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Età cortese
Sara Aschelter
Created on September 25, 2021
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Transcript
Prof.ssa Sara Aschelter
L'età cortese XI - XII secolo
Prof.ssa Sara Aschelter
Indice
Cavalleria
DE AMORE
Ideali
Comandamenti d'amore
Gentilezza
Letteratura
Nuovi ideali
La donna
Amor cortese
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Queste condizioni si verificarono per la prima volta in Francia verso la fine del secolo XI. La società feudale è dominata dall'aristocrazia di origine guerriera che però si dimostra insufficiente per rispondere alle continue guerre. Vengono dunque affiancati da una nuova figura: i cavalieri.
ell'Alto Medioevo, fino almeno al secolo XI, la cultura è monopolio della Chiesa, la figura dell'intellettuale si identifica con quella del chierico e la lingua esclusiva è il latino. Perché si possa passare a una produzione letteraria in volgare saranno necessarie due condizioni: - la presenza di un nuovo gruppo sociale laico, abbastanza forte da voler esprimere la propria idea della vita e i propri valori; - la presenza di un pubblico laico, di lingua volgare che chieda opere letterarie concordi ai propri valori e alla propria visione del mondo.
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Insieme al nuovo ceto, si forma anche un sistema di ideali: l'ideale cavalleresco, che racchiude valori, modelli vita e di comportamento che ritroveremo espressi nella letteratura dell'area linguistica romanza, a partire proprio dalla Francia.
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Prodezza
Onore
Lealtà
La sete di gloria e il senso dell'onore, da difendere a ogni costo e con ogni mezzo.
Il rispetto dell'avversario e del codice precisissimo che regola il combattimento.
Il valore nell'esercizio delle armi, il coraggio e il disprezzo del pericolo.
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Fedeltà
Generosità
Rispetto
Il rispetto della parola data, dei patti, delle promesse.
Nei confronti del signore o del sovrano.
Nei confronti dei vinti.
Nobiltà e gentilezza
Un altro principio centrale proposto dalla visione cavalleresca è che la vera nobiltà è quella dell'animo, non quella esteriore data da una nascita fortunata. Questo principio verrà esaltato sopratutto dalla civiltà comunale italiana, che insisterà molto sul valore della gentilezza come dato naturale della persona. Il termine gentilezza (gentem = famiglia di antica nobiltà) non indica, come nell'italiano moderno, un insieme di modi e di comportamenti amabili e premurosi, ma assume il significato di nobiltà d'animo. Ben presto, anche la Chiesa tenterà di mediare tra la concezione guerresca e quella cristiana: il cavaliere deve mettere il suo coraggio al servizio dei deboli e degli oppressi, in particolare le donne. La guerra diventa esigenza per difendere la fede dalle eresie. Nasce così il concetto di guerra santa contro gli infedeli musulmani.
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Nel corso del XII secolo si affacciano modelli di comportamento più raffinati ed eleganti. I valori cavallereschi della classe feudale passano nell'ideale cortese (= tipico delle corti dei grandi signori feudali del Sud e del Nord della Francia).
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Magnanimità
Liberalità
Misura
La capacità di compiere gesti nobili di rinuncia e di sacrificio, senza alcun interesse egoistico.
Il sapiente dominio di sé, l'atteggiamento signorile che non scade mai in eccessi ritenuti volgari; il culto delle forme di vita lussuose e squisite, delle belle cose, cibi, vesti e così via.
Il disprezzo di ogni meschino attaccamento all'interesse materiale e la generosità disinteressata nel donare.
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Il culto della figura femminile
Un rilievo primario acquista la donna che, se non aveva trovato spazio nella cavalleria, diventerà il vero e proprio simbolo della cortesia e della gentilezza. La donna è ritenuta la fonte da cui traggono origine le virtù, perché nobilita e ingentilisce tutti coloro che ne vengono a contatto. Il culto della donna diviene il tema dominante della letteratura cortese e si traduce in una particolare concezione dell'amore: l'amor cortese.
