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Cicerone

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Created on May 6, 2021

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Transcript

cicerone e il potere

RAPPORTO TRA INTELLETTUALI E POTERE

CAMILLA VENTURI III^A

12 Maggio 2021

"Ut stultitia, etsi adepta est quod concupivit, numquam se tamen satis consecutam putat, sic sapientia semper eo contenta est quod adest, neque eam umquam sui paenitet""Come la stoltezza, anche se ha conseguito ciò che desiderava non ritiene mai di essere soddisfatta, così la saggezza è sempre contenta di ciò che è presente, né mai è insoddisfatta di sé"

Marco Tullio Cicerone

VITA POLITICA

Marco Tullio Cicerone

Nacque nel 106 a.C ad Arpino, da una famiglia di possedimenti terreni appartenenti all'ordine equestre. Famiglia non nobile ma fornita dai mezzi economici per avviare i figli alla carriera politica

GLI INIZI

Cicerone studiò a Roma, con i migliori maestri greci di retorica e di filosofia e, nonostante la sua giovane età, frequentò il Foro Romano, sotto la guida dei più illustri oratori del tempo.

VITA POLITICA

L'ESORDIO

Il rientro a Roma, dopo un viaggio in Grecia, diede il via alla sua vita politica vera e propria: Nel 75 a.C. fu questore in Sicilia, e l'anno dopo si presentò per la prima volta in senato, come ex questore. La sua carriera politica, culminò con l'elezione al consolato dell'anno 63 a.C, ottenuta contro Catilina, rappresentante dei Populares.

VITA POLITICA

Prima Catilinaria

Questa prima orazione, fu tenuta in senato l'8 novembre del 63 a.C. solo poche ore dopo che Cicerone era venuto a conoscenza di alcuni dettagli importanti sulla congiura, grazie ad una delazione. Non avendo prove oggettive della colpevolezza di Catilina, ma godendo della fiducia del senato, in questa orazione punta sulla forza trascinante della sua eloquenza, avvalendosi di tutti gli strumenti retorici utili per indurre la patria ad allarmarsi. Con l'orazione, Cicerone vuole soprattutto indurre Catilina a fuggire da Roma.

IL DECLINO

La questione più ostica che Cicerone dovette affrontare, e che gli portò la massima gloria, ma determinò anche il suo declino, fu la congiura di Catilina. Catilina, si presentò di nuovo alle candidazioni per divetare console con un programma "popolare". Nuovamente sconfitto, Catilina si prepare per otterenere il potere con la forza. Le trame di Catilina, furono scoperte da Cicerone, che con la prima orazione "Catilinaria", lo costrinse a fuggire da Roma.

LETTERATURADEI VINCITORI

Le orazioni giudiziarie più celebri di Cicerone sono:

  • Le Verrinae, "discorsi contro Verre". Sono considerate un capolavoro di eloquenza, ma solo l'Actio prima venne pronunciato, dato che Verre partì in volontario esilio.
  • Pro Sestio, in cui Cicerone difende Sestio, accusato per aver organizzato bande armate contro Clodio. Cicerone sostenne la tesi che il ricorso a mezzi illegali si è reso necessario per difendere le istituzioni. Sestio fu assolto.
  • Pro Caelio: Cicerone difende Marco Celio Rufo, accusato di aver rubato dei gioielli e aver cercato di avvelenare una sua ex amante, Clodia. Cicerone sfoga tutti il suo odio verso Clodio, accusando la sorella, Clodia, come una donna corrotta e dissoluta. L'imputato fu assolto.

OTIUMNEGOTIUM

Otium

  • Catullo
  • Lucrezio

Nell’età di Cesare, che fu caratterizzata da forti sconvolgimenti, crisi delle istituzioni, individualismi politici e guerre civili, due sono le possibili scelte degli intellettuali, che si possono riassumere nei due termini di OTIUM e NEGOTIUM.

  • “Otium” come disimpegno politico, distacco e rifiuto di una realtà negativa, che si esprime attraverso una concezione della poesia come “lusus”.
  • "Negotium" come partecipazione attiva anche attraverso gli scritti alle vicende politiche di Roma, come difesa del proprio operato o come contributo alla riflessione politica

Negotium

  • Cicerone
  • Cesare
  • Sallustio

"Lex est recta ratio imperandi atque prohibendi" "La legge è il giusto criterio di comandare e di proibire"

"Summus ius, summa iniura" "Il diritto a tutti i costi diventa ingiuria"

"Cedant arma togae, concedant laurea linguae" "Le armi facciano posto alla toga, il trionfo militare all’eloquenza"