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Tacito - Historiae

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Created on April 10, 2021

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Transcript

Tacito

Le Historiae

Indice

Contenuto

Modelli

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Contenuto

Le Historiae, prima opera annalistica di Tacito composta tra il 100 e il 110, trattano gli eventi storici tra il 69 il 96, età della dinastia Flavia. Purtroppo ci sono pervenuti solo i primi quattro libri e alcuni capitoli del quinto che ricoprono il biennio 69-70, dalla morte di Nerone all'aescesa di Vespasiano.

Contenuto

La riflessione sul potere politico

Tacito sottolinea la crisi del potere politico, evidente negli eventi successivi la morte di Nerone. Nel 69, anno dei tre imperatori, il potere non è più delle istituzioni ma dell'esercito. Alla figura saggia e capace dell'imperatore si è sostituita quella dei generali strateghi, scelti come guida dell'impero dai loro soldati per il carisma conquistato in battaglia.

Contenuto

Il criterio di adozione

Allo stesso anno risale il concetto di criterio di adozione, pensato dall'imperatore Galba e poi introdotto da Nerva. La scelta di un successore senza vincolo di familiarità avrebbe scongiurato il pericolo generato da despoti indegni, mitomani e incompeteti, permettendo anche di perseguire una determinada via politica sicura. L'imperatore sarebbe stato scelto per le sue doti politiche e per le qualità morali di saggezza e onestà.

Contenuto

Repubblica o Impero

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Il metodo storiografico

Le Historiae presentano un andamento annalistico molto organico. Le vicende sono riportate anno per anno ma non presentano la frammentarietà delle opere annalistiche arcaiche a cui Tacito attinge quali fonti o modelli. L'autore mostra quindi abilità narrativa, nonostante la narrazione non sia lo scopo finale dell'opera.

Modelli

Tito Livio

Sallustio

Seneca

  • discorsi ricostruiti
  • ritratti con introspezione psicologica
  • trattazione di problemi politici
  • teatralità delle scene
  • personaggi inquietanti e ambigui
  • disgusto della crudeltà sanguinara delle masse
  • componenti descrittive movimentate
  • scene patetiche e drammatiche
  • effetti emotivi

Caratteri

Lo scopo della storiografia

Tacito riconosce che il contenuto della sua opera non si presta ad una narrazione avvincente come quella delle opere storiche precedenti, ma afferma che lo scopo della storiogrfia deve essere l'indagine del passato dalla quale emergono le radici della crisi del presente. L'dea di opera storica di Tacito si discosta quindi da quella di Tito Livio, il quale la definiva opus oratorium maxime.

Caratteri

I ritratti

La teatralità

L'opera di Tacito è caratterizzata da grande drammaticità emotiva e dalla presentazione degli eventi in maniera teatrale: la storigrafia è per questo detta tragica. Frequenti sono le descrizioni di battaglie, omicidi, scene violente, sanguinarie e molto movimentate che assumono forte rilievo. Altro oggetto della descrizione sono le forti e perverse passioni che corrompono la società, motivo della dilagante crisi.

Molto presenti sono i ritratti dei personaggi, condotti nell'aspetto psicologico. Il male è infatti considerato come radicato nel cuore umano. E' possibile leggere ritratti paradossali (incentrti sull'ambiguità del personaggio), in fieri (che si evolvono nel tempo e presentano variazioni del soggetto descritto) o a tutto tondo. Severa è l'opinione sugli imperatori, sempre malvagi e subdoli.

Sine ira et studio

Annales, introduzione

Caratteri

Obiettività e fonti

Nelle introduzioni alle opere storiche Tacito dichiara di scrivere "sine ira et studio", cioè senza alcun condizionamento sentimentale o interesse. Sono diversi però gli elementi che mettono in dubbio questa obiettività:

  • Tacito attinge a qualsiasi fonte, anche non convalidata (opinioni circolanti a Roma, pettegolezzi, racconti orali); la versione quindi con è realmente oggettiva, nè è possibile stabilirne la veridicità;
  • le opere precedenti a cui lo storico fa riferimento per ricostrire i fatti, appartengono ad autori di stampo aristocratico e senatorio, i quali trasmettevano una visione negativa del potere imperiale;
  • il moralismo; le descrizioni esaltano sempre il periodo antico e repubblicano, vedendo l'Impero unicamente come necessario, ma non positivo, e la società come inevitabilemte corrotta dal lusso e dalla malvagità.

Claudia Scrudato

V B sc. a.s. 2020/2021