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TESINA

fabio.zanichelli

Created on May 15, 2021

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Transcript

Istituto comprensivo statale "De Sanctis"

Fabio Zanichelli 3C 2020/2021

TESINA

RUSSIA

PREMESSA

Perché ho scelto la Russia ? Una domanda semplice, ma dannatamente complessa. Provo a spiegarmi. Che ci piaccia o no, ci sono popoli e Nazioni che hanno un ruolo fondamentale, nel bene e nel male, nella storia dell Umanità, gli antichi romani, gli antichi greci e nell'era moderna USA e URSS. Ho scelto quest'ultima perché sono per metà Italiano e per metà Russo.

Nella mia tesina partirò da geografia, così varia di climi e di popolazioni e soprattutto di culture, che interscambiandosi hanno formato un grande Popolo, che ha dato i natali a grandi scrittori, musicisti e scienziati. Un popolo che solo nel ventesimo secolo ha subito una rivoluzione, due guerre e una tremenda dittatura totalitare di Stalin che ha richiesto un grosso tributo di morti e soprattutto ha visto i Gulag, veri e propri Lager disumani, anzi oltre al limite umano.

Nel periodo più vicino a noi , URSS e USA hanno dato la vita alla guerra fredda, dove ognuno aveva colpe, e che ha portato più volte vicino ad un conflitto nucleare, che se scatenato avrebbe probabilmente portato all'estinzione della razza umana o perlomeno al mondo come lo conosciamo. Un paese che ancora oggi soffre di una politica dispotica. Certo, capire un popolo non è mai facile, nel caso di URSS, con tanti popoli, ancora più difficile... Consideriamo che ogni popolo ha l'esperienza di tradizioni che formano convizioni in modo profondo e radicale... spero con la mia tesina di dare una piccola chiave di lettura per meglio entrare in queste dinamiche di questo popolo.

INDICE

Geografia

Arte

Francese

musica

italiano

Scienze

Storia

english

Tecnologia

Territorio

La Russia, il Paese più grande del mondo, è divisa tra due continenti: la Russia europea, che comprende la parte occidentale fino ai Monti Urali, e la Russia asiatica, con il vasto territorio che arriva fino all’Oceano Pacifico. Confina a nord-ovest con la Norvegia e la Finlandia, a ovest con l’Estonia, la Lettonia, la Bielorussia e l’Ucraina, a sud con la Georgia, l’Azerbaigian, il Kazakistan, la Mongolia, la Cina e la Corea del Nord. È bagnata a nord-ovest dal Mar Baltico, a nord dal Mar Glaciale Artico, a est dall’Oceano Pacifico e a sud dal Mar Nero e dal Mar Caspio. Fa parte della Russia anche l’ exclave di Kaliningrad chiusa tra la Polonia e la Lituania e affacciata sul Mar Baltico. Il fiume Volga è gelato per molti mesi all’anno, ma è ugualmente importante per l’economia della Russia perché costituisce l’asse principale di una rete navigabile lunga 20 000 km che collega il Mar Bianco con il Mar Nero e il Mar Caspio.

Morfologia

La regione russa europea comprende la vasta pianura del Bassopiano Sarmatico, interrotta dalle modeste Alture del Volga, e a sud la catena del Caucaso, la più alta d’Europa (Monte Elbrus, 5 642 m). La regione asiatica, invece, è caratterizzata dai vastissimi spazi della Siberia, che si divide in tre parti: la Siberia occidentale, costituita da una piatta pianura, la Siberia centrale, che coincide con l’altopiano omonimo, e la Siberia orientale, dal territorio montuoso con cime che sfiorano i 5 000 metri. I fiumi russi sono tra i più grandi al mondo per lunghezza, portata e bacino idrografico. Nella parte europea scorrono il Volga, il più lungo fiume europeo, e il Don che sfociano entrambi a sud; il primo nel Mar Caspio e il secondo nel Mar Nero. I fiumi siberiani (Ob, Enisej, Lena) scorrono invece da sud a nord, verso il Mar Glaciale Artico. Altri importanti corsi d’acqua sono la Dvina Settentrionale e il Pecora che si gettano nel Mar Glaciale Artico. Anche i laghi hanno vaste dimensioni: il Ladoga e l’Onega, di origine glaciale, si trovano nella parte europea e sono i due laghi più grandi d’Europa; il Lago Bajkal, nella parte asiatica, è il più profondo dell’intero pianeta; il Mar Caspio, metà europeo e metà asiatico, è considerato il lago più grande del mondo. Le coste si estendono per decine di migliaia di chilometri e sono prevalentemente basse, tranne quelle affacciate sull’Oceano Pacifico che risultano alte e scoscese.

