MATILDE DI CANOSSA

MATILDE DI CANOSSA

1046/1115

Il nome Matilde è di origine tedesca e significa forte e fiera in battaglia e lo dimostrerà concretamente nella sua vita. Era rossa di capelli come il padre Bonifacio e il il detto popolare dice “non dare mai la spada ad un rosso”. Matilde eredita dal padre la forza e la belligeranza, mentre dalla madre, Beatrice di Lorena, eredita la devozione e la religiosità.

La Grancontessa Matilde di Canossa, nacque forse a Mantova nel 1046 e morì a Bondeno il 24 luglio 1115 luglio; fu contessa, duchessa, marchesa e vicaria imperiale e vice regina d’Italia.

A nove anni diventò l’unica erede di vasti possedimenti dalla Lombardia all’Umbria. Matilde oltre ad essere bella e potente era una donna di grande cultura.

Giacomo Ferrari 1M

UMILIAZIONE DI CANOSSA

La sua figura è legata principalmente alla scomunica, e poi il perdono di Enrico IV, da parte del papa Gregorio VII. Nel 1076 il papa scomunicò l'imperatore enrico IV, e da questo episodio si vide contrapposta l’autorità della Chiesa a quella imperiale di Enrico IV. Per ottenere la revoca della scomunica da parte del papa, fu costretto ad inginocchiarsi per tre giorni e tre notti davanti al portale d’ingresso del castello di Matilde, durante una bufera di neve, nel gennaio del 1077.Matilde si ritenne libera di agire secondo la sua completa volontà e si schierò con decisione al fianco di papa Gregorio VII

LA MORTE

Matilde morì di gotta nel 1115, era il 24 luglio, vigilia di San Giacomo, il santo cui Matilde negli ultimi mesi aveva fatto erigere una chiesa proprio davanti alla sua camera da letto, per poter assistere alle funzioni in quanto era inferma e ammalata. Venne sepolta in San Benedetto in Polirone (San Benedetto Po).

San Benedetto in Polirone

CASTELLO DI CANOSSA

La rocca fu costruita verso il 940 da Adalberto Atto, di stirpe longobarda. Si trova nel comune di Canossa in provincia di Reggio Emilia, nell'Appennino reggiano. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale dell'Emilia-Romagna, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.