Il Settecento
Sara Aschelter
Created on September 13, 2021
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Transcript
Prof.ssa Sara Aschelter
Europa 1700
start
Cambiamenti e vecchie istituzioni
Il Settecento
Prof.ssa Sara Aschelter
Index
contatti
parole chiave
borghesia
lavoro a domicilio
conseguenze
demografia
Eng & Ned
assolutismo
società 1600
antico regime
Il Settecnto
proprietà
Prof.ssa Sara Aschelter
Il secolo delle rivoluzioni
Il Settecento è un secolo di svolta per l'Europa. Una grande crescita demografica, associata a un intenso sviluppo economico in campo agricolo e industriale si affiancano a un vero e proprio sviluppo del sapere, con la nascita dell'Illuminismo in filosofia. Questo è il secolo delle rivoluzioni: da quella industriale a quella francese. In particolar modo, il persistere di vecchie istituzioni in un clima di nuova fiducia nel progresso causerà gli attriti di fine secolo.
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Un secolo di svolta
Prof.ssa Sara Aschelter
02
La società dell'antico regime è fondata su ordini. La gerarchia sociale non era articolata secondo un principio di uguaglianza giuridica, ma era statica e senza dinamismo sociale: CLERO - NOBILTA' - BORGHESIA
Tra il 1600 e il 1700 la società europea può essere definita ancien régime (antico regime), sebbene sia un'espressione coniata solo nel 1789 dai rivoluzionari francesi per identificare tutto ciò che si doveva combattere. Oggi con la definizione di antico regime siamo soliti riferirci al modello di Stato e di società ai tempi di re Luigi XIV (1661-1715). ANTICO = perché precedente alla modernità, quella fase dell'occidente inaugurata dalla rivoluzione scientifica, dall'Illuminismo, dalle rivoluzioni francese e industriale. REGIME = perché è un insieme di istituzioni giuridiche, politiche e culturali che regolano e disciplinano la vita.
Ancien régime
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Principio della disuguaglianza giuridica
TERZO STATO
NOBILTA'
CLERO
03
La società dell'antico regime
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04
Lo Stato assoluto
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Per vincere le resistenze di clero e nobiltà, spesso il potere si organizza in forma assolutistica: il potere assoluto è tutto nelle mani del sovrano, unica fonte di legge. Il suo potere è posto sopra qualsiasi altro e non deve essere limitato da nessuna aurotità, neanche dalla Chiesa. L'assolutismo si affermò in buona parte d'Europa perché riusciva a soddisfare due grandi esigenze: - PACE RELIGIOSA: una forte autorità monarchica sembrava l'unico potere in grado di placare i conflitti religiosi che avevano insanguinato i secoli precedenti; - FORZA MILITARE: solo un solido potere centrale poteva assicurare agli stati la forza militare necessaria ad affermarsi sulla scena internazionale.
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OLANDA: Le Province Unite d'Olanda costituiscono un caso unico nella storia d'Europa, perché dalla lunga guerra d'indipendenza contro la Spagna (1567-1648) era nato uno stato repubblicano a statuto federale. La sovranità dunque apparteneva ai singoli Stati o alle singole province, mentre a un organismo centrale venivano demandati poteri in politica estera e le finanze. Le cariche pubbliche erano elettive e vi era grande libertà religiosa e d'iniziativa. ATTENZIONE! Inghilterra e Olanda non erano democrazie nel senso contemporaneo del termine, basti pensare che il diritto di voto era comunque relegato ai soli maschi appartenenti alle classi sociali più ricche. Inoltre, entrambi i Paesi dovevano il loro importante sviluppo economico alla pratica della compravendita e dello sfruttamento degli schiavi africani, all'epoca considerata pratica del tutto legale. Pur con questi gravi limiti, possiamo affermare tuttavia che Inghilterra e Olanda faranno da modello agli Stati più evoluti dell'età moderna.
Casi particolari
Sebbene l'antico regime sia il sistema sociale prevalente nell'Europa di questi anni, due importanti eccezioni devono essere segnalate: Inghilterra e Olanda. INGHILTERRA: Nel XVII secolo un lungo processo rivoluzionario (1642-49 e 1688) avevano respinto il tentativo di rendere il potere assoluto, spingendo piuttosto in direzione di una monarchia costituzionale e parlamentare (= il potere del re è limitato da una carta dei diritti o costituzione).
