Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

modi e tempi in italiano

Michelle

Created on April 7, 2021

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Smart Presentation

Practical Presentation

Essential Presentation

Akihabara Presentation

Pastel Color Presentation

Visual Presentation

Relaxing Presentation

Transcript

modi

01 indicativo

02 Congiuntivo

03 Condizionale

04 Imperativo

05 infinito

06 Participio

07 Gerundio

il modo Indicativo

presente

passato prossimo

imperfetto

futuro

L'indicativo

Esprime una condizione di fatto, una constatazione della realtà; è usato per rappresentare una certezza, e, talvolta, una possibilità probabile. Tra tutti i modi verbali, l'Indicativo è quello più utilizzato. Trova maggiore applicazione all'interno di proposizioni principali, es: io scrivo una lettera (è un dato di fatto, un'osservazione oggettiva), ciò nondimeno, figura spesso nelle subordinate, quando queste esprimono una certezza, una sicurezza. Es: Non dovrai preoccuparti, io sarò lì con te.

L'indicativo

Per la coniugazione delle voci verbali, il modo Indicativo si avvale di quattro tempi semplici e quattro tempi composti, ognuno dei quali indica la temporalità dell'azione, e sono:

- presente;- passato prossimo; - imperfetto; - trapassato prossimo; - passato remoto; - trapassato remoto; - futuro semplice; - futuro anteriore.

L'indicativo

Il presente indicativo

Il presente indicativo si usa per indicare un fatto, un’azione, un modo di essere che si svolgono o sussistono nel momento stesso in cui parliamo.

Il presente indicativo è, quindi, il tempo della contemporaneità e corrisponde ad una sovrapposizione tra il momento dell’enunciazione e il momento dell’avvenimento di cui si parla. Questo tempo verbale si usa spesso per esprimere la consuetudine e la regolarità con cui alcuni fatti si verificano. Il treno per Milano parte dal binario 3. E per indicare un attitudine del soggetto Maria è spagnola ma parla benissimo l’italiano. In questo caso il tempo presente sta a indicare che il soggetto possiede una determinata capacità ma non necessariamente che la sta esercitando al momento dell’enunciazione.

Il presente indicativo

Inoltre il presente ha anche una funzione “atemporale”, non essendo né passato né futuro si usa per indicare tutto ciò che avviene sempre L’acqua è trasparente – La margherita è un fiore. Lo si vede anche nei proverbi e nei modi di dire dove l’uso del tempo presente vuole indicare la perenne validità di quanto si afferma: Rosso di sera bel tempo si spera. Inoltre in italiano si usa il presente storico vale a dire un passato espresso con la forma del presente indicativo. serve a dare maggiore efficacia alla narrazione dei fatti, ad attualizzarli. Per questo è molto usato soprattutto nei racconti e nello stile giornalistico: Garibaldi nasce a Nizza nel 1807.

Il presente indicativo

Inoltre il presente ha anche una funzione “atemporale”, non essendo né passato né futuro si usa per indicare tutto ciò che avviene sempre L’acqua è trasparente – La margherita è un fiore. Lo si vede anche nei proverbi e nei modi di dire dove l’uso del tempo presente vuole indicare la perenne validità di quanto si afferma: Rosso di sera bel tempo si spera. Inoltre in italiano si usa il presente storico vale a dire un passato espresso con la forma del presente indicativo. serve a dare maggiore efficacia alla narrazione dei fatti, ad attualizzarli. Per questo è molto usato soprattutto nei racconti e nello stile giornalistico: Garibaldi nasce a Nizza nel 1807.

La coniugazione dei verbi regolari è abbastanza semplice da ricordare. Qui ti lasciamo uno schema dei principali verbi irregolari al presente indicativo.

Il presente indicativo

Nota che molti verbi irregolari al presente indicativo si coniugano allo stesso modo. I verbi che terminano in -gliere e in -gnere, alla prima persona singolare e alla terza persona plurale, invertono le consonanti gl diventa lg e gn diventa ng. Es. cogliere-colgo. I verbi che terminano in -nere, alla prima persona singolare e alla terza persona plurale prendono la -g . Es. rimanere-rimango. I verbi che terminano in -orre prendono ng alla prima persona personale e alla terza persona plurale. Es. porro – pongo. I verbi che terminano con -urre prendono la c. Es. Produrre- produco.

