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ORIENTEERING

ludovica.imperoli

Created on April 8, 2021

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l'orienteering

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CHE COS'E'?

La parola orienteering significa "orientamento". Questo sport è nato in Norvegia a fine ottocento,seguito anche nella Scandinava. Si divide in diverse categorie,ovvero: lo sci, mountain bike ,corsa e orientamento di precisione.Negli Stati Uniti viene praticato l'orienteering canoa praticato nei fiumi.

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L’Orienteering è uno sport nato in Norvegia a fine Ottocento, molto seguito in tutta la Scandinavia,

SCI DI ORIENTAMENTO: Le prime manifestazioni di tale sport ebbero origine alla fine del XIX secolo in Norvegia grazie ad un gruppo di appassionati che volle testare l'abilità dei concorrenti nel seguire tracce lasciate nella neve dalle slitte che trainavano i tronchi con l'uso di carte topografiche. Lo sci-orientamento è disciplina prettamente Scandinava, ma ha avuto un buono sviluppo anche in Russia, Svizzera,Italia ed Australia oltre che in Australia,Republica Cieca Nuova Zelanda. Si utilizzano tecniche e attrezzi dello sci di fondo, ciò che differisce è che il concorrente viene mandato lungo una rete di piste battute nei boschi alla ricerca di alcuni punti di controllo che si ritrova segnati sulla carta di gara e posizionati sul terreno con una "lanterna" bianca e arancione, dispone tra l'altro di un leggio ruotante con incorporato la bussola e ancorato al petto tramite cinghie. La differenza con l'usuale sci di fondo è data dal fatto che le piste per lo sci-orientamento non sono così piatte, ma questo consente di abituare il corpo e la mente ad essere più reattivi dovendosi adeguare a qualsiasi terreno. Nel minor tempo possibile si devono trovare dei punti di controllo. La difficoltà è dovuta alla varietà e difficoltà delle piste predisposte, per il resto tutto si svolge come nella corsa attraverso una punzonatrice e la non possibilità, pena la squalifica, di accorciare il percorso. MOUNTAIN BIKE DI ORIENTAMENTO: Questa disciplina è stata riconosciuta ufficialmente nel 1966 dalla Federazione Internazionale I.O.F., e va diffondendosi nei Paesi Scandinavi, nell'Europa centrale, in Francia e nella Repubblica cieca. Per praticare il mountain biking orientamento bisogna avere molta pratica del mountain biking e una conoscenza dello sport d'orientamento, per poter interpretare le cartine e leggere la bussola. Si suddivide in differenti categorie per età e capacità atletica, per questo è uno sport adatto a tutti, ai più esperti come ai principianti. Una caratteristica è l'obbligo, pena la squalifica, di attenersi solamente alle strade segnate sulla carta, senza prendere scorciatoie, questo per rispetto del territorio e della natura, luogo della competizione. CORSA DI ORIENTAMENTO: una corsa di orientamento si può svolgere in vari ambienti: in zone campestri o tra i boschi Una gara richiede che i contendenti percorrano nel più breve tempo possibile un percorso che li vede individuare e raggiungere un certo numero di punti sul terreno di gara nei quali sono state collocate le lanterne fino ad arrivare al traguardo finale. La gara chiede ai concorrenti sia la velocità di spostamento verso la successiva lanterna, sia la capacità di orientarsi in zone di non facile lettura; per riuscire bene sono quindi necessarie sia doti atletiche di velocità e di tenuta, sia capacità di interpretazione della mappa a disposizione e degli ambienti nei quali ci si viene a trovare, sia padronanza psicologica delle situazioni.

STORIA:

Le origini dell'orienteering risalgono verso la fine del XIX secolo,quando in Norvegia fu organizzata una prova di sci orientamento.Negli anni venti si segna un gran numero di partecipanti,la prima gara internazionale fu nel 1932 fra Svezia e Norvegia.

In Italia invece ci fu il primo sostegno dai gruppi sportivi militari che, negli anni '50, cartografano la zona di Monticolo (in provincia di Bolzano)e vi disputano il "Trofeo Buffa". La prima vera competizione di corsa orientamento si svolse il 6 dicembre 1967 nel Lazio, la gara voluta dalla Società sportiva ENEA Casaccia fu organizzata da Sergio Grifoni. In seguito nasce il Comitato Trentino di Orientamento (CTO). Istituito il 26 ottobre 1975, come primo atto ufficiale, ospita una riunione della Commissione Promozione e Propaganda dell'IOF a Trento dal 13 al 15 novembre 1975. Nel 1976 la cartina militare di Ronzone diventa una vera carta da orientamento e in questo impianto cartografico si disputano i primi campionati italiani.

