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Pause attive - il movimento in classe

chiaranervo

Created on May 20, 2021

Piccoli momenti di pausa durante le lezioni didattiche da proporre agli alunni.

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Transcript

L’importanza del movimento in classe

PAUSE ATTIVE E "SCINTILLE DI MOVIMENTO"

Indice argomenti

5. Flessioni del busto da seduti

1. Definizione di "pause attive" e "scintille di movimento"

6. Rotazioni del collo

2. Presentazione caso clinico

7. Contrazione dei glutei

3. Esempi di esercizi

9. Allungamento della preghiera

4. Lancio delle biglie

Cosa sono le PAUSE ATTIVE e le "SCINTILLE DI MOVIMENTO"? Attività che si possono eseguire in contesto scolastico per il benessere psicofisico di tutti gli alunni. Le attività possono essere diverse e devono essere scelte in base agli allievi presenti all’interno della classe, considerando eventuali disabilità fisiche e cognitive. Gli esercizi favoriscono un clima di inclusione e sono un’occasione per concedere ai ragazzi un time-out durante le attività didattiche.

Alunna con Disabilità Intellettiva Lievepresentazione del caso M. è una studentessa di 15 anni con una diagnosi di ritardo mentale di gravità lieve (QI 67). La memoria di lavoro si colloca nella bassa norma. La comprensione verbale è debole ma sufficiente per eseguire movimenti e attività seguendo dei modelli di riferimento. Riconosce i numeri e le quantità. Presenta una lentezza esecutiva globale nelle risposte e una forte insicurezza che tendono ad inibirla nei comportamenti. Si rileva una lentezza nell’acquisizione di nuove abilità e una tendenza all’automatizzazione delle proprie conoscenze. La studentessa tende a demotivarsi davanti ai compiti nuovi e si ritiene incapace di portarli a termine. Vi è un lieve impaccio a livello fino-motorio ma il movimento grosso-motorio è integro. Frequenta un Centro di Formazione Professionale per diventare acconciatrice. È richiesta una buona manualità e una coordinazione dei movimenti per poter usare con maneggevolezza il phon e la spazzola contemporaneamente. La manualità fine va incentivata e esercitata per poter effettuare determinate acconciature (piega a bigodini e uso dei becchi).

Alunna con Disabilità Intellettiva Lievepresentazione del caso M. è una studentessa di 15 anni con una diagnosi di ritardo mentale di gravità lieve (QI 67). La memoria di lavoro si colloca nella bassa norma. La comprensione verbale è debole ma sufficiente per eseguire movimenti e attività seguendo dei modelli di riferimento. Riconosce i numeri e le quantità. Presenta una lentezza esecutiva globale nelle risposte e una forte insicurezza che tendono ad inibirla nei comportamenti. Si rileva una lentezza nell’acquisizione di nuove abilità e una tendenza all’automatizzazione delle proprie conoscenze. La studentessa tende a demotivarsi davanti ai compiti nuovi e si ritiene incapace di portarli a termine. Vi è un lieve impaccio a livello fino-motorio ma il movimento grosso-motorio è integro. Frequenta un Centro di Formazione Professionale per diventare acconciatrice. È richiesta una buona manualità e una coordinazione dei movimenti per poter usare con maneggevolezza il phon e la spazzola contemporaneamente. La manualità fine va incentivata e esercitata per poter effettuare determinate acconciature (piega a bigodini e uso dei becchi).

1. LANCIO DELLE BIGLIE

Indicazioni: Far finta di lanciare delle biglie con il pollice della mano destra. Far finta di lanciare delle biglie con il pollice della mano destra. Provare a ripetere lo stesso movimento con tutte le altre dita, sia della mano destra sia della mano sinistra. Parti coinvolte: tutte le dita di entrambe le mani Ripetizioni: ripetere la sequenza per 10 volte con il pollice della mano destra e 10 volte con il pollice della mano sinistra, per un totale di 20 volte. Se si desidera utilizzare tutte le dita della mano è sufficiente ripetere due volte l’intera sequenza con la mano destra e due volte l’intera sequenza con la mano sinistra, per un totale di 20 volte.