Clima e Ambiente

Clima e ambiente Le alte latitudini e la vastità delle superfici continentali determinano un clima molto rigido, caratterizzato da inverni lunghi e freddi ed estati brevi e temperate. Se si escludono le terre che si affacciano sul Mar Nero e sul Mar Caspio, dove il clima è più mite, le temperature medie sono in genere molto basse e arrivano fino a -65/70 °C nella Siberia centrale. La vegetazione varia moltissimo: la costa artica è il regno della tundra, formata da muschi e licheni, cui succedono l’ampia superficie occupata da foreste di conifere e betulle (la taiga) e, più a sud, la foresta di latifoglie. Ancora più a sud si estendono le fertilissime «terre nere» e le steppe erbose. Sul Mar Nero e sul Mar Caspio si trova invece una vegetazione mediterranea.

Popolazione

Gran parte della popolazione russa vive nelle zone di Mosca, di San Pietroburgo e nelle aree agricole e industriali della parte europea, mentre sono quasi disabitati i territori del nord della Siberia e il nord-est della Russia europea. Il popolamento della Siberia è stato forzato in vari modi: i Governi zarista e comunista vi deportarono i criminali comuni e gli oppositori politici, mentre Stalin vi trasferì intere popolazioni come i tartari di Crimea. Oggi il Governo incentiva i lavoratori che accettano di trasferirvisi, anche temporaneamente, offrendo loro uno stipendio più elevato e possibilità di carriera. Con oltre 130 nazionalità diverse, la Russia è uno degli Stati più multietnici al mondo. Il gruppo principale è quello russo, che costituisce circa l’80% della popolazione totale. Il bilinguismo è accettato, ma è il russo la lingua di comunicazione per tutti. La religione praticata dalla maggioranza è quella ortodossa che dipende dal patriarca di Mosca.

Vasilij Kandinskij

Kandinskij, nel suo scritto Lo spirituale nell’arte, analizza il rapporto tra colori, suoni, emozioni. Kandinskij è affascinato dalla musica, in particolare ammira profondamente Wagner e Schoenberg. Dal 18 gennaio 1911 inizia un intenso rapporto epistolare tra Kandinskij e Schoenberg caratterizzato da una visione condivisa tra musica e pittura. Kandinskij, allo stesso tempo, decise di mettere per iscritto i suoi pensieri riguardo a questo nuovo linguaggio che stava per nascere – l’astrattismo. Siamo nel 1912.

I COLORI PER KANDINSKIJ

il rosso è la tensione e l’energia. L’arancione è un uomo che dà un’idea di salute, tutto il contrario del viola che ha in sé qualcosa di spento e triste. Kandinskij diceva che il blu richiama l’idea dell’infinito, della quiete e che suscita in noi la nostalgia della purezza. Il verde, invece, è un colore molto calmo, che non si muove, che non desidera… il verde… Questi non sono colori, sono persone, stati d’animo… Poi Kandinskij si è spinto oltre e ha paragonato ogni colore ad uno strumento musicale, e ha detto che il blu assomiglia ad un violoncello, e con l’azzurro sembra di sentire un flauto; il viola è paragonabile ad un corno inglese o ad una zampogna; il rosso è il suono del violino, mentre il giallo è il suono di una tromba. L’arancione è la musica di un contralto… … allora queste opere non sono più “quadri da osservare” ma sono “quadri da ascoltare” come se tutto questo fosse musica. “Questi sentimenti sono stati d’animo fisici. Le tonalità cromatiche, come quelle musicali, hanno invece un’essenza più sottile, danno emozioni più sottili, inesprimibili a parole”.