REGOLAMENTO:

Il percorso classico coinsiste nella partenza,una serie di punti da visitare nell'oridne indicato e l'arrivo.Sul terreno ogni punto viene segnalato da una bandiera bianca segnata arancione,chiamata lanterna.Per registrare il proprio passaggio l'atleta deve punzonare il cartellino testimone oppure inserire il chip elettronico nell'apposita stazione

CHI VINCE:

Vince il partecipante che nel minor tempo ha trovato tutti i punti nel loro ordine.

La mappa che utilizzano gli atleti è dettagliata e specifica.I colori e i simboli utilizzati sono uguali in tutto il mondo

ATTREZZATURA E MATERIALI:

Bussola Oggetto indispensabile specie su terreni tecnicamente molto complessi, esistono molti modelli sia da tenere nel palmo della mano sia da infilare al dito. Non sono adatte le bussole con astuccio ma bensi' quelle di plastica trasparente in modo da poterle appoggiare sopra la cartina. Esistono modelli con lente d'ingrandimento, altre con contapassi, la ghiera può essere girevole o meno,ma tutte hanno una scala graduata che tramuta i millimetri in metri in base alla scala adottata.

scarpe Scarpe orientistiche Si tratta di calzature che devono essere robuste e nel contempo leggere, impermeabili e facilmente lavabili, con suola scolpita per "tenere" su ogni tipo di terreno.Hanno una conchiglia di rinforzo nella zona posteriore per proteggere il piede e preservare la durata della calzatura. Queste scarpe vengono prodotte nei paesi scandinavi ed hanno un costo analogo a quello di buone calzature da running. Un alternativa più economica ( e con qualche limitazione ) può essere quella di utilizzare delle scarpe da calcetto. tuta Tuta orientamento Il primo accessorio dopo la bussola è la tuta da C.O., che oltre ad indicare lo status di vero orientista ha degli indubbi vantaggi. Essendo costituita da un tessuto di nylon molto leggero è traspirante, leggermente impermeabile e non molto costosa. Trattandosi di un prodotto appositamente predisposto per la corsa nei boschi non si lacera facilmente, è facilmente lavabile e asciuga rapidamente. ghette Ghette Le ghette servono a proteggere le tibie e i polpacci da rami, rovi, ortiche o altri oggetti bassi che possono ostacolare la corsa. Permettono pertanto di concentrarsi maggiormente sui propri obbiettivi senza curarsi troppo del sottobosco. In alternativa si possono trovare delle calze alte fino al ginocchio ed imbottite nella parte anteriore, oppure in alcune occasioni possono funzionare anche dei parastichi da calciatore. Spesso disdegnate dagli atleti di altissimo livello. zaino Altri materiali Durante una gara di C.O. capita di imbattersi in persone che utilizzano altri materiali specifici o indicati per l'orienteering. Trattandosi la C.O. di uno sport all'aria aperta i partecipanti prima della gara o dopo l' arrivo stazionano in attesa dei propri compagni e delle classifiche, ecco allora gli zaini con seggiolino incorporato, se cade un pò di pioggia per riparare occhi ed occhiali ci sono le visiere trasparenti. Gruppi di atleti controllano tra di loro i tempi impiegati utilizzando cronometri che memorizzano tutti i tempi parziali. Con terreno sconnesso o con caviglie deboli si può con del nastro adesivo in striscia effettuare il bendaggio delle caviglie.

Scarpe orientistiche Si tratta di calzature che devono essere robuste e nel contempo leggere, impermeabili e facilmente lavabili, con suola scolpita per "tenere" su ogni tipo di terreno.Hanno una conchiglia di rinforzo nella zona posteriore per proteggere il piede e preservare la durata della calzatura. Queste scarpe vengono prodotte nei paesi scandinavi ed hanno un costo analogo a quello di buone calzature da running. Un alternativa più economica ( e con qualche limitazione ) può essere quella di utilizzare delle scarpe da calcetto.

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Tuta orientamento Il primo accessorio dopo la bussola è la tuta da C.O., che oltre ad indicare lo status di vero orientista ha degli indubbi vantaggi. Essendo costituita da un tessuto di nylon molto leggero è traspirante, leggermente impermeabile e non molto costosa. Trattandosi di un prodotto appositamente predisposto per la corsa nei boschi non si lacera facilmente, è facilmente lavabile e asciuga rapidamente.

Le ghette servono a proteggere le tibie e i polpacci da rami, rovi, ortiche o altri oggetti bassi che possono ostacolare la corsa. Permettono pertanto di concentrarsi maggiormente sui propri obbiettivi senza curarsi troppo del sottobosco. In alternativa si possono trovare delle calze alte fino al ginocchio ed imbottite nella parte anteriore, oppure in alcune occasioni possono funzionare anche dei parastichi da calciatore. Spesso disdegnate dagli atleti di altissimo livello.