Tesina

Tesina di terza media:Falconeria

Luca Pasquino 3A A.S. 2020/2021

Rapaci

Un rapace è un tipo di uccello predatore le cui caratteristiche principali sono utilizzare il becco e gli artigli per cacciare e hanno un potente senso della vista. Molte specie di uccelli possono essere considerati predatori ma il termine rapace si applica solo agli ordini Accipitriformes,Falconiformes e Strigiformes

Bald eagle

The bald eagle is a bird of prey from the Accipitridae family widespread in North America.It is the symbol of the United States since 1782 and of some armed forces.

Gypaète barbu

Le gypaète barbu c'est un rapace de la famille des Accipitridae et le plus grand vautour d'Europe. Il vit principalement dans les montagnes du sud de l'Europe, en Afrique, au Tibet et en Inde. Il a été introduit avec succès dans les Alpes mais reste très rare à repérer

Gypaète barbu

Le gypaète barbu c'est un rapace de la famille des Accipitridae et le plus grand vautour d'Europe. Il vit principalement dans les montagnes du sud de l'Europe, en Afrique, au Tibet et en Inde. Il a été introduit avec succès dans les Alpes mais reste très rare à repérer

Falconeria sportiva

La falconeria è una pratica basata sull'uso di falchi o altri uccelli rapaci per catturare prede, solitamente altri uccelli. Come altre tipologie di caccia, anche questa è oggi praticata come hobby più che per il procacciamento del cibo necessario al sostentamento del praticante. Solo negli ultimi decenni questa attività sta conoscendo un ottimo sviluppo, soprattutto in Europa ed in Nord America.

Come sport nella falconeria esistono gare a tempo ( test di velocità nel quale i rapaci sono messi in volo da un punto A ad un punto B), gare di cattura (competizioni a squadre con 2/3 falchi il cui scopo è la cattura di un simulacro di preda in movimento), basehawk (gioco a squadre il cui scopo è quello di conquistare le basi della squadra nemica, difendendo le proprie), di bellezza (competizione aperta a tutti i rapaci suddivisi per specie, sesso ed età e giudicati in base a canoni estetici).

Strumenti della falconeria

I geti sono dei lacci di cuoio che vengono messi alle zampe dell'animale e servono a "legare" l'animale al guantone o ad un piedistallo.

Il guantone serve come protezione dagli artigli del rapace che si posa sul braccio del falconiere.

Il cappuccio (usato principalmete con i falchi) serve a evitare di stressare l'animale, dato che la maggior parte dei rapaci ha una vista molto sviluppata e anche un solo movimento potrebbe dargli fastidio; inoltre evita di dare stimoli durante l'addestramento o l'acclimatamento.

Bird control

Il Bird control è una soluzione ai problemi scaturiti dalle invasioni di uccelli infestanti. Infatti la diminuzione degli habitat naturali spingono uccelli come gabbiani,piccioni e cornacchie ed altre specie a colonizzare le città. Questi animali oltre ad essere dei danni per le coltivazioni sono anche portatori di pericolose malattie

Uno dei tanti mezzi per risolvere questi tipi di problemi è utilizzare uno o più rapaci per spaventare ed allotanare gli uccelli infestanti da una detterminata zona, anche se va detto che questi tipi di interventi vengono fatti piu volte in base alla zona e al numero di volatili presenti e non è quindi una soluzione definitiva.

Truppe aviarie naziste

Nella Seconda Guerra Mondiale i nazisti utilizzarono i falchi per eliminare i piccioni messageri che portavano informazioni al Regno Unito.Furono creati degli appostamenti sulle rive del Canale della Manica e ogni volta che un piccione veniva avvistato i tedeschi non dovevano fare altro che liberare i falchi che avrebbero ucciso il piccolo volatile.

Un avvenimento interessante fu la vicenda di Paddy che sbeffeggiò i falchi dei nazisti e portò delle informazioni molto importanti riguardo lo sbarco in Normandia fino in Inghilterra. Per questa sua impresa al piccione fu data la Victoria Cross, una speciale medaglia d'onore per gli animali.

Mongolia

La falconeria si suppone che sia nata in medio-oriente, più precisamente in Mongolia. I Mongoli capirono che potevano addestrare le acquile a cacciare animali di piccole o medie dimensioni e succesivamente la falconeria si diffuse nel resto dell'Asia e successivamente fino in Europa.