Il Cavaliere Azzurro

Uno dei giocattoli preferiti da Kandinskij fu un piccolo cavallino di stagno: ”Me ne stavo a lungo a seguire con lo sguardo quel cavallo e una promessa inconscia ma piena di sole vibrava nel mio cuore. Trasformava il cavallino di piombo della mia infanzia in una creatura viva”. La figura del cavaliere rappresentò per l’artista la lotta del bene contro il male, egli deve affrontare le prove più ardue e i pericoli più spaventosi, come San Giorgio patrono di Mosca, il santo guerriero che a cavallo trafigge il drago. Insieme a Franz Marc, nel 1912, pubblicò l’almanacco Der Blaue Reiter, Il Cavaliere Azzurro. Tra le opere di Picasso, di Van Gogh e di Matisse, vennero pubblicati anche disegni realizzati da bambini, poiché l’istinto e la naturalezza, tipici di queste immagini, furono considerati dei valori alti capaci, come anche le arti popolari, di possedere uno sguardo più libero e autonomo rispetto all'arte insegnata nelle Accademie.

La Vita Variopinta

Il cavaliere ritorna anche ne La vita variopinta, dipinto collocabile agli inizi del 1907, quando Kandinsky vive a Sèvres, vicino a Parigi, e ripensa all’amata Russia (riconoscibile è il colle del Cremlino), trasfigurandola idealmente sulla tela. Quest'ultima riassume in sé tutti gli archetipi originari della mente umana: l’amore erotico raffigurato dal giovane posto all'inseguimento della fanciulla, in alto a sinistra e, subito sotto, la morte evocata dai teschi che ricoprono l’abito talare di un prete; la discordia e la guerra rappresentate dai randelli alzati dei contadini, al centro; la vecchiaia messa in scena dal vegliardo, con il suo lungo bastone, nella parte centrale dell’opera; la vita racchiusa in quell'icona “sacra” della madre stretta al suo bambino, in basso a sinistra; la giovinezza identificata con un ragazzo che suona il flauto, giù a destra… Il linguaggio pittorico è simile a quello naïf, appreso da Kandinsky nel 1889 durante il suo viaggio di studio a Vologda, e attinge alla tradizione popolare russa dell’immaginario medievale e delle antiche fiabe. La vitalità, l’energia, la gioia che il dipinto comunica sono date principalmente dai colori utilizzati in forma pura, in pennellate radicalmente distinte, e concepiti come strumenti potentemente espressivi, mediatori psicologici di emozioni interiori e di vibrazioni spirituali.

Lev Tolstoj

Lev Nikolaevič Tolstoy est né le 9 septembre 1828 sur le domaine de Yasnaya. Les parents sont d'ancienne noblesse: la mère, cinq ans plus âgée que son mari. La mère, dont Lev n'a aucun souvenir, meurt alors qu'il n'a que deux ans. Après quelques années, son père meurt lui aussi, le laissant orphelin prématurément. Il fut ainsi élevé par des tantes très religieuses et éduqué par deux tuteurs, un français et un allemand, qui devinrent plus tard personnages de l'histoire de l'Enfance. Entre 1851 et 1853, Tolstoï, à la suite de son frère aîné Nikolaj, participa à la guerre dans le Caucase, d'abord comme volontaire, puis comme officier d'artillerie. En 1853, la guerre russo-turque éclata et - à sa demande - Tolstoï fut transféré en Crimée. Ici, il mène la vie du soldat, il se bat courageusement, fait face à des risques de toutes sortes, observe tout attentivement, regarde le danger en face, et pourtant les événements les plus tragiques se déroulent en lui: il se sent agité, constamment en équilibre entre la vie et la mort. , mais avec le désir de consacrer son existence à de nobles idéaux. Dans le Journal de 1854 - l'année où il publie Adolescence (Отрочество [Otročestvo]) - il note: «Le plus important pour moi est de me débarrasser de mes défauts: paresse, manque de caractère, irascibilité». En mars 1855, il décide enfin de son propre destin: «La carrière militaire n'est pas à moi, et plus tôt j'en sortirai, pour me consacrer totalement à la littérature, mieux ce sera.

Nom et prenom: Lev Tolstoj Date de naissance: 9 septembre 1828 Date de moirt: 20 novembre 1910 Adresse: Jasnaja Poljana Profession travail metier: écrivain, philosophe, éducateur et militant social Ouvres: Guerre et paix, Anna Karenina, les Fruits de l'éducation The mes: le lien entre l'âme humaine et la nature Lieu de naissance: Jasnaja Poljana

Guerre et Paix

Guerre et paix (russe : Война и мир, translittéré : Vojnà i mir, dans l'orthographe originale d'avant la réforme, Воана и миръ) est un roman historique de Lev Tolstoï. Écrit entre 1863 et 1869 et publié pour la première fois entre 1865 et 1869 dans la revue Russkij Vestnik, il concerne principalement l'histoire de deux familles, les Bolkonsky et les Rostov, entre les guerres napoléoniennes, la campagne napoléonienne en Russie de 1812 et la fondation de la premières sociétés secrètes russes.

