FÜSSLI

Füssli, il pittore del diavolo

«UNA DELLE REGIONI MENO ESPLORATE DELL’ARTE SONO I SOGNI E CIÒ CHE POSSIAMO CHIAMARE LA PERSONIFICAZIONE DEL SENTIMENTO: I PROFETI, LE SIBILLE, GLI ANTENATI DI MICHELANGELO SONO TANTI ASPETTI DI UN SOLO GRANDE SENTIMENTO. IL SOGNO DI RAFFAELLO È LA CARATTERISTICA RAPPRESENTAZIONE DI UN SOGNO, IL SOGNO DI MICHELANGELO È UN’ISPIRAZIONE MORALE, UN SENTIMENTO SUBLIME».

Johann Heinrich Füssli

L'intera produzione grafica füssliana nasce dall'immaginazione, dove tutto può accadere e tutto è lecito, senza censure; anche il mistero, il bizzarro e la fantasia, erano forze operanti nell'animo di Füssli. Secondo lui la soluzione stava nel vivere la realtà oniricamente.

Füssli aveva il dono di creare con rara potenza espressiva immagini oniriche, allucinanti, magiche irripetibili per il loro surrealismo, sapendole pure scendere ad un'attenta scelta dei mezzi espressivi. Come disse anche ai suoi studenti della Royal Academy, Füssli considerava la composizione un requisito fondamentale per un buon dipinto; in questo modo, nelle sue opere egli esaltò esclusivamente il fulcro dell'azione.

«MALEDETTA REALTÀ, NON SMETTE MAI DI DISTURBARMI»

Johann Heinrich Füssli

«LA RICERCA INDISCRIMINATA DELLA PERFEZIONE CONDUCE INFALLIBILMENTE ALLA MEDIOCRITÀ».

La sua pittura, piena di pathos, è ispirata all’antichità classica ma rielaborandola, inserendo atmosfere magiche e surreali. Füssli si addentra nel labirinto delle passioni, rendendole fortemente intellettuali e teatrali. Le sue atmosfere fredde ed inquietanti non lasciano impassibile lo spettatore, che si sente emotivamente schiacciato dalla scena che ha davanti.

"L'incubo" füssli (1781)

Con quest’opera si vuole rappresentare il terrore inconscio che viene rappresentato dal cavallo e dal demone che si poggia sulla fanciulla. La tela fu probabilmente ispirata da sogni a occhi aperti sperimentati da Füssli e dai suoi contemporanei.

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"Riproduzione dell’Incubo" Füssli, Olio su tela (1790)

L’incubo rappresenta la parte più oscura ed irrazionale dell’animo umano: in un periodo storico in cui la società basava ogni sua azione sulla razionalità, Füssli fa emergere gli impulsi più irrazionali che si nascondono nelle menti degli uomini.

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"IL SOGNO DEL PASTORE" Füssli, OLIO SU TELA (1793)

Füssli con Il sogno del pastore, tratto dal Paradiso perduto di Jhon Milton, vuole rappresentare la liberazione del proprio “io”. Si vuole raffigurare sempre la parte onirica, ma in un clima più rilassato; In primo piano si nota il pastore in una posizione forzata, di gusto neomanierista. Attorno si presentano le creature sognate dal pastore, dove alcune formano un cerchio sinuoso sopra di lui, tentano di afferrarlo e corromperlo.

«SOLTANTO L’ESPRESSIONE DELL’ANIMA PUÒ CONFERIRE ALLA BELLEZZA IL SUPREMO E DUREVOLE DOMINIO SULL’OCCHIO».

Johann Heinrich Füssli

dramma e teatro

shakespeare

Füssli si contrappose alle teorie neoclassiche di Winckelmann e si avvicinò di più al “sublime” di Burke che nasce dall’orrido, dallo spaventoso. In sintonia con questa visione onirica, simbolica e allucinata sono le diverse opere che Füssli eseguì ispirandosi al teatro di Shakespeare, in particolare ai drammi incentrati su miti e leggende misteriose con fantasmi, fate e folletti.

dramma e teatro

sogno di una notte di mezza estate

"Titania sveglia, circondata dalle fate del suo seguito, si stringe affettuosamente a Bottom con la testa d’asino" Füssli, Olio su tela (1793)

"Titania e Bottom" Füssli, Olio su tela (1790)

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dramma e teatro

macbeth

"Lady Macbeth sonnambula" Füssli (1784)

"Lady Macbeth with the Daggers" Füssli (1812)

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