L'assiulo

Pascoli nacque a S. Mauro di Romagna nel 1855. Il padre era un amministratore di tenuta agricola che venne ucciso lasciando orfani i suoi otto figli. Negli anni seguenti morirono la madre e tre fratelli di Pascoli. Questi eventi tragici segnarono la sua vita e la sua poetica.Pascoli riuscì a laurearsi grazie a una borsa di studio all' Università di Bologna ed insegnò latino e greco in alcuni licei e università. Succesivamente prese il posto di Carducci come insegnante di lettere all' Università di Bologna. Morì nel 1912 nella casa di Castelvecchio di Barga.

Secondo Pascoli, il poeta è quel fanciullino presente in un cantuccio dell’anima di ognuno di noi. Un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi cresciamo, quando nell’età più matura siamo occupati da altro e meno disposti a badare a quell’angolo d’anima. Esso arriva alla verità non attraverso il ragionamento ma in modo intuitivo ed irrazionale, guardando tutte le cose con stupore, come fosse la prima volta. Anche la poesia deve essere spontanea e intuitiva, come intuitivo è appunto il modo di conoscere e di giudicare dei fanciulli. Da tutto ciò deriva un rifiuto della ragione.

Dov’era la luna?ché il cielo notava in un’alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù... Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù... Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento (tintinni a invisibili porte che forse non s’aprono più?...); e c’era quel pianto di morte... chiù...

La poesia è formata da tre strofe di sette novenari seguiti dal verso dell’assiuolo “chiù” . Il suono onomatopeico è formato da una sola sillaba tronca. Sono presenti delle rime alternate. Il lessico utilizzato dal poeta è quello dell’ottocento, quindi abbastanza comprensibile. Il linguaggio poetico è fortemente connotativo, infatti, oltre a trasmetterci informazioni precise, suscita suggestioni e allusioni significative. Con questa poesia Pascoli descrive un paesaggio notturno dove all’inizio prevale il sentimento dell’estasi, difatti dice che la notte è meravigliosa, il cielo è chiaro come l’alba e perfino gli alberi sembrano sporgersi per vedere meglio la luna che è nascosta tra le nubi. Il paesaggio descrittivo è reso ancora più incantevole dalla melodia del mare e dai fruscii dei cespugli che sembrano quasi rasserenare l’anima. Tutto quest’ambiente è disturbato non dai lampi, dalle nubi e dalla nebbia, ma solamente da una voce triste che si leva nei campi: chiù. Una voce che all’apparenza sembra di passaggio, ma di strofa in strofa diventa più angoscioso, fino ad arrivare ad un pianto di morte. Questo suono, per lui, è come un sussulto, una scossa al cuore che gli fa emergere ricordi tristi e pensieri tormentati. Il suono dell’uccello notturno pare quasi la voce stessa del suo cuore angosciato. Con tutto il suo componimento poetico, Pascoli vuole esprimere l’incombere dei ricordi e della morte, che impedisce al poeta di godere pienamente la magia di una notte di luna perché è avvolto dal mistero e dall’angoscia della morte.

Aquila con volpe

Aquila con volpe è stato dipinto da Antonio Ligabue nel 1944. La tecnica utilizzata è olio su tela ed attualmente appartiene ad una collezione privata. Nel dipinto un’ aquila di grandi dimensioni attacca una volpe, ghermendola con i suoi artigli.

Antonio Ligabue nacque a Zurigo, in Svizzera, il 18 dicembre 1899. Il 18 gennaio 1901 la madre si sposò con Bonfiglio Laccabue, che il 10 marzo successivo riconobbe il bambino dandogli il proprio cognome. Antonio, però, divenuto adulto, preferì essere chiamato Ligabue presumibilmente per l'odio che nutriva verso Bonfiglio da lui considerato luxoricida della madre morta tragicamente nel 1913 insieme ai tre fratelli. Già da piccolo Ligabue non visse mai con la sua vera famiglia infatti sin dal settembre del 1900, venne affidato a Johannes Valentin Göbel ed Elise Hanselmann, una coppia senza figli di svizzeri tedeschi, che l'artista considerò sempre come i propri genitori; in particolare, con Elise l'artista ebbe un legame profondo, sebbene travagliato.

Un Falco a metà

Un Falco a metà è un singolo di Gianluca Grignani pubblicato nel 1995 come estratto dal primo album in studio Destinazione Paradiso.Con Falco a metà Grignani partecipò al Festivalbar nell'estate del 1995 dove, però, fu costretto ad esibirsi in playback. Grignani ne ha interpretato anche una versione in spagnolo intitolata Halcón a medias.

Ginaluca Grignani è un cantautore, chitarrista e produttore discografico, nato il 7 aprile 1972 a Milano, che ha venduto complessivamente circa 5 milioni di dischi certificati da FIMI tra cui un disco di diamante ovvero Destinazione Paradiso.