L'indicativo

L'indicativo

Esercizi

L'indicativo

INDICATIVO : PASSATO PROSSIMO (attivo)

Questo tempo indica: un'azione trascorsa da poco un'azione trascorsa da tanto tempo con effetti anche nel presente un'esperienza di vita un'azione passata in un periodo di tempo non ancora trascorso del tutto Per formare il passato prossimo si usa: il presente indicativo dei verbi essere o avere + il participio passato del verbo in questione

INDICATIVO : PASSATO PROSSIMO (attivo)

Esempi: Dopo pranzo Marco ha letto il giornale. (azione passata avvenuta poco tempo fa) Quest'anno siamo andati in vacanza a Barcellona. (quest'anno è ancora in corso) Hai studiato all'estero? (un'esperienza di vita) Sono stata a Parigi due anni fa. (un'esperienza di vita) Oggi, Luigi e Simona hanno fatto la spesa. (oggi non è ancora finito) Sono uscita da scuola mezz'ora fa. (azione passata avvenuta poco tempo fa) Sono sposato da 14 anni. (sono ancora sposato, rapporto con il presente)

INDICATIVO : PASSATO PROSSIMO con l'ausiliare avere

Nota: Per la maggior parte dei verbi si usa l'ausiliare avere; per molti verbi di movimento si usa l'ausiliare essere. Passato prossimo dei verbi mangiare, credere e partire:

INDICATIVO : PASSATO PROSSIMO con l'ausiliare essere

Quando il Passato prossimo è costruito con l'ausiliare essere, occorre concordare il participio in genere e numero con il soggetto.

Passato prossimo dei verbi essere e avere:

Passato prossimo dei verbi essere e avere: esempio

ASPETTANDO VERONICA Manuela: Giorgia, hai visto Veronica? Giorgia: È entrata in un negozio circa mezz'ora fa. Manuela: Ti ha detto qualcosa? Giorgia:Sì, abbiamo deciso di incontrarci alle 6 davanti alla fontana, ma ancora non si è vista. Manuela: Eccola! Veronica: Scusate, vi ho fatto aspettare? Ho avuto fame e sono entrata un attimo in un bar.

Passato prossimo esercizio

Trasforma i verbi delle seguenti frasi dal presente al passato prossimo.1. La mamma esce di casa al mattino presto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Accompagna me a scuola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Porta Angela alla scuola materna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Va a fare la spesa al mercato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Torna a casa verso le dieci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6. Fa le pulizie, lava e stira. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7. Prepara il pranzo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Passato prossimo esercizio 2

Completa le seguenti frasi scrivendo il passato prossimo dei verbi tra parentesi.1. Luca mi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (dire) che Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (partire) ieri. 2. Questa mattina il signor Gallo . . . . . . . . . . . . . . . (portare) la macchina dal meccanico e poi . . . . . . . . . . . . . . . . . (andare) a lavorare in tram 3. Che cosa (voi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (mangiare) ieri sera a casa di Fausto? 4. Lo zio Ivan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (fumare) troppe sigarette, così poi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (stare) male e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (tossire) tutta la notte. 5. Il treno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (arrivare) alle 11.

Passato prossimo esercizio 3

Rispondi alle domande, facendo attenzione alla concordanza del participio passato dopo il pronome diretto.Sì, le ho comprate. 1. Hai comprato le mele? – . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Hai comprato le arance? – No, non le ho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Hai comprato i peperoni? – Sì, li ho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Hai comprato la torta? – Sì, l’ho. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Hai comprato il pane? – Sì, l’ho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6. Hai comprato la carne? – Sì, l’ho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7. Hai comprato le merendine? – No, non le .ho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

l'imperfetto

L’imperfetto è un tempo verbale del modo indicativo. E’ una delle due forme di passato più usata nella lingua italiana, insieme al passato prossimo. Che cos’è l’imperfetto, e a cosa serve? L’imperfetto è un tempo verbale del modo indicativo che serve ad esprimere un’azione continuata e prolungata del passato. Come si forma l’imperfetto? Una buona notizia! Moltissimi verbi hanno un imperfetto regolare! Vi presentiamo nella tabella che segue le tre coniugazioni all’imperfetto! impareremo come si formano e quando si usano! Iniziamo…

l'imperfetto

l'imperfetto

Di seguito, invece, vi proponiamo quattro verbi che hanno l’imperfetto irregolare!