Tolstoï a comparé son œuvre aux grandes créations homériques, et dans son immensité Guerre et Paix on pourrait dire un roman infini, en ce sens que l'auteur semble avoir réussi à trouver la forme parfaite avec laquelle décrire l'homme au fil du temps dans la littérature. Dense de références philosophiques, scientifiques et historiques, le récit semble allier la force de l'historicité et la précision dramaturgique (même Napoléon fait un portrait inoubliable de lui-même) avec un regard métaphysique puissant et lucide qui domine le grand flux des événements, des plus colossaux. , comme la bataille d'Austerlitz et la bataille de Borodino, aux plus intimes. En raison de la précision avec laquelle les niveaux très différents de l'histoire sont greffés dans la grande conception monologique et philosophique de l'auteur, Guerre et Paix pourrait être définie comme le plus grand test de l'épopée moderne, et un véritable "miracle" expressif et technique. Guerre et paix est considéré par de nombreux critiques comme un roman historique (parmi les plus importants de toutes les littératures), car il offre une grande fresque de la noblesse russe à l'époque napoléonienne. Par rapport à son époque, Guerre et Paix proposait un nouveau type de récit, dans lequel un grand nombre de personnages constituait une intrigue dans laquelle se déroulait nul autre que les deux sujets capitaux mentionnés dans le titre, combinés à des sujets tout aussi vastes, comme la jeunesse, vieillesse et mariage. Bien qu'il soit toujours considéré comme un roman historique, il a brisé tellement de conventions de ce genre que de nombreux critiques contemporains ne pensaient pas pouvoir le compter.

Pëtr Tchaikovsky

E' stato un compositore russo del periodo tardo-romantico, le cui composizioni sono tra le più note del repertorio classico. Ha unito nel suo stile caratteristiche della musica tradizionale russa alla prassi musicale classica, in contrasto con la visione estetica del Gruppo dei Cinque, improntata a un maggiore nazionalismo musicale. Benché di talento musicale precoce, Tchaikovsky studiò inizialmente giurisprudenza. Nella Russia dell'epoca, l'istruzione musicale non era regolamentata e le opportunità di studiare musica accademicamente erano limitate. Al sorgere per lui di tali opportunità, abbandonò la carriera di avvocato ed entrò nel neonato Conservatorio di San Pietroburgo. Compiuti gli studi, forgiò un proprio stile musicale russo, consolidando l'uso di convenzioni compositive della musica classica accanto alla musica tradizionale russa, raggiungendo così notorietà internazionale, benché non sempre ben ricevuto dalla critica russa. Nonostante il successo popolare, la sua vita fu costellata di eventi che lo condussero alla depressione e a una visione fatalista dell'esistenza: in gioventù la morte della madre, il naufragio delle relazioni interpersonali poi e l'inaccettabilità per la società dell'epoca della sua omosessualità contribuirono a questa condizione. La morte è ufficialmente attribuita al colera, ma le sue circostanze sono dibattute; è stato anche ipotizzato il suicidio, per contagio volontario con la malattia o mediante altra forma di avvelenamento.

Lago Dei Cigni

Considerato l’icona dei balletti classici ottocenteschi, Il lago dei cigni è una storia d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico. La coreografia richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità dei ballerini. La rappresentazione dei personaggi, in particolare nel confronto tra la purezza del Cigno Bianco e l’oscurità del Cigno Nero, richiede virtuosismo e un forte talento drammatico da parte dei ballerini solisti, culminante nei due ‘grand pas de deux’ nella seconda e nella terza scena.