05
Inghilterra e Olanda
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Aumento demografico
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Tra Trecento e Seicento la popolazione europea si era mantenuta in sostanziale equilibrio. A partire dal Settecento, invece, ebbe inizio un processo di crescita che si sarebbe accelerato fino all'esplosione demografica. In questo secolo la popolazione passò da 115 milione a 188 milioni di abitanti, con un amento del 63%. La causa principale di questa crescita fu il calo della mortalità, dovuto a: - Scomparsa delle epidemie di peste (l'ultima si esaurì a Marsiglia nel 1723); - Riduzione della frequenza delle carestie, anche a causa di un miglioramento del clima; - Aumento della quantità di cibo per merito della diffusione di nuove coltivazioni, come il mais e la patata provenienti dalle terre d'oltreoceano; - Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, soprattutto grazie a un intervento più diretto dello Stato in materia di Salute.
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La proprietà privata
Fino al Seicento in agricoltura si era sfruttato il sistema degli openfields, ovvero un sistema di campi aperti che i contadini coltivavano in comune e il raccolto veniva poi redistribuito in proporzione ai diversi proprietari terrieri. Ciò costituiva, tuttavia, un ostacolo al pieno sfruttamento del suolo: la suddivisione della terra in piccole proprietà era poco economica; l'uso collettivo della terra scoraggiava investimenti e migliorie; le terre comuni spesso riducevano la superficie coltivabile. Furono dunque i grandi proprietari terrieri del Settecento, che possedevano capitali e volevano investirli, a mettere in crisi il vecchio sistema degli openfields e a introdurre le enclosures, recinzioni: accorpavano il numero maggiore possibile di proprietà e le recintavano. Tale sistema venne legalizzato in questo secolo in Inghilterra. Due furono le conseguenze importanti dell'introduzione delle recinzioni: - il sistema dei campi aperti e delle terre comuni scomparve definitivamente; - si afferma un nuovo sistema giuridico di possesso della terra, la proprietà privata.
07
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Cosa cambia?
Il passaggio dalla società feudale alla proprietà privata comporta significative conseguenze economiche e sociali. Scopri quali cliccando sui numeri.
conseguenze della nascita della proprietà privata
La proprietà privata e i cambiamenti sociali
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09
Tra Seicento e Settecento il lavoro domestico entrò a far parte dell'economia monetaria, ovvero di un sistema basato sulla moneta come misura del lavoro e delle merci. Protagonista di questa diffusione fu una nuova figura, quella del mercante-imprenditore: risiedeva in città e si muoveva nelle campagne per fornire alle famiglie contadine la materia prima e gli attrezzi per la sua lavorazione. Periodicamente ritirava il prodotto lavorato e pagava un salario. Alla fine dell'intero processo, rivendendo i beni a un prezzo maggiorato, si garantiva lauti gadagni.
Anche prima del Seicento esisteva il lavoro a domicilio, ma era una componenete del lavoro nelle campagne. Coltura e allevamento fornivano ai contadini materie prime come lino, canapa o lana che venivano lavorate e trasformate in tessuto o filato. Tuttavia, i prodotti erano consumati all'interno del sistema domestico e non erano destinati al commercio.
lavoro a domicilio
lavoro a domicilio
dopo il 1700
Fino al 1600
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La vera e propria protagonista del Settecento è la borghesia. In origine, si definiva borghese chi viveva in una città medievale (borgo); nei secoli assunse un significato più ampio, che comprendeva diverse figure sociali (banchiere, mercante, artigiano). Si tratta dunque di un gruppo sociale diversificato al suo interno per reddito e stile di vita. I Paesi in cui ebbe maggior fortuna la borghesia imprenditoriale e commerciale furono l'Inghilterra e i Paesi Bassi, con una presenza viva anche nell'Italia settentrionale. La borghesia aveva anche valori e aspirazioni diversi: - una parte era interessata alla proprietà terriera, alle cariche pubbliche e a uno stile di vita simile a quello degli aristocratici; - una parte metteva invece era convinta di essere più importante dell'aristocrazia, consapevole del proprio ruolo nell'accrescere le ricchezze della ragione. Questi speravano in un profondo rinnovamento dello Stato.
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La borghesia in ascesa
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