Quando si usa l’imperfetto

Usiamo l’imperfetto per: 1) descrivere fisicamente una situazione, un avvenimento, un luogo, una persona Il tempo era caldo e umido 2)Fare una descrizione psicologica, parlare di sentimenti ed emozioni Non è venuta alla festa perché era triste 3)Parlare di un’abitudine, di qualcosa che avveniva con regolarità L’estate, da bambino, andavo sempre al mare 4) Dopo la parola “mentre” Mentre camminavo per strada ho incontrato Nicola 5) Parlare di azioni continuate, non limitate nel tempo o non concluse Il mio cane era nella sua cuccia e dormiva tranquillamente 6) Raccontare un sogno Ero in mezzo alla strada, incontravo persone che conoscevo ma che non ricordavo…

Quando si usa l’imperfetto

Molto spesso in italiano utilizziamo l’imperfetto al posto di altri verbi considerati esatti dall’italiano più formale. Vediamo qualche esempio: a) Usiamo l’imperfetto al posto del presente indicativo o del condizionale per rendere meno forte una richiesta: Volevo prenotare una camera per due notti Ti cercavo per chiederti un favore b) Scegliamo l’imperfetto dell’indicativo al posto del congiuntivo trapassato e del condizionale passato per esprimere un’ipotesi irrealizzabile Se mi chiamavi, ti aspettavo per mangiare (frase corretta: se mi avessi chiamato, ti avrei aspettato per mangiare)

Quando USARE il FUTURO SEMPLICE in italiano?

1. Ovviamente, si usa per esprimere azioni ancora da compiere. Per esempio: L’anno prossimo andrò in Brasile. ATTENZIONE! Con questo significato, noi italiani spesso utilizziamo il presente al posto del futuro, in particolare quando si tratta di un futuro vicino. Per esempio: Domani incontriamo il Presidente è come dire Domani incontreremo il Presidente

Quando USARE il FUTURO SEMPLICE in italiano?

2. Inoltre, usiamo il futuro anche per esprimere insicurezza, dubbi… Per esempio: È buio fuori, sembra molto tardi… Che ore saranno? 3. Un altro uso molto interessante è quello del futuro per esprimere ipotesi. Per esempio: Questo vestito costerà almeno 400 euro! Non posso permettermelo! 4. Usiamo il futuro anche per togliere importanza ad un argomento… questo è chiamato FUTURO CONCESSIVO! Per esempio: Luisa sarà anche una brava ragazza, ma proprio non la sopporto! Mi sta qui!

Quando USARE il FUTURO COMPOSTO o ANTERIORE in italiano?

1. Il futuro anteriore si usa in combinazione con il futuro semplice, per esprimere due azioni di cui una accade dopo l’altra (il futuro anteriore esprime quella precedente) Per esempio: Quando avrai finito di mangiare, andremo al cinema. Non appena saremo arrivati a Parigi, visiteremo la Torre Eiffel! 2. Inoltre, lo usiamo negli stessi casi in cui abbiamo il futuro semplice, ma per esprimere un’azione al passato. Per esempio, un’ipotesi al passato: Oggi Luigi ha mal di testa. Sicuramente avrà dormito poco ieri sera.

il modo Congiuntivo

Congiuntivo e condizionale: qual è la differenza? Altra necessaria premessa è la differenza che intercorre tra i modi dei verbi e i rispettivi tempi. Per coglierla dobbiamo ricordare i che: l’indicativo è il modo della realtà e della certezza; il congiuntivo è il modo della possibilità, dell’eventualità, dell’irrealtà e, più in generale, del dubbio; il condizionale, come spiega il termine indica un’azione o uno stato il cui verificarsi, il cui effettivo accadere è subordinato al verificarsi di un’altra azione o di un altro, ulteriore stato;

