschelter
L'EREDITA' DELLA GUERRA
Dai trattati di pace ai nuovi equilibri mondiali
Le conseguenze della guerra
I TRATTATI DI PACE
La situazione politica del dopoguerra
Nel maggio 1919 si aprì a Parigi la conferenza di pace, alla quale vennero ammessi solo i leader dei Paesi vincitori:- Thomas Woodrow WILSON, presidente degli Stati Uniti d'America; - David LLOYD-GEORGE, primo ministro inglese; - Georges CLEMENCEAU, presidente della Repubblica francese; - Vittorio Emanuele ORLANDO, Presidentre del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia. Dalle trattative vennero esclusi gli sconfitti, cioè i tre grandi imperi che si erano disgregati: - Impero tedesco; - Impero austro-ungarico; - Impero ottomano. Per quanto riguarda l'ex Impero russo, la rivoluzione del 1917 aveva sostituito al governo zarista un governo rivoluzionario, che aveva già siglato una pace separata nel 1918.
I leader a versailles
orlando
clemenceau
lloyd-george
SONNINO
i quattordici punti
le proposte di wilson per garantire la pace futura
Quando ancora il conflitto era in corso, il Presidente degli USA Wilson aveva indicato le linee guida per risolvere le controversie internazionali che avevano portato alla pace e per garantire una pace duratura in futuro. Egli stilò dunque un documento in 14 punti, fra i quali i più significativi ai fini delle trattative furono: a) Rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli, ovvero del diritto di ogni popolo a essere indipendente e a darsi proprie istituzioni autonome; b) Favorire la libertà di commercio, abolendo le barriere doganali; c) Promuovere la riduzione degli armamenti; d) Dar vita a un'organizzazione composta da tutti i Paesi del mondo che abbia come obiettivo il mantenimento della pace e la prevenzione di ogni conflitto tra Stati; e) Stipulare solo trattati pubblici, abolendo la diplomazia segreta.
Prof.ssa Sara Aschelter
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Prof.ssa Sara Aschelter
La punizione della Germania
La Gran Bretagna e, soprattutto, la Francia portarono avanti per tutti i lavori un aperto atteggiamento d'intransigenza nei confronti delle nazioni vinte e in particolar modo della Germania, ritenuta vera colpevole dello scoppio del conflitto mondiale.Il Trattato di Versailles stabilì molti decisivi cambiamenti per la Germania: - Lo Stato tedesco avrebbe perso molti dei suoi territori: Alsazia-Lorena alla Francia; una vasta area alla Polonia; a Nord in favore della Danimarca; - La Germania avrebbe dovuto pagare pesanti risarcimenti per i danni causati dalla guerra, equivalente a 132 miliardi di marchi d'oro, un debito enorme per l'epoca per estinguere il quale sarebbe stata costretta a rallentare in modo ingente la propria ripresa economica; - Lo Stato tedesco perse tutte le sue colonie in Africa e nel Pacifico; - Lo Stato tedesco s'impegnò a non ricostituire un esercito che contasse più di 100.000 unità. Questi provvedimenti ebbero conseguenze decisive: i rapporti tra popoli si sarebbero incrinati sempre di più e il popolo tedesco avrebbe sviluppato una volontà di rivalsa di cui si avvarrà Adolf Hitler per la sua ascesa.
1914
1923
Prof.ssa Sara Aschelter
VERO
FALSO
INIZIAMO!
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 1/5
Prof.ssa Sara Aschelter
PRIMA GUERRA MONDIALE - trattative di pace
I quattro imperi (russo, tedesco, ottomano e austro-ungarico) cessarono di esistere.
FALSO
VERO
Domanda 1/5
prima guerra mondiale - trattative di pace
PROSSIMA DOMANDA
VERO
Prof.ssa Sara Aschelter
Domanda 2/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale - trattative di pace
All'interno dei nuovi confini di molti Stati si trovarono a convivere popoli di etnia e cultura diverse.
FALSO
VERO
Domanda 2/5
prima guerra mondiale - trattative di pace
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
VERO
Domanda 3/5
Prof.ssa Sara Aschelter
PRIMA GUERRA MONDIALE - trattative di pace
La Germania perse tutte le sue colonie.
FALSO
VERO
Domanda 3/5
prima guerra mondiale - trattative di pace
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
VERO
Domanda 4/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale - trattative di pace
Il territorio europeo della Germania non subì perdite.
FALSO
VERO
Domanda 4/5
prima guerra mondiale - trattative di pace
PROSSIMA DOMANDA
Prof.ssa Sara Aschelter
FALSO
Domanda 5/5
Prof.ssa Sara Aschelter
prima guerra mondiale - trattative di pace
Dopo la guerra furono adottate tutte le proposte del Presidente USA Wilson.
FALSO
VERO
Domanda 5/5
prima guerra mondiale - trattative di pace
VAI AI CONTATTI
Prof.ssa Sara Aschelter
FALSO
Prof.ssa Sara Aschelter
buono studio!
LA FINE DELLA GUERRA
L'intervento in guerra degli USA fu decisivo per le sorti del conflitto: l'impegno militare si affiancava a un impegno economico e finanziario senza pari. La produzione continua dell'industria americana di quegli anni diede all'Intesa un vantaggio determinante. FRONTE OCCIDENTALE: I tedeschi tentano un'ultima offensiva ma sono respinti dalle truppe alleate dell'Intesa. La prospettiva della sconfitta militare e i numerosi ammutinamenti nell'esercito tedesco, costrinsero il kaiser Guglielmo II ad abdicare e il nuovo governo firmò l'armistizio (=sospensione concordata della guerra tra due Paesi) l'11 novembre 1918. FRONTE ITALIANO: Dopo la sconfitta di Caporetto, il capo di stato maggiore dell'esercito venne sostituito: Diaz prese dunque il posto di Cadorna. Vennero richiamati alla leva anche i ragazzi del '99, che proprio quell'anno avrebbero compiuto la maggiore età. Il nuovo assetto permise all'Italia di avere la meglio sull'Austria: il 4 novembre 1918 venne firmato l'armistizio.
Prof.ssa Sara Aschelter