Madre Teresa di Calcutta

Madre Teresa di Calcutta

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l' oceano avrebbe una goccia in meno.

Madre Teresa di Calcutta è nata il 26 agosto 1910 a Skopje. Fin da piccola ha ricevuto un'educazione fortemente cattolica dato che la sua famiglia, di cittadinanza albanese, era profondamente legata alla religione cristiana. Prese una fatidica decisione, e venne accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispirava al tipo di spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola. Ed è proprio grazie alle meditazioni che Madre Teresa maturò il sentimento di voler «aiutare tutti gli uomini».

Per terminare gli studi, venne mandata, nel 1935, presso l'Istituto di Calcutta, capitale sovrappopolata del Bengala. Qui, essa si trovò confrontata di colpo con la realtà della miseria più nera. Di fatti tutta una popolazione nasceva, viveva e moriva sui marciapiedi; il loro tetto, in casi eccezionali, era costituito dal sedile di una panchina, dall'angolo di un portone, da un carretto abbandonato.

Madre Teresa rimase inorridita quando scoprì che ogni mattina, i resti di quelle creature venivano raccolte insieme con i mucchi di spazzatura...

Nel 1946, Suor Teresa percepì distintamente un invito di Dio a lasciare il convento di Loreto per consacrarsi al servizio dei poveri, a condividere le loro sofferenze vivendo in mezzo a loro.

Si confidò con la Superiora, che la fece aspettare, per mettere alla prova la sua ubbidienza. In capo ad un anno, la Santa Sede la autorizzò a vivere fuori della clausura.

Quando andava e veniva, portava con sé una valigetta contenente le sue cose personali indispensabili, ma non denaro, non chiese mai denaro. Eppure le sue opere e fondazioni richiesero spese notevolissime! Lei attribuiva questo "miracolo" all'opera della Provvidenza...

Durante l'inverno del 1952, un giorno in cui cercava poveri, trovò una donna per la strada, troppo debole per lottare contro i topi. La portò all'ospedale più vicino, dove, dopo molte difficoltà, la moribonda venne accettata. Suor Teresa pensò di chiedere all'amministrazione comunale l'attribuzione di un locale per accogliervi le persone abbandonate e le vienne messa a disposizione una casa che serviva un tempo da asilo.

Due anni dopo, Madre Teresa creò il "Centro di speranza e di vita" per accogliervi i bambini abbandonati. In realtà, quelli che venivano portati lì, non avevano che poca speranza di vivere. Ricevevano allora semplicemente il battesimo per poter essere accolti fra le anime del Paradiso. Mano a mano, la sua opera divenne più conosciuta e portarono Madre Teresa di Calcutta ad essere conosciuta. Nello stesso tempo, le Suore operavano nel Bangladesh, paese devastato da un'orribile guerra civile. Numerose donne erano rimaste incinte a causa di molti soldati: si consigliava a quelle che erano incinte, di abortire. Madre Teresa dichiarava allora al governo che lei e le sue Suore avrebbero adottato i bambini, ma che non bisognasse, a nessun costo, "che a quelle donne, che avevano soltanto subito la violenza, si facesse poi commettere una trasgressione che sarebbe rimasta impressa in esse per tutta la vita". Madre Teresa ha infatti sempre lottato con una grande energia contro qualsiasi forma di aborto.

Nel 1979 le venne assegnato il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace.

Dopo varie degenze in ospedale, Madre Teresa si spense a Calcutta, il 5 settembre 1997, suscitando commozione in tutto il mondo.