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presentazione apparato locomotore

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Created on May 15, 2021

presentazione apparato locomotore 4°As di Marino Calcagni e Benedetto Fusco

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Transcript

APPARATO LOCOMOTORE

L'apparato locomotore è il risultato dell'unione tra sistema scheletrico e sistema muscolare. I principali elementi anatomici che lo costituiscono sono: le ossa, il tessuto cartilagineo, i muscoli, le articolazioni, i tendini e i legamenti.

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sistema scheletrico

Lo scheletro è l'insieme delle ossa che formano il corpo umono. Alla nascita, lo scheletro dell'essere umano comprende più di 300 ossa; durante la crescita, diverse ossa si fondono tra loro, in età adulta, il numero totale di ossa presenti nel corpo diventa 206.Le ossa fungono da riserva e deposito di minerali come calcio, fosforo, sodio e magnesio, indispensabili per regolare molti meccanismi fisiologici. Inoltre svolgono fondamentali funzioni di stabilità e sostegno per l’organismo. Le ossa sono collegate dai legamenti Le ossa del corpo umano differiscono tra loro per forma e dimensioni. In base ciò, è possibile riconoscere l'esistenza di almeno 6 tipi di ossa: 1. Le ossa lunghe. Sono così chiamati gli elementi ossei in cui la lunghezza prevale su spessore e larghezza (ulna, radio, femore, omero, tibia, perone). Dove si trova l'ulna?

Drag the point to its correct position

solution

  • Le ossa corte o brevi. Sono le ossa la cui lunghezza e il cui diametro sono molto simili (ossa del carpo e le ossa del calcagno ecc.).
  • Le ossa piatte. Sono le ossa in cui larghezza e lunghezza prevalgono sullo spessore (cranio, costole e lo sterno ecc.).
  • Le ossa irregolari. Sono le ossa di forma irregolare (ossa dell'anca e vertebre, ecc. ).
  • Le ossa sesamoidi. Sono le ossa che hanno un aspetto simile ai semi di sesamo. La loro funzione è favorire la meccanica del movimento (rotula, osso pisiforme).
  • Le ossa suturali. Sono piccole osse sovranumerarie presenti all'interno delle suture del cranio. Sono abbastanze rare.

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TESSUTO CARTILAGINEO

La cartilagine è un tessuto elastico dotato di notevole resistenza alla pressione e alla trazione, è un connettivo specializzato con funzione di sostegno. Spesso è di colore bianco e riveste le estremità delle ossa articolari proteggendole dall'attrito. La sua funzione è simile a quella di un cuscinetto ammortizzatore che salvaguardia i normali rapporti articolari e permette il movimento. Queste importanti caratteristiche sono permesse dalla sua particolare costituzione chimica. All'interno della cartilagine esistono infatti delle cellule, chiamate condrociti, che - specie quando sono giovani condroblasti - hanno il compito di produrre la sostanza fondamentale. La cartillagine è costituita prevalentemente da acqua, da fibre collageniche, da proteoglicani, da acido ialuronico e da glicoproteine. Al di là dei nomi ciò che è importante ricordare è che la cartilagine è composta da una parte fluida, che le dona la capacità di assorbire i traumi e da una parte solida, che ne aumenta la resistenza. In base alla composizione della sua matrice e alla sua funzione, la cartilagine viene classificata in tre tipologie: elastica, fibrosa e ialina. Dove si trova la cartollagine elastica?

sollution

  • Cartilagine elastica ha un colore giallastro e si trova nell’orecchio esterno, nella punta del naso, nell’epiglottide, nel canale uditivo e nella laringe. La funzione della cartilagine elastica è quella di sostegno.
  • Cartilagine fibrosa si concentra a livello dei dischi intervertebrali, i dischi che separano le vertebre lungo il rachide, dei menischi intra-articolari del ginocchio, delle ossa pubiche e si trova anche nei punti di intersezione tra tendini, legamenti e ossa.
  • Cartilagine ialina si trova tra le costole e lo sterno, copre le superfici ossee delle articolazioni, sostiene la laringe, la trachea, i bronchi e compone parte del setto nasale.

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sistema muscolare

la funzione principale del sistema muscolare è di consentire il movimento al corpo umano attraverso la contrazione e il rilassamento dei muscoli. Le cellule del tessuto muscolare sono le fibre muscolari, esse sono molto lunghe e presentano numerosi nuclei. Ogni singola fibra muscolare è circnodata da una delicata lamina di tessuto connetivo, l'endomisio. Molte fibre muscolari sono poi rivestite da una membrana fibrosa più spessa il permisio e formano un fascio di fibre. Infine l'intero muscolo è circondato da un rivestimento connetivale ancora più resistente l'epimisio che si fonde con i tendini

Nel corpo umano i muscolli si differenziano per modalità di stimolo, per struttura cellulare e localizzazione; sono:

  • Il tessuto muscolare striato scheletrico è di tipo volontario e va a costituire i muscoli scheletrici che compongono il sistema muscolare, hanno la funzione di permettere i movimenti e di stabilizzare le ossa e altre strutture come per esempio il bulbo oculare. Dove si trova il muscolo gemello striale ?

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  • Il tessuto muscolare striato cardiaco, a differenze dello striato scheletrico, è involontario e va a costituire la maggior parte della parete cardiaca e parte della parete dei grossi vasi adiacenti, come l’aorta. La sua funzione principale è quella di permette il circolo del sangue. Il muscolo striato cardiaco viene spesso chiamato miocardio.
  • Il tessuto muscolare liscio, è involontario come il muscolo striato cardiaco. Questo tipo di tessuto muscolare è presente nella maggior parte dei vasi sanguigni e degli organi cavi, formando importanti componenti di organi e di altri sistemi, come il cardiovascolare, l’alimentare, il tegumentario e sistema visivo. La sua funzione principale è quella di permette il movimento delle sostanze attraverso gli organi di cui fa parte, tramite una serie di contrazioni ordinate e coordinate come la contrazione peristaltica. A differenza dei muscoli scheletrici, i muscoli lisci, raramente vengono denominati.

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articolazioni

Le articolazioni sono strutture anatomiche, che mettono in contatto due o più ossa. Nella maggior parte dei casi per evitare l'usura non avviene un contatto diretto tra le ossa, ma il contatto viene mediato da un tessuto fibroso o cartilagineo. Le articolazioni del corpo umano sono numerose, se ne contano in media 360. Questa diversificazione rispecchia il tipo di funzione richiesta a quella determinata giuntura. Il compito delle articolazioni è di tenere uniti i vari segmenti ossei. Le articolazioni si possono sudividere in base alle loro stuttura, sono: articolazioni fibrose, cartilaginee e sinoviali. Ma più comunemente le articolazioni sono catalogate in base alle loro funzioni:

  • Le articolazioni semimobili, definite anche "anfiartrosi", sono caratterizzate da movimenti limitati: è considerata semimobile, ad esempio, l'articolazione della colonna vertebrale.
Dove si trovano le Artrodie?

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  • Le articolazioni mobili, definite anche "diartrosi", sono le articolazioni impegnate nel movimento. Sono formate da un complesso meccanismo che ne permette, la mobilità: sono considerate tali, ad esempio, le articolazioni del ginocchio e del gomito.
  • Le articolazioni fisse, definite anche "sinartrosi", sono quelle che conferiscono stabilità ad alcune parti del corpo: ad esempio, le articolazioni delle ossa del cranio e del bacino. Le articolazioni fisse sono caratterizzate dalla continuità dei segmenti ossei che le compongono, tra i quali si interpongono porzioni di tessuto fibroso, osseo o cartilagineo. Le articolazioini fisse non consentono i movimenti.

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infortuni e traumi

Le lesioni muscolari sono infortuni a carico dei muscoli. Vengono causate da un eccesso di sforzo, durante un attività fisica, anche se possono presentarsi in tutte le azioni della vita quotidiana. La struttura del muscolo è formato dalla parte carnosa e da quella tendinea ed è paragonabile a quella di una corda e alle sue fibre. Le lesioni muscolari potrebbero coinvolgere tutte le fibre o parte di esse, e si distinguono in:

  • Contrattura: indurimento del muscolo a causa di una contrazione involontaria del muscolo;
  • Stiramento: eccessivo allungamento delle fibre muscolari;
  • Strappo: rottura delle fibre muscolari.
Lo strappo muscolare, può essere classificato in gradi a seconda della quantità di fibre coinvolte:
  1. Primo grado: riguarda le lesioni muscolari di alcune fibre e sono caratterizzate dalla presenza di dolore avvertito solamente nella fase di contrazione del muscolo. Ha una durata di circa una settimana e non ha bisogno di terapie.
  2. Secondo grado: anche in questo caso la lesione interessa solo alcune fibre ed è caratterizzata dalla comparsa di un ematoma e dalla presenza di dolore che aumenta nei giorni. È necessario un approfondimento diagnostico per localizzare la lesione e definire i tempi di recupero.
  3. Terzo grado: è la condizione più grave poiché ritroviamo protagonista la rottura di tutte le fibre muscolari. Questo stadio è caratterizzato da sintomo di impotenza, dolore acuto, ematoma. È opportuno seguire una teraplia medica.
Dove avvengono gli strappi muscolari più raramente?

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  • Viene definita distorsione una lesione di un’articolazione che si verifica per un movimento improvviso, imprevisto e violento, il quale forzando le strutture oltre i limiti anatomici e fisiologici, produce danni a tessuti come: le cartilagini, capsule articolari, legamenti, tendini, fasci vascolo-nervosi ad essi correlati.
  • Con il termine frattura si intende l’interruzione parziale o totale della continuità di un osso.In base all’integrità della cute distinguiamo:
  1. fratture chiuse o composte: dove non ci sono monconi ossei sporgenti e l’osso non comunica con l’esterno. I due monconi risultano essere allineati;
  2. fratture esposte: dove l’osso comunica con l’esterno e poiché il rischio di infezione è elevato, richiedono un trattamento antibiotico oltre quello medico-chirurgico. In questo caso non vi è congruenza tra i due monconi ossei. Infine, per semplicità espositiva, è importante distinguere le fratture semplici caratterizzate dalla rottura dell’osso in due parti, dette monconi, dalle fratture scomposte o comminute che presentano rottura dell’osso in più pezzi;
  • La lussazione si definisce come la perdita dei rapporti tra i capi ossei che costituiscono un’articolazione. La lussazione è detta “completa” se la perdita dei rapporti fra le due superfici è totale, invece la lussazione “incompleta” avviene quando rimane un contatto, seppur parziale, tra le superfici articolari. In base all’origine:
  1. si parla di lussazione congenita se presente sin dalla nascita e legata ad una malformazione delle estremità ossee;
  2. patologica o degenerativa legata a patologie come l’artrite reumatoide, che causa lesioni capsulo-legamentose in più distretti corporei;
  3. traumatica causata da un evento traumatico violento che disloca le estremità ossee di un’articolazione. Le parti del corpo più frequentemente colpiti da lussazioni di tipo traumatico, sono: la spalla, la rotula, il ginocchio, il gomito. Quest’ultime molto spesso sono legate a pratiche sportive quali: il calcio, il basket, il rugby, il tennis o la pallavolo.

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Grazie per l'attenzione

creato da Marino Calcagni e Benedetto Fusco