Prof.ssa Sara Aschelter
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- La devozione nei confronti della donna ingentilisce l'animo, lo nobilita e purifica dalla rozzezza. Solo chi è cortese può amare finemente (fin'amor); - Si tratta sempre di un amore adultero, al di fuori del matrimonio. Per questo, l'amore cortese esige il segreto, che difende l'onore della donna. I poeti, infatti, non pronunciano mai il suo nome, ma usano uno pseudonimo, il senhal; - L'amore è totalizzante, di fronte a lui tutto si svaluta e perde importanza. Per questo si parla di culto della donna, di religione dell'amore. Nasce così un conflitto tra religione e amore, tra Dio e donna. La Chiesa condanna infatti l'amor cortese, come fonte di peccato e perdizione. A sua volta, l'amante sente questo conflitto e prova un senso di colpa.
amor cortese è una concezione che appare per la prima volta nel XII secolo nella poesia lirica dei trovatori provenzali, nella Francia meridionale ma avrà poi molta fortuna anche nelle tradizioni poetiche italiana e germanica. Si possono individuare alcuni aspetti basilari: - la donna è vista dall'amante come un essere sublime e irraggiungibile, quasi divino. L'uomo si pone in atteggiamento di inferiorità, presentandosi come umile servitore (servizio d'amore). A volte, l'uomo può innamorarsi senza mai aver visto la donna, ma solo conoscendone la fama; - l'amante non chiede nulla in cambio, l'amore è sempre innappagato. L'amore impossibile causa anche grande sofferenza;
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Comandamenti d'amore
Fugire come tempesta l'avarizia ed eser largo. [largo= generoso, liberale]
Andrea Cappellano
II
Schifare al postutto di dire bugia. [postutto= in tutti i modi]
III
Non dir mal d'altrui.
IV
Non mettere in boce gli amanti. [non diffondere dicerie sugli amanti]
Non manifestare il tuo amore a più d'uno.
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VI
Servare castitade al tuo amante. [Servare castitade: conservare fedeltà]
VII
Non turbare con tua saputa l'amore altrui ch'è compiuto. [con tua saputa: coscientemente]
VIII
Non volere amar femina che sia tua parente.
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IX
Ubidire in tutto li comandamenti delle donne.
Sempre ti pena di volere amare. [ti pena: sforzati, impegnati]
XI
Sie cortese e gentile in tutte cose.
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XII
Non ti storre di fare sollazzi d'amore secondo che vuole lo tuo amante. [Non...sollazzi: non rinunciare a fare piaceri Secondo che: come]
XIII
E non ti vergognare di dare e di ricevere sollazzi d'amore.
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L'ideale cortese unisce i valori della cavalleria a quelli della corte (da cui il termine cortesia). Si afferma una nuova idea dell'amore, l'amor cortese: - la donna è irraggiungibile; - l'uomo e al servizio della donna; - l'amore per la donna rende l'uomo più gentile (= nobile d'animo).
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LETTERATURA CORTESE = i generi che si sviluppano dopo il Mille nelle corti feudali della Francia. In Francia erano diffuse due lingue: 1) Lingua d'oïl al NORD - 2) Lingua d'oc al SUD 1) Nel Nord della Francia, in lingua d'oïl, si sviluppano i POEMI EPICI e i ROMANZI CORTESI-CAVALLERESCHI. 2) Nel Sud della Francia, in lingua d'oc, si afferma la LIRICA PROVENZALE, dalla regione in cui nasce (Provenza).
ROMANZO CORTESE CAVALLERESCO
LIRICA PROVENZALE
POEMI EPICI
Temi principali: - la guerra santa; - il rapporto di fedeltà del cavaliere al re.
Temi principali: - l'amor cortese; - politica e guerra.
Temi principali: - l'amore; - la gloria; - l'avventura.
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Buono Studio
"Davvero è morto chi d'amore non prova alcuna dolcezza nel cuore"
Bernart de Ventadorn