Varlav Salamov

L'autore nasce a Vologda (Russia) nel 1907 da un prete ortodosso. Nel 1924, conclusi gli studi secondari, si trasferisce vicino a Mosca, dove lavora come operaio in una conceria. Nel 1926 viene ammesso al Primo corso della Facoltà di Diritto sovietico all'Università di Mosca e l'anno dopo partecipa alle commemorazioni del decennale della Rivoluzione d'Ottobre sotto le insegne dell'opposizione. Nel 1929 Šalamov viene arrestato per la diffusione del Testamento di Lenin (1922) in chiave antistaliniana e condannato a tre anni di lager, che sconterà a Visera, negli Urali settentrionali. Liberato alla fine del 1931, torna a Mosca poco dopo e lavora in vari periodici. Nel 1936 pubblica il primo racconto su una rivista, ma il 12 gennaio 1937 viene arrestato con l'imputazione più grave, il famoso "articolo 58", che riguarda “l’attività controrivoluzionaria” (in particolare: "trockista"), per la quale viene condannato a cinque anni di reclusione in un lager "per lavori pesanti". Trasferito in Siberia, nella regione della Kolyma, vi rimarrà fino al 1953, subendo ulteriori condanne a causa del metodo della delazione.

I racconti di Kolyma

Varlam Salamov trascorse 17 e dico diciasette anni nei lager sovietici che hanno fatto gara in orrore con i lager dei nazisti, del resto la parola LAGER dice già tutto di sé. Fu resa nota la loro esistenza in Europa occidentale negli anni 70, ma solo negli anni 90 in Russia, ogni regime cerca di nascondere i propri "delitti" in ogni modo. Il libro di cui parlerò è costituito di una raccolta di racconti, non necessariamente scritti in ordine cronologico, stralci di racconti di vita quotidiana di queste "prigioni". Leggendo questi racconti, si provano tante emozioni. Cercherò a sintetizzarne due, sperando di trasmettere quello che mi hanno fatto sentire. Nonostante gli orrori, le privazioni, le angherie , le fame , il freddo , una sofferenza che portava spesso alla morte , Salamov non ha raccontato la mancanza di libertà, di rispetto alla persona o la mancanza di rispetto della dignità umana, perchè queste ultime , nonostante importanti, vengono poste in secondo piano, quanto le prime sono portate all' eccesso , e questo eccesso porta ad una probabile morte . Ogni carcerato della Kolyma , soprattutto quelli arrestati per motivi politici, spesso intellettuali, doveva soccombere non solo al regime carcerario , ma spesso alle prepotenze dei delinquenti comuni che spadroneggiavano grazie alla indifferenza dei secondini. Siamo al limite della sopravvivenza, in una terra difficile , soprattutto in inverno, la Siberia, dove in alcune giornate si arriva a meno 50 gradi , e lo scrittore ci indica il modo per capire questa temperatura, ci dice:" Quando uno sputo si congela prima di toccare terra , allora siamo almeno a 50 gradi sotto lo zero". In questo contesto i prigionieri, dovevano scavare buche con vestiti approssimativi , con poco cibo, che significa poche calorie, importanti come combustibile per combattere il freddo, 7 giorni su sette. Non esistevano né domeniche né Feste. DI molti ORRORI si narra in questi racconti, ma , incredibilmente, dal libro escono umanità, amicizia , correttezza e dignità e quando si parla di probabilità di morire , ci si attacca alla probabilità... e si fa di tutto per resistere e non morire fino al giorno dopo , poi fino a quello successivo e così, giorno dopo giorno, fino a che arriva una stagione più vivibile , ogni giorno è una vittoria e lo scrittore non bestemmia contro i suoi aguzzini , ma ci racconta in modo scientifico e contemporaneamente con parole piene di amore per la vita, del modo di vivere nella Kolyma , ma non dimenticando mai fino in fondo di essere un uomo con una morale e con dei principi. Vorrei ora riassumere un paio di racconti che trovo particolarmente belli e significativi.

Primo racconto: "Sulla parola"

Stanno giocando a carte, fabbricate da abili artigiani in modo rudimentale in quanto non è possibile possedere carte nella Kolyma , tutto è studiato per annientare la mente di un uomo. Due delinquenti comuni si affrontano nel gioco, barando, perchè sta nella logica dei fuorilegge, uno perde tutto e chiede di giocare nuove partite "sulla parola" , l'altro delinquente accetta. Qui il lettore, che sarei io,si domanda come fa a garantire qualcosa chi non ha niente. Dopo poche righe lo scrittore ci svela l'arcano... il debitore si alza e va dal gruppo di intellettuali dissidenti politici e chiede loro di aprire la giacca del campo, uno di questi ha un bel maglione e il delinquente lo prende solo pretende solo perchè individuo più forte , l'intellettuale è legato a quel maglione,regalo della moglie , rifiuta la richiesta, non vuole rinunciare all'unico collegamento che ha con la sua famiglia. Il malvagio semplicemente lo uccide e gli sfila il maglione ancora sporco di sangue , ed ecco che paga il suo debito "sulla parola"... L'uomo che è in prigione come dissidente politico, qui non vale niente. Un maglione sporco di sangue vale molto ma molto di più, non solo per i delinquenti, ma pure per il sistema , il regime politico, in una parola lo Stato.

