tacito

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PUBLIO CORNELIO TACITO

L'importanza storica e letteraria di Tacito

indice:

5. lo stile

1. contesto storico

2. La vita

6. la visione del mondo

3. le opere

7. lo storico

8. attraverso la critica

4. "storicità reale"

contesto storico

epoca di conflitto e crisi morale

Tacito vive in un'atmosfera di conflitto tra monarchia assoluta e un fervente desiderio di libertà che però, nella sua visione pessimistica, dichiarerà irrealizzabile. Vede susseguirsi, durante il corso della sua vita; la dinastia flavia, successiva alla giulio-claudia, il breve governo di Tito, la dittatura di Domiziano e infine il governo di Traiano

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Le poche informazioni sulla vita e sull'ambiente in cui visse Tacito sono incerte e sono tratte dagli indizi sparsi nel corpus delle sue opere, dalle lettere del suo amico e ammiratore Plinio il Giovane e da un'iscrizione trovata a Mylasa, in Caria (nell'attuale Turchia). Data l'incertezza si ricorre anche a deduzioni di storiografi successivi

L a vita di Cornelio Tacito

tacito

e l'incertezza degli storici

inizia la sua carriera letteraria

Nasce nella Gallia Narbonese

116d.C

77d.C

matrimonio con Giulia Agricola, figlia 13enne del generale Agricola

55d.C

98d.C

morte

le opere

tacito: il piùgrande storico romano

Le opere di Tacito riflettono il conflitto che l'autore vede nel mondo; il dissidio tra le malefatte della monarchia e l'impulso tarpato di libertà. Traspare, dalla sua produzione letteraria, l'essenzialità della storia per presevare la moralità collettiva.

OPERE

De vita et moribus Iulii Agricolae

Dialogus de oratoribus

De origine et situ Germanorum

Historiae

Annales

dialogo sulle cause della rovina dell'eloquenza

opera annalistico storiografica

opera annalistico-storiografica

Monografia etnografica sul popolo e la cultura gemanica

Monografia dedicata a Giulio Agricola

POSSIAMO CREDERE A TACITO?

"STORICITA' REALE"

Opere storiche attendibili ma non interamente imparziali poichè influenzate dall'ideologia filosenatoria

Un altro punto che collega Tacito con la tradizione è il connubio del moralismo, ovvero interpretare la realtà attraverso la categorizzazione in vizi e virtù, con il pessimismo esistenziale, cioè l'assenza di risoluzione all'inevitabilità del male. Questi aspetti sono in contrasto con il concetto dell'autore di raccontare sine ira et studio, con la quale si attribuiva completa imparzialità. Inoltre ciò che Tacito narra è apertamente influenzato dal suo coinvolgimento nella vita politica, soprattutto poichè faceva parte dell'organo senatorio e dai rumores che l'autore non manca di riportare.

lo stile

L'originalità di Tacito

Lo stile di Tacito è molto complesso, la critica lo identifica non come uno stile ma con una vera e propria visione personale del mondo, descrive l'umana violenza con brutalità sottolineando nuovamente il male impervente.

Strutturalmente è molto presente l'inconcinnitas e la brevitas che rendono il testo dinamico e frammentato. L'originalità di Tacito è il dono della sintesi, che rende difficile la traduzione in italiano poichè L'autore è in grado di contrarre interi periodi in brevi espressioni.

LA VISIONE DEL MONDO

Intelligenza storica e realismo politico

• Visione pessimistica e inevitabilità del male
• Necessità dell'Impero per il mantenimento della pace come unica soluzione, poi rivelata vana, alla crisi di Roma
• Assume l'introspezione psicologica dal punto di vista dei popoli conquistati mettendo in luce la crudele brutalità delle conquiste romane.

la storia

LA VISIONE DELLA STORIA SECONDO TACITO

Un’ immensa malinconia pervade le pagine tacitiane, soprattutto quando esse seguono le fasi discendenti di un declino inesorabile: Tacito è il testimone più acuto della crisi di un secolo e la sua storia è il documento della dissoluzione progressiva di un mondo nel quale egli non ravvisa alcuna prospettiva di salvezza. L’ opera tacitiana evidenzia infatti la crisi di quelle idealità di cui si era alimentata la civiltà romana e descrive tutta la storia del I secolo dell’ Impero come la storia di un’ inarrestabile degenerazione morale

IL RUOLO DELLO STORICO

VEDIAMO ORA TACITO

ATTRAVERSO LA CRITICA

PIERRE GRIMALD

ALAIN MICHEL

ROLAND BORTHES

Grimald analizza l'interrogativo che concerne la storia e il rapporto tra destino e azioni umane, facendo emergere la visione di Tacito secondo la quale sono gli uomini che fanno la Storia ma solo a livello individuale; universlmente, se c'è un Fato, esso è sconosciuto.

Secondo il critico, in Tacito la morte è un protocollo, ricorrente e caratterizzante come un timbro; si muore schiacciati dal peso dell'oppressione inflitta dall'ingombrante male del mondo

Con la sua opera critica "Tacito e il destino dell'Impero" Michel sottolinea il pessimismo tregico-storico di Tacito e la sua correlazione con la figura del princeps