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Catullo
marco.perrino.2004
Created on May 28, 2021
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Transcript
fenomenologia del desiderio
Carme 51 del Liber Catullianum
Ille mi par esse deo videtur, ille, si fas est, superare divos, qui sedens adversus identidem te spectat et audit dulce ridentem, misero quod omnis eripit sensus mihi: nam simul te, Lesbia, aspexi, nihil est super mi vocis in ore, lingua sed torpet, tenuis sub artus flamma demanat, sonitu suopte tintinant aures, gemina teguntur lumina nocte. Otium, Catulle, tibi molestum est: otio exsultas nimiumque gestis: otium et reges prius et beatas perdidit urbes
Egli mi sembra simile a un Dio, egli , se è lecito , superare le divinità, il quale sedendo più volte davanti a te, ti guarda e ti ascolta, mentre dolcemente, ridi cosa che a me toglie ogni senso ; in verità nello stesso tempo, O Lesbia , non appena ti ho vista niente di voce mi è rimasta ma la lingua si intorpedisce , sotto gli arti scorre una fiamma , un suono dentro mi romba nelle orecchie , gli occhi sono coperti di duplice notte. L'Ozio , o Catullo, ti fa male: nel ozio esulti e gesticoli troppo. L'Ozio ha già rovinato re e città beate.
temi e motivi del carme
Trattandosi di una rielaborazione di un testo precedente, il frammento 31 Voigt di Saffo, è più opportuno partire dalla analisi della conclusione ovvero le strofe in cui non c'è alcun rapporto tra Catullo e il suo modello . Nella parte sentenziosa del testo , il poeta sviluppa una riflessione sull'otium che avrebbe mandato in rovina re e città fiorenti. Poichè non si parla di un otium generico ma di otium come condizione necessaria per l'amore , l'allusione a re e città rovinate dall'otium amoris sembra essere riferita in particolare alla vicenda di Troia che fu distrutta a causa di una donna , Elena, che abbandonò il marito Menelao per seguire l'amante Paride. Se è così , non si può escludere che Catullo alludesse anche all'audulterium di Lesbia , ovvero alle sue ripetute violazione del foedus amoris. Ci troveremmo di fronte a un testo il cui tema sotterraneo è il discidium fra Lesbia e il poeta, consapevole del tradimento subito ma assieme incapace di sottrarsi al fascino della sua amante.
lingua e stile del carme
Il componimento è stilisticamente molto elaborato ed evidenzia un attento labor lime. Particolarmente felice appare la resa espressiva della parte centrale (vv. 9-12) , in cui la condizione psicofisica di alterazione e di confusione è efficentemente rappresentata attraverso i continui enjambament, gli iperbati , le strutture asimmetriche o chiastiche (flamma demanat-tintinant aures), mentre le insistite allitterazioni e assonanze smarriscono i confini tra le diverse sfere percettive. Interessante è anche osservare come i differenti dati fisici siano stati collocati da Catullo secondo un ordine attentamente e rigorosamente calibrato: a partire dalla "lingua" , organo del linguaggio , la facoltà per cui l'uomo è diverso dall'animale, e sopratutto principale facoltà poetica per poi risalire con un climax ascendente dalle facoltà animalesche meno nobili (l'udito) alla più nobile di tutte ( la vista) , essa pure facoltà poetica.
confronto tra catullo e saffo
Il carme 51 di Catullo si differenzia dal frammento 31 Voigt di Saffo in quanto in esso domina la figura della fanciulla ritratta mentre parla e sorride, e l'innamorato è rappresentato solo in atto di ascoltare. In Catullo , invece, l'immagine dell'uomo assume un carattere dominante. L'enfatica ripetizione del pronome "Ille" ed insieme l'affermazione che la felicità provata lo riconduca ad un dio, sottoliena il rilievo essenziale dato alla felicità che la vista dell'amata provoca in lui. Decisamente meno realistica del testo di Saffo , è la solennità del testo latino che riassume gli effetti sconvolgenti dell'esperienza amorosa rifinendo il testo di grande finezza stilistica.
confronto tra catullo e saffo
Catullo , in pratica , non punta all'immediatezza e alla crudezza delle immagini come la poetessa di Lesbo , perchè non vuole fare della reazione emotiva il tema esclusivo dell'ode. Egli vuole proporre un ripensamento a distanza dell'emozione provata. Saffo concludeva la sua ode con una riflessione mentre Catullo allarga la portata di tale riflessione dall'ambito privato ad un livello più universale e collettivo, tipico della mentalità romana.
riflessioni personali
Le immagini poetiche del cuore innamorato , ritornano attraverso complessi itinerari da poeta a poeta e attraversano i secoli , riproponendosi in contesti diversi come fenomeni originali. Un esempio è dato proprio dall'immagine lirica della donna che parla e che ride. Nella poesia del 200 , Dante identifica nella sua Beatrice , quale allegoria della teologia e della grazia santificante, il suo sorriso con l'emblema della beatitudine e della grazia.
riflessioni personali
In tanto gentile e tanto onesta pare , la donna è l'angelo che può salvare chi abbia il cuore nobile. Anche in Petrarca si può cogliere l'aspetto tormantoso della donna amata che sospira e quindi offre al poeta un significato nuovo di percezione d'amore. Oggi l'immagine poetica della donna è superata dalla velocità disincantata dei nuovi mezzi di comunicazione che inaridiscono l'amore risolvendolo ad un rapporto do ut des. Nulla di tutto questo può essere paragonabile al pathos della voce strozzata dall'emozione di Catullo.