Scopo: esercitare la motricità fine e percepire il controllo del movimento Ipotesi di apprendimento: la difficoltà dell’esercizio per la studentessa con disabilità sopra menzionata potrebbe essere legata allo svolgere efficacemente l’attività con tutte le dita di entrambe le mani. Se si riscontrano difficoltà di coordinazione con alcune dita si può pensare ad un apprendimento graduale aiutandola con prompt fisici che le facciano capire come svolgere l’attività e come possa generalizzarla.

2. Flessioni del busto da seduti

Indicazioni:Da seduti mantenere le cosce parallele. Avvicinare quanto più possibile le ginocchia al petto aiutandosi con le braccia poste dietro le gambe. Parti coinvolte: I muscoli maggiormente interessati sono gli estensori del tronco, con particolare riferimento alla regione lombare. Vengono interessati anche i muscoli estensori delle cosce. Ripetizioni: mantenere la posizione per circa 20 secondi; ripetere la sequenza per 3 volte. Scopo: Questo esercizio è utile per rilassare la zona lobare e favorire la decompressione discale. Ipotesi di apprendimento: la difficoltà dell’esercizio per la studentessa con disabilità sopra menzionata potrebbe essere il comprendere che cosa significa mantenere le cosce parallele. Il rinforzo visivo attraverso le immagini e il riprender il concetto di “parallelo” prima dell’esercizio la possono aiutare. Utile affiancarla e fungere da modello.

3. Rotazioni del collo

Indicazioni: Sedersi con la schiena dritta e tenere le mani sulle cosce. Con la testa inclinata all’indietro e lo sguardo verso l’alto, ruotare la testa in senso orario. Continuare fino a quando non si effettua una rotazione completa, lasciando cadere il mento verso il petto a metà movimento. Ripetere in senso antiorario.

Parti coinvolte: collo, trapezio Ripetizioni: ripetere la sequenza per 10 volte Scopo: provare una sensazione di leggerezza rilassando testa e collo. Alleviare le tensioni del collo e delle spalle. Ipotesi di apprendimento: la difficoltà dell’esercizio è legata soprattutto all’eseguire lentamente i movimenti e nel comprendere che si deve compiere il movimento in senso orario e antiorario. Riprendere il concetto di orario-antiorario. La si può aiutare affiancandola e fungendo da modello.

4. CONTRAZIONE DEI GLUTEI

2. Per prepararsi al movimento si possono contrarre i muscoli posteriori della coscia. Mantenere la posizione per 30 secondi (continuando sempre a respirare).

3. Riposarsi velocemente e ripetere per tre o quattro volte. Quando si apprende bene il movimento si può cercare di contrarre prima il gluteo destro e poi il sinistro, alternandoli (in questo caso fare 10 contrazioni per lato).

1. Rimanendo seduti stringere i glutei per aumentare la forza del sedere.Stringere i glutei più forte che si può, immaginando di alzarsi dalla sedia con la forza della contrazione.

5. ALLUNGAMENTO DELLA PREGHIERA

Indicazioni:Premere i palmi delle mani insieme, le dita rivolte verso l’alto, i gomiti allargati. Abbassare delicatamente le mani fino a sentire un allungamento, mantenendo le dita collegate per tutto il tempo. Mantenere la posizione per 30 secondi e rilasciare. Ripetere per 3 volte.

Parti coinvolte: polso, palmi delle mani, muscoli avanbraccio. Ripetizioni: mantenere la posizione per 30 secondi e ripetere per 3 volte Scopo: aumentare la mobilità del polso e favorisce il suo rilassamento Ipotesi di apprendimento: la difficoltà dell’esercizio è nel premere con la giusta forza i palmi delle mani in modo da stimolare le articolazioni del polso e favorire la loro mobilità. L’esercizio è utile per il progetto di vita dell’allieva che vuole fare l’acconciatrice e, di conseguenza, potrebbe andare in contro a malattie professionali legati al polso.

Gli esercizi si possono svolgere in classe seduti sulla sedia. E’ utile aiutare gli allievi a compiere il movimento fungendo loro da modello.

Si possono predisporre delle immagini da apporre in classe per aiutare l’esecuzione degli esercizi.

Mantenere le distanze e rispettare le norme anti-Covid. Arieggiare bene gli ambienti.

Thanks! Move your body!