domus aurea

DOMUS AUREA

la più ampia delle residenze imperiali

classe 2DS Angelo Cassata, Jacopo Cetta, Adrea De Santis, Micaela Duci

I romani avevano due idee principali di case

INSULAE

DOMUS

In questi edifici in condominio risiedeva la maggior parte della popolazione: vi abitavano sia coloro che facevano lavori umili, sia chi apparteneva ai ceti sociali medio-alti. La sua costruzione si rese necessaria per via dell’incremento demografico di quel periodo. Si trattava solitamente di edifici di forma quadratica con cortile interno, quasi sempre era presente anche il porticato, dal quale si dipartivano corridoi di accesso per le stanze che generalmente erano in affitto. Erano frequenti incendi o crolli per via dei materiali poveri che venivano usati per la costruzione.

Queste abitazioni erano destinate alle perosne più ricche. Erano presenti finestre, non molto usate in quel periodo per via dell’alto prezzo del vetro, un cortile interno (peristilio), lontano dai rumori della casa, dove si andava a passeggiare, ovviamente non mancavano la sala da pranzo (triclinium) e le camere da letto (cubicule). Caratteristica di queste costruzioni era la loro copertura con le falde inclinate verso l'interno (compluvium) in modo da poter raccogliere l'acqua piovana nella vasca sottostante (impluvium).

VS

Domus Aurea

casa di Diana ad Ostia

DOMUS AUREA

storia e struttura

incendio di Roma (64 d.C.)

sala ottagona, Colle Oppio

Severo e Celere (64-68 d.C.)

Domus Transitoria

DOMUS AUREA

storia e struttura

finalmente in una casa degna di un uomo

Tacito e Svetonio

Tito e Traiano

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complesso occidentale

complesso orientale

SALA OTTAGONA

CASA DI DIANA

dipinti murali

Ostia, 150 d.C.

Diana Cacciatrice

piano terra, mezzanino, 3 piani