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La Biblioteca di Pergamo

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Created on May 17, 2021

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La biblioteca di Pergamo

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Introduzione

La biblioteca di Pergamo fu uno dei più grandi centri di cultura greca dell'età ellenistica.

La fondazione della biblioteca è da attribuire a Eumene II, successore di Attalo, che chiamò a corte Cratete di Mallo, filologo stoico che perfezionò la tecnica per produrre la pergamena.

Secondo Plinio il Vecchio, questo supporto fu inventato dallo stesso Eumene II in seguito a un editto del sovrano egizio Tolomeo V che vietò l'esportazione dei rotoli di papiro da Alessandria per evitare l'incremento della rivale biblioteca di Pergamo.

Pergamo

L'ellenismo è periodo della storia greca durato tre secoli, dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio, dove Roma si assicurò il predominio sul Mediterraneo.

Pergamo o Pergamon è un'antica città dell’Asia Minore, nell'Eolide su di una collina (l'Acropoli di Pergamo).La città attuale è nota col nome di Bergama.

Fiorì particolarmente in età ellenistica, quando Lisimaco, un generale di Alessandro Magno, scelse e fortificò l'acropoli come sede del suo tesoro, e ne diede la custodia a Filetero, figlio di Attalo.

Filetero

La città divenne capitale dell’omonimo regno, raggiungendo il massimo splendore grazie a re Eumene II che rese Pergamo una città ricca.

Favorì la produzione di opere di architettura e scultura che portarono la città di Pergamo a rivaleggiare con Alessandria d’Egitto e Antiochia. L’ultimo re della città fu Attalo III, figlio di Eumene II.

In età romana Pergamo divenne uno dei più importanti centri della Provincia dell’Asia Minore.

Il declino di Pergamo segue a grandi linee quello dell’Impero Romano. Infatti, durante un incendio la sua preziosa biblioteca venne saccheggiata e la città subì un pesante spopolamento.

Sotto i Bizantini le sue opere vennero in gran parte demolite. Dopo la caduta di Costantinopoli, Pergamo divenne parte dell’Impero Ottomano.

Gli Ottomani cancellarono altre tracce romane ed ellenistiche per fare spazio a nuove moschee, demolendo gran parte degli edifici.

Biblioteca di Pergamo

La biblioteca di Pergamo divenne uno delle più importanti biblioteche antiche. I manoscritti erano scritti su pergamena, arrotolati e archiviati sulle mensole la biblioteca custodiva circa 200 mila rotoli. Ad oggi non esistono un indice o un catalogo dell’immenso tesoro di rotoli contenuti effettivamente nella biblioteca.

La biblioteca possedeva una grande sala di lettura principale, nella quale si trovano una statua di Atena, dea della saggezza. Uno spazio vuoto veniva lasciato tra le pareti esterne e le mensole per permettere la circolazione dell'aria.

La biblioteca di Pergamo era dotata di: una sala solenne tre sale in cui erano conservati i duecentomila volumi e un portico.

Bibliotecari di Pergamo

La grande differenza con Alessandria risiedeva nel metodo con cui i filologi pergameni leggevano i testi: mentre ad Alessandria si preferì un metodo filologico di tipo linguistico, a Pergamo nacque una scuola di critica testuale che cercava nei testi non il significato letterale, ma quello allegorico.

La direzione della biblioteca fu affidata a dotti in grado di curare l’incremento delle raccolte librarie e di pubblicare nuove edizioni delle opere.

Le raccolte della biblioteca di Pergamo non si differenziavano da quelle di Alessandria per scelta di temi particolari, ma per le diverse scelte filologiche, preferendo al rigore critico e analitico dei bibliotecari alessandrini, l’uso di interpretazioni allegoriche e la ricerca di aspetti criptici.

I bibliotecari di Pergamo intrapresero studi bibliografici su larga scala. Agli studiosi di Pergamo però non spetta la paternità di edizioni di classici, ma sembrano essersi limitati a brevi monografie su punti specifici, certe volte direttamente in polemica con gli Alessandrini.

Gli interessi dei bibliotecari non erano soltanto letterari: Polemone fu un eminente studioso di topografia e di iscrizioni, importanti argomenti di filologia storica rimasti al di fuori della gamma usuale di studi condotta ad Alessandria.

La fine della biblioteca

La biblioteca scomparve con la decadenza politica che progressivamente si abbattè sul Regno di Pergamo Una leggenda narra che Marco Antonio, perdutamente innamorato di Cleopatra, le donò tutti i 200.000 volumi di Pergamo per la Biblioteca di Alessandria come regalo di nozze.

Pergamena

Pergamo viene riconosciuta come originatrice ed eponima della pergamena, appunto “charta pergamena”. Prima della creazione della pergamena, i manoscritti venivano trascritti su papiro, che era prodotto ad Alessandria.

La pergamena ridusse la dipendenza di Pergamo dal papiro egiziano e permise una maggior diffusione di conoscenza in tutta l'Europa e Asia.

A differenza del papiro, poteva essere scritta facilmente su entrambi i lati, caratteristica importante quando il formato del libro passò dal rotolo al codice, nel I secolo d.C., piegando la pergamena in quaterni.

A partire dalla tarda antichità (V secolo) la diffusione della pergamena sembrò aumentare fino a diventare il principale supporto scrittorio durante il Medioevo e prima di essere sostituita definitivamente dalla carta.

Sito Archeologico dell’Acropoli di Pergamo

L’Acropoli di Pergamo rappresentò l’esempio piú importante della nuova concezione ellenistica degli spazi urbani, tutta tesa a rendere onore alla grandezza e alla potenza dello Stato, del monarca e delle divinità che li proteggevano.

Dopo il 1873 l'Istituto Archeologico Germanico ha condotto a Pergamo imponenti scavi archeologici che hanno messo in luce l'impianto urbanistico della città.

La ricostruzione dell’acropoli è conservata al Pergamonmuseum di Berlino.

L’intero complesso monumentale costituisce ancora oggi un insuperabile esempio di organizzazione dello spazio urbano.

Oggi se ne visitano le rovine grandiose, come grandioso fu il suo splendore passato.

Fra le rovine più importanti rimaste visibili ai turisti sono da citare: l’antica Via Sacra che conduce al Tempio di Atena, l’Agora superiore, il Teatro di Dionisio e fuori dal nucleo urbano dell’antica Pergamo l’Asklepieion.

E infine i resti della Biblioteca di Pergamo

La seconda biblioteca del mondo antico è andata perduta La biblioteca di Pergamo ha avuto una grande importanza artistico-culturale per la sua struttura e per la quantità di volumi che conteneva.

Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_di_Pergamo https://libri.icrewplay.com/la-biblioteca-di-pergamo-in-anatolia/ https://www.lacooltura.com/2018/04/biblioteche-nella-grecia-antica/ https://amp.it.what-this.com/3337183/1/biblioteca-di-pergamo.html https://www.romanoimpero.com/2014/11/pergamo-bergama-turchia.html https://www.archetravel.com/blog/pergamo-turchia-guida-alla-visita/ https://studiahumanitatispaideia.wordpress.com/2017/07/15/letteratura-e-filologia-ellenistica/ https://www.loescher.it/Risorse/DAN/Public/O_D4076/D4076/Uomini_nel_Tempo_e_nello_Spazio__Risorse_online/unita2-capitolo6/pergamo.html https://www.romanoimpero.com/2014/11/pergamo-bergama-turchia.html

Lavoro realizzato da Campanale Francesco, Colapietro Giulio, Magistrale Ilaria, Milillo Martino, Monte Giorgia, Villani Francesca 1ªC