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Il fu Mattia Pascal

giada tassano

Created on April 8, 2021

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Transcript

Il fu Mattia Pascal

L'autore: Luigi Pirandello

La trama

I personaggi

Citazioni

Luigi Pirandello

- Pirandello nasce nel 1867 in una località chiamata Caos.

- Dal 1903, i problemi economici, la follia e la prigione familiare diventano temi centrali delle sue opere

- Nonostante il successo dei suoi romanzi in Italia, il teatro lo condurrà al successo internazionale e all'ascesa che, nel 1934, gli farà vincere il Premio Nobel

- Muore nel 1936 a Roma

Il Suo Pensiero

Umorismo

Vitalismo

La realtà è un costante conflitto tra vita e forma. L’uomo all’interno della società vive una continua lotta contro la forma che lo rendono estraneo a sé stesso e agli altri; questo contrasto non è superabile e l’uomo è destinato alla sconfitta.

Il nostro atteggiamento davanti alla negatività del mondo deve essere di tipo umoristico. Bisogna affrontare la vita con un sorriso amaro, rendendoci conto della tragicità della vita.

La Trama

L’amico Pomino è innamorato di Romilda, la quale, però, si innamora di Mattia, che decide di sposarla. La famiglia e il lavoro, però, rappresentano una vita monotona e infelice per il protagonista; questo senso di soffocamento diventa insopportabile il giorno in cui sia la madre, che la figlia di Mattia vengono a mancare. Questo spinge Mattia a scappare in America.

Il libro racconta la storia di Mattia Pascal, protagonista e narratore. Mattia racconta che, in precedenza, viveva insieme alla madre e al fratello Roberto in condizioni agiate grazie al lavoro del padre e che, dopo la morte di quest'ultimo, affidarono a Batta Malagna l'ammininistrazione dei loro terreni.

Si trasferisce a Roma dopo aver viaggiato per un po'. Qui vive in affitto in una camera stringendo amicizia con l’affittuario (Sig. Paleari), la figlia Adriana e l’altra donna in affitto (Sig.ra Caporale). Si innamora di Adriana e riesce persino a baciarla. La vuole sposare, ma la sua unica situazione lo impedisce; la disperazione lo porta a fingere un suicidio, decidendo di tornare al suo paese. Qui trova Romilda ri-sposata con Pomino e con una figlia. Decide di non riprenderla in moglie e si dirige verso la biblioteca (il suo vecchio posto di lavoro). Qui, decide di iniziare a scrivere la sua stravagante storia.

Fermatosi a Montecarlo, gioca d’azzardo al casinò per giorni, ottenendo un bottino di ben 82 mila lire. Sul treno del ritorno, legge su un giornale il suo necrologio: la famiglia l'ha riconosciuto, erroneamente, in un uomo affogato. Questa improvvisa libertà lo spinge a crearsi una nuova vita, con un nuovo nome: Adriano Meis.

La Linea Temporale di Mattia Pascal

I Personaggi

- Anselmo Paleari

- Mattia Pascal (Adriano Meis)

- La madre di Mattia Pascal

- Il Malagna

- Adriana Paleari

Mattia Pascal, il protagonista

« Mattia, l’ho sempre detto io, Mattia, matto… matto! Ma no! Matto!» - Roberto Pascal, il fratello

Da un punto di vista fisico, Mattia Pascal non è un bell’uomo, anche a causa del suo tratto distintivo, lo strabismo dell’occhio sinistro; è però molto curato, tenendo i capelli corti e la barba lunga e ben in ordine.

Da un punto di vista psicologico, Mattia mostra rancore nei confronti di Batta Malagna, la vedova Pescatore e Terenzio Papiano; tutte queste persone condividono caratteristiche che pesano sul piatto negativo della bilancia morale del protagonista, dunque Mattia le disprezza. Ma il sentimento di empatia non gli è sconosciuto; durante il corso della sua storia è facile comprendere che sia molto affezionato ad alcune persone e che si senta quasi in dovere di proteggerle dai dolori della vita.