Proprio per questo, se il congiuntivo viene utilizzato per esprimere un’azione che indica un evento possibile ma non sicuro, il condizionale sarà, invece, utilizzato per esprimere un’azione incerta che, però, si verificherà sicuramente al configurarsi di una determinata condizione. cioè: Se mi lasciassi andare, arriverei in tempo. Il fatto che una delle due persone coinvolte nell’azione lasci andare l’altra non è affatto sicuro, per questo si utilizza il congiuntivo per illustrare un dubbio o, meglio, in questo caso, una possibilità, un evento che, comunque, è incerto. D’altra parte, una delle due persone coinvolte nell’azione, se venisse lasciata andare dall’altra arriverebbe sicuramente in tempo: se l’azione incerta si configurasse effettivamente, in altre parole, allora la seconda azione, condizionata (e quindi espressa con verbo declinato al modo condizionale) dalla prima, si configurerebbe necessariamente.

Il congiuntivo e il condizionale, quindi, esprimono condizioni differenti di dubbio e di incertezza: mentre il primo si utilizza generalmente in proposizioni subordinate (introdotte da che, se, perché, affinché) per esprimere dubbi e incertezze, il condizionale si utilizza per indicare eventi e situazioni subordinate al verificarsi di precise condizioni (espresse nello stesso periodo o sottintese nel discorso); in genere il condizionale viene utilizzato nel periodo ipotetico, in una proposizione che segue la proposizione ipotetica vera e propria dove compare la congiunzione se e un verbo al congiuntivo.

Congiuntivo e condizionale: i casi di utilizzo più comuni Per comprendere meglio la differenza tra congiuntivo e condizionale è opportuno considerare anche i casi più frequenti di utilizzo di questi due modi dei verbi. Congiuntivo: quando si usa Tempo dell’incertezza e del dubbio, il congiuntivo esprime anche un fatto presentato come possibile, un’ipotesi, un fatto pensato, desiderato o temuto. In casi molto rari può essere usato in proposizioni principali (indipendenti), come avviene nei seguenti casi: ordine, invito o esortazione (congiuntivo presente), rivolto a una persona con cui si intrattengono rapporti formali. Ad esempio: Dottore, si accomodi. desiderio che si ritiene impossibile o irrealizzabile (con il congiuntivo imperfetto). Ad esempio: Se avessi un lavoro!

Quasi sempre il congiuntivo è utilizzato in proposizioni subordinate (il congiuntivo deve il suo nome proprio alle congiunzioni che, generalmente, lo introducono). Ad esempio: 1) proposizioni dichiarative (dopo il che) quando il verbo della proposizione principale si vuole esprimere un’opinione personale, un desiderio, una preoccupazione, un’attesa, una probabilità, quindi pensieri, sensazioni, sentimenti. Ad esempio: Penso che Claudio sia partito. 2) proposizioni dichiarative (dopo il che) quando il verbo della proposizione principale esprime volontà, bisogno, apprezzamento, preferenza (verbi come: volere, preferire, piacere, dispiacere, aspettare, bisognare, essere possibile/probabile/difficile/necessario). Ad esempio: Preferisco che tu vada subito dal medico.

è importante considerare come si utilizzano i tempi dei verbi quando siamo in presenza di una proposizione subordinata associata a una proposizione principale:

Condizionale: quando si usa Per quanto riguarda il condizionale, stante la regola generale che è il modo del verbo che indica che un’azione che si configura effettivamente solo se ne avviene un’altra, occorre ricordare anche che: Il condizionale presente (una sola parola) si utilizza per esprimere un evento che potrebbe accadere nel presente a condizione che ne accada un altro presente. Ad esempio: Se studiassi di più, prenderei voti migliori. Il condizionale passato (due parole) è utilizzato per indicare un evento che sarebbe accaduto nel passato a condizione che, sempre nel passato, fosse accaduto un altro evento passato Se avessi studiato di più, avrei preso voti migliori. Il condizionale può essere usato in proposizioni principali (indipendenti) per esprimere: un desiderio. Ad esempio: Vorrei andare al cinema. una richiesta gentile. Ad esempio: Mi regaleresti un biglietto per il cinema?

