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Presentazione- FUTURISMO

Giorgia Scusato

Created on March 30, 2021

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Transcript

il FUTURISMO

E. Costa, G. Scusato, C. Voltan

I Manifesti

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FOTOGRAFIA

Cronofotografia e fotografia strobostopica:Etienne-Jules Marey Edward Muybridge

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PITTURA

  • Nacque a Torino e frequentò l'Accademia Albertina di Belle Arti.
  • Appassionato sin da bambino di musica, pittura e fotografia fu assunto in uno studio di un fotografo finiti gli studi.
  • In Francia espose alcune opere e studiò il Neoimpressionismo, l'Impressionismo e l'Art Nouveau.
  • Gli studi condotti nel suo atelier romano si concentrarono nella ricerca di effetti dinamici e luminosi, vicini alle tematiche del movimento Futurista.

the background

Giacomo Balla

Bambina che corre sul balcone (1912)

  • In questa tela quadrata Balla decise di riprodurre come in una sequenza fotografica, l'immagine di una bambina che sta correndo in un balcone.
  • Si nota come ritmicamente il corpo della bambina vista di profilo si inclina e i piedi altrettanto ritmicamente si sollevano.
  • La figura è resa attraverso un mosaico di tessere colorate, a testimonianza del forte legame con il Divisionismo.
  • Il corpo in movimento si compenetra con l'ambiente circostante, in particolare con la ringhiera del balcone, resa attraverso linee verticali e orizzontali, il movimento è quindi esteso all'intero ambiente.

Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912)

  • L'artista era interessato al movimento in sè, rotatorio, a spirale ecc. Il soggetto diveniva un pretesto per studiare e rappresentare il movimento nello spazio.
  • In questo studio è distinguibile un bassotto che trotterella a fianco della padrona, Balla rappresenta i momenti consecutivi che racciudono il movimento, sulla falsa riga di uno scatto cronofotografico.

Umberto Boccioni

  • Nato in Calabria apprese i primi rudimenti di pittura a Roma, viaggiò in Italia e all'estero, conobbe molti personaggi che influenzarono la sua arte.
  • Boccioni affrontò il tema del tumulto e del notturno urbano. La tela di destra "Rissa in galleria" 1910 descrive infatti una rissa illuminata dalla luce artificiale dei lampioni nella galleria milanese.
  • L'osservatore è attratto dai colori usati (anche per rappresentare le ombre); la composizione, seguente un ordine radiale e il movimento brulicante della folla sono sapientemente resi.
  • La protagonista dell'opera è la città, la metropoli frenetica moderna declamata da Marinetti.

La città che sale (1910)

In questa riflessione sul tema urbano vi è l'analisi della frenetica crescita delle città in un vorticoso movimento completato dalla luce. L'impianto generale della scena è impostato su diagonali e pennellate i cui andamenti accompagnano l'cchio tra le linee di forza e il movimento della scena tutta.Lo sforzo spasmodico di uomini e animali è rappresentato in primo piano, sullo sfondo vi è uno scenario omaggio delle conquiste della tecnica e dell'industria.

Stati d'Animo (I e II versione) 1911-1912

Gli addii I

Quelli che vanno I

Quelli che restano I

Gli addii II

Quelli che vanno II

Quelli che restano II

Luigi Russolo

altri esponenti..

Gino Severini

Carlo Carrà

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SCULTURA

Forme uniche nella continuità dello spazio (1913)

  • Il soggetto rappresentato da Boccioni è un uomo che corre, anzi è il concetto stesso della corsa umana.
  • Le forme del suo corpo sembrano deformarsi avanzando nello spazio, la scultura infatti risulta priva di braccia e con la piccola testa aerodinamica; è l'emblema dell'Uomo Veloce, protagonista dell'età moderna.

Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912)

L'idea di Boccioni in questa scomposione è quella di rappresentare una natura morta, i protagonisti sono un tavolo, un piatto, una bottiglia e un bicchiere. L'artista riesce a dare dinamicità a questa scultura rendendo indistinti l'interno e l'esterno dei vari oggetti.

Linee-forza del pugno Umberto Boccioni (1925)

  • Nella scultura in ottone di Giacomo Balla, le parti anatomiche del corpo vengono sostituite dalle loro traiettorie nello spazio, come delle volute che rappresentano solo il grafico del loro movimento.
  • L'intero corpo è sollevato e proiettato in avanti da un'onda che ne accenna il movimento.
  • I moti curvilinei che partono dall'onda, come le virgole al posto dei piedi o la voluta che raggiunge il capo dalla gamba flessa, sono trafitte dalla linea nervosa che attraversa il busto e la gamba tesa, e dal triangolo rovesciato che mima, nella sua base protesa l'impatto terribile del pugno dell'amico.
  • E' evidente che Balla si rifà ai dettami della scultura Boccioniana e li mette in pratica, ottenendo dei risultati molto validi.

ARCHITETTURA

Antonio Sant'Elia

  • Nato a Como nel 1888.
  • Nel 1912 si laureò a Bologna in architettura.
  • Il suo maestro ispiratore fu Otto Wagner.
  • Le due sole opere di Antonio Sant'Elia realizzate furono la villa Elisi a San Maurizio sopra Como e il monumento ai caduti realizzato sempre a Como.
  • Il 1913 è l’anno della svolta per Sant’Elia, uscì dai confini della sua formazione accademica, abbandonando gli stilemi secessionisti e cominciando a ideare un’architettura coerente con l’evoluzione urbanistica della modernità.
  • Il 10 ottobre 1916 morì nell'ottava battaglia dell'Isonzo.

La città nuova

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Nel 1914 nasce il proggetto di Sant Elia per "La città nuova". Lo skyline di Sant'Elia ha posto le basi dell'architettura industriale delle grandi metropoli: lo sviluppo in verticale con altissimi grattaceli in cemento e vetro, le linee più flessuose che in passato, curve, ondulate ed ellittiche per dare movimento alla costruzione, gli ascensori posizionati all'esterno dell'edificio, in una torre separata.

Cinema e città futuriste

Metropolis (film 1927)

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Il Secondo Futurismo

  • Dopo il 1916 il fulcro del movimento futurista si spostò a Roma.
  • Il Secondo Futurismo è sostanzialmente diviso in due fasi: la prima va dal 1918 al 1928 ed è caratterizzata da un forte legame con la cultura cubista; la seconda, che va dal 1929 al 1938, è molto più legata alle idee del Surrealismo. Inoltre i rapporti con il Fascismo si fecero più stretti.
  • Anche i Futuristi della seconda generazione furono assertori della necessità di una più concreta interferenza dell’arte con il mondo reale e di una visione totalizzante dell’arte che comprendesse anche il teatro, il cinema, l’architettura, il cartellonismo.
  • Tra gli esponenti più significativi: Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Enrico Prampolini.