Mattia Pascal riflette perfettamente il concetto di 'Umorismo' di Pirandello e, in particolari momenti, il suo Pessimismo.

La filosofia contrastante di Mattia Pascal

L' Umorismo di Pirandello, al contrario, è rappresentato nella 'normale' personalità di Pascal.Il personaggio è spesso ironico e non manca di sarcasmo, e sembra essere nato con un sorriso amaro sul volto. Ama molto alcune persone, ad esempio sua madre o Adriana, ma sembra essere un amore a doppia faccia. Guarda le persone che ama quasi dall'alto in basso, prova compassione per loro e si sente in dovere di proteggerle e aiutarle, forse perchè non si sente in grado di aiutare sé stesso.

Mattia Pascal è un personaggio molto complesso a livello piscologico ed emotivo. I monologhi e le riflessioni interiori sono molto presenti e spesso aprono una finestra sul tumulto di sentimenti del protagonista. Sopratutto nei panni di Adriano Meis, il Pessimismo di Pirandello prende il sopravvento. Mattia si sente ''morto per la vita ma vivo per la morte'' , in un limbo che, mascherato inizialmente da libertà illusoria, finisce di soffocarlo ancor di più che la sua vecchia vita. La solitudine forzata lo logora e lo rende, inconsapevolmente, affamato di contatto umano, di un semplice amico; ma quando l'opportunità di creare un rapporto con qualcuno si presenta, Mattia viene schiacciato dal macigno di menzogne che si trova obbligato a raccontare e fugge. Si sente un falso, una bugia che cammina. Finisce a parlare della sua vecchia identità in terza persona, con disprezzo.

La Madre

Il Malagna

Malagna, chiamato anche “la Talpa” era l’unico amico del padre di Mattia, motivo per cui la madre ha affidato l’amministrazione delle sue ricchezze dopo la morte del marito; questo però porterà alla rovina della famiglia, cosa che fa notare spesso Mattia chiamandolo ''ladro'' Per quanto riguarda i suoi sentimenti, Malagna è un personaggio molto avido ed egoista.

Mattia Pascal ha un forte rapporto di affetto nei confronti della madre. È una donna molto gracile, e viene definita da Mattia stesso una “bambina cieca” , ma il rapporto fra i due è di tenerezza e stima. È molto pacata, placida, quasi infantile.

Adriana

Il Paleari

Padre di Adriana. Si tratta di un uomo completamente estraneo alla realtà che lo circonda a causa delle sue grandi riflessioni, come la “lanterninosofia”. L’occulto è l’argomento che più interessa ad Anselmo e organizza spesso sedute spiritiche con lo scopo di richiamare le anime dei mortiQuesto è sicuramente il personaggio che funge da canale per lunghe e complesse riflessioni fisolofiche di Pirandello

È la figlia di Anselmo Paleari, proprietario della casa dove Mattia Pascal alloggia a Roma.È una ragazza pura, educatissima e tenera e ma porta anche il peso di tutta la famiglia (Mattia infatti la chiama spesso ''la mammina''). È molto amata da Mattia, lei ricambia l’amore ma la situazione del protagonista impedirà di poter far evolvere il loro rapporto.

Citazioni che mi hanno colpito

<< Or che cos'ero io, se non un uomo inventato? Una invenzione ambulante che voleva e, del resto, doveva forzatamente stare per sé, pur calata nella realtà >> (pg. 114)

<< Chi porta? Non lo so più nemeno io. Chi sono io ora? Bisogna che ci pensi >> (pg. 97)

<< Ma si! Così era! Il simbolo, lo spettro della mia vita era quell'ombra: ero io, là per terra [...] Ma aveva un cuore, quell'ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell'ombra, e ciascuno poteva rubarglierli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch'era la testa di un'ombra, e non l'ombra di una testa. Proprio cosi! >> (pg. 239)

<< Se noi riconosciamo [...] che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia? >> (pg. 165)

<< - Ma voi, insomma, si può sapere chi siete? [...] - Eh, caro mio... Io sono il fu Mattia Pascal >> (pg. 302)