Secondo racconto: "Il pane di un altro"

Il secondo racconto, "Il pane di un altro", è scritto in due sole pagine, nemmeno complete, ma c'è tutto il meglio di quello che possono esprimere la mente e il cuore di un uomo. Un recluso deve andare a fare un lavoro notturno e lascia il suo più grande tesoro al suo compagno (che è Salamov) di branda, ovvero una pagnotta di pane ormai scaduta, bene più prezioso di ogni cosa. Salamov ha i crampi dalla fame , annusa le pagnotta attento a non farsi vedere dagli altri della camerata , il pane ha ancora un po' del suo odore ma questo è già molto. Salamov raccoglie le briciole, le mangia, ma non gli danno la sensazione voluta , allora toglie dalla pagnotta solo due pezzettini molto piccoli con l unghia e, dopo avere messo sotto la testa la pagnotta e prima ancora dentro ad una scatola , inserisce questi due minuscoli pezzi sotto la lingua , assaporando il sapore quasi svanito del pane , si addormenta felice per due motivi: il primo il sapore del pane , il secondo e il non avere tradito un amico. Due sole pagine e troviamo il meglio dell'umanità e soprattutto un racconto che è poesia pura...e su questo mi viene spontanea una considerazione... il libro è già bello in italiano, ma è stato tradotto e si sa che in una traduzione ,nel passaggio da una lingua ad una altra, qualcosa si perde, penso allora che sarebbe bello conoscere il russo per assaporare appieno questo romanzo.

Nikolaj Ivanovic Vavilov

A capo di un grandioso programma teso a far fronte alla grave situazioni agricola russa nei primi decenni del XX secolo, Vavilov partì dal presupposto che per migliorare i rendimenti delle colture agrarie fosse necessario arricchirne la base genetica e poi operare la selezione. Con il fine di scoprire, collezionare e conservare le basi genetiche di specie spontanee e coltivate per garantire alle generazioni future la “sicurezza alimentare”, guidò una serie di straordinarie spedizioni in tutto il mondo In Russia il suo lavoro mise sotto una nuova luce le idee sull’origine delle piante coltivate permettendo lo studio della variazione del rapporto fra ambiente e piante, fra genoma e fenotipo “la possibilità di ogni progresso della conoscenza della fisiologia organica del vegetale è affidata in via primaria all’analisi del genotipo e al meccanismo di trasmissione ereditaria dell’insieme delle innumerevoli caratteristiche di cui si compone e che compaiono a livello fenotipico: i caratteri”. Vavilov come fondatore dell’Accademia di Lenin e presidente del VIRV, mise a disposizione di biochimici e selezionatori una grandissima quantità di materiale genetico e comparò le diverse tecniche di coltivazione messe a punto in altri sistemi agricoli di diversi paesi. Se Lenin aveva premiato il suo lavoro, nonostante prevedesse anni di sperimentazioni, prima di selezionare una varietà interessante dal punto di vista produttivo, Stalin lo condannò. Vavilov fu oggetto di una pesante campagna diffamatoria iniziata nel 1931, da parte di un pupillo del regime staliniano: il biologo Lysenko, capace purtroppo di interpretare più le ragioni politiche che le leggi genetiche.

Genotipo e Fenotipo

La genetica aiuta a capire il modo in cui il genotipo si trasmette da una generazione all’altra, ma non permette di prevedere in dettaglio le caratteristiche degli individui, cioè il loro fenotipo. Infatti, oltre che dai geni, lo sviluppo di un organismo è influenzato in modo importante anche dall’ambiente in cui cresce.Si definisce genotipo l'insieme di tutti gli alleli di un individuo, cioè la sua costituzione genica. Si definisce fenotipo l'insieme dei caratteri fisici, chimici o comportamentali che l'individuo manifesta e che si possono facilmente osservare.

