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LA TUNISIA
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Created on April 17, 2021
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Transcript
LA Tunisia
La Tunisia è uno Stato del Nordafrica bagnato dal mar Mediterraneo e confinante con l'Algeria ad ovest e la Libia a sud e a est. Si ritiene che il suo nome, Tūnus, abbia origine dalla lingua berbera, con il significato di promontorio, o, più probabilmente, "luogo in cui passare la notte"
linea del tempo
647-750
814-146 a.C
146 a.C. – 429 d.C.
20.000 – 814 a.C.
429-647
Invasione vandalica e Bizantini
Conquista Araba
Dominazione Romana
Cartaginesi
Preistoria
750 – 1492Le Dinastie Berbere
1492 – 1881 Dominazione Ottomana
1881 – oggi Protettorato Francese e Indipendenza Tunisina
Le fasi della storia della tunisia: quella Punico-romana
La storia della Tunisia è suddivisa in due principali fasi: quella punico-romana e quella legata all’Islam. Partendo dalla prima, la storia tunisina è estremamente condizionata dalla fondazione di Cartagine. Ebbe così inizio l’epoca cartaginese. Essi si espansero in tutto il Mediterraneo arrivando a lambire i confini italici dell’Impero Romano. Quando poi si scontrarono faccia a faccia nelle guerre puniche l'impero romano ebbe la meglio. Sotto i romani iniziò una nuova era per la storia della Tunisia costituita dalla fondazione di molteplici nuove città e anche di nuovi servizi come acquedotti, strade...
Dai Bizantini all'indipendenza tunisina
Nel V secolo d.C. la decadenza dell’Impero Romano richiama l’attenzione dei Vandali, i principali invasori che decretarono la fine di Roma. La loro occupazione però si dimostro inefficace così la Tunisia venne aggregata all'impero Bizantino. Andando avanti con il tempo, arriviamo al 647, quando ci furono le prime invasioni arabe, i quali fondarono poi l'attuale capitale Tunisi. Il periodo di dominazione araba fu contraddistinto dal susseguirsi di diverse dinastie che hanno caratterizzato la storia della Tunisia. In seguito alle diverse dinastie, un'altro aspirante invasore conquistò il territorio tunisino, L'impero Ottomano il quale però cominciò a vacillare già nel XVII secolo e questo diede come risultato la colonizzazione francese, che muterà per sempre anche i nomi delle località tunisine. Nel primo dopo guerra crebbe nell’animo dei tunisini un forte sentimento indipendentista. I francesi, in risposta a questi moti rivoluzionari risposero con la repressione. A capo di questi moti rivoluzionari era presente Habib Bourguiba che alla fine della seconda guerra mondiale, iniziò un lungo processo di mediazione tra lui e la Francia, che si concluse nel 1956 con la dichiarazione d’indipendenza del Regno di Tunisia, ma il regno durò molto poco, perché il 25 luglio 1957 viene proclamata la Repubblica e Habib Bourguiba viene eletto primo presidente della Repubblica Tunisina.
La morfologia tunisina
Il 40% della sua superficie è occupato dal deserto del Sahara, mentre gran parte del territorio restante è composta da terreno particolarmente fertile. Nella parte nord occidentale della Tunisia si elevano le vette della dorsale tunisina, che costituisce il prolungamento dell'Atlante Telliano, ovvero la parte più orientale del gruppo montuoso dell'Atlante. La dorsale tunisina arriva ai 1.544 metri del Djebel Chambi, la montagna più alta della Tunisia. L'idrografia non è molto ricca, con i fiumi che sfociano nel Mediterraneo a nord in genere sempre piuttosto brevi, il principale fiume tunisino è la Medjerda che nasce in Algeria e poi corre parallelo alla costa prima di sfociare nel Mediterraneo a nord di Tunisi.Unico bacino lacustre dolce di rilievo è il lago di Biserta, mentre nel sud desertico sono presenti i due laghi salati di Chott el-Jerid, la cui parte più occidentale è nel territorio algerino; i loro bacini sono per parte dell'anno asciutti o al più fangosi e ricoperti di sale, per cui più che laghi veri e propri il termine corretto sarebbe sabkha o deserti di sale. Tra Tunisi e il golfo di Tunisi si trova il lago di Tunisi, che in effetti è una laguna naturale.
Il clima
La parte più settentrionale della Tunisia ha un clima mediterraneo con estati molto calde e secche ed inverni miti e piovosi, che diventano più freddi inoltrandosi nell'Atlante, dove di tanto in tanto le temperature scendono sotto lo zero; il resto del Paese ha clima desertico caldo o in misura minore semi-arido, nelle regioni dove si verificano maggiori precipitazioni rispetto alla fascia sahariana;
LA GEOGRAFIA UMANA
In Tunisia ci sono 11 500 000 di abitanti per la maggioranza araba; ci sono tuttavia anche minoranze berbere ed europee, quest'ultime costituite principalmente da francesi e italiani e un'altra minoranza che si trova nel paese è quella ebraica, concentrata per lo più a Tunisi e nell'isola di Gerba, molto ridottasi da quando il Paese ha ottenuto l'indipendenza dalla Francia. La maggior parte della popolazione parla arabo. Molto parlato è anche il francese, soprattutto nelle città; in alcune località del sud e dell'isola di Gerba sono parlate varianti del berbero. La Tunisia è lo Stato del Maghreb più omogeneo sul piano linguistico dal momento che la quasi totalità della popolazione parla la lingua araba, che è la lingua ufficiale del Paese. L'arabo tunisino è la variante locale della lingua araba che è parlato al di fuori dei contesti formali. Circa il 98,6% della popolazione è di religione musulmana. Oltre alla minoranza di fede ebraica , è presente anche una piccola componente di credenti di fede cristiana. Le città principali sono la capitale Tunisi, importante centro economico, amministrativo e turistico, Hammamet, Tabarka, Susa importanti città turistiche e bagnate dal mare, Sfax (città industriale), Qayrawan, capitale religiosa, Biserta, Gabès, Tozeur e Douz detta anche "la Porta del Deserto".
Susa
Hammamet
L'economia
Il paese ha oggi un sistema economico diversificato che va dall'agricoltura, al settore industriale (minerario, fatturiero, e dei prodotti chimici) fino al turismo che rappresenta il 7% del Pil; per quanto riguarda l'agricoltura molto rilevanti per le esportazioni sono l'olivicoltura, la viticoltura, la frutticoltura e l'orticoltura ; l'allevamento è prevalentemente ovino e caprino. Il settore industriale è composto principalmente dall'industria dell'abbigliamento e delle calzature, la produzione di parti per automobili e macchine elettriche; Ostacolo all'economia tunisina è rappresentato dalla disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani. Possiede anche risorse del sottosuolo, tra cui gas e petrolio, non ancora adeguatamente sfruttate. Il turismo inokltre è un settore d'importanza crescente, i luoghi più frequentati sono Hammamet, Monastir, Nabeul, Susa, dove sorgono numerosi villaggi con animazione; il deserto del Sahara a sud e i siti archeologici come Cartagine, El Jem, Bulla Regia o Dougga.
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