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LA CONIUGAZIONE DEI VERBI
Jessica Locatelli
Created on May 3, 2021
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Transcript
LA CONIUGAZIONE
LE TRE CONIUGAZIONI DEI VERBI
1. I verbi che all'infinito presente terminano in -are, caratterizzati dalla vocale tematica -a, appartengono alla prima coniugazione: amare.
2. I verbi che all'infinito presente terminano in -ere, la cui vocaletematica è -e-, appartengono alla seconda coniugazione: temere
3. I verbi che all'infinito presente terminano in -ire, la cui vocale tematica è -i-, appartengono alla terza coniugazione: sentire.
La maggior parte dei verbi cha appartengono alla stessa coniugazione presenta le stesse desinenze. Perciò seguono un modello in cui basta applicare alla radice di ogni verbo le varie desinenze della sua coniugazione per avere tutte le forme (verbo regolare). Esistono dei verbi che non seguono questo modello e sono detti irregolari.
Particolarità della prima coniugazione
1. I verbi in -care e -gare conservano il suono gutturale di c e g in tutta la coniugazione; prendono quindi: una H davanti alle desinenze che cominciano per i e per e rechiamo, recheremmo, neghino, negherete.
2. i verbi in -iare conservano la i della radice quando su questa cade l'acento tonico della parola (invìi, spìino); ma perdono la i della radice se non è accentata (studi, inviate, spiamo)
3. I verbi in -ciare, -giare, -sciare (baciare, incoraggiare, lasciare) perdono la i finale della radice quando la desinenza del verbo comincia per i o per e (bacerò, incoraggeremo, lascerei)
4. in verbi in -gnare sono regolari per cui mantengono la desinenza della prima coniugazione (bagniamo, bagnate, che noi bagniamo, che voi bagniate)
5. I verbi che terminano in -gliare perdono la i della radice quando la desinenza comincia per i ( sbagli e non sbaglii).
Particolarità della seconda coniugazione
1. Alcuni verbi (temere, dovere, credere, riflettere, battere, cedere) ammettono alla 1° e alla 3° persona singolare e alla 3° plurale del passato remoto una duplice forma: temei\ temetti: temé\ temette...
2. I verbi fare, dire (dal latino facere e dicere) possono considerarsi appartenenti alla seconda coniugazione.
3. Appartengono alla seconda coniugazione i verbi in -arre, -orre, -urre come trarre (da Trahere), porre (da ponere), condurre (da conducere).
4. I verbi in -gnere sono regolari (che noi spegniamo, che voi spegniate).
I5. I verbi che contengono nella radice il dittongo uo (muovere, cuocere, scuotere) conservano la u quando il dittongo si trova in una sillaba non accentata (muòvono); la perdono quando si trovano in una sillaba non accentata (moviamo) o in una sillaba che termina per consonante (mòsso).
Particolarità della terza coniugazione
1. Molti verbi della terza coniugazione (ammonire, obbedire, condire, custodire, pulire, nitrire) inseriscono il suffisso -ise- tra la radice e la desinenza nelle persone singolari e nella terza plurale dell'indicativo e del congiuntivo e nella seconda singolare dell'imperativo presente.
2. Altri verbi presentano entrambe le forme (applaudo\ applaudisco; inghiotto\ inghiottisco)
3. Il participio presente in genera termina in -ente (fuggente, partente, seguente, uscente), talvonta in -iente (esordiente, nutriente, dormiente, obbediente)