Guerra Fredda

Inizia la «Guerra Fredda» con la creazione di blocchi contrapposti fra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica si aprì un lungo periodo di conflitto che venne chiamato «Guerra Fredda». Fu uno stato di continua tensione che non giunse mai a uno scontro armato diretto fra le due superpotenze, ma si manifestò sotto forma di minacce, insulti, accuse, provocazioni reciproche. Iniziata nel 1945, essa si protrasse per più di quarant’anni, alternando fasi di tensione a periodi in cui l’aggressività fra le superpotenze si attenuava (distensione). La guerra fredda si concluse solo alla fine degli anni Ottanta, con la crisi del blocco comunista. Durante questo lungo periodo esplosero in molte regioni del mondo guerre locali a cui gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica parteciparono più o meno direttamente, schierate su fronti opposti. Oggi sappiamo che lo scontro fra le due superpotenze non si svolse quasi mai alla pari e che, fin dall’inizio, gli USA ebbero più peso e più forza. Sappiamo anche che – probabilmente – il mondo non corse mai un vero rischio di guerra, anche se l’opinione pubblica mondiale, indotta a ciò da una violenta propaganda, ritenne più volte imminente lo scoppio di una Terza guerra mondiale

La corsa agli armamenti e la repressione. Nel corso della Guerra Fredda le due superpotenze fecero a gara nel rinnovare e ingrandire i propri arsenali nello sforzo di assicurarsi una schiacciante superiorità militare sugli avversari. Questa corsa agli armamenti fece aumentare vertiginosamente le spese militari. Nel 1949 anche l’URSS riuscì a dotarsi della bomba atomica. All’interno dell’URSS si aggravò la repressione contro gli oppositori politici, che in gran numero furono inviati nei campi di lavoro. Vennero rafforzati i controlli polizieschi sui cittadini, fu impedito ogni contatto con l’occidente e la propaganda esaltò la superiorità del regime socialista. Anche negli Stati Uniti, Paese democratico, la paura nata con la Guerra Fredda creò un clima d’intolleranza e di sospetto. Molti, accusati a torto o a ragione di simpatie comuniste, vennero emarginati o privati del lavoro. La caccia ai comunisti, o presunti tali, venne definita «caccia alle streghe» e durò fino alla metà degli anni Cinquanta.

La Rivoluzione cubana e la crisi dei missili, ancora più seria , nel 1962 determinarono una crisi tra Usa e cuba, la crisi di Cuba. In quest’isola del Centroamerica, nel 1959, un giovane rivoluzionario, Fidel Castro, aveva rovesciato una dittatura militare sostenuta dagli USA. Il successo della rivoluzione preoccupò gli Stati Uniti, che sul Centroamerica esercitavano la loro supremazia e temevano che i Paesi dell’America Latina vedessero in Cuba un modello da imitare. Per indebolire il governo di Castro, gli USA appoggiarono un tentativo di sbarco di controrivoluzionari cubani nell’isola (1961), ma la spedizione fallì. Castro proclamò Cuba repubblica socialista e accettò la protezione militare dell’Unione Sovietica. Nel 1962 l’URSS installò nell’isola basi per missili atomici: una seria minaccia per i vicini Stati Uniti. Questi reagirono ponendo intorno a Cuba un blocco navale, pronti a far fuoco sulle navi sovietiche che si fossero avvicinate. Per qualche giorno il mondo visse nel terrore di una guerra nucleare, ma poi il buon senso prevalse: i Sovietici smantellarono le basi e gli Stati Uniti s’impegnarono a rispettare l’indipendenza cubana.

Vietnam war

In 1964 the US government chose to engage militarily in the Vietnam War, a major crisis point in the conflict between the blocs dominated by the two superpowers. This Indochina country had gained independence from France in 1954 after a conflict that lasted eight years, but according to international agreements it had been divided into two republics: North Vietnam, communist, and South Vietnam, subject to a US-backed military dictatorship.

The Vietnamese population did not accept the partition, and in southern Vietnam an armed liberation front (the Vietcong) was formed - supported by the URSS, China and North Vietnam - which organized an intense guerrilla war against the dictatorial government. Through the paths that passed through the neighboring states, men and vehicles for the guerrilla flowed from the north.

