Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
L'APERION
cesare pugliese
Created on May 21, 2021
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Women's Presentation
View
Vintage Photo Album
View
Geniaflix Presentation
View
Shadow Presentation
View
Newspaper Presentation
View
Memories Presentation
View
Zen Presentation
Transcript
ÁPERION
di Cesare Pugliese
cos'è l'àperion
L'ápeiron , il cui significato letterale è «illimitato», «infinito» o «indefinito», rappresenta, secondo la filosofia di Anassimandro, l'archè , cioè l'origine e il principio costituente dell'universo.
Esso è una realtà infinita, indeterminata, eterna, indistruttibile e in continuo movimento.
COS'è L'ARCHé
L'archè rappresenta per gli antichi greci la forza primigenia che domina il mondo, da cui tutto proviene e a cui tutto tornerà. Si tratta di un concetto molto ampio che viene utilizzato dai primi filosofi sotto tre diverse prospettive, o tre significati, anche se strettamente collegati tra loro.
l'aperion nella grecia antica
La filosofia greca introdusse un più alto livello di astrazione rendendo l'àpeiron il principio di tutte le cose, tanto che alcuni studiosi colsero la differenza tra il pensiero mitico già esistente e il nuovo modus razionale. Si nota, tuttavia, che non sussiste in realtà una rottura brusca con il modo di pensare precedente. Gli elementi naturali di base (acqua, aria, fuoco e terra), che i primi filosofi greci identificavano come i componenti primi del mondo, rappresentano infatti le forze mitiche primordiali. La collisione di queste forze produsse l'armonia cosmica secondo la cosmogonia greca. Anassimandro rilevò le reciproche modificazioni tra questi elementi, di conseguenza scelse qualcosa di diverso (l'indefinito in natura) che avrebbe generato il resto senza sperimentare alcun decadimento.
IL CONCETTO DI ANASSIMANDRO
questo concetto fu ideato da Anassimandro, filosofo della scuola di Mileto, il quale concepiva l'ápeiron non come una miscela di elementi, ma piuttosto un'unica materia nella quale i vari elementi non sono ancora distinti.
Secondo Anassimandro, quindi, l'ápeiron è una materia indeterminata, oltre che infinita. Questo principio abbraccia e governa tutto ciò che è, regolando di conseguenza la nascita e il dissolvimento di ogni realtà secondo una legge cosmica.
La separazione dei contrari
Anassimandro riteneva che in origine tutte le cose fossero armoniosamente unite nell'ápeiron, ma mediante il movimento rotatorio dell'ápeiron e ad una colpa sconosciuta, le cose iniziarono a separarsi a coppie di contrari, dando origine al cosmo: così dall'ápeiron uscirono luce e tenebre, notte e giorno, vita e morte.
Questa colpa è probabilmente associata alla nascita degli esseri, e quindi al distacco dall'ápeiron diventando individuali. È rompere l'armonia originaria dell'àpeiron la colpa del mondo e degli uomini.
gli uomini scontano la colpa originaria vivendo (la vita è intesa come punizione), fino a quando i contrari potranno di nuovo fondersi e tornare indistinti nell'ápeiron.
àperion ai giorni nostri
il reale significato dell' àperion e avvolto nel mistero.il filologo italiano Giovanni Semerano descrisse come la traduzione di àpeiron come «infinito o indefinito» sarebbe frutto di un equivoco millenario, poiché esso deriverebbe in realtà dalla parola accadica eperu, che vuol dire «polvere, terra», derivante a sua volta dal lemma biblico "afar". con questa considerazione il filologo sostiene come l'«infinito», a cui fa riferimento Anassimandro, abbia una stretta analogia con il concetto cristiano-ebraico del ciclo vitale dell'uomo, definito nella Genesi con il detto «polvere eri e polvere ritornerai».
Giovanni Semerano 1911 -2005