Il condizionale si utilizza, invece, nel periodo ipotetico di secondo e terzo tipo, in proposizioni principali affiancate da una proposizione subordinata ipotetica dove compare il congiuntivo. Consideriamo, anche in questo caso le concordanze tra i modi e i tempi dei verbi di entrambe le proposizioni:

quindi,

Il congiuntivo è il modo della possibilità, del desiderio e della soggettività. Il congiuntivo ha 4 tempi: il presente esprime un dubbio o un desiderio riferiti al presente o la contemporaneità di un fatto rispetto all’azione della reggente. - L’ imperfetto esprime un desiderio irrealizzabile o difficile da realizzare oppure la contemporaneità di due azioni nel passato o l’anteriorità di un fatto rispetto all’azione della reggente. - Il passato esprime un dubbio o desiderio riferiti al passato o l’anteriorità di un fatto rispetto all’azione della reggente. - Il trapassato esprime un desiderio o una possibilità non realizzati o l’anteriorità rispetto al passato della reggente. Il condizionale è il modo della realtà condizionata, ha solo il presente e il passato. Nelle proposizioni indipendenti esprime un desiderio o un dubbio, nelle dipendenti si usa nel periodo ipotetico oppure per esprimere posteriorità rispetto al passato della reggente.

1. Il tempo era scaduto: la professoressa ordinò che i ragazzi _______ il compito immediatamente. consegnerebbero consegnassero 2. Ho visto Maria molto triste quindi le ho chiesto quale ______ il motivo di tanta sofferenza. sarebbe fosse 3. Io ______ tanto che tu non mi ________ mai! vorrei dimenticassi volessi dimenticherei 4. I miei studenti mi ascoltano molto più di quanto mi _______ aspetterei aspettassi 5. Non avrei mai immaginato che il professore di storia ______ così simpatico! sarebbe fosse

6. E’ un vero peccato che le bellezze di quest’isola non ____________ abbastanza. sarebbero pubblicizzate siano pubblicizzate 7. Paolo, preferisco che ____ al posto mio. Puoi? andresti vada 8. I ragazzi stanno aspettando che gli _____________ gli zaini che hanno lasciato in hotel. restituirebbero siano restituiti 9. Sei molto stanco, secondo me ________ prenderti una vacanza. dovresti dovessi 10. _______ bello partire per un lungo viaggio insieme. sarebbe fosse

il modo Condizionale

Il condizionale presente e passato

  1. Il condizionale presente
  • I verbi in -ARE cambiano di vocale ( a -> e ) nella coniugazione del verbo al condizionale.

1. I verbi in - CIARE e - GIARE perdono la "i" al condizionale.2. I verbi in - CARE e - GARE prendono una "h" al condizionale.

Il condizionale presente dei verbi ausiliari

Il condizionale presente dei verbi irregolari

Ci sono tre tipi di irregolarità nella coniugazione del condizionale presente Tipo A Cade la "a" o la "e" della desinenza. A questa categoria appartengono i verbi: andare - dovere - potere - sapere - vedere - vivere e l'ausiliare avere

Il condizionale presente dei verbi irregolari

Tipo B La "a" della desinenza di certi verbi in - ARE rimane nella coniugazione del verbo. A questa categoria appartengono i verbi:

Il condizionale presente dei verbi irregolari

Tipo C Una parte della radice cade e nella coniugazione del verbo c'è un raddoppiamento della "r". A questa categoria appartengono i verbi:

COME AVETE POTUTO NOTARE, IL CONDIZIONALE PRESENTA LE STESSE IRREGOLARITÀ DEL FUTURO !!!