Starting in 1964, the US intervened directly with a great deployment of forces and an enormous superiority of means and materials, carrying out severe bombings on North Vietnam and destroying forests and villages to track down the guerrillas. However, they failed to crush the resistance of the Vietnamese rebels, who could count on the support of a large part of the population. Furthermore, American policy in Vietnam was openly disapproved of by US and world public opinion, and protests against the United States were held in every country. Finally, in April 1975, the US government recognized the defeat and decided to have its soldiers repatriated. In 1976 Vietnam was reunified and became a communist republic.

Energia nucleare

Con il termine «Energia nucleare» si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici, Benchè alcuni considerino tale fonte energetica anche come rinnovabile, recentemente la Commissione europea si è espressa affermando che il nucleare non è da considerarsi come rinnovabile. Benchè inoltre rappresenti in gran parte una forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, presenta in parte diversi altri problemi ambientali e di pubblica sicurezza per quanto riguarda i fenomeni connessi alla radioattività attraverso le scorie radioattive

Fissione atomica

In fisica nucleare la fissione nucleare è una reazione nucleare in cui il nucleo di un elemento pesante decade in frammenti di minori dimensioni, con emissione di una grande quantità di energia e radioattività. La fissione può avvenire spontaneamente in natura (fissione spontanea) oppure essere indotta artificialmente tramite opportuno bombardamento di neutroni.

Reazione a catena

La fissione nucleare è una reazione in cui il nucleo di un atomo di materiale fissile, come l’Uranio 235, viene bombardato con un neutrone. Questo determina la sua scissione in due nuclei e la liberazione di tre neutroni che vanno a colpire altri nuclei originano così una reazione a catena La somma delle masse dei due nuclei è inferiore a quella di partenza: parte della materia si è dunque trasformata in energia.

Come funziona una centrale nucleare?

Nel reattore viene pompata dal basso l'acqua che, filtrando tra le barre di uranio assorbe l'energia data dalla fissione regolata dalle barre di controllo, viene trasformata in vapore che a sua volta viene inviato alla turbina e trasformato in energia elettrica dall'alternatore

Disastro di Chernobyl

Durante le prime ore del 26 aprile del 1986, esplode il più avanzato dei quattro reattori in funzione presso la centrale nucleare di Chernobyl, a poco più di 100 km da Kiev, in Ucraina, all’epoca una delle repubbliche dell’Unione Sovietica, L’esplosione libera nell’atmosfera una quantità altissima di radiazioni. Nei giorni seguenti, molti paesi vicini all’Unione Sovietica rilevano una quantità insolitamente alta di radiazioni, ma i sovietici, almeno all’inizio, rifiutano ogni responsabilità per l’accaduto. Questa carenza di comunicazione ha contribuito alla diffusione di notizie false, e talvolta esagerate, su alcuni dettagli dell’incidente, come il numero di morti nell’area intorno alla centrale. Resta tuttavia la conseguenza più grave dell’esplosione, con la quale siamo ancora costretti a fare i conti: la contaminazione nucleare. A distanza di decenni, è ancora difficile stabilire quante persone sono morte o moriranno a causa dell’esplosione di Chernobyl: l’incidente nucleare più grave mai accaduto nella storia.

Qual è il futuro di Chernobyl?

Nel 2016 la parte ucraina della zona di esclusione è stata dichiarata riserva radiologica e ambientale della biosfera dal governo nazionale. Nel corso degli anni, Chernobyl è anche diventato un eccellente laboratorio naturale per lo studio dei processi evolutivi in ambienti estremi, cosa che potrebbe rivelarsi preziosa dato il rapido cambiamento ambientale sperimentato in tutto il mondo. Al momento, diversi progetti stanno tentando di riprendere le attività umane nell’area. Il turismo è fiorito a Chernobyl, con oltre 70.000 visitatori nel 2018. Ci sono anche piani per lo sviluppo di centrali solari nella zona e per l’espansione del lavoro forestale. Negli ultimi 33 anni, Chernobyl è passata dall’essere considerato un potenziale deserto per la vita ad essere un’area di grande interesse per la conservazione della biodiversità. Può sembrare strano, ma ora dobbiamo lavorare per mantenere la zona di esclusione una riserva naturale. Dobbiamo farlo se vogliamo garantire a Chernobyl un futuro, questa volta con la natura.

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