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Testo semplificato
Irene Carbone
Created on May 14, 2021
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Transcript
Dalla novella
"La Giara"
scritta da
Luigi Piandello
scrittore, poeta e
drammaturgo
italiano del '900
nato nel 1867 e morto nel 1936
Durante la raccolta delle olive, però, i contadini trovano la giara misteriosamente rotta a metà.
Il protagonista della novella è don Lollò Zirafa, un ricco e avaro proprietario terriero.
Non contento delle quattro giare che già aveva, decide di farsi costruire una quinta, enorme e splendida giara per conservare l’olio ricavato dalle sue coltivazioni.
Viene chiamato Zi’ Dima Licasi, “conciabrocche” e inventore di un mastice miracoloso. L’uomo propone a Don Lollò di sistemare la giara solo con il proprio mastice, ma Don Lollò vuole che usi anche dei punti metallici per essere più sicuro.
CONCIABROCCHE
NOVELLA
AVARO
MIRACOLOSO
MASTICE
MISTERIOSAMENTE
Zi' Dima aggiusta la giara , ma terminato il lavoro, si rende conto di essere rimasto intrappolato dentro. L’unica soluzione perché possa uscirne è romperla di nuovo.
Don Lollò, tra le risa generali, decide di recarsi dal suo affezionato legale. Se Zi’ Dima resta chiuso nella giara, don Lollò potrebbe essere accusato di sequestro di persona. Don Lollò accetta di liberarlo, ma vuole che Zì Dima gli ripaghi la giara.
SEQUESTRO DI PERSONA
RISA
Una volta rientrato al podere, Zirafa spiega la situazione a Zi’ Dima, che divertito si rifiuta di uscire dalla giara.
PODERE
LEGALE
A una cert’ora don Lollò, andato a dormire, fu svegliato da un baccano d’inferno. S’affacciò a un balcone della cascina, e vide su l’aja, sotto la luna, tanti diavoli; i contadini ubriachi che, presisi per mano, ballavano attorno alla giara. Zi’ Dima, là dentro, cantava a squarciagola.
Questa volta non poté più reggere, Don Lollò: si precipitò come un toro infuriato e, prima che quelli avessero tempo di pararlo, con uno spintone mandò a rotolare la giara giù per la costa. Rotolando, accompagnata dalle risa degli ubriachi, la giara andò a spaccarsi contro un olivo. E la vinse Zi’ Dima.
AIA
COSTA
BACCANO D'INFERNO
DIAVOLI
NON POTE' PIU' REGGERE