1. Per esprimere, nel presente o nel futuro, una richiesta, un desiderio, un ordine o una intenzione anche non attuabile.Saprebbe dirmi dov'è via dei Bardi ? Potrei avere il suo indirizzo ? Mi farebbe un caffè corretto ? Mi piacerebbe tanto fare questo viaggio con voi! Signorina, dovrebbe aspettarmi cinque minuti. Signorina, dovrebbe chiamarmi subito un tassì. Vorrei invitarvi a cena. Per non dimenticare quello che ho imparato dovrei parlare più spesso. Vorrei comprare quella casa, ma costa troppo.

Uso del condizionale presente

2. Per esprimere un fatto non controllato o non confermato (importante nell'uso giornalistico). Il treno dovrebbe partire fra dieci minuti. Quest'acqua sarebbe quasi miracolosa: farebbe ricrescere i capelli e aiuterebbe a dimagrire. La lira svaluterebbe a gennaio.

Uso del condizionale presente

Il condizionale presente e passato

2. Il condizionale passato

Il condizionale passato

Il condizionale passato permette di esprimere, nel passato, un desiderio non realizzato, un'intenzione non attuata, un fatto non confermato o controllato.

Mi sarebbe piaciuto tanto prolungare quel viaggio! Avrei comprato quella casa, ma costava troppo. Avrei voluto scrivervi prima, ma non mi è stato possibile. L'incidente sarebbe successo a causa della nebbia. Nel suo discorso avrebbe detto che l'economia italiana è in lenta ripresa. Se avessi mangiato meno, sicuramente non sarei ingrassata Avrebbe potuto telefonarmi - se avesse voluto - e avvertirmi invece di farmi trovare davanti al fatto compiuto!

esercizi

A: richiesta- Mi scusi, signora: (sapere) ____________ dirmi dov’è l’ufficio del Prof. Tondi? - Buongiorno. (volere) ____________ sapere a che ora parte il prossimo treno per Napoli. - Scusate: (sapere) ____________ dirmi a che ora finisce il corso d’italiano?

B: desiderio- Raffaella (desiderare) ____________ molto rivedere i suoi amici tedeschi. - Mario (preferire) ____________ trovare un lavoro piuttosto che continuare a studiare. - Io so che Antonio (volere) ____________ passare le feste con la sua famiglia.

C: fatto non confermato - Secondo la polizia, il delinquente ora (essere) ____________ nascosto in casa di un amico. - Guardandolo in faccia, si (dire) ____________ che non ha dormito. - A sentire sua madre, il bambino (dedicare) ____________ almeno quattro ore al giorno allo studio

D: dubbio - Sei stato bravo. Non so se io (riuscire) ____________ ad ottenere gli stessi risultati. - Questi esercizi sono troppo difficili: non so se i miei studenti (potere) ____________ farli. - Grazia non è del tutto certa che la sua amica (capire) ____________ le sue ragioni.

E: consiglio / ordine - Secondo me, (essere) ____________ meglio prendere quella strada perché arriveremo prima. - Riccardo, (potere) ____________ tradurmi questa lettera in inglese? - (potere) ____________ portare noi il dolce. Loro porteranno il vino.

Attività 10 - Dare consigli o suggerimenti con il condizionale dei verbi servili Per ogni situazione descritta suggerisci una soluzione o offri un consiglio (usa il suggerimento tra parentesi), come nell’esempio: Es.: Ho perso il treno. potere • Potresti prendere il successivo a. • Le sigarette mi hanno fatto venire la tosse. (dovere) • ________________________________________smettere di fumare! b. • Sono proprio affamato! (volere) • _____________________________________uno dei miei panini? c. • Non abbiamo fatto progetti per le vacanze. (potere) • _____________________________________-venire con me in montagna... d. Nostra figlia ha trentanove di febbre da tre giorni. (dovere) • ______________________________________chiamare il medico.

e. • Non sopporto più la vita in città! (potere) • _____________________________trasferirti in campagna. f. • I miei vicini bussano sempre sul muro che divide le nostre case. (volere) • Forse ___________________________________ un po’ di silenzio e di tranquillità. g. • Le mie sorelle vorrebbero raggiungermi in Italia. (potere) • _______________________________________presentare una domanda al consolato italiano. h. • I ragazzi studiano molto e sono sempre stanchi. (dovere) • _________________________________________fare una pausa di un giorno per riprendere le forze.