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MOTO DEI CORPI
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Created on May 10, 2021
ricerca sul moto dei corpi
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IL MOTO DEI CORPI
In fisica il moto è il cambiamento di posizione di un corpo in funzione del tempo, misurato da uno specifico osservatore in un determinato sistema di riferimento. ... Lo studio del moto a partire dalle cause che lo generano ovvero le forze è noto invece come dinamica. gli elementi necessari per descrivere il moto sono: la traiettoria, la distanza percorsa e il tempo impiegato a percorrerla
Tutti i moti sottostanno a delle leggi fisiche ben precise: scopo della fisica è la determinazione di tali leggi le cui espressioni sono, quasi sempre, sotto forma di formulazioni matematiche. Per studiare i moti occorre preliminarmente fissare un sistema di riferimento e valutare come un corpo si sposta nello spazio al trascorrere del tempo. La parte della fisica che si occupa dello studio del movimento dei corpi senza occuparsi delle cause che lo producono, si chiama Cinematica. Punto materiale La cinematica prende l’avvio dalla descrizione del movimento del punto materiale, cioè un ente geometrico privo di estensione, ma avente carattere materiale, cioè dotato di massa. Il concetto di punto materiale è un modello utilizzato per rappresentare il comportamento di molti enti fisici che osserviamo intorno a noi. Considerare un corpo come un punto materiale è un’astrazione e un’approssimazione che però si rileva utile per ricavare alcune proprietà generali del suo movimento. Il sistema di riferimento Per studiare il moto di un corpo bisogna innanzitutto fissare un sistema di riferimento. Solitamente viene utilizzato un sistema di assi cartesiane ortogonali x, y, z. Un corpo si dice in moto o in quiete, rispetto al sistema di riferimento fissato, se al passare del tempo le coordinate che individuano la sua posizione nello spazio assumo valori differenti o rimangono immutate. Lo stato di moto o di quiete è un concetto relativo e non assoluto in dipendenza del sistema di riferimento scelto. La traiettoria del moto La traiettoria in genere è una linea complessa che si sviluppa nello spazio a 3 dimensioni. Si definisce traiettoria la linea descritta da un punto in movimento con il passare del tempo: essa può essere: rettilinea, circolare, parabolica, ellittica, ecc.. Il seguente link Simulazione apre una simulazione che mostra la traiettoria di un punto materiale e lo spostamento tra due punti A e B. La posizione di un punto e la distanza percorsa Consideriamo il moto di un punto materiale con traiettoria rettilinea; esso può essere descritto mediante una sola coordinata s. Fissato l’asse di riferimento degli spostamenti con una propria origine, si ipotizzino i valori riportati nella seguente figura:
Il moto di rotazione della Luna è il movimento che compie intorno all'asse lunare nello stesso senso della rotazione terrestre, da Ovest verso Est, con una velocità angolare di 13° al giorno. La durata è quindi uguale a quella del moto di rivoluzione pari a 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11,6 secondi.
Il movimento della Terra intorno al proprio asse e il coseguente moto apparente diurno del Sole e degli altri oggetti celesti è responsabile dell’alternarsi del dì e della notte. Grazie a questo movimento possiamo anche stabilire dei punti di riferimento fissi che ci permettono di orientarci. Nel corso di un anno la Terra esegue un giro completo intorno al Sole che, di conseguenza, compie un moto apparente in cielo, spostandosi rispetto allo sfondo stellato. Questo movimento annuale del nostro pianeta, unito al fatto che la direzione dell’asse terrestre si mantiene fissa e inclinata rispetto alla normale al piano dell’orbita, è responsabile dell’alternarsi delle stagioni, degli equinozi e dei solstizi. Scopriremo, tuttavia, che anche la direzione del nostro asse di rotazione non è costante: varia a causa di un altro movimento fondamentale del nostro pianeta, la precessione. Cos’è e da cosa è provocata? Infine vedremo come la Terra si muove dentro la Galassia e con la Galassia all'interno del Gruppo Locale. Opzionale: le tre leggi di Keplero.
MOTO APPARENTE DELLA TERRA
Le stelle a occhio nudo sembrano mantenere inalterata nel tempo la loro posizione, tanto che si introdusse il temine di stelle fisse. In realtà, l'osservazione con il telescopio mostra che, durante il corso di una notte, le costellazioni seguono un moto che le fa sorgere a est e tramontare a ovest, descrivendo un grande arco che culmina a sud. Il moto degli astri, dovuto alla rotazione terrestre, è un moto solo apparente: la Terra, ruotando, offre all'osservatore panorami variabili dell'universo.La Stella Polare, trovandosi a circa 1 grado dalla direzione dell'asse di rotazione terrestre, appare quindi ferma tutta la notte, mentre tutte le altre stelle appaiono invece in rotazione intorno a essa.In realtà, la Terra ha anche un moto di rivoluzione intorno al Sole, con durata di un anno, e quindi velocità di circa 1 grado al giorno. A causa del moto di rivoluzione terrestre, notte dopo notte le costellazioni appaiono sorgere, culminare e tramontare circa 1 grado più a ovest e circa 4 minuti in anticipo rispetto alla notte precedente. Questo significa che, mese dopo mese, nel mezzo della notte saranno osservabili costellazioni sempre diverse.
Moto apparente della luna Del Sole è visibile solo la parte più esterna, composta di tre strati che, andando dall'interno all'esterno, sono la fotosfera, la cromosfera e la corona; cromosfera e corona costituiscono l'atmosfera solare, struttura complessa e sede di processi violenti e variabili nel tempo.La radiazione continua del Sole ha origine nella fotosfera (dal greco, sfera di luce), strato più basso dell'atmosfera e spesso poche centinaia di chilometri, con temperature di circa 4300-9000 °C. Tipiche della fotosfera sono le macchie solari: zone che appaiono più scure sulla superficie del Sole per contrasto con la fotosfera circostante. Queste aree, alle quali è associato un elevatissimo campo magnetico, possiedono un nucleo centrale (ombra) circondato da una regione chiara (penombra). La loro posizione varia nel tempo per effetto della rotazione del Sole, variabile in funzione della latitudine. Nel 1850 si scoprì che il numero totale di macchie visibili sulla superficie solare varia da un valore massimo a uno minimo secondo una ciclicità di 11 anni (ciclo di attività solare).Mese sinodico e mese sidereo non coincidono, infatti il primo è più lungo di due giorni rispetto al secondo: allora come mai lo stesso moto di rivoluzione presenta due tempi diversi? Questa differenza di due giorni è dovuta al fatto che contemporaneamente la Terra si muove lungo la sua orbita intorno al Sole e, di conseguenza la Luna deve spostarsi nella sua orbita un altro po’ per tornare